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Autore: Maggie_Lullaby    05/05/2010    12 recensioni
- Ti sei mai chiesto quanto sia bella la luna, Nick? - domandò Maggie, gli occhi verdi rivolti verso il cielo. - Io, oramai, la guardo tutte le sere, ed è incredibile le cose che possono succedere semplicemente guardandola.
Fra lacrime, litigi, ritorni e relazioni sul filo di un rasoio l'unica cosa che può resistere, forse, è l'amore.
Sequel di Brothers and Sisters
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Brothers&Sisters'
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Eccomi di nuovo ;)

Scusate se ci ho messo un po' ad aggiornare ma volevo vedere se le recensioni aumentavano un po' di più, ma anche se sono meno del solito non vi biasimo, lo scorso capitolo faceva davvero schifo .___.

Spero che questo, invece, vi piaccia di più e che mi diciate che ne pensate <3

Uh, dal prossimo capitolo – finalmente – le cose inizieranno a smuoversi, ma già anche da questo ci sarà un cenno di cambamento v.v

Ringraziamenti? Sì! Ed è anche l'ora!! xD

Hollie: okay, t'avverto che qualcosa l'hai azzeccato xD Anche se è ancora nella mia testa e non sono sicura di inserurla... Ma credo di sì, si vedrà u.ù Grazie per la recensione e il complimento *arrossisce* mi fa sempre molto piacere <3 Un bacio!

Sweetness: tesoro! Non posso rispondere al cellulare perchè non ho soldi >.< come al solito, ci tengo a precisare v.v Ripeti per l'ennesima volta a tuo fratello che lo stimo infinitamente *-* Ora mi puoi mandare il capitolo di On The Line? Sono secoli che non aggiorniamo (colpa mia che non ho riscritto il capitolo ._. I'm sorry). Ti invio il prossimo capitolo che ho finito ieri sera appena posso, tesoro. Ti amo <3

Melmon: vedrai che tra... ehm, un po' di capitoli qualcosa che hai indovinato (o sperato, dipende dai punti di vista xD) accadrà ;) Scusa se non ho ancora risposto alla tua mail, ma ho poco tempo e quando sto al pc mi guardo le puntate di Superntaural *occhi a cuoricino* l'ho riscoperto grazie a te... Grazie!! :D Un bacio!

jonas_princess: dai che nel prossimo capitolo qualcosina si smuove... certo è un capitolo un po' deprimente, ma non sapevo che altro far accadere (la fantasia di Margherita, signore e signori!! .___.). Anyway grazie per commentare sempre *-* e per i complimenti *-* Un bacio!

Capitolo 22. Litigation


Lexi si strinse i lunghi capelli rossi in una coda dietro la testa e appoggiò le mani alla ringhiera che dava sul mare, sospirando.

Quella vista era l'unica cosa che le piaceva di quella città, per ora, anche se si era astenuta da farlo notare agli altri componenti della sua famiglia.

Scosse il capo, come per scacciare una mosca fastidiosa: aveva fatto la sua scelta, non poteva tornare indietro, non doveva.

Ci avrebbe fatto l'abitudine alla Florida, non doveva pensare che non le sarebbe mai piaciuta, e comunque, se tutto andava come aveva previsto, dopo aver compiuto i diciotto anni si sarebbe trasferita in Francia, a Parigi e non avrebbe più rimesso piede a Miami o più precisamente negli Stati Uniti d'America.

Pochi mesi, poteva farcela senza problemi.

- Lexi? - sussurrò una voce alle sue spalle, tenue.

La diciassettenne scosse il capo, stancamente.

- Maggie – disse, secca.

La gemella le si avvicinò e le fece un leggerissimo sorriso che non le illuminò gli occhi.

- Co...come va? - tentò la mora, osservando il profilo della rossa illuminato debolmente dalla luce della luna.

- Bene, bene – rispose l'altra. - Te?

Non si parlavano da quasi due settimane.

- Beh, va'... - sussurrò Maggie.

- È la vita, Maggie. Ma sai una cosa? Se la vita ti offre limoni fatti una limonata! - esclamò con tono canzonatorio Lexi, interrompendola, dipingendo sul viso un sorriso falso.

- Mi sono lasciata con Nick – concluse in un soffio la mora.

Ci vollero due minuti prima che la rossa capisse quello che la gemella le aveva appena detto.

- Lo so.

- Sono stata un'idiota? – sussurrò l'altra.

- L'hai lasciato tu?

- Sì.

- Sì, sei stata un'idiota.

- Lo so.

Si zittirono, ascoltando il rumore delle onde che si infrangeva sulla spiaggia.

- Lexi... - iniziò Maggie, prendendo la mano della sorella con una presa dolce.

- Maggie, no – sapeva già cosa le voleva dire.

- Ti prego, non lasciarci. Maryl ed io abbiamo bisogno di te, anche Kevin, Lexi, lui ti adora, così come Ni... - prese un respiro profondo – Nick e Joe! Ti vogliamo tutti bene.

La rossa si allontanò dalla sorella e la guardò con occhi di ghiaccio.

- Potete sopravvivere benissimo senza di me – ringhiò.

- Io no, Lexi, io no. Lo sai benissimo che sei una parte integrante della mia vita, così come Maryl, non puoi trasferirti qui solo perché Joseph Jonas è un idiota! Reagisci, diavolo! Hai lottato per tutta la tua vita e ti stanchi ora di farlo? Quando abbiamo tutti bisogno di te?! - gridò Maggie con tutto il fiato che aveva in corpo.

La ragazza osservò la sorella senza battere un ciglio per tutto lo sfogo.

- Sei incredibile – sibilò. - Sai cosa non sopporto di te, Maggie? Che tu sia così irreparabilmente perfetta, ma non è questo il punto. La tua perfezione è solo una cosa fastidiosa con la quale ho imparato a convivere nel tempo, no, il problema è che tu pensi che il mondo si fermi intorno a te ogni volta che hai un problema, e costringi le persone che hai accanto ad aiutarti a risolverli, guai se non succede! Sai una cosa? Mi sono stancata.

Maggie sbatté le palpebre, strabiliata.

- Come puoi dire una cosa simile? - ringhiò. - Spiegamelo, Alexandra, come puoi pensarlo?! Sono io quella che pretende che tutti si fermino intorno ai miei problemi? Io, che ho passato i primi sedici anni della mia vita un passo sempre dietro di te e Maryl! Tu, che ti incasinavi a scuola con le tue proteste e le tue sospensioni e Maryl, sempre la numero uno per tutti! Non ho mai fiatato sui miei problemi, e lo sai bene. O sempre messo davanti le necessità degli altri rispetto alle mie, ma ora che ti chiedo di non trasferirti perché ho bisogno di te mi dici questo?! Se lo pensi davvero significa che ho vissuto con un'estranea, che non sai niente di me, niente!

- A quanto pare – disse Lexi, indifferente, come se quelle parole non la toccassero minimamente.

- Già, a quanto pare – soffiò la mora. - Sei una grandissima bastarda, Alexandra.

Lei scoppiò in una risata senza gioia.

- Me l'hanno ripetuto in molti per tutta la vita, sentirmelo dire un'altra volta, anche se da te, non mi tocca più di tanto, sai?

- Stronza – gracchiò l'altra, voltandole le spalle e chiudendosi la portafinestra alle spalle con uno schianto.

Lexi rimase immobile, ancora aggrappata alla ringhiera. Doveva smetterla di sentirsi in colpa, ancora pochi giorni e lei e le sue sorelle sarebbero state a centinaia di chilometri di distanza.

Aspettare, non restava che aspettare.


Stay away from me tonight
I've made other plans
And you'll just be distracting me
In a good way

(Stay Away; Rooney)


- Joe? - chiamò Kevin, aprendo la porta senza bussare e osservando il fratello seduto sul letto, il cellulare all'orecchio mentre chiacchierava a bassa voce.

- Non ti hanno insegnato che si bussa prima di entrare? - grugnì il mezzano, irritato.

- Non rompere e attacca, dobbiamo parlare – lo riprese l'altro, sedendosi sulla sedia della scrivania e spostandola vicino al fratello.

- Sasha, ti richiamo, Kevin rompe – borbottò Joe nel ricevitore.

- Ah, okay amore, a dopo allora... - sussurrò Sasha.

- Sì, sì, a dopo – fece evasivo il ventenne, riattaccando senza dare possibilità alla sua ragazza di aggiungere altro.

Il ventiduenne alzò gli occhi al cielo, per poi trafiggere il fratello con un'occhiataccia pressante.

- Ma che vuoi?! - sibilò Joe.

- Voglio – iniziò Kevin, - che tu la smetta di avere questo genere di comportamento.

- Quale comportamento?

- Come se tu non lo sapessi! Da quando sei diventato così stupido?

- Cosa intendi dire?

- Che da un mese a questa parte sei diventato un idiota. Ora ascoltami e vedi di rispondermi immediatamente – ordinò Kevin, afferrando il fratello per la maglietta e sbattendolo contro un muro con forza.

- Kevin, che diavolo stai... - iniziò Joe, gli occhi spalancati dalla sorpresa.

- Ami Sasha? - gridò nel suo orecchio il ventiduenne.

- Io...

- RISPONDI!

- No! Non la amo, provo qualcosa per lei ma non la amo! - ammise Joe, strillando anche lui.

- Allora perchè hai permesso a Lexi di pensare il contrario? Eh, perchè? Lei ti è sempre stata accanto, sempre, come hai potuto farle una cosa simile, me lo spieghi?!

- Non lo so...

- Beh, vedi di scoprirlo, non ho tutto il giorno, ho un aereo domani sera!

- Aereo?

- Rispondimi, ORA! - strillò il maggiore, ignorando la domanda del ventenne e stringendo ancora di più la mano intorno alla maglietta del fratello.

Joe guardò in basso, per quanto la mano del fratello che gli teneva una mano stretta vicino al collo gli permetteva.

- Io... penso che il ritorno di Sasha mi abbia confuso. È stata la prima ragazza per cui io abbia provato davvero qualcosa di importante, prima di Lexi.

- È equo il confronto Lexi/Sasha?

- No – mormorò Joe, dopo qualche istante, così a bassa voce che il Kevin, a pochi centimetri da lui, non lo sentì.

- Come?

- No – ripeté ad alta voce.

Il ragazzo dagli occhi verdi prese un grosso respiro respiro.

- Ami Lexi? - sussurrò con voce roca per lo sforzo di tenerla calma.

- Sì – annuì Joe, senza nemmeno pensarci. - Sì.

Kevin lo lasciò e arretrò, sorridendogli per la prima volta.

- Finalmente, idiota, l'hai ammesso – scoppiò a ridere, una risata liberatoria.

- Cosa c'è da ridere? - chiese Joe, mesto. - Sai meglio di me che, se anche la implorassi in tutti i modi possibili, non mi perdonerebbe mai. È Lexi Campbell, cavolo, non mi perdonerà per nulla al mondo.

- Beh, questo è tutto da vedere – continuò a sorridere Kevin. - Vieni con me.

- Con te? Dove?

- A Miami.

- Miami?! Ma sei impazzito per caso? Tu ed io a Miami? Per cosa, poi?

- Ho bisogno di Maryl e non voglio lasciarla da sola il giorno del matrimonio del padre, quindi ho deciso di partire per la Florida per farle una sorpresa.

- E secondo te il mio omicidio le allieterà la giornata?

- Mmh, anche quello sì, ma sono sicuro che preferirebbe vedere sua sorella fuori di galera e tu di nuovo con lei – rifletté il maggiore.

- Non scherzare.

- Sono serissimo – fece, sincero, l'altro.

Joseph scosse il capo.

- E Sasha?

- Sono sicuro che tu sappia cosa fare con lei.

Il ventenne annuì appena.

- Ora?

- Subito.

Joe si diresse verso la finestra, osservando il paesaggio fuori di essa.

- Va bene – annuì. - Lo faccio.


If a man could beat his own fancy

Then the only breed in captivity

is pointless

I've benn doing what I like when I like how like it's joyless

Only you know me

(Only you know me; Robbie Williams)


- È una congiura questa, spiegami – sbuffò Maggie, le braccia incrociate al petto, appoggiata pesantemente con la schiena alla parete alle sue spalle, guardando Blake negli occhi.

- Beh, mica è colpa mia se Lexi ed io decidiamo di parlare con te la stessa sera – disse lui, tranquillo, scrollando le spalle.

La mora si scostò i capelli arruffati dal viso e si passò stancamente una mano sugli occhi lucidi.

- Posso andare a dormire? Sono stanca.

- Mmh, mi spiace, prima parliamo e poi puoi andare a dormire, anche se sono sicuro che al posto di dormire ti metteresti a scrivere – borbottò lui, facendole poi cenno di sedersi accanto a sé.

La diciassettenne tentennò appena, poi fece come Blake gli aveva chiesto e si sedette sul letto vicino a lui, appoggiando poi la testa sulla sua spalla.

- Sei strana forte, Maggie Campbell.

- Sei testardo come un mulo, Blake Anderson*.

- Mmh, credo sia una dote di famiglia – rispose piccato quello, accarezzandole i capelli con dolcezza.

Maggie sospirò, tentando di rimandare finché poteva il discorso che stavano per intraprendere.

- Mags?

La ragazza sospirò piano, trattenendo un gemito di desolazione.

- Sì?

- Che vuoi fare? Le cose fra noi due, intendo – le chiese, piano.

- In che senso?

Blake continuò ad accarezzarle i capelli.

- Lo sai perfettamente. Ami ancora Nick, è ovvio Maggie – le disse, serio, vedendo che lei stava per ribattere, molto debolmente. - eppure, con me, ti comporti come se noi due fossimo fidanzati, ci teniamo mano nella mano, ci abbracciamo... E tu non vuoi stare con me, ma allo stesso tempo non vuoi rimetterti con Nick. Mi stai mandando in confusione, Maggie. In totale confusione.

La mora tenne il capo basso, cercando in tutti i modi di non guardare negli occhi il ragazzo.

- Mi spiace.

- Non me ne faccio nulla delle tue scuse, Mags, nulla. Mi servono delle risposte.

- Non so dartele, Blake.

- Siamo nei casini, allora, non trovi? - fece lui, con il tono basso.

- Blake, se avessi quelle risposte al posto tuo, forse, ci sarebbe Nick, oppure noi due non staremmo facendo questo discorso – gli fece notare la diciassettenne, sbuffando.

- Acuta osservazione – fece di rimando il ragazzo.

La mora rimase immobile, tentennando.

- Allora?

- Allora aspetterò – disse Blake, alzandosi dalla sedia lasciandola con un'espressione confusa. - Ma spero vivamente che tu faccia la scelta giusta.


Continua...


Okay, ammazzatemi pure .__.

Ho fatto accadere tutto troppo in fretta, mi spiace, ma devo smuovere un po' le cose! A questo proposito alla fine della fic mancano all'incirca 13 capitoli compreso epilogo u.ù

  
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