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Autore: DarciaSama    03/05/2010    1 recensioni
Quel passero dai grandi occhi mogano era perseguitato dal ricordo di Davy Jones che affondava la sua spada nel petto di Will Turner: il dolore dipinto sul suo volto, la paura di perderlo per sempre, la voglia di vendicarlo pugnalando quell'orrendo cuore con tutta la violenza di cui era capace...nonostante fossero passati due mesi non riusciva ancora a dimenticare. Da quando era tornato a bordo della Perla Nera la sua bussola aveva cominciato a puntare una rotta diversa da quella che portava alla Fonte della Vita Eterna perché la mente del capitano Jack Sparrow volava al di là degli oceani di questo mondo per raggiungere il capitano dell'Olandese Volante.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Jack Sparrow, Will Turner
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'AVVISTAMENTO

 

 

 

Mentre il capitano era ritirato nelle sue stanze, gli uomini del turno di guardia, ovvero Pintel e Ragetti, si erano appisolati.

Quando Ragetti dischiuse appena gli occhi riemergendo dal sonnellino vide una luce verde offuscargli la vista per un istante. Preso dalla sorpresa e dalla confusione si girò di scatto verso il suo amico e cominciò a scuoterlo.

 

 

R:- Hey, Pintel! PINTEL! -

 

P:- Uhm... -

 

R:- Pintel, svegliati! -

 

P:- Uuuuhm...CHE VUOI?

 

R:- Hai visto quel bagliore verde? -

 

P:- No, stupido! Come facevo a vederlo se stavo dormendo? -

 

R:- Non sarà mica l'Olandese Volante? -

 

P:- Non dire stupidaggini e torna a dormire invece di... -

 

 

Ma Pintel, guardando verso l'orizzonte, si bloccò. Ragetti aveva ragione: lo scafo intarsiato dell'Olandese Volante faceva rotta verso di loro.

 

 

R:- Non dovremmo dare l'allarme? -

 

P:- Ma allora il cervello ce l'hai solo per riempire il cranio! Ora è il signorino William il capitano di quella nave. Non ti ricordi? -

 

R:- È vero! Che bello! Rivedremo il giovane Will!

 

 

Stufo di sentire le voci delle due “vedette” ronzargli nei padiglioni auricolari, Gibbs intervenne a sedare gli entusiasmi.

 

 

G:- Si può sapere cosa avete da blaterare voi due? -

 

R:- Mastro Gibbs! L'Olandese Volante è all'orizzonte!

 

P:- Il signorino William sta facendo rotta verso di noi, signore! -

 

Gibbs, appresa la notizia, sorrise. Sapeva che la cosa avrebbe fatto piacere all'equipaggio, ma in primo luogo avrebbe sanato le pene del capitano che bramava quel momento da mesi.

 

G:- Ammainare le vele! Gettare le ancore! Muovetevi, branco di incapaci! -

 

 

In quel momento sopraggiunse Barbossa.

 

 

B:- Mastro Gibbs, cosa state facendo? Prendete iniziativa? È forse questo un ammutinamento? -

 

G:- No, signore! L'Olandese Volante sta facendo rotta verso la Perla. Credo che il signorino William stia venendo a farci visita. -

 

 

Barbossa si voltò verso l'orizzonte e notò il veliero.

 

 

B:- Oh, il giovane Turner. Che piacevole sorpresa! Mi dispiace solo che ciò renderà felice quel pirata da strapazzo! Bene, mastro Gibbs, preparate gli uomini ad accogliere i nostri ospiti! -

 

- - - - - - - -

 

 

Quando l'Olandese Volante affiancò la Perla Nera e gettò le ancore, delle passerelle furono sistemate per facilitare il passaggio da un vascello all'altro e il primo a passare fu Sputafuoco Bill seguito da suo figlio, il capitano dell'Olandese Volante William Turner.

I due furono salutati dalla ciurma della Perla con immenso calore.

 

B:- Giovane Will! Quale piacere rivederti! -

 

 

Disse Barbossa passando un braccio intorno alle spalle del ragazzo.

 

 

W:- Barbossa! Anche io ne sono felice!...Non riesco a vedere Jack. Sai dov'è? -

 

B:- Per questo genere di informazioni è meglio se ti rivolgi a mastro Gibbs. Lui saprà darti delle delucidazioni in merito. -

 

 

Dopo aver pronunciato quelle parole, il primo ufficiale/co-capitano si allontanò per andare a parlare con Turner senior.

Will si guardò intorno in cerca del signor Gibbs facendosi strada tra la folla vociante.

 

 

P:- Signorino William! -

 

 

Il giovane si voltò e vide Pintel e Ragetti i cui volti erano illuminati da grandi sorrisi.

 

 

W:- Pintel! Ragetti! Come state? -

 

R:- Siamo stati i primi ad avvistare l'Olandese Volante! -

 

P:- Allora! Come ci si sente ad essere immortali, ragazzo? -

 

W:- Oh, bè... Con un chilo in meno nel petto! Comunque, volevo chiedervi, voi sapete dove posso trovare mastro Gibbs? -

 

R:- Eccolo! Dietro di te! -

 

 

Disse l'uomo smilzo indicando col dito.

 

 

W:- Grazie! Ci vediamo dopo! -

 

 

Il giovane capitano si volse verso la direzione indicata da Ragetti e vide Gibbs venire verso di lui.

 

 

W:- Signor Gibbs! Quanto tempo che non ci si vede! -

 

G:- Will! Ragazzo mio, come stai? Oh, che brutta cicatrice vedo qui!

 

W:- Già, ma almeno sono vivo! Se non fosse stato per Jack ora sarei una di quelle anime che traghetto. Infatti volevo ringraziarlo, ma non lo vedo. Ho chiesto a Barbossa e lui mi ha detto di rivolgermi voi.

 

G:- Già! Non ho avvisato Jack perché volevo fossi una sorpresa. È da più di un mese che ci fa vagare senza meta per trovare il luogo dove saresti apparso e oggi si è arreso ritirandosi nelle sue stanze. Credo che passi molte notti insonni. Sai, è rimasto scosso da quello che ti è accaduto con Davy Jones...Andiamo! Ora ti porto da lui. Voglio proprio vedere che faccia farà quando ti vedrà! -

 

 

A quelle parole gli occhi di Will si spalancarono dallo stupore e sorrise.

 

 

W:- Da quando il famigerato Jack Sparrow si preoccupa di qualcuno all'infuori di sé? -

 

G:- C'è sempre una prima volta!... Siamo arrivati! Resta qui, io vado ad annunciarti. -

 

 

il signor Gibbs bussò alla porta ed entrò.

 

 

G:- Capitano, abbiamo ospiti... Capitano?... Will, vieni! .

 

 

Il ragazzo entrò nel locale illuminato da lanterne dove l'aria era calda e satura di vapori profumati e guardò Gibbs che ricambiava lo sguardo sorridendo divertito per poi indicargli, con un cenno del capo, l'altro lato della stanza: una grande vasca ellittica dalle zampe di leone risaltava all'occhio, sotto di essa era posta una piattaforma contenente braci accese che mantenevano l'acqua a temperatura stabile; su di un tavolino al lato della vasca si trovavano un contenitore circolare con quello che pareva incenso, un sacchetto di sali da bagno e la bussola che non punta a nord.

Immerso fino a metà busto, con le braccia appoggiate ai bordi della vasca, giaceva sopito il capitano della Perla Nera.

 

 

G:- Si è addormentato... In teoria non potrei farti entrare, ma credo che con te possa fare un'eccezione. Nel caso tu abbia bisogno di me rimango qui nelle vicinanze.

 

 

Detto questo, mastro Gibbs si chiuse la porta alle spalle lasciandolo solo col dormiente.

Will si avvicinò alla vasca. L'occhio gli cadde sulla bussola aperta e vide l'ago puntato su di lui.

Incredulo, si spostò dalla traiettoria della bussola, ma l'ago continuava a puntarlo ovunque andasse...forse il pirata desiderava sul serio il cuore del fabbro?

No, non poteva essere. Era solo perché l'uomo avrebbe voluto rivestire il suo ruolo, quello di capitano immortale dell'Olandese Volante.

Quando il giovane arrivò in prossimità del tavolino la bussola cambiò rotta e la parte azzurra dell'ago si era volta verso Jack.

Conscio dei propri sentimenti, prese in mano l'oggetto ottagonale, si sedette sulla sedia dove erano ammassati i vestiti del capitano e sbuffò chiudendo quell'arnese infernale.

Turner alzò gli occhi e osservò Jack: il viso senza età del pirata era disteso, rilassato; gli occhi fanciulleschi dalle lunghe ciglia non parevano accennare a dischiudersi; le labbra dalle linee morbide possedevano lo stesso rossore delle gote traslucide per i caldi vapori del suo bagno; una ciocca di capelli bruni ricadeva davanti al viso fino a sfiorare il petto lievemente scolpito che si alzava e si abbassava dolcemente ad ogni suo respiro, mentre il resto del corpo svaniva nell'acqua aromatizzata, restituendo allo sguardo solo parte delle gambe.

 

Will distolse lo sguardo. Sentiva il desiderio bruciare e riempire il suo petto vuoto. Mille pensieri, mille domande e mille dubbi lo assillavano.

Come poteva provare tanto ardore per quell'uomo?

Nonostante avesse sorpreso, molte volte, membri del suo nuovo equipaggio scambiarsi non solo carezze e baci e suo padre gli avesse spiegato che la sodomia era la più antica pratica della tradizione piratesca, aveva ancora qualche remora nel lasciarsi andare a tale atteggiamento. Ma Sputafuoco Bill gli aveva già letto negli occhi il nome dell'uomo che lo aveva catturato e, dopo una delle loro intense conversazioni sul ponte di poppa, si era congedato dicendogli “lascia che quella rondine conquisti il tuo cielo e la libertà stessa sarà tua!”

Sarebbe stato così facile rubare la chiave del suo cielo alla morale per spalancare quella porta segreta alla rondine che ora aveva davanti?

Osservando la dolcezza e la sensualità di quella figura sopita, si stava convincendo sempre più che sarebbe stato possibile.

Ma come poteva pensare di donarsi ad un'altra persona ora che era vincolato dal matrimonio con Elizabeth?

Poteva importare questo ad un pirata privato fisicamente del cuore e la cui fiducia era stata tradita più volte dalla propria compagna?

Ormai aveva deciso: Jack Sparrow avrebbe fatto parte del suo mondo.

Si accorse di avere ancora la bussola in mano e la riaprì: puntava ancora verso Jack. In quel momento fu colto da una malizia giocosa mai provata che lo portava a riavvicinare la bussola al proprietario e, quando lo fece, l'ago magnetico si girò di 180°... Will non sapeva da cosa provenisse tutta quella sicurezza, ma sapeva per certo che non si stava illudendo e il suo bel capitano lo desiderava quanto lui...

  
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