Serie TV > Everwood
Segui la storia  |       
Autore: Elbereth    24/08/2005    6 recensioni
Ovvero cosa succede se si ama troppo Harold Abbott.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Atto autoconclusivo.*



Studio Brown & Abbott.


[Entra il Dottor Brown. Il Dottor Abbott esce dal suo studio con un pacco di carte in mano]

Harold: Ah. Alla buon'ora.
Andy: Avevo da sbrigare alcuni affari urgenti. Mi hanno trattenuto più del previsto. (appende la giacca all'attaccapanni)
Harold: (sogghignando) Uh. Questo mi suona familiare.
Andy: (ignorandolo) Ho bisogno che tu mi fornisca un parere su un caso che sto trattando di recente.
[Harold strabuzza gli occhi, incredulo]
Harold: Allora è proprio grave.
Andy: Si, in effetti il caso è piuttosto-
Harold: Non stavo parlando del malato.
Andy: Oh. (preso di sorpresa, sorridendo) Sottile ironia, se non vado errato. Migliori di giorno in giorno, Harold.
Harold: (compaciuto) Apprezzo che tu l'abbia notato. (si siede) Sono indiscreto se ti chiedo perchè vuoi un mio parere?
Andy: Ho bisogno di un riscontro attendibile.
Harold: Ma sai già che la tua diagnosi è perfetta.
Andy: Può darsi, ma è sempre meglio sentire cosa ne pensi prima di decidere il da farsi.

[Andy apre la sua valigietta tirando fuori una cartella clinica e delle lastre. Harold lo fissa sospettoso]

Andy: (esasperato) Si può sapere che c'è?
Harold: Sto tentando di arrivare alla soluzione di questo enigma, Andy. Attualmente sono diviso tra due ipotesi, entrambe troppo ottimistiche perchè possano avverarsi in breve. La prima è che la tua tanto osannata genialità stia seriamente pensando di non assiterti ancora per molto; la seconda è che il tuo incommensurabile ego sarà presto equiparato da una buona dose di sano realismo.
Andy: Fingerò di considerarlo un complimento. (entra nel suo studio e appende una lastra alla lampada) Comunque, tornando a noi, ho il forte sospetto che qui (indica indica l'attaccatura tra femore e bacino) ci sia ben più di un innocente dolore all'anca.
Harold: Chi è il paziente?
Andy: Everald Bones. Era uno dei tuoi, se non sbaglio.
Harold: Certamente. Tutti erano miei prima che comparissi tu.

[Entrambi osservano la lastra]

Andy: Che ne dici?
Harold: Dico che la testa del femore presenta un evidente malformazione. Ma questo già si sapeva.
Andy: perchè non è stato operato?
Harold: Oh, andiamo! Sai meglio di me che in una situazione simile il rischio di paralisi sconsiglia di intervenire chirurgicamente.
Andy: Sarà anche vero, ma lo è altrettanto che con il passare del tempo potrebbe sviluppare un principio di tumore.
Harold: L'ho sempre debitamente tenuto sotto controllo perchè ciò non si verificasse.
Andy: Non ho mai affermato il contrario. Dico solo che io avrei operato.
Harold: Ti risulta che in qualche punto imprecisato del globo esista un tuo clone, Andy?
Andy: Non che io sappia, ma-
Harold: Appunto. Ciò significa che per quanto tu sia insopportabilmente narcisista e irritante in ogni singolo aspetto della tua vita, sei anche l'unico chirurgo capace di affrontare un'impresa di tale portata.
Andy: Attento, Harold, così tante esternazioni d'affetto in pochi minuti potrebbero uccidermi.
Harold: Parla a bassa voce, Brown, o il mio desiderio rischierebbe di non avverarsi.

[Harold rimette la lastra nella cartella mentre Andy tira fuori il pranzo]

Andy: (prendendo coltello e forchetta) Ne parleremo nel dettaglio domani. Everald ha un appuntamento con me domattina e vorrei che ci fossi anche tu.
Harold: Vedrò cosa posso fare.
Andy: (inarca un sopracciglio, sorpreso) Uh. Con gli anni stai diventando più malleabile, sai?
Harold: (lo ignora) Menù del giorno?
Andy: Un altro dei miei molteplici aborti culinari. Ti risparmio i particolari.
Harold: Così disgustoso?
Andy: Altrochè, ma mi devo accontentare. Nina dice che sto migliorando.
Harold: Ciò dovrebbe essere in qualche modo rassicurante?
Andy: Suppongo di si.
Harold: (scettico) Bene. (si avvia verso la porta)
Andy: Ah, quasi mi dimenticavo! Jake mi ha fatto promettere di dirti che ti avrei avvisato della sua intenzione di venire a parlarti questo pomeriggio.
Harold: Io e il Puffo non abbiamo nulla da discutere. Meglio che non sprechi tempo a tentare di convincermi.
Andy: Dai, in fondo è -
Harold: Ti rendi conto che quel mezzuomo ha quasi trasformato l'onorevole studio Abbott in una sottospecie di discoteca? 50 lunghi anni di onorata carriera buttati al vento. Se lo sapesse mio padre si rivolterebbe nella tomba.
Andy: Vuole solo la cartella di Eveline.
Harold: (categorico) Se lo scordi. L'ho già aiutato abbastanza.
Andy: Ma -
Harold: Ci ruba i pazienti e poi mi chiede anche dei consigli su come curarli? Oh, parola mia, questa è una presa in giro bella e buona.
Andy: E se -
Harold: "La vostra cura è la prevenzione, cittadini di Everwood! Una sana passeggiata nella pausa pranzo assicura un'ottima circolazione interna e previene il rischio di infarto e malattie cardiovascolari." Buffone! Tutto ciò che assicura è di non avere tempo a sufficienza per mangiare.
Andy: Però -
Harold: Come se artriti, ulcere e osteoporosi di anni svanissero tentando di fare il giro dell'isolato in tre minuti. La povera Eveline stava quasi per finire in ospedale.
Andy: Deduco che qualsiasi cosa io stia per dire non ti farà cambiare idea.
Harold: Uh. Dovrò rivalutare la tua perspicacia.
Andy: Questa facile ironia abbassa notevolmente il tuo standard, Harold.
Harold: Può darsi, ma il mio sadico piacere nel farla è sempre lo stesso.
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Everwood / Vai alla pagina dell'autore: Elbereth