Fanfic su attori
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Autore: _blackapple    04/05/2010    4 recensioni
Tutte le ragazze sono strane, o per un verso o per un altro, e se una non è strana vuol dire che è ancora più strana delle altre.
{ Primo Levi, La chiave a stella }
Robert Pattinson non ha mai girato twilight, perchè è stato rifiutato ai provini, ma per il resto è come lo conosciamo. Timido, perennemente scarmigliato, amante della buona musica, e in più...è innamorato. Forse.
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tanta gente intorno a me. Un esercito vero e proprio, che si avvicinava marciando furioso.
Erano da ogni parte, mi circondavano, mi soffocavano, percuotendo il suolo con i loro stivali chiodati.
Riaprii gli occhi improvvisamente con il cuore che batteva a mille spaventato e mi guardai intorno rapidamente.
La pioggia cadeva incessante, e le gocce provocavano il frastuono che mi aveva svegliato, battendo sul lucernario di vetro come tanti piccoli martelli. O stivali chiodati.
Maledissi i miei sogni ansiogeni e mi tirai su a sedere, realizzando improvvisamente quello che era successo la sera prima.
Ero in mezzo ad una soffitta vuota, ma polverosa, con la camicia abbandonata a due metri da lì, tutta spiegazzata, e una bottiglia di Jack Daniel’s che un tempo era stata piena, di fianco.
Nina. Ovviamente se n’era andata, era perfettamente normale, ma le sue sparizioni lasciavo sempre un senso di vuoto, e io mi sentivo un idiota per non essermene accorto.
Allungai una mano per raccattare la camicia, e nel farlo feci cadere un foglietto dalle pieghe della stoffa, che volò ad appoggiarsi poco più lontano sulle assi di legno del pavimento.
La speranza si rianimò, come della benzina su cui viene lanciato immediatamente un fiammifero, e io scattai in piedi per raccogliere il messaggio di Nina.
Appena lo sfiorai con le dita, capii cos’era e lo voltai. Una polaroid dai colori vividi mostrava me stesso, addormentato sul pavimento a petto nudo, con i capelli scarmigliati e una mano sulla pancia.
Ripassa dalle parti del cuore.* Era la scritta sotto la fotografia, scarabocchiata in fretta con una matita da trucco. Accarezzai con un dito la superficie liscia e lucida della polaroid, sorridendo.

Nina pow

Pedalavo con calma sotto la pioggia, assaporando le gocce che mi scorrevano sulla pelle. Era una sensazione che avevo imparato ad amare fin da quando avevo deciso che il mondo era bello.
Ed era proprio così: bello. Potevo trovare la vera magia nei riflessi luminosi delle gocce d’acqua sulle carrozzerie delle macchine, negli schizzi provocati dalle gomme, nei capelli grondanti di pioggia di una signora anziana, nelle nuvole scure che correvano rapidamente.
La magia era dappertutto, bastava saperla trovare.
Osservare, era ciò che sapevo fare meglio. Osservare ed immortalare. Non è solo il fermare l’attimo che mi interessa, della fotografia. E’ catturare le emozioni, i profumi, le atmosfere e la magia, appunto.
Un grande fotografo, Neil Leifer, ha detto che La fotografia non mostra la realtà, mostra l’idea che se ne ha. Bene, non sono d’accordo. La tua idea è la tua realtà. Non sono due cose distinte, o quella non è davvero la tua idea di realtà, ma solo ciò che vorresti che lo fosse.
Ero troppo presa dalle mie stupide riflessioni, che non mi accorsi che avevo attraversato un incrocio senza guardare, finché una macchina non inchiodò con uno stridio di freni a pochi centimetri da me.
Per reazione schiacciai i freni della bicicletta, che bloccò di colpo la ruota davanti e mi scaraventò per terra. La mia borsa mi sfuggì dalla spalla e rotolò in mezzo alla strada, spargendo tutto il suo contenuto sull’asfalto bagnato.
Io feci lo stesso, solo che fortunatamente non sparsi un bel niente.
Dopo qualche secondo di shock realizzai che mi trovavo nel bel mezzo di Trafalgar Square, sdraiata sull’asfalto, sotto la pioggia, mentre bloccavo il traffico di mezza Londra. Mi rimisi in piedi e in fretta raccattai tutte le mie cose rotolate ovunque e le cacciai nella borsa.
Rialzai la bicicletta e mi tirai da parte, beccandomi anche un paio di vaffanculo dall’automobilista che aveva rischiato di investirmi.
Alzai una mano e gli risposi con un gestaccio Fottiti bastardo! Gli urlai, poi mi rimisi in sella e scappai via.
Il cuore sembrava impazzito, e nemmeno all’esterno mi sentivo molto bene. Stimai senza guardarmi che probabilmente mi ero sbucciata un ginocchio e sbattuto la spalla destra. Niente di grave, ma doloroso.
Quando mi fermai, in una zona un po’ più tranquilla, mi arrischiai a guardare in basso. Uno squarcio nei miei jeans nuovi correva da parte a parte, all’altezza del ginocchio destro, mostrando un taglio slabbrato sulla pelle al di sotto. Rimasi ad osservarli per un minuto buono, prima di decidere che così erano perfino più artistici e che potevo benissimo tenerli strappati.
Arrivai sotto casa mia e legai la bicicletta ad un palo, prima di correre al riparo sotto il grande portone e cercare la chiave.
Ero grondante d’acqua quando entrai in camera mia e mi beccai uno sguardo di disapprovazione da mia madre, che però non disse niente e si eclissò in soggiorno senza nemmeno salutarmi.
Mi sfilai le scarpe con un piede e le calciai lontano dalla porta, poi mi sedetti sul letto.
Rovesciai la borsa per valutare i danni e quello che vidi mi mozzò il respiro.
La mia Polaroid era distrutta. Un lato era completamente accartocciato su se stesso e spaccato a metà: si vedeva persino il metallo all’interno.
Mi asciugai una lacrima, o forse era pioggia, e sfiorai con le dita la carcassa della macchina foto che avevo amato di più. Non avevo nemmeno potuto dirle addio. Lanciai un urlo di rabbia e scaraventai tutti gli altri oggetti per terra, con una manata violenta.
La foto di Robert invece rimase sul copriletto zebrato: era bagnata, ma integra.
L’ultima foto che la mia piccolina aveva scattato. Di questo ne ero felice.


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

*Ripassa dalle parti del cuore -> "Ricorda"; dal latino Re-cordis (Re = ripassare | cordis = cuore, ovviamente)

Hola :D Innanzitutto ringrazio Katy Twilighter per la recensione, mi ha fatto davvero piacere ;D Continua pure così ahah!
Poooi, questi primi capitoli sono un po' cortini, perchè devo valutare se vale la pena continuare questa storia, però aggiorno molto presto. Ditemi cosa ne pensate, grazie *__* anche solo aggiungendola alle preferite o alle seguite farete di me una fanciullina felice *__*
Se avete domande, prego u.u son qua!
   
 
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