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Autore: pIcCoLaKaGoMe92    05/05/2010    3 recensioni
“Dove sarà questa fantastica persona? Voglio incontrarti ora…ho bisogno di te…” (Michi, Sorato, Takari)
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mimi Tachikawa, Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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ciaoooooo a tuttiiiiiii!!!!!!questa è una nuova fanfic che mi è venuta in mente guardando Soul Eater e Zero No Tsukaima….infatti molte idee sono prese da lì…diciamo che vi spiego un pochino pochino così se non vi piace non perdete tempo a leggere…allora in questa fic non ci sono digimon, ogni digiprescelto ha un potere speciale e poi alcuni di loro sono accoppiati come in Soul Eater e poi…bo non saprei che altro dirvi perché vi direi già tuto e poi io nn sono per niente brava a fare i riassuntini….quindi non vi resta che leggereeeee!!!!!!!!!!ciaoooooooooooo e commentateeeeeeeeeee









“ Mi dispiace tantissimo Jhonny ma ti ho già ripetuto più volte che non ho alcuna intenzione di uscire con te!” la ragazza che aveva pronunciato questa frase stava mettendo via dei libri nel suo armadietto non curante del ragazzo a cui aveva appena spezzato il cuore.
“Jhonny lasciala stare!!Non vuole uscire con te perché uscirà con me vero Mimi?”
“Assolutamente no Daniel.” Mimi continuava a sistemare i suoi libri, impassibile, nonostante si fosse radunata intorno alla scena parecchia folla.
L’ affollamento però di dissipò rapidamente. Quella era una scena alla quale l’intera scuola superiore si era abituata. Regolarmente, ogni giorno, almeno un ragazzo doveva litigarsi Mimi Tachikawa, la reginetta della scuola, bella intelligente e simpatica, in poche parole perfetta.
Non appena Mimi finì di sistemare i suoi libri chiuse il suo armadietto e sorpassò i ragazzi in ginocchio senza neanche degnarli di uno sguardo, subito seguita dalla sua corte di ragazzine scalpitanti.
Mimi odiava quella ragazzine, erano assolutamente prive di ogni originalità, tutte uguali non facevano nient’altro che copiare lei, ogni gesto, i vestiti, il trucco, i capelli… ridicole imitazioni senza gusto.
“Mimi…Mimi…hai fatto qualcosa di nuovo ai capelli oggi?Sai ti stanno davvero bene…”
Oddio ecco che cominciava l’adulazione… cielo quanto le odiava!tutto per un misero posto al tavolo più in! Mimi si stampò un sorriso falsissimo in faccia, scosse la lunga chioma castana e disse “ Scusatemi, ma oggi pensavo di andare a studiare in biblioteca, sapete non mi sento molto preparata per il compito di fisica di domani…spero non vi dispiaccia…” si impresse un’espressione da cane bastonato e le ragazzine fanatiche non poterono dire altro che “Oh…capiamo…ci dispiace…” andandosene via. Non appena fu sicura che anche l’ultima fanaticgirl fosse sparita dalla circolazione, Mimi comincio a salire le scale di corsa, incurante di avere ai piedi delle ballerine con un po’ di tacco. Arrivata in cima spalancò la porta, ma non trovò nessuno.
“che sia già andato via?” ma non fece nemmeno in tempo a chiederselo che una voce la fece girare.
“Ce ne hai messo di tempo eh?” un ragazzo un po’ bassino con folti capelli rossi la guardava annoiato.
“Izzy!” Mimi sorrise sincera e andò a sedersi vicino a lui prendendo il cestino del pranzo che le offriva lui.
Koushirou Izumi, soprannominato Izzy, era il suo vero migliore amico, lui non ci aveva mai provato con lei, non la usava solo per la popolarità, anzi nonostante Izzy fosse il suo migliore amico non godeva della celebrità di Mimi, ma addirittura era considerato uno “sfigato” e molte volte era preda dei bulli della scuola. Koushirou era un vero genio dei computer o più in generale di qualsiasi cosa avesse a che fare con la tecnologia e i numeri.
“Allora oggi chi ti si è dichiarato?” chiese Izzy addentando un panino.
“Mmm…oggi è stato abbastanza tranquilla come giornata…solo tre persone…”
Vedendo l’aria seria di Mimi Izzy non potè fare a meno di scoppiare a ridere “hahahahah insomma….se tre persone sono poche..ahahahhaha”
“ehi smettila di prendermi in giro!non mi piace questa situazione!” all’affermazione di Mimi Izzy si ridestò e la guardò storto.
“Insomma, vuoi dirmi che non ti fa piacere ricevere milioni e milioni di dichiarazioni, di essere sempre al centro dell’attenzione, di essere la principessina della scuola, di essere…mmm…vediamo come esprimere al meglio il concetto..mmm…bè diciamo…semplicemente PERFETTA???”
“No…cioè insomma..non ho detto che tutte queste attenzioni NON mi facciano piacere, però…insomma…”
Izzy non credeva alle sue orecchie “ Micchan smettila di fare la finta modesta!essere sempre al centro dell’attenzione è sempre stato il tuo sogno fin da quando eri piccola!”
“Bè…si lo ammetto…mi fa piacere essere la reginetta, mi fa piacerissimo…però…non so…non è come me lo aspettavo… ecco tutto.”
“Cioè?spiega anche a noi comuni mortali.”
Mimi lo guardò storto.”Ecco il fatto è che…la popolarità…si insomma finchè non ci sei dentro non capisci che giro d’inferno sia… e non sto scherzando-aggiunse allo sguardo scettico di Izzy- veramente, guardando dal di fuori una persona popolare sembra sempre che questa sia circondata d apersone che la amano, che hanno…come dire bisogno di lei…invece non è così… insomma…non so come spiegartelo, ti sembrerò un’idiota, ma…forse queste sono solo mie impressioni, ma nonostante tutto questo fosse quello che ho sempre desiderato ora non so più niente…insomma mi sento come un pesce fuor d’acqua…capisci?” si girò pensando di torvare Izzi pronto a rassicurarla, ma invece lo trovò beatamente addormentato. A quanto pare nemmeno lui capiva. Mimi abbracciò le proprie ginocchia guardando il cielo.
Chissà dov’era quella persona in grado di capirla da un solo sguardo? Chissà se magari anche lei in questo momento stava rivolgendo il suo sguardo al cielo e pregava di incontrarla al più presto possibile? Chissà se davvero lei era nata per rendere felice la vita di qualcuno altro. Secondo lei sarebbe stata una cosa bellissima, vivere per qualcuno, sapere che quel qualcuno senza di te è perso o che tu senza quel qualcuno sei persa. Delle emozioni fantastiche.
“Dove sarà questa fantastica persona? Voglio incontrarti ora…ho bisogno di te…”




“Taichi!Dannazione è troppo per te lasciarci un po’ di privacy!” una ragazza slanciata con corti capelli ramati urlava furiosa in faccia a un ragazzo più alto di lei con una foltissima chioma di capelli castano scuro.
Il ragazzo sorrise maliziosamente e disse per prenderla in giro “Un po’ di privacy?Sora cara se voi vi accoppiate davanti a tutti non è mica colpa mia!”
La ragazza chiamata Sora diventò rossa dall’imbarazzo ma anche dalla rabbia, i suoi occhi mutarono, da castani, quasi rossi diventarono bianco-azzurro, Tai sogghignò divertito e anche i suoi occhi mutarono, da profondissime iridi color del cioccolato divennero rosse come il fuoco.
“Non te l’ha mai detto nessuno che non si gioca con il fuoco Sora?” detto questo Taichi lanciò una palla di fuoco dalle sue mani diretta verso Sora, ma lei prontamente la bloccò con un scudo d’aria.
“Taichi comincia a correre o giuro che tolgo tutto l’ossigeno dalla tu a aria!”
Taichi aveva già provato una volta questa vendetta di Sora così cominciò a correre e sospirò tranquillizzato alla vista del suo più caro amico, Yamato Ishida.
“Yamatooo!!La tua ragazza vuole togliermi la vita!” e si nascose dietro di lui. Il ragazzo in questione era davvero bellissimo, certo anche Taichi era bello, ma erano due bellezze differenti. Una persona della Terra vedendolo lo avrebbe sicuramente scambiato per un modello svedese. Lunghi capelli biondi come l’oro, viso perfetto e fisico slanciato.
Yamato si girò a guardare il suo amico d’infanzia Taichi e disse freddamente “ Bè non vedo cosa ci sia di male!” e sorrise malignamente. Anche i suoi occhi cambiarono colore, da azzurro ghiaccio trasmutarono in un blu profondissimo come l’acqua degli oceani e sparò una colonna d’acqua dritta nello stomaco di Taichi mandandolo a sbattere contro il muro della stanza.
Non appena Yamato vide Sora volare nella sua direzione si trasformò in una pistola (beretta M9) totalmente di ghiaccio con delle rifiniture in pietre preziose e decorazioni dorate.
Sora spiccò un balzo e arrivò precisamente davanti a Tai e puntandogli la pistola alla testa disse “ Allora Taichi credi di voler giocare un altro po’ con l’aria e l’acqua o per oggi ti basta?”
Taichi studiò lo sguardo vittorioso e sicuro di Sora e non potè fare a meno di arrendersi. Calò la testa e diede uno strattone ala pistola che aveva puntata alla testa.
“Mi battete solo perché non ho una partner anche io!ma vi assicuro che nel momento in cui la troverò ve le farò pagare tutte!” e se ne andò via adirato.
“Oh suvvia Taichi stavamo scherzando come sempre! E poi sei stato tu a cominciare!” provò a dire Sora, ma senza successo, Taichi si era rinchiuso nella sua stanza.
“ Ehi! È pronto da mangiare!Tai, Sora, Matt!” da una porta automatica si era affacciata una ragazzina molto carina, con capelli castano chiaro corti dietro ma lunghi davanti e la frangettina tenuta ferma su un lato da una mollettina rosa. Aveva dei dolci occhi marroni e doveva essere più piccola di qualche anno in confronto agli altri tre.
“Oh Kari…tuo fratello è di nuovo di cattivo umore…ci pensi tu?” disse Yamato prendendo una preoccupata e dispiaciuta Sora per mano e portandola verso la stanza da cui era uscita Kari.
Kari annuì con la testa alla domanda di Yamato e diresse verso la camera di Taichi.
“Tai…sono Kari…mi puoi aprire?” nessuna risposta. Dopo pochi secondi però la porta si aprì automaticamente e Kari entrò silenziosamente.
Nel buio della camera scorse una figura vicino all’oblò che guardava l’universo fuori.
“E’ davvero bella eh la Terra?non capisco come facciano i Terrestri a distruggere un pianeta così bello…”
Kari aveva provato a iniziare in qualche modo un discorso, ma Tai non dava cenno di voler rispondere. Poi all’improvviso disse “ Già…magari la mia partner è proprio lì… abbiamo cercato quasi dovunque… inizio a credere di essere un’ arma solitaria.”
“ Oh Tai non dire sciocchezza ogni arma ha un compagno! Vedrai da qualche parte nell’universo c’è qualcuno che in questo momento si sente solo come te e guardando il cielo sta pregando di incontrarti al più presto possibile!”
Taichi si girò e sorrise a Kari e disse “ adesso vai io vado un attimo in bagno e arrivo!”
Kari non era molto convinta, ma infondo aveva fatto tutto il possibile così decise di lasciarlo solo.
Taichi si alzò prese un asciugamano e si diresse in bagno. Prima di chiudere la porta però diresse un ultimo sguardo alla Terra e mormorò
“dove sarà questa fantastica persona? Voglio incontrarti ora…ho bisogno di te…”
  
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