Autrice:
Predec2
Traduttrice:
dany23
Beta:
LucyVanPelt
Pairing:
Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating:
NC-17
Capitolo:
9/19
Note: alle recensioni risponderò la prossima settimana, per questo capitolo
non sarò io a postarlo ma la mia adorata beta, poiché sono a Londra per qualche
giorno, ma non volevo farvi aspettare ancora!
Capitolo
9: Realizzazioni
Brian guardava per l’ennesima
volta il suo orologio sotto la luce di un lampione lì vicino in strada, stava
ribollendo interiormente come se potesse immaginare con chi Justin era a cena
in un ristorante a 5 stelle, per prima cosa. E sembrava incredibile, il fatto
che non ci fossero macchine nel parcheggio significava solo una cosa – il
coglione che aveva offerto 50'000 $ per avere la possibilità di passare del
tempo con il suo ex amante stava cenando con lui. SOLI. Lo stronzo dovrebbe
aver prenotato l’intero ristorante. Brian poteva solamente immaginare quanto quello
potesse costare in più … E la sua immaginazione attualmente si stava
scatenando, non appena pensava a quello che stava accadendo li dentro. Giuro,
se il ragazzo non esce di lì al più presto, vado lì a prenderlo! Era giusto sorpreso
di star pagando un poliziotto sotto copertura per farlo. L’uomo era
semplicemente seduto nella sua Lincoln non contrassegnata che guardava la porta
principale. Si chiese per cosa stesse pagando il poliziotto in borghese. Sarà
di grande aiuto se questa persona prova a fare qualcosa dentro il ristorante,
pensava nervosamente. Prese una sigaretta per provare a calmare i suoi nervi.
Saltò giusto quando poi il suo cellulare squillò.
Al saluto di Brian, sentì il compagno di Debbie “Brian? Sono
Carl. Dove sei adesso?”
Uh, oh. Beccato. “Perché me lo chiedi, Colombo?” si lamentò
Brian.
“Perché il ragazzo che ho messo a pedinare Justin mi ha
riferito giusto ora che una Corvette verde lo ha seguito dal diner, diretto al
ristorante che sta attualmente sorvegliando. Vuoi dirmi che diavolo stai
pensando di fare?”
“Potrei fare la stessa fottuta domanda. Che cosa pensa di
fare con Justin se è giusto seduto lì sul suo culo mentre chi sappiamo noi è
dentro quel posto?”
Ammonendolo, Carl replicò “Brian, usa il tuo buon senso. Non
posso mandarlo lì e far arrestare una persona perché mangia con il tuo ex
ragazzo una cena da chef. Devo avere una ragione per affrontarlo. Finora, riporta
che è tutto tranquillo.”
“Bene. Fintanto che questo stronzo strangola Justin anziché
sparargli, tutto è perfetto. Potrei fare un lavoro migliore di quanto possa
fare questo poliziotto. Se solo sentissi un rumore da quel posto, sarò li così
in fretta che tu non avresti nemmeno il tempo di dire ‘Book 'em, Danno’ ”
“Rimanine fuori Brian” lo avvisò Carl “Lascia che il
poliziotto faccia il suo lavoro. Se Justin non esce da lì entro le 11, gli è
stato detto di entrare nel ristorante e controllarlo. Prenditela con più
calma”.
“Si” Brian disse a disagio “E’ facile per te dirlo. Io ne
starò fuori per ora, ma non vado da nessuna parte fino a quando lui non esce da
lì. Mi hai capito?”
“Si, ti ho sentito. Come ti ho detto, tuttavia, lascia fare
al poliziotto il suo lavoro e stanne fuori” Brian chiuse il suo telefono prima
che Carl potesse aggiungere altro. Guardando di nuovo il suo orologio, Brian
notò l’ora, adesso erano solo le 10 passate da poco. Se tu non esci di lì nei
prossimi 15 minuti, non mi interessa che cosa Carl mi ha detto. Cazzo, entro li
dentro! Brian prese a tirar per le lunghe una delle sue sigarette e provando a
calmarsi i nervi ancora una volta mentre continuava a fissare la porta
principale.
Il corpo di Lane stava per andare in sovra eccitazione
mentre continuava a baciare appassionatamente l’angelo biondo che stava tenendo
comodamente tra le sue braccia. Le sue mani vagavano sul dietro affusolato di
Justin salendo ai suoi morbidi capelli. Si sentiva così sorpreso, era in
estasi. Tirandosi leggermente indietro dalle labbra piene, ora gonfie, prese un
respiro breve prima di cominciare a elargire baci leggeri sul viso di Justin.
“Justin” mormorò nel suo orecchio, mentre cullava gentilmente la testa bionda tra
le sue mani.
Justin, ancora, era temporaneamente sopraffatto dai
sentimenti che si agitavano dentro di lui. Era sorpreso dal modo quasi
riverente in cui Lane lo teneva. E i passionali ma gentili baci che lo
sommergevano gli provocarono una ridda di emozioni; eccitazione, desiderio, e
la sensazione di essere prezioso. Per pochi minuti, si permise il lusso di
essere trattato come se fosse l’uomo più desiderato sulla Terra.
Quando Lane sollevò la giacca di Justin e inizio ad aprirgli
la maglietta, comunque, Justin bruscamente tornò alla realtà. Aveva appena
incontrato quest’uomo. Che cosa stava facendo? Questo ragazzo pensa che fosse venuto
il momento per Justin di fare sesso perché aveva pagato 50'000 $ per il
privilegio?
Lui stava quasi per spingersi lontano dall’uomo più vecchio
quando Lane improvvisamente risolse il dilemma al posto suo. Ancora tenendo
Justin vagamente tra le sue braccia, si tirò a parecchi centimetri dall’artista
per guardarlo in faccia, dicendo sottovoce “Per quanto ti voglia proprio ora,
angelo, voglio farlo in modo corretto. Significa molto per me. E voglio che
questa sia una decisione reciproca. Voglio che tu mi voglia quanto ti voglio
io. E se noi facessimo l’amore, voglio che sia in un qualche posto speciale”
guardando dentro gli occhi di Justin, Lane prese un respiro prima di aggiungere
“Voglio vederti ancora, Justin, e permettermi di conoscerti meglio. Ma la
decisione spetta a te. Che cosa dici?”
Questo NON era quello che si aspettava. Lui credeva che non
avrebbe mai più rivisto quest’uomo di nuovo, una volta che Lane avesse scoperto
che Justin non era disposto a stare al suo gioco quella notte in cambio dello
scandaloso ammontare che aveva pagato per il suo quadro e per la cena in un
esclusivo ristorante. Nonostante Brian fosse sempre stato buono con lui durante
gli anni, non era abituato ad essere corteggiato in questo modo portandolo in
un buon ristorante. Sono confuso, pensava. Non sono certo di quello che devo
fare. Si sentiva bene ad avere qualcuno che lo trattava in modo così speciale.
Guardando dentro gli occhi verdi
fissi nei suoi, Justin finalmente rispose “Mi piacerebbe” disse, sottovoce.
Lane sorrise in cambio “Questo è ciò che speravo dicessi, ho già pagato il
conto. Vogliamo andare allora? Non voglio che i tuoi amici pensino che ti abbia
rapito o peggio”
Justin lo guardò, in qualche modo imbarazzato “Si, devo
ammettere che loro erano sorpresi che qualcuno pagasse così tanto per me per
cenarci insieme. Immaginavano ogni sorta di cose” disse, sorridente. Anche io,
ammise.
“Bene, Sarà meglio che ti riporti a casa prima che pensino
ti abbia fatto del male. Posso avere il piacere di darti un passaggio?” Lane
non voleva separarsi dal suo compagno, non ancora.
“Sarebbe bello” rispose Justin,sentendosi ancora
improvvisamente timido. Lane posò una mano sulla sua schiena non appena
uscirono fuori dalla stanza dirigendosi verso la porta. Individuando Emile,
Lane lo salutò appena il cameriere aprì la porta per la coppia. “Arrivederci
Mr. Prescott, Mr. Taylor. Spero di rivedervi presto di nuovo” disse facendo
l’occhiolino a Mr. Prescott.
“Grazie, Emile, per il fantastico pasto e l’eccezionale
servizio” riconoscendo il complimento con un inchino, Emile tenne aperta la
porta mentre Lane e Justin uscivano.
Brian ne aveva abbastanza. Basta, pensava. Vado lì dentro e
lo trascino fuori, se necessario. E se lui o lei gli ha fatto qualcosa,
ucciderò lo stronzo. Stava per aprire la porta della Vette quando riconobbe
immediatamente il suo ex amante uscire finalmente dal ristorante. Appena fece
un sospiro di sollievo, Brian si sorprese di rendersi conto di riconoscere
anche l’uomo che stava camminando accanto a Justin. C’era sufficiente luce
proveniente dal vicino lampione della strada per identificare l’uomo piuttosto
alto, scuro di capelli che aveva messo possessivamente una mano sulla schiena
del biondo. Lane Prescott. Brian continuò a restare a bocca aperta alla vista
del suo ex in compagnia del nuovo acquisto della Kinnetic, quando la sua rabbia
esplose. Che diavolo? Non posso credercio. Come due treni che quasi si
scontrano uno contro l’altro, Brian non avrebbe potuto guardare altrove,
continuava a osservare Justin e Prescott camminare fino alla limousine nera
parcheggiata davanti al ristorante. Guardava mentre loro due entravano insieme
nella limousine, iniziando ad allontanarsi. Brian vide anche la Lincoln non
contrassegnata iniziare a seguirla da una discreta distanza non appena, anche
lui, non accese la Vette e si riallineò con la macchina della polizia. Alla
fine, dopo circa 30 minuti, Brian realizzò dove fossero diretti. Accostò
proprio di fronte alla casa appena acquistata da Michael e Ben. Non appena
l’autista aprì la portiera, e Justin scese dalla limousine, il poliziotto fu
evidentemente soddisfatto che il giovane uomo non fosse più in pericolo e
iniziò ad allontanarsi dal marciapiede. Brian, comunque, che era parcheggiato a
parecchia distanza dalla limousine non avrebbe potuto staccarsi dal guardare
come Lane, uscito anche lui dalla limousine, stava davanti a Justin, che era
appoggiato contro un lato della macchina.
“Bene, è tutto” disse Justin goffamente. Era improvvisamente
a corto di parole, dopo tutto quello che era accaduto quella sera. Ricadendo
nelle sue maniere da country club, riuscì giusto a dire “Grazie per la
magnifica cena e per la donazione alla Vic’s House. È stato un piacere
incontrarti.”
“Justin…” riprendendo l’attenzione di Justin appoggiando
tutte e due le mani sulla limousine ai lati del corpo di Justin, Lane si
appoggiò più vicino all’uomo più giovane. “Quando posso vederti ancora?”
supplicò “Hai detto che ti sarebbe piaciuto, ricordi? Non ti perdo di vista
fino a che non mi dai una risposta.” Disse persuasivamente. Lui doveva vedere ancora
questa bellezza – presto. Lane non poteva crederci. Io, il CEO di una
multinazionale multimilionaria, ridotto a implorare quest’uomo. Ma quando Lane
voleva qualcosa, lui poteva diventare davvero persistente. E lui voleva quest’uomo
– maledettamente. “Che ne pensi di domani sera, Justin dì di si” disse
persuasivamente.
Justin arrossì ancora sotto l’intenso sguardo che vide nei
verdi e indulgenti occhi che lo fissavano intensamente. “Lane” iniziò
timidamente. Lui era ancora così confuso, le sue emozioni in subbuglio. Era la
cosa giusta da fare, dicendo si a questo? Ma lui non meritava di essere
corteggiato? Accetterei di vederlo ancora, realizzò.
Justin prese fiato “Okay” disse alla fine.
Lane sorrise, sollevato. “Bene. Se ti venissi a prendere qui
intorno le 6?”
“Okay” ripeté Justin “Che cosa dovrei indossare?”
“Solo qualcosa di confortevole” sorridendo ancora, disse
“Che ne dici di una maglietta della Prescott con un paio di pantaloni
abbinati?”
Justin finalmente sorrise in cambio “Che cos’altro dovrei
indossare?” lo prese in giro. Notando che Ben o Michael avevano giusto lasciato
accesa la luce fuori del portico, Justin aggiunse “Sarebbe meglio che io
entrassi prima che i miei amici si preoccupino per me”
“Giusto” replicò Lane “Buonanotte allora, Justin” Lane disse
sottovoce, prima di tendersi a baciare le labbra soffici del biondo. Justin
esitò brevemente, prima di posare le sue mani leggermente sulla vita dell’uomo.
Lane riluttante lo spinse lontano, spostando le sue braccia dalla macchina per
permettere a Justin di allontanarsi. Lane gli fece segno nonappena Justin
camminò verso i gradini della porta principale. Justin si volse a guardare Lane
prima di aprire la porta e sparire dentro la casa.
Lane rimase ancora un po’ fuori dalla limousine, prima di
rientrare nel veicolo. Dopo parecchi secondo iniziò ad allontanarsi.
Brian stava seduto lì in uno sbalordito silenzio. Non poteva
credere a quello che aveva appena assistito. Non solo il suo ex amante aveva baciato
qualcun altro, ma aveva baciato l’ultimo cliente di Brian. E questo non era un
cliente qualunque. Era Lane Prescott. Per la prima volta, Brian realizzò di
essere in seri guai. Questo non era un violinista da quattro soldi che andava
dietro al suo amante. Era un uomo potente e influente che avrebbe potuto
probabilmente dare a Justin ogni cosa volesse. Qualunque cosa lui potesse
sognare. Come avrebbe potuto competere con quello?