dedicata
ad una persona per il suo compleanno <3
anche con un ritardo tremendo,
spero che ti piaccia
Quello che
vorrei dirti
Riuscirò a scrivere tutto senza aver
paura che questa stupida lettera ti arrivi tra le mani. Dio che
vergogna se
leggessi, immagino la tua faccia compiaciuta ed un po’
perplessa, ma va bene
così.
Esuberante, sfacciata, coraggiosa
e orgogliosa. Rigorosamente Grifondoro.
Stronzo, freddo,
puttaniere e modesto. Tu eri Serpeverde.
Forse non ci hai mai fatto caso
che noi siamo gli opposti di una stessa medaglia, ma nemmeno io ci ho
mai
pensato, fino a poco tempo fa.
Il mio primo anno, comunque, me
l’avevi rovinato, ero così furiosa che ti avrei
ucciso con molto piacere. Ti
avrei affatturato, dato una pozione perfettamente sbagliata solo per
vedere su di te se
provocava la morte.
Scorpius Hyperion Malfoy tu eri la mia disgrazia.
Nel mio secondo anno ad Hogwarts,
cercai in tutti i modi di pensare che papà aveva tutte le
ragioni del mondo per
dirmi di starti lontano. Ti giuro provai a farlo, ma tu eri una
calamita. Ero
arrivata al punto che se non litigavo con te mi sentivo vuota, la mia
vita
senza di te era monotona, spenta. Quell’anno però
riuscii a conoscere un nuovo
lato del mio Scorps, uno che non avrei mai immaginato di trovare in te.
Quando mi davi una mano in
pozioni, lo so che non ti andava di farlo ma eri davvero bravo, capii
davvero
che tu eri diverso da tuo padre, dalla tua famiglia. Tu eri speciale. Lo tenni per me quel segreto, era qualcosa che
volevo tenere solo per
me. Poi comciarono ad arrivarmi voci che tu ti eri fatto mezza scuola,
“
Puttano” pensavo, “ stupido coglione”.
Ogni volta
che le voci giravano,
delle tue notti di fuoco, delle tue fidanzate, di tutte le tue
esperienze ;mi arrivavano
fitta diritte al cuore che cercavo
in tutti i modi di non sentirle. Non riuscivo a capire, ma forse non
volevo.
Ecco, penso che anche quell’anno
ti odiai a morte, specialmente quando tu mi feci cadere
dalla scopa. Ah, tanto per precisarlo,
quel grande foruncolo che ti uscì in testa… era
opera mia.
Il terzo anno però fu quello che
mi ricorderò per tutta la vita. Saranno state le infinite
litigate, le
punizioni insieme, le volte dalla preside o in biblioteca dove ci
rifugiavamo
per scampare a Gazza. Sarà stato il fatto che per quanto ti
odiavo, per quanto
entrambi ci odiavamo, alla fine ci ritrovavamo sempre insieme,
qualunque cosa
succedeva… eravamo sempre noi due. Quando non ci parlavamo,
cercavo sempre un
pretesto per attirare l’attenzione su di me, ma anche tu lo
facevi, me lo
raccontasti tu. Forse sarà stato quest’insieme di
cose a far scattare la
scintilla.
Sai Scorpius, ero così cieca e
così stupida da non capire già allora che mi
piacevi. Mi piacevi da morire. I
tuoi capelli biondi, i tuoi occhi di ghiaccio, il tuo corpo e il carattere che era
così perfetto abbinato al
mio. Solo io ero in grado di farti ragionare, di capirti, riuscivo a
far uscire
il peggio e il meglio di te. Anche a quel tempo mi piacevi Scorps,
forse mi sei
sempre piaciuto e non l’avevo mai ammesso. Dal primo anno o
forse da sempre.
Eppure mi sembra così assurdo,
così surreale quello che provo per te, sembra la storia di
“Romeo e Giulietta”.
Se ci penso mi viene da ridere, anche il finale e simile alla nostra
storia. E
tu che continuavi a dire di non paragonarci a quegli stupidi bambini
babbani, alle prese
con le prime cotte. Cretino. Quei
bambini eravamo noi.
Sai che Il nostro primo bacio, mi
fece perdere sensibilità alle gambe? Il secondo invece mi
fece perdere i sensi,
e poi il terzo, il quarto, il quinto e ancora, ancora, tanto che ora
dei nostri
baci ne ho perso il conto, mi fecero innamorare ancora più
di te.
Amavo quei momenti, amavo anche
quando litigavamo perché fare la
pace
con te era davvero la cosa più bella che potesse capitarmi.
Pensavo che quello
che stessi vivendo fosse una finzione, era tutto così
puramente imperfetto,
così sbagliato da essere vero. Al nostro fidanzamento
ufficiale ce ne volle di
tempo. Quanti tradimenti, quanti pianti, anche lì ti odiai
Scorpius. In un
certo senso di odio ancora oggi.
A volte ti penso, penso a noi, a
quello che abbiamo condiviso insieme e poi penso che insieme abbiamo
condiviso
tutto. Eravamo divertenti, tristi, passionali. Eravamo Proibiti e
così
innamorati. Tu lo eri di me, vero? Ti ricordi la prima volta che ti
dichiarasti
davvero?
Quel ‘ti amo’ detto a stento,
sussurrato appena. Ah mi ricordo ancora tutta la frase:
“ All’incirca ti amo. No, facciamo
solo che ti amo”
Ti sorrisi e non dissi niente,
rimasi con te per tutta la notte.
Anche il mio primo ti amo, era
stato per te. Sotto l’acqua quando ci eravamo appena
lasciati. “ Ti amo
stronzo” urlai.
La mia prima punizione era
stato per te.
La mia prima volta era stata con
te.
I primi pianti erano stati per te.
Le mie speranze, i miei rancori,
tutti per te. Tutto tuo.
Ti eri preso tutto di me…
Quello che dissi quella notte,
quello che dissi sotto la pioggia, quello che ti ripetei per tanti
mesi, vale
ancora sai? Ti amo, ma fa male.
Fa male quando non
ci sei, quando sento odore di
tabacco e mi ricordo di te, quando vedo i gigli in un negozio di fiori
e penso
che tu me ne hai regalato uno per
San
Valentino, fa male quando mi accorgo che ti vorrei con me, fa male
perché sono
senza di te e quando guardo la pioggia, anche quella fa
male. Guardo la nostra foto e sento un
dolore al petto. Il mondo che va avanti senza di noi Scorpius,
è questa la cosa
più brutta.
Ero convinta che senza di te sarei
andata avanti comunque, che il tempo avrebbe lenito ogni ferita. Ma non
è così,
il tempo non ti aiuta, le ferite restano. Tutto questo tempo
è servito solo a
farmi capire quanto tengo a te, che sono stata una stupida, che davvero
farei
tutto per te.
Come scrivere questa stronzata e
cento volte peggio.
Ma ho capito, solo adesso, che
senza di te sono persa. Non m’importa chi sei o cosa sei. Non
m’importa il tuo
cognome, sarò la tua Giulietta solo se tu sarai il mio
Romeo. Questa stupida
lettera doveva servire a sfogarmi, a farmi sentire meglio, eppure
piango come una
stupida e dicendomi di smetterla perché non sono
più una ‘mocciosa’.
Scorpius, se tornassi indietro
nella nostra storia cambierei sono il finale, perché tutto
quello che abbiamo
provato, tutto quello che c’è stato, tutti gli
sbagli, TUTTO è stata la cosa migliore
che abbia fatto in tutta la mia vita! Se tornassi indietro rifarei
tutto.
Perché sapere che non sei con me, mi fa morire. Rifarei ogni
singola cosa con
te, senza rancore, senza pensarci nemmeno una volta.
Vorrei anche solo dirti “Grazie”.
Ridicolo vero? Non sento nemmeno
più il mio cuore spezzarsi e lo sai perché?
Perché il mio cuore non mi
appartiene, non c’è.
Era quello che volevo scrivere,
almeno in parte.
Questa lettera non è
venuta nemmeno come io volevo, è un casino e le pagine sono
anche bagnate.
Purtroppo sono ancora un disastro umano.
Ma in sintesi… volevo dirti:
Grazie.
Ps. Ti amo
ancora e ti amerò
sempre, anche quando avrò un marito e dei bambini. Quando
avrò la pelle rugosa
e i capelli bianchi, quando finirò di respirare, anche
allora ti amerò. PER
SEMPRE.
Ti amo Scorps.
Lily