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Autore: Ori_chan    25/08/2005    2 recensioni
Quando un prigioniero di Azkaban,dopo 13 anni di reclusione,pensa al suo passato,e a ciò che lo tiene aggrappato alla vita...i pensieri di Sirius su Remus.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardata da questa prigione,la Luna sembra più grande. Ma nessuno potrà mai dire di aver avuto la Luna come amante.



Ti guardavo…osservavo i tuoi movimenti…erano calmi…tranquilli…eri un ragazzo così dolce e premuroso,così pacifico e tiepido,che a volte mi chiedevo cosa ci facessi tu con noi,i Marauders.
Non so come tu facessi a convivere a stretto contatto con Me,James e Peter,che ne combinavamo una al giorno e ti mettevamo nei guai anche se tu non avevi fatto nulla.
Allora guardati. Un prefetto tra i Marauders. La spilla ti brillava con intensità sul petto,ma tu non te ne sei mai vantato,non la utilizzavi per apparire più importante degli altri. E nonostante con quella carica avresti dovuto tentare di tenerci buoni…bah. A te non è mai sembrato importare troppo,e te ne rimanevi lì,assopito a leggere,appoggiato a quell’albero,mentre James lasciava e riacciuffava quel dannato boccino che ormai aveva molto sinceramente rotto anche me,mentre Peter lo guardava affascinato applaudendolo ad ogni mossa più azzardata,mentre io ti osservavo,rapito e trasognante…dovevo davvero sembrare un perfetto imbecille.
Ma era più forte di me.
Il tuo viso era la cosa più fantastica che ci potesse essere al Mondo. E lo è ancora.
E così,perso nei miei sogni,non mi accorgevo che tu voltavi il capo verso di me fino a quando non mi sorridevi…allora voltavo il viso da un’altra parte,con la mia maschera d’orgoglio sul viso rotta solo da quel lieve rossore che mi imporporava le guance ogni qual volta ti riscoprivo a ricambiare il mio sguardo…
…almeno facevo così,fino a che un bel giorno,tu non venisti da me,e ci ritrovammo soli,nella Sala dei grifoni,davanti ad un caldo fuoco che fu complice della tua dichiarazione…così timida ed imbarazzata,ma decisa…ed io…oh Remus,non so se tu abbia mai compreso veramente cosa stavo provando in quel momento…ma non penso lo avessi mai scoperto…poiché nemmeno io me lo sapevo spiegare,ed è così tutt’ora.
Mi ricordo il tuo corpo caldo tra le mie forti braccia,che ti tenevano stretto come se te ne fossi dovuto andare da un momento all’altro…e fu così. Io non mi pentii mai di averti stretto così possessivamente…non solo quella sera,ma per altre 2,3,4…infinite sere in cui le nostre labbra si fondevano in caldi baci…e,una volta,seguita da tante altre,in cui anche i nostri corpi,anche se con approcci timidi ed impacciati,quasi infantili,alla scoperta di un nuovo gioco…si fusero insieme,in un unione forte,forgiata con l’amore che ci univa.
Così vicini e tuttavia così distanti.
Eravamo uguali e diversi al tempo stessi.
Io,che ti seguivo con gioia nella maledizione che avevi nel sangue…ti seguivo senza battere ciglio,non mi difendevo se,quando ti trasformavi in mannaro,ti sfogavi su di me…in fondo,a me non importava,se questo poteva farti stare meglio,avresti anche potuto uccidermi,Remus. Io ero lì per questo. Per farti felice.
Ma questi nei tempi finirono anche per noi. Per noi e per i Marauders. Traditi da quella feccia di Minus.
E così le nostre strade si sono divise.
James ha avuto un figlio…io ne sono il padrino. E lo stesso bulletto dagli occhiali tondi,s’è trovato a combattere contro Tu-sai-chi. Combattere e perdere…non riuscendo ad uscire vivo da quello scontro. La stessa sorte toccò a sua moglie,Lily.
Minus ci ha traditi tutti. Quel lurido figlio di cane è il fedelissimo servo dell’Oscuro. Ha condannato a morte James.
Di te,Remus non so nulla. So solo di me,che sono rinchiuso in una fredda cella di Azkaban da 13 anni,con l’alito dei Dissennatori sul collo,che cercano di strapparmi tutti i miei ricordi più felici…ma tu,Remus,mi fai andare avanti. Il tuo ricordo è troppo vivo in me perché quelle luride carogne mi portino via anche gli ultime cose che mi rimangono di te.
E so che mi sei vicino.
Ogni sera,guardo la Luna. Lo sai,a volte non mangio e non dormo a costo di rimanere a fissarla. Ed è davvero fantastica. E so per certo,Remus,che quando la guardo,tu mi stai sognando.
E così continuo a vivere,attraverso il tuo ricordo.
Vivo del tuo peggiore incubo…


Sono l’Uomo Sulla Luna.
  
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