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Autore: Ice_DP    02/05/2010    1 recensioni
Si sa. Tra consaguinei la vita non è mai facile.
Specie se si tratta di cugini.
E specie se questi cugini fingono di essere chi non sono.
[3^ classificata al contest "New Generation" indetto da Only_me su EFP forum]
**Attenzione: i personaggi di questa fiction hanno tutti la stessa età per un semplice motivo pratico**
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I personaggi di questa fict hanno tutti la stessa età, per il semplice fatto che mi rende più facile la scrittura. E, inoltre, non compare Albus Severus, perché me lo sono dimenticato. ù.ù Capita.


Compiti a casa


Ore 7.30, Londra


Hugo, muoviti!” ripeté, per la millesima volta, Rose, spazientita dalla lentezza estrema del fratello.

Un attimo e arrivo...”disse, ficcandosi in bocca l'ennesima cialda preparata da sua madre, quella mattina.

È da cinque minuti che ripeti sempre la stessa cosa!” tuonò la bambina, già autoritaria per la sua età.

Tutta sua madre.

Ma ho fame!” si lamentò Hugo, con la bocca piena di cibo.

Tutto suo padre.

Erano al loro primo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, e si erano già adattati straordinariamente a quel luogo strano ma allo stesso tempo affascinante.

Erano tornati a casa per la vacanze di Natale, con grande dispiacere di Rose che avrebbe voluto stare a scuola anche durante quel periodo. Il contrario lo pensava Hugo, felice di non dover più studiare niente per almeno una settimana.

Ma ti vuoi muovere?!” tuonò ancora la bambina, irritata dalla poca attenzione da parte del bambino con cui divideva lo stesso sangue.

Quanto sei stressante!” replicò, sbuffando.

Per tua informazione, non sono stressante, sono solo puntuale e metodica, non come te!” s'impuntò Rose, convinta di quello che stava dicendo.

Femmine...” rispose solamente Hugo a bassa voce, seguendo, finalmente, la sorella.

Ti sei deciso!” tirò un sospiro di sollievo, vedendo che finalmente il fratello stava collaborando.

Arrivo, arrivo, basta che stai zitta!”

Si incamminarono verso il salotto, dove misero i cappotti e si fiondarono a tutta velocità giù dalla tromba delle scale, raggiungendo i loro genitori nell'entrata del palazzo.

Su, su in fretta!” li incitò Hermione “O farete tardi a scuola!”

Sempre la solita...” commentò Ron, alzando gli occhi al cielo.

Cosa hai detto?” tuonò la moglie, girandosi di scatto e facendo ondeggiare i capelli cespugliosi.

Niente niente!” si difese Ron, conscio che se avesse ripetuto quello che aveva appena detto, non l'avrebbe passata di certo liscia.

Hermione di girò, prese per mano la figlia e uscì dalla casa, diretta alla macchina.

Eppure dovresti essere abituato a certe cose...”lo rimproverò il figlio.

Figliolo, non fraternizzare mai col nemico...” e, sospirando, seguì la moglie alla macchina.

Guido io!” esclamò Hermione, gettandosi a volante della macchina babbana.

Cosa? Devi essere pazza!” commentò Ron, cercando di prendere il suo posto.

Lei lo guardò con aria di sfida.

Ti ricordi l'ultima volta che hai guidato la macchina?” gli ricordò la moglie.

Ron fece una smorfia, ricordando di aver sfondato una vetrina di un negozio di libri e quasi investito una signora anziana.

Rabbrividì.

Miseriaccia...” disse solamente, salendo in macchina dalla parte del passeggero.

Avanti ragazzi, salite!” disse Hermione, con un'aria compiaciuta sulla faccia.

Hai visto Hugo?” lo sbeffeggiò sua sorella, aprendo la portiera della macchina e sedendosi sul sedile di pelle. “Le donne hanno sempre ragione.”

E, detto questo, chiuse la porta.


Ore 11.00, treno diretto ad Hogwarts


No! Non ho fatto quel compito!” esclamò Hugo, guardando male James, seduto davanti a lui, che intanto se la ridacchiava allegramente.

Ma era il più importante!” si irritò Rose, capendo che il fratello proprio non aveva speranze.

Lily, accanto a lei rise. Era una scenetta assai esilarante: quattro cugini in uno stesso scompartimento, due fratelli che litigavano per un compito e gli altri due che se la ridevano della grossa.

Hugo io ci rinuncio, basta! Arrangiati!” sbuffò la sorella indispettita, incrociando le braccia e mettendo il muso.

Ecco, guarda cos'hai fatto!” si lamentò Lily, sapendo che la bambina non avrebbe parlato per molto tempo.

Oh, le passerà...” commentò James.

Pwah...femmine...” disse solo Hugo, ignorando completamente il comportamento della sorella.

Adesso il suo problema era il compito di pozioni.

Se non avesse trovato una soluzione entro le tre, poteva scordarsi la scopa nuova che suo padre gli aveva promesso.


Ore 14.00, dormitorio maschile dei Grifondoro


Oh James, aiutami ti prego! Sono disperato! Il professore mi ammazzerà!” si lamentava Hugo, rotolandosi nel letto.

Calmati... troveremo una soluzione anche a questo.” rispose tranquillamente l'altro ragazzino.

Hugo si mise a sedere di scatto sul letto, guardando con occhi enormi il proprio cugino.

Ma come fai a rimanere calmo in una situazione del genere?”

Non sono io a essere nei guai.” gli fece notare James.

Hugo sbuffò, tirandosi in piedi e cominciando a camminare nervosamente per la stanza.

Passarono i minuti.

Hugo camminava su e giù.

James pensava.

Passarono dieci minuti.

Hugo camminava su e giù.

James pensava.

Passarono venti minuti.

Hugo camminava su e giù.

James pensava.

Passò mezz'ora.

Hugo camminava su e giù.

James sbraitava contro Hugo. “La vuoi smettere di andare avanti e indietro? Nei miei pensieri adesso ci sei solo tu che cammini su e giù per la stanza!”

Hugo si fermò.

Passarono cinque minuti.

Hugo riprese a camminare.

Per l'amor del cielo basta!” esasperato, James si mise davanti al cugino, placcandolo e impedendogli di andare avanti.

Lui lo guardò con espressione inebetita.

Ma non parlò.

Vieni con me.” disse, prendendolo per un braccio e trascinandolo fuori dal dormitorio.


Ore 14.45, davanti ad un muro insignificante


Perché siamo davanti ad un muro?” chiese perplesso Hugo.

Aspetta e vedrai.” rispose calmo, come sempre, James.

Aspettarono.

Dopo alcuni secondi, proprio davanti a loro, apparve, formandosi pian piano, una porta enorme, tutta intarsiata di glifi che ricordavano quelli sulle porte della camere blindate della Gringott.

Ma quella porta non conduceva ad una banca.

Ma ad un posto ancora migliore.



Ore 15.00, dentro alla Stanza delle Necessità


No, non è possibile...non ci credo!”

Dopo lo sbigottimento totale di Hugo, che era durato un quarto d'ora esatto d'orologio, finalmente era riuscito a parlare dentro a quella stanza che pareva enorme.

Dai, vai a prenderla...” lo incitò James, stufo di essere lì ad aspettarlo e a guardare che si riprendesse dallo choc appena subito.

Aveva aspettato fin troppo per i suoi gusti.

Hugo era rimasto per troppo tempo dritto a guardare il vuoto, inebetito e con la bocca aperta.

L'unica cosa che mancava era la bava che colava.

Ma quella, per fortuna o volere divino, non era scesa.

Si...d'accordo...” balbettò Hugo, incamminandosi nell'enorme sala che al centro ospitava un piccolo scaffale su cui era poggiato l'oggetto della sua salvezza.

Una boccetta verde smeraldo, dalla forma affusolata, che conteneva la pozione che Hugo non aveva preparato durante le vacanze.

I suoi passi risuonavano nel salone in pietra, sbattendo contro le pareti e tornando indietro alle orecchie dei due presenti.

Al ragazzo quella strada pareva troppo lunga, e gli sembrava di non arrivare mai a destinazione.

Forse quella stanza gli stava facendo un dispetto.

D'altronde non ne vedeva la novità: tutti si divertivano a fargli i dispetti, dagli animali, alle persone, agli oggetti... figurarsi se una stanza non poteva essere esonerata.

Oramai era rassegnato a queste cose ed aveva imparato ad accettarle, da persona intelligente, la quale non era.

Ma, finalmente, il momento tanto atteso arrivò.

Hugo si trovò davanti al piccolo scaffale in legno su cui poggiava la pozione.

La fissò per parecchi minuti, finché la voce di James non lo riportò alla realtà.

Hugo, muoviti!” gli urlò il cugino.

Si, si, arrivo, arrivo...” disse, prendendo con molta delicatezza la boccetta tra le mani e accingendosi a tornare indietro.

A James parvero ore quelle che Hugo ci mise a tornare. Sembrava che stesse camminando a rallentatore.

Guardala James, guardala è qui!!” esultò Hugo, tutto felice “Grazie!” lo guardò con ammirazione, e James si prese tutto il merito che aveva lo sguardo del cugino.

Hugo fece per abbracciarlo, ma James mise un braccio avanti per impedirglielo. Non amava tanto le smancerie.

Dai, andiamo, sta per iniziare la lezione!”

E, detto questo si incamminarono verso la consueta aula di pozioni.


Ore 15.25, nei corridoi della scuola


James...posso farti una domanda?”

Dimmi”

Ma come facevi a sapere dell'esistenza di quella stanza?”

Mai letti i libri di Harry Potter?”


Ore 15.30, consueta aula di pozioni


Buongiorno professore.” disse educatamente James, entrando nell'aula.

Buongiorno Potter!” salutò lui, a sua volta.

Salve...” disse Hugo.

Salve a te Weasley!” rispose anche a lui.

I due ragazzi presero posto a due banchi vuoti, riempendogli.

Allora, tirate tutti fuori la pozione che c'era per compito nelle vacanze natalizie!” ordinò il professore, mentre tutti, obbedienti, estraevano una boccetta dalla proprio borsa.

Anche James lo fece.

E anche Hugo.

Ma, quando mise la mano nella borsa, cercando di tirare fuori la preziosa boccetta presa un quarto d'ora prima, James urtò inavvertitamente il braccio del cugino, facendo si che la pozione si rovesciasse per terra quando il vetro della boccia che lo conteneva si frantumasse a terra.

Hugo urlò.

E James si giustificò dicendo che non l'aveva fatto apposta.


Ore 15.06, cattedra del professore


Mi dispiace signor Weasley, ma la sua pozione la considero come non svolta.”
“Ma professore, io l'avevo fatta!” protestò il ragazzo, arrabbiato.

Niente ma! Ora è tutta sul pavimento, quindi inutilizzabile! Mi dispiace, sono costretto a metterle una nota negativa!”

E così Hugo si beccò l'ennesima nota negativa.

Si girò verso il cugino che ridacchiava dal suo posto, felice di ciò che aveva appena fatto.

Me la pagherai...” disse a denti stretti, e con aria di sfida, Hugo, guardando con tutto l'odio che poteva, suo cugino Potter.



E fu così, che da quel giorno, il giovane Hugo cominciò a boicottare la scuola, nonostante le continue torture da parte dei cugini.

E fu così, che da quel giorno, James e Hugo divennero nemici durante le ore di pozioni.

James divenne un vero genio a trovare scuse per ciò che aveva fatto.

Hugo diventò un ottimo cecchino per poter colpire in pieno il cugino.

Lily era l'unica tranquilla ragazza che si faceva beatamente i fatti suoi, sperando di non mettersi in qualche pasticcio o di ritrovarcisi.

Rose, saputa la notizia dell'aula di pozioni, non perse mai un'occasione per rinfacciarlo a suo fratello.




Ed ecco il giudizio (:


- Originalità: 10/10;
- Grammatica: 9/10;
- Forma: 8.5/10;
- Caratterizzazione personaggi: 9.5/10;
- Attinenza al tema: 9.5/10;
- Gradimento personale: 4.5/5;
Totale: 51/55.

Commento: sorella cara, questa storia era davvero bella; non ho proprio riso dall’inizio alla fine, ma ci sono andata vicina xP
Comunque, passando alle note tecniche. 10 in originalità, perché una storia così non avrei mai pensato di leggerla; mi aspettavo di più una romanticheria smielata e potenziale causa di diabete fulminante, ma non avevo per nulla pensato a una commedia. 9 in grammatica, perché hai fatto due errorini davvero - secondo me - stupidi, e non da te: un “riempendogli”, riferito a due banchi, che sarebbe dovuto essere “riempiendoli”, e un “di”, che nella frase non c’entrava un accidente. 8.5 in forma perché, come penso che tu sappia, in questo parametro io giudico, oltre al modo di “apparire” della storia, anche e soprattutto la punteggiatura; ecco, proprio quest’ultima, unita a qualche spazio mancante o ripetuto, è quella che ti ha penalizzata maggiormente: in alcuni dialoghi, infatti, non hai inserito il punto a fine frase. 9.5 sia nella caratterizzazione dei personaggi che nell’attinenza al tema, perché, per il primo punto, gli accenni ai vari personaggi secondari della vicenda - i genitori di Hugo, la stessa Rose che, nonostante sia presente all’inizio della storia sparisce nella conclusione, e Lily - non mi hanno permesso di comprendere appieno i loro caratteri; per il secondo, invece, mezzo punto in meno per l’utilizzo un po’ superficiale della “cosa”: essendoti capitata la Stanza delle Necessità, speravo che ci facessi succedere cose più interessanti del semplice ritrovamento della pozione di compito; in ogni caso, una penalizzazione minima.
Un “misero” 4.5, nel gradimento personale, perché non hai inserito Albus nella storia T.T è il mio personaggio della NG preferito :(
Nel complesso una storia davvero carina e divertente, complimenti! ^.^


** Eppure non ho mangiato nessun fungo allucinogeno per vedere questo risultato **

Sono strafelice (:

Davvero!

E dire che pensavo che fosse una cavolata, solo perché non era una storia sdolcinata e romantica...ma mi sono leggermente stufata di quelle storie, come hai detto tu cara sorella, da diabete fulminante.

(:

E dire che mi sono divertita a scriverla questa storiella (:

Grazie davvero sorella adorata <3

E complimenti a tutte le altre partecipanti e alle compagne di podio (:

Grazie <3

P.s. Sorella, ce la farò a migliorare quella stramaledetta punteggiatura uno di questi giorni P:

   
 
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