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Autore: Lizzy095    03/05/2010    4 recensioni
« Sirius Black! » La voce di Minerva McGranitt rimbombò per tutta la Sala Grande. Il bambino in questione avanzò con passò tremante verso la sedia posta su una pedana nel centro della Sala. A metà del tragitto, si girò incerto e incontrò i glaciali occhi di sua cugina Narcissa. Sentì il cuore stringersi in una morsa dolorosa. Spostò quindi rapidamente lo sguardo e trovò due caldi occhi color nocciola che brillavano, incorniciati da folti capelli neri e un sorriso incoraggiante.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lo Smistamento





« Sirius Black! »

La voce di Minerva McGranitt rimbombò per tutta la Sala Grande.

Il bambino in questione avanzò con passò tremante verso la sedia posta su una pedana nel centro della Sala. A metà del tragitto, si girò incerto e incontrò i glaciali occhi di sua cugina Narcissa. Sentì il cuore stringersi in una morsa dolorosa. Spostò quindi rapidamente lo sguardo e trovò due caldi occhi color nocciola che brillavano, incorniciati da folti capelli neri e un sorriso incoraggiante.

« Signor Black? »

Sirius sospirò, si girò verso la sua futura professoressa di Trasfigurazione, annuì e arrivò davanti ad uno sgabello sul quale era appoggiato un logoro e vecchio cappello.

Aveva già visto gli studenti smistati prima di lui (circa due o tre persone) venir Smistati da quel “coso”, ma non gli era molto chiaro come funzionasse.

Quando si sedette, si ritrovò davanti tutta la sala e sorrise, imbarazzato, prima di arrossire. Sapeva che sua cugina non avrebbe approvato. I Black non provano emozioni. I Black sono stupide marionette.

Lo spettacolo che si parava davanti ai suoi occhi sparì subito, però, e venne sostituito dall'interno del cappello. Sirius lo sollevò al di sopra degli occhi, e attese.

D'un tratto, sentì una voce parlare come se fosse dentro la sua testa, quasi fosse la sua coscienza.

« Bene bene... Un altro Black vedo. Mmh... Tu mi sembri diverso però. Molto diverso direi... »

Come faceva a sapere tutte quelle cose? Come poteva conoscerlo così bene?

« Non avere paura, giovane Black. Fidati di me. »

Il bambino sospirò.

« Sai, non mi sembri molto Serpeverde. Sei astuto, certo... E anche ambizioso, come negarlo? Eppure vedo dell'altro. Non sono queste le doti predominanti. Non credo che Salazar Serpeverde ti apprezzerebbe come meriti. Vedo coraggio... Tantissimo coraggio. E sicurezza, da vendere. Non hai paura di niente, nemmeno di mostrare te stesso. Nemmeno di non sentirti un Black. Perché tu non ti senti parte della nobile casata, non è vero? Non mentire... Con me non puoi farlo. »

Sirius era spaventato. Tratteneva il fiato, intimorito, e aspettava tremando. Quel cappello... Era riuscito con poche, semplici parole a dissotterrare una cosa che, nel profondo, aveva sempre saputo.

Non era un Black. Non per davvero. Ma in fondo stava a lui mandare avanti la sua casata. Era l'unico erede maschio. Con Regulus, ovviamente... Ma non poteva rinnegare la sua famiglia.

« Sensi di colpa, eh, Black? Oh andiamo! Un vero Serpeverde non si sentirebbe mai in colpa! Sai, posso Smistarti dove preferisci, l'ultima decisione spetta a te. Eppure... No, non me la sento di permetterti di non essere te stesso. Cosa ne dici? »

Continuava a non respirare.

Sta a me scegliere, sta a me scegliere... Ma che faccio? Famiglia, casata, Black, stirpe, Sangue Puro... No! Non voglio finire a Serpeverde. Sono giovane, sì... Ma so già che non combatterò i Mezzosangue. Non lo farò. Quindi... Tra rinnegare ora, o rinnegare dopo... Cosa cambia?” Pensò.

« Così mi piaci! Ne sei convinto, sicuro? Dopo aver deciso non potrai cambiare idea... Lo sai. »

Sirius riprese a respirare.

« Diamine... Ma a che serve chiedere? Tu sei un Grifondoro... Un vero Grifondoro! Di quelli che ormai non si trovano più, o quasi. Quindi non so nemmeno cosa sto aspettando... Buona fortuna, giovane Black. Buona fortuna... »

Sirius sorrise e...

« GRIFONDORO! »

Vide la stessa donna che gli aveva posato il cappello sulla nuca sorridergli calorosamente, e sentì un improvviso applauso scrosciante liberarsi da uno dei quattro tavoli. Era felice. Felice, felice, felice.

Lasciò vagare lo sguardo e incontrò i suoi stessi occhi. Narcissa.

No, quelli non erano i suoi occhi. Non erano caldi, non sprizzavano gioia. Lo sguardo di sua cugina era freddo, distante, spaventoso.

Lei lo guardò con disprezzo.

Lui alzò le spalle e rise.

Incontrò quindi di nuovo gli occhi nocciola e il suo sorriso si allargò. Il proprietario dello sguardo che lo aveva convinto a mollare tutto rise, e alzò a sua volta le spalle.

Si sedette felice al SUO tavolo e aspettò che anche gli altri studenti venissero Smistati. Accanto a lui si accomodarono una giovane con degli stupendi occhi verdi che lo squadrò, un ragazzetto grassoccio e con i denti da criceto che sembra impaurito, un giovane con il viso stanco e provato, ma allo stesso tempo con lineamenti dolci e amichevoli e il ragazzo con i caldi occhi nocciola e i folti capelli neri. Sirius egli altri tre ragazzi, che si presentarono con i nomi di Peter, Remus e James, cominciarono subito a ridere e scherzare, superando tutti gli imbarazzi iniziali, esattamente come avevano fatto poche ore prima, sul treno.

Quello sarebbe stato l'inizio di una grande, grandissima amicizia. Probabilmente la più grande che le mura secolari di Hogwarts abbiano mai visto.











Angolo Autrice:


Ciao a tutti! (:

Grazie per aver letto questa mia pazzia momentanea. Non so come mi sia venuta in mente... Ma stavo pensando a come Sirius abbia deciso di scegliere Grifondoro e non Serpeverde e... Be', questa è stata la mia risposta! XD

Spero di non aver creato un Sirius troppo OOC... Non me lo perdonerei mai!

Bene.... Credo di aver detto tutto.

Grazie ancora per la visita e... Spero vi sia piaciuta, spero sinceramente di non aver scritto una schifezza.

Alla prossima,

Lizzy

   
 
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