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Autore: HermioneCH    24/08/2005    3 recensioni
Continuazione di Anno da Incubo... Jess torna a scuola.. sente tremendamente la mancanza di Sirius e ora piu che mai ha bisogno di lui.. mentre oscuri pericoli imcombono su di lei!  
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Angelo per Jess'
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Il volo dell’angelo

 

 

 

Premessa: Questa FF è la continuazione di: Anno da incubo. Il titolo è ancora provvisorio. Spero che vi piaccia

 

1. Tanto dolore

 

Camminava lentamente nel bosco, la fitta vegetazione le impediva di vedere bene.
Era tutto buio, poi d’un tratto vide una luce, camminò verso di essa e si trovò in una radura. Era spettacolare, piena di fiori, di luce, con un laghetto e una cascata. Era un ambiente completamente diverso del quale si trovava poco prima.

Vide un uomo seduto su un sasso, lui alzò la testa e le sorrise.
“Sirius, dove siamo?” chiese la ragazza all’uomo.

“Bello vero? Mi è sempre piaciuto questo posto” rispose.

Jessica si avvicinò lentamente all’uomo. Gli toccò la guancia, sembrava così reale. Una lacrima percorreva lentamente la sua guancia, lui la asciugò con il pollice.

La ragazza appoggiò la testa sul petto di lui, piangendo disperatamente. Lui l’abbracciò.

“S-sirius, ti prego, torna da me”

“Non posso, Jess. Ora non posso tornare” rispose lui accarezzandole i capelli.

“Ti prego! Avevi detto che non mi avresti lasciata! Torna da me, ti prego!” continuò la ragazza.

“Shhh.. Non piangere, angelo mio!”

 

Jessica si sveglio di colpo.

“Sirius?!” esclamò.
Era stato tutto un sogno, ancora una volta solo un maledetto sogno. Erano passate ormai due settimane dalla morte del padrino e la ragazza continuava a sognarlo tutte le notti.

Si mise a sedere sul letto e si appoggiò contro il muro.

Le lacrime ricominciarono a scendere insistenti, non riusciva a non piangere quando pensava a lui. Quando lo rivedeva nei suoi sogni.

“S-sirius, ti prego, torna.. Io ho bisogno di te!” disse singhiozzando.

Non piangere, angelo mio

“Chi c’è?!! Vieni fuori!!” esclamò al ragazza spaventata.“Sirius? Sei tu?”

Nessuno rispose, solo Sirius l’aveva chiamata cosi. Lei era l’angelo di Sirius e nessuno la chiamava così a parte lui. Sempre più spaventata Jessica si rannicchiò. Poco dopo nella stanza entrò suo cugino.

“Jess! Che succede?!” disse Teodor.

“Teo, abbracciami ti prego”

Lui si sedette vicino alla ragazza e l’abbracciò.”Cosa è successo? Ti ho sentita piangere, poi parlare!”

“Niente, non è niente non ti preoccupare!” risposa la ragazza.

“Non ci credo! Sono settimane che sei sempre triste! Non sono scemo sai, sento quando piangi!”

“Davvero Teo, è tutto apposto!”

“Io non so cosa sia successo in quella scuola, so solo che quando sei tornata non eri più la stessa, la tua vitalità si è come spenta. E questo mi preoccupa, ma sappi che se avrai bisogno di me, io ci sono”

“Lo so, Teo. So che ci sei e questo lo apprezzo molto”

La mattina dopo Jessica si sveglio tardi, erano ormai le 11.30 quando arrivò in cucina dove suo cugino stava iniziando a preparare il pranzo.

“Oh ciao” disse vedendola “Sto preparando il pranzo, così per mezzogiorno è tutto pronto”

“Ok”

“Senti stamattina è arrivato un gufo e a portato quella” aggiunse indicando una busta sul tavolo.

Jessica si avvicino e la vide, era una lettera di Hogwarts, la lettera dei suoi G.U.F.O.

“Oh mio dio”

“Che c’è?” chiese Teodor. “È la lettera degli esami, sono i risultati!”

“Perfetto così vediamo come vai a scuola” disse lui facendole l’occhiolino.

Jessica prese tra le mani la busta. Era proprio una missiva di Hogwarts. La aprì un po’ e poi al richiuse. “Non ce la faccio!” disse.

“Dai smettila! apri quella lettera”

La ragazza aprì molto lentamente la lettera, sapeva che per poter diventare Auror doveva aver dei buoni voti. La cosa che la preoccupava di più era pozioni, non era mai stata bravissima. Non da eccellente, ma il suo esame era andato bene. Quindi poteva ancora sperare!

 

Giudizio Unico per Fattucchieri Ordinari

 

E – Eccellente                            O – Oltre Ogni Previsione

A – Accettabile                          S – Scadente

D – Desolante                           T – Troll

 

 

Jessica Smith

 

Trasfigurazioni                          O

Incantesimi                               E

Astronomia                               A

Difesa Contro le Arti Oscure       E

Pozioni                                     E

Cura delle Creature Magiche       O

Storia della Magia                      A

Divinazione                               S

 

 

“Non ci posso credere!”

“Cosa?” chiese Teodor

“Ce l’ho fatta! Evviva! Potrò diventare Auror! Si si si!!!”

“Cosa?? Dimmi che diavolo è successo!” La ragazza lo abbracciò.

“Guarda!” disse Jessica, felicissima, mettendogli la lettera sotto il naso.

“Io non ci capisco niente!”

“Allora, vedi qui. Ho bocciato solo Divinazione, che sarebbe predire il futuro ma sono un sacco di balle, una materia inutile! Poi ho preso il massimo dei voti in pozioni! Questo mi permetterà di seguire il corso e diventare Auror come mamma e papà! È fantastico!”

“Ah ah, bello!” disse Teodor, che sembrava non aver capito molto comunque.

I due pranzarono, poi Jessica decise di scrivere ad Hermione dei suoi risultati. Quindi andò in camera, prese posto alla scrivania e iniziò a scrivere. 

 

Cara Hermione.

Come stai?
Oggi mi sono arrivati i risultati dei GUFO. Presumo anche a te. Sono proprio felicissima non pensavo che andavo così bene. Sono riuscita a prendere E in Pozione, come Incantesimi e Difesa. Fantastico vero?
Inoltre ho preso O in trasfigurazioni e CDCM. Mentre A in Storia e Astronomia.

L’unica materia in cui non ho preso il GUFO è Divinazione ma sono contenta che finalmente posso mollarla, una materia completamente inutile.

Non ho preso il massimo in tutte le materie ma sono ugualmente soddisfatta, perché così potrò seguire il corso di Auror! Fantastico!
Spero che i tuoi e degli altri siano andati bene, se sei con loro salutameli e digli che mi mancate tutti e tre moltissimi.
Bene amica mia, ora ti saluto! Spero di vederti presto.

Baci

 

Jessica

 

Jessica mise la lettera in una busta e si avvicinò ad Ebram.

“Allora piccolo mio, ho un bel viaggietto per te, devi portare questa ad Hermione, capito?”

Il gufo le becchetto affettuosamente il dito e spiccò il volo, Jessica si sporse alla finestra fino a che lo vide sparire. Poi si rimise alla scrivania, doveva finire il tema per Vitius. Era così di buon umore per via dei GUFO che non gli pesava il fatto di fare i compiti.

Verso le due del pomeriggio suo cugino entrò nella sua camera per annunciarle che andava al lavoro.

“Jess, io devo andare al lavoro. Mi dispiace, purtroppo non sono riuscito a farmi dare il turno di giorno, tornerò verso le 22, spero anche prima. Ok?” disse Teodor.
“D’accordo non ti preoccupare, ora sto studiando. Poi magari andrò a fare un giro”

“Va bene, ma mi raccomando fai molta attenzione!”
“Certo, sta tranquillo e poi in caso di emergenza ho sempre la bacchetta con me” lo rassicurò Jessica.

Teodor le sorrise, la baciò sulla fronte e poi uscì.

Jessica studiò fino alle 17, poi decise di andare a fare un giro. Rimise in ordine la scrivania e un quarto d’ora dopo uscì di casa. Quell’ estate non era calda come quella dell’anno passato.

Passò la maggior parte del tempo in un bar a lei ben conosciuto. Gli mancava Harry. Ma lui era nel Surrey mentre lei vicino a New Castle, troppo lontani.

Fini con mangiare lì, il cameriere del bar era un suo vecchio amico di infanzia e si sedette a farle compagnia durante il pasto.
“Allora Jess, come va in questa scuola privata?”

“Molto bene, la adoro Matt! La adoro!”

“Ma non adoravi anche quella di prima?” disse il ragazzo.

Ovviamente lui no poteva capire una scuola che dura sette anni, così la ragazza dovette raccontargli che era andata in due scuole diverse.

“Si certo! Un posto fantastico!”

“Bè si vede, visto che ci sei solo per un paio di settimane all’anno!”

“Ma no, la scuola inizia solo il primo di settembre, l’anno scorso il resto delle vacanze l’ho passato da dei miei compagni” spiegò al ragazza.

“Capisco”

Alle 20 Jessica decise di tornare a case, era meglio arrivarci prima che facesse buio.

E visto che era ancora giorno decise che era meglio andare.

Jessica stava camminando, nella strada completamente deserta, aveva l’impressione di essere seguita, anzi ne era sicura. La ragazza sorrise, era sicura che fosse un membro dell’Ordine che la tenesse d’occhio come aveva già fatto l’anno scorso. Si fermò di colpo e si voltò.
“Forza esci, tanto so che sei qui!” disse ad alta voce.

“Be se proprio insisti”

“Tu?” Jessica rimase completamente di sasso.
“Io, chi ti aspettavi? Sirius magari?” disse, scoppiando a ridere.

Jessica estrasse velocemente la bacchetta “Te la farò pagare, Bellatrix!”

Bellatrix scoppiò di nuovo a ridere “Pensi davvero di essere al mio livello?”

“Credevo di avertelo dimostrato al Ministero con quella Cruciatus”

“Tu sogni! Io sono molto più forte di te! E poi c’è un altro quesito più importante, vuoi davvero rischiare di essere espulsa da Hogwarts cercando di uccidermi?”

“Se è per vendicare Sirius non ho dubbi a riguardo, correrò il rischio!”

“Non ce la farai mai a battermi! Sei una stupida ragazzina! Un insulsa ragaz…..”

Bellatrix non riuscì a finire la frase perché venne colpita da un raggio rosso. Dietro di lei apparve Remus. Lui corse in contro alla ragazza.

“Jess, come stai?”

“Bene”

“Forza andiamo, ti porto a casa!”

“No! uccidila! È l’assassina di Sirius! Uccidila!”

“No, dobbiamo sbrigarci! Potrebbero esserci altri Mangiamorte! È mio dovere portarti al sicuro!”

“Remus ti prego! Catturala almeno!” In lacrime.

“Andiamo” disse Remus, trascinandola via.

“Ma”
Expelliarmus! Ora muoviti!”

Remus tolse la bacchetta alla ragazza e la porto via di peso, era troppo pericoloso per lei restare lì! Lui non avrebbe potuto affrontare troppi mangiamorte e la cose più importante era l’incolumità della ragazza.

Arrivati a casa Remus portò la ragazza in camera sua. Lì si rese veramente conto del pericolo che aveva corso.

“Oh Remus, per fortuna sei arrivato tu!”
”Sono qui per questo!” disse lui, accarezzandole la testa. Regnò il silenzio mentre Remus tranquillizzava la ragazza.

“Devo avvertire Silente, non ci metterò molto!” disse.

“No ti prego! Non mi lasciare da sola!”

“Non ti preoccupare, non ci metterò molto. Nessuno verrà a cercarti qui!”
Jessica lo guardò negl’occhi, così belli e così tremendamente tristi.

“D’accordo, fai presto però! Da quando lui  se n’è andato ho paura a restare sola di notte” confessò la ragazza, Remus la guardò tristemente e l’abbraccio.
”Oh Jess, mi dispiace tanto!”

Remus si alzò e dopo aver detto che avrebbe fatto presto si smaterializzò.

Jessica combatteva con il pensiero di Sirius, che se n’era andato e l’aveva lasciata sola.

“S-Sirius torna da me, ti prego! Ho tanta paura senza di te!”

Ancora una volta le lacrime iniziarono a scorrere, non ce l’ha faceva era troppo forte, non riusciva a trattenere le lacrime.

Piangeva forte aspettando Remus e continuava a ripetere torna da me, come una cantilena.

Non piangere, angelo mio

“Chi c’è?” esclamò Jessica spaventata “Re-remus sei tu? Vieni fuori ti prego”

Nessuno rispose. D’un tratto due persone si materializzarono in camera sua. La ragazza gridò.

E si rannicchiò nel suo angolo, spaventatissima!

“Vattene! Lasciami stare! VATTENE VIA!!” urlò la ragazza.

“Jess, Jess.. Sono io, sono Remus!”

Lui le si avvicinò e la fece alzare, lei lo abbracciò forte, aggrappandosi alla sua maglia.

Sentì un rumore di passi, qualcuno correva su per le scale. La porta si spalancò ed entrò Teodor.

“Che succede? Ho sentito Jess urlare!! Che diavolo sta succedendo!”

Silente si avvicinò a lui “Calma! Non si preoccupi. Jessica è stata aggredita da Mangiamorte, ma per fortuna Remus l’ha salvata!” spiegò il preside.
”Cosa???”

“Purtroppo è vero, mi spiace ma ora dobbiamo portarla via, questo non è più un luogo sicuro per lei”

“I-io capisco, solo che….”
”Mi dispiace, ma per l’incolumità della ragazza dobbiamo portarla in un luogo più sicuro” disse Silente.

“D’accordo ma..”

Jessica era ancora abbracciata a Remus e singhiozzava.
”Deve capire che Jessica sta passando un momento difficile e…”
”Centra per caso un certo Sirius?” chiese istintivamente Teodor “L’ho sentita piangere molte volte, ho sentito che pronunciava il suo nome! Chi è? Che diavolo le ha fatto!”

Silente lo guardò sconfortato “Sirius Black era il padrino della ragazza, è stato ucciso circa due settimana fa, proprio davanti i suoi occhi!”
”Da-davvero? Io non lo sapevo! Lei non me l’ho ha detto!”

“Capisco, bè ora dobbiamo proprio andare!” con un gesto della bacchetta Silente mise tutte le cose della ragazza nel suo baule.
”Forza Jess, andiamo” disse Remus.

“Do-dove mi volete portare?” chiese lei.

Silente e Remus si diedero un fugace sguardo. “A Grimmauld Place” disse infine Silente.

“No no no! Non ci voglio andare!” esclamò la ragazza.

“Ma Jess…”
”Ho detto di NO!”
”Ora calmati” esclamò Silente “Vorrà dire che ti porteremo alla Tana!”

“Ok” rispose debolmente Jessica. I bauli della ragazza scomparirono.

“Ci vediamo Teo” disse Jessica, abbracciandolo.
”A presto”

Jessica si avvicinò a Silente e Remus “Vieni prendi questa, è una passaporta” disse Silente.

Prese in mano l’oggetto e qualche secondo dopo sentì un familiare strappo dietro l’ombelico.

 

 

******

 

Fine cap 1! Allora che ne dite? Spero vi piaccia..

Lasciatemi un commento! Baci Herm

  
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