Qualche
tempo dopo, ore diciassette e cinque circa.
Heiji
spalancò gli occhi di scatto e si rigirò su un
fianco, sudato come non mai.
Conan
dormiva tranquillamente, ancora dandogli le spalle. Il bambino si mise
a sedere
ansimando, quasi boccheggiando, cercando di inspirare più
aria possibile nel
petto. Si sentiva soffocare.
Quel
sogno non poteva essere solo finzione. Era
vero. Lo ricordava alla perfezione, in tutti i dettagli.
Ricordava
l’ambiente, le sensazioni, i profumi. E le lacrime.
Mentre
abbassava tristemente la testa, la porta si spalancò in
silenzio interrompendo
i suoi pensieri. Heiji si distese immediatamente sul futon fingendo di
dormire.
Non aveva voglia di parlare a nessuno.
Nella
stanza entrarono Ran e Kazuha. Il bambino sbarrò gli occhi.
“Mi
dispiace svegliarli” sentì mormorare Ran
“Sono così carini…”
Si
avvicinò a Conan e, inginocchiatasi, cominciò a
scuoterlo dolcemente. Kazuha,
ancora in piedi, esitò.
“Ran
chan, sveglia tu Yamaoka kun” disse poi. Heiji si mosse
leggermente,
avvicinandosi alle ragazze per poter ascoltare più
facilmente.
“Perché?”
Kazuha
guardò davanti a sé. “Si
arrabbierà se lo sveglio io, come prima. Io… credo che lui mi odi.”
pronunciò in un
soffio. Il piccolo spalancò la bocca, sconvolto. Come al
solito Kazuha non
aveva capito nulla. Appuntò mentalmente di prenderla in giro
non appena ne
avesse avuto l’occasione.
Ran
sorrise. “Yamaoka kun ti odia. Secondo me si sente solo a
disagio: dopotutto, è
solo qualche ora che lo conosciamo. Sono sicura che sarà
più gentile con te, d’ora
in poi.”
La
ragazza si strofinò gli occhi già lucidi e
annuì, più convinta: “Farò
come
dici.”
Si inginocchiò accanto all’amica e
cominciò ad accarezzare la spalla del
bambino, che sentì un brivido e immediatamente si
sollevò.
“Ciao
Kazuha neechan” sussurrò fingendo di sbadigliare.
La
ragazza gli sorrise. “Hai dormito bene?”
“Sì,
grazie.” Si stiracchiò, questa volta per davvero,
e ricambiò il suo sorriso.
Gli occhi di Kazuha si illuminarono.
“Ciao
Ran neechan!” esclamò Conan da un punto
imprecisato accanto a lui “Perché ci
hai svegliato? E’ accaduto qualcosa?”
“Dobbiamo
riaccompagnare a casa Yamaoka kun” spiegò Ran. Poi
si alzò e andò ad aprire le
finestre, facendo filtrare la luce a fiotti. “I suoi genitori
saranno
preoccupati.”
Il
bambino spalancò la bocca, cercando in fretta una scusa, ma
Heiji, per la prima
volta, lo anticipò: “Prima ho telefonato a mamma e
mi ha pregato di andare da
Agasa hakase, perché mi verrà a prendere a casa
sua non appena potrà.”
“Benissimo”
commentò Ran “Allora ci prepariamo e ti
accompagniamo. Forza Conan, a lavarti i
denti! E niente storie!” gli ordinò ridendo. Il
piccolo sbuffò e lasciò la
stanza seguito da Ran. Prima di uscire la ragazza face un sorriso alla
sua
amica, che sospirò.
“Così
siamo soli” mormorò guardando Heiji. Lui aveva la
testa abbassata, non osava
guardarla per paura di frasi scoprire. “Ti sei divertito
oggi?” gli domandò in
un tentativo di conversazione che, però, morì
subito, soppiantato dal silenzio.
La
ragazza sospirò ancora. Non sapeva più cosa dire,
tutto quello che le veniva in
mente era patetico.
“Yamaoka
kun, tu mi odi, non è vero?”
Questo
però non lo considerava patetico. Era ciò che
credeva.
Heiji
alzò gli occhi, turbato. Nel pronunciare quelle parole, la
voce della ragazza
era stata così ferma e piatta quasi da spaventarlo. La
guardò: nei suoi occhi
leggeva le stesse emozioni che aveva percepito nella sua voce.
Deglutì.
“Io
non ti odio, Kazuha neechan” articolò
affannosamente, cercando di sostenere il
suo sguardo “Io ti… mi sei molto simpatica!”
Avrebbe voluto dirle ‘ti voglio bene’, ma la sua
lingua si era rifiutata di
battere sul palato e produrre proprio quei suoni. Sospirò e
le porse la mano.
Kazuha
lo fissava con un misto di incredulità e felicità.
“Da-davvero
ti sono simpatica?” balbettò con gli occhi
luminosi. Provò la voglia di
saltargli addosso e riempirlo di coccole, ma, ricordando quello che era
accaduto durante la merenda dei piccoli, si trattenne e
allungò semplicemente
la mano. Fece per stringere quella di Heiji nella sua, ma il bambino,
più
celermente, piego le dita, distendendo il pollice, e le
accostò alla sua mano,
formando nuovamente quel cuore di aria che aveva visto nel sogno. La
ragazza
spalancò gli occhi, confusa.
“Questo…
cosa significa?”
mormorò continuando
a fissarlo.
Il
bambino arrossì lievemente. “Niente di
importante.”
Soltanto
quel cuore di aria che
scalpitava nel petto di entrambi.
Il
sole, caldo come in quel pomeriggio del sogno in cui le era stato
così vicino,
continuava a disegnare trame complicate sulle loro schiene.
Fine
Finalmente riesco a postare l'ultimo capitolo di questa fic. Erano secoli che desideravo farlo, ma la scuola non me ne lasciava mai il tempo.
Che ne dite, vi è piaciuto? Spero vivamente di sì. ^^ Ho voluto lasciare il finale aperto, perché, in fondo, noi tutti sappiamo cosa c'è tra Heiji e Kazuha, quindi non c'era bisogno a mio parere di aggiungere altro. Magari dovevano ricordarsene solo loro due. ^^
E' passato un sacco di tempo da quando ho cominciato a postare questa storia, un secolo da quando l'ho scritta, ma spero che, nonostante tutto, non vi abbia deluso. E' qualcosa a cui tengo molto, perché ci ho messo davvero l'anima nello scriverla, con questa fic in modo particolare.
Adesso un pò di delucidazioni: la scena del cuore fatto con le dita rappresentava l'immagine che dovevo inserire nella fic per via del contest ed è ispirata da questa foto: http://www.video360.it/immagini/Video_di_paperissima_con_bambini.jpg
Posto finalmente il giudizio del contest di aki96:
1° Classificata:
Ayumi Yoshida con “Cuore di aria”
Originalità: 20/20
Stile: 9/10
Ortografia corretta: 9/10
Descrizione dell’immagine scelta: 9/10
Giudizio personale: 5/5
Per un totale di: 52/55
Giudizio complessivo:
Un’ottima storia! Mi è piaciuta davvero molto,e poi dopo aver scritto 23 pagine,ci credo che ti sei impegnata, e fidati, il risultato si vede! Non è affatto una storia banale, io l’ho trovata molto originale! I personaggi, i fatti,l’evoluzione della storia e le emozioni che trasmettono i personaggi sono narrate davvero bene e la storia è proceduta in maniera molto accurata. L’immagine inoltre è abbondantemente trattata e descritta in modo,almeno secondo il mio parere, eccellente. Hai saputo estrapolare dall’immagine il suo significato nascosto facendolo tuo e adattandolo nella storia, proprio come volevo io! Per non parlare poi di questa frase:
“Soltanto quel cuore di aria che scalpitava nel petto di entrambi”
Davvero stupenda! Errori grammaticali inoltre,dopo averla riletta più e più volte, non ne ho trovato. Per concludere infine,come avrai ormai capito,ti faccio i miei più sinceri complimenti per la storia e per questo primo posto,più che meritato!
Ps: Anche io faccio parte del forum di DC!^^
Ringrazio, infine, tutte le fedeli lettrici che mi hanno resa felice lasciandomi una recensione. Mi ha fatto davvero tantissimo piacere sapere che la storia vi sia piaciuta e spero che questa conclusione non vi abbia deluse. In particolare, ringrazio le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo: cipotta91, jas_93, Kara96 e ladykira22. Grazie di cuore, ragazze!
So che posso sembrare ripetitiva, ma per me è stato davvero splendido sapere che qualcuno ha seguito questa storia e che abbiate addirittura lasciato un parere.
Non finirò mai di ringraziarvi.
Alla prossima storia, allora.
Un bacio,
Ayumi