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Autore: braver than nana    05/05/2010    1 recensioni
*Partecipante al contest "Chiedi e ti sarà dato" di Lalani*
« Che fai, non vai? » Shikamaru, gli si era appena avvicinato e nonostante quei risultati includessero anche il suo nome e il suo futuro sembrava non avere nessuna curiosità.
« Certo che ci vado, e tu ricordati la tua promessa. »
Con la testa piegata verso di lui e un’espressione annoiata, annuì iniziando a camminare verso quell’ agglomerato di gente che si stava iniziando a diradare. [ShikaKiba, of course]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Nana° (nanaosaki93 su efp)
Titolo della fic: La promessa.
Tipologia della fic: Flash.
Personaggi principali: Shikamaru Nara, Kiba Inuzuka.
Genere: Romantico (?)
Avvertimenti: AU, Flashfic, Shonen-ai
Raiting: Verde

Citazione: L'amore è il trionfo dell'immaginazione sull'intelligenza.

 
La promessa.

 

Un anziano dai capelli ancora stranamente di un nero vivo camminava al rallentatore. Aveva la schiena ricurva e in mano alcuni semplici fogli di carta.
Da giovane doveva essere parecchio alto visto che nonostante l’età appariva ancora imponente e con poco sforzo riuscì ad appendere con dei chiodini i volantini all’apposita bacheca.

Dietro un muro di vetro un ammasso di ragazzi fissava con gli occhi sgranati l’intera, lentissima scena. Il vecchio si girò verso di loro sorridendo sadico e mostrando loro le chiavi.
Nonostante la porta trasparente fosse chiaramente chiusa, qualcuno ancora cercava di forzare la maniglia maledicendo la lentezza di quel bidello funesto che si avvicinava lentamente e faceva segno di allontanarsi. 

« Se non fate tutti almeno due passi indietro la porta non la apro. » gridò per far arrivare la voce dall’altra parte.
Obbedirono quasi tutti e chi rimase fermo indispettito dai ricatti del signor Keisuke anche dopo il diploma non concluse nulla, tranne il farsi calpestare i piedi dalle persone che gli erano davanti.
Sorrise compiaciuto, il vecchio, e aprì la porta ormai piena di impronte lasciate dalla mani sudate dalla tensione e dalle guance premute per vedere meglio. 

Sì, erano in ansia. Aspettavano quei risultati da mesi ma nessuno era nervoso come un ragazzo dai capelli castani completamente scompigliati dalla rissa che aveva dovuto combattere per ottenere la prima fila.
Eppure, una volta aperte le porte non aveva il coraggio di avvicinarsi.
Guardava la gente che si spingeva, che urlava, che rideva, piangeva, saltava e avrebbe voluto esserci lui nella massa ma le gambe non si muovevano. 

« Che fai, non vai? »
Shikamaru, gli si era appena avvicinato e nonostante quei risultati includessero anche il suo nome e il suo futuro sembrava non avere nessuna curiosità.
« Certo che ci vado, e tu ricordati la tua promessa. »
la Con testa piegata verso di lui e un’espressione annoiata, annuì iniziando a camminare verso quell’ agglomerato di gente che si stava iniziando a diradare. Per stargli dietro, una volta raccolto tutto il coraggio, Kiba dovette quasi correre per affiancarlo davanti la bacheca.
Poi iniziarono a leggere insieme. 

“Campionati di atletica leggera. Primo classificato: Kiba Inuzuka.” 

Un sospiro pesante dettato dal sollievo e dalla felicità per poi passare al secondo foglio. 

“Olimpiadi di matematica e fisica. Primo classificato: Shikamaru Nara.” 

Un secondo sospiro più leggero e sollevato. Ce l’avevano fatta entrambi e ora quel geniaccio dei suoi stivali doveva mantenere la sua promessa.
Si girò verso quella testa munita di codino che lo guardava di rimando, sorridendo. Ora poteva spingersi, urlare, piangere, saltare e ridere col cuore tranquillo anche lui. 

« Siamo dei grandi! Ce l’ho fatta. Ce l’ho fatta, capisci? Ora il mio viaggio in giro per l’America non me lo toglie nessuno. Ho vinto! » la scuola tremava sotto le urla del giovane Inuzuka.
Avevano vinto entrambi e l’immagine di loro nella loro macchina nuova esaltava più di ogni vittoria a chissà quale concorso.
« Il nostro viaggio in giro per l’America, Inuzuka. Il nostro 

E a quel punto non resistette più, lo prese per un braccio e lo tirò a sé, baciandolo con foga.
« Ah, se ti amo! »

 

527 parole.

 

Fine.
 

Note dell’Autore: Allora, nella formazione base che la giudicia aveva messo non esistevano le note d’autore ma io ne ho bisogno per spiegare un paio di cosette ma l’ho messa alla fine per non rovinare la fic.
La mia citazione è stata una dannazione, ho molte volte pensato all’abbandono e fino a domenica ero convinta del ritiro poi una mia amica mi ha fatto venire questa specie di lampo di genio e ho scritto la fic in mezzora, più o meno. Quello che voglio spiegare però è come io ho interpretato la citazione perché senza interpretazione personale sarebbe stata inutilizzabile.
Mettiamola così: Kiba è l’immaginazione, Shikamaru l’intelligenza –abbastanza ovvio questo- e la vittoria nella competizione è solo una parte del trionfo. La vera vittoria sarà il viaggio in giro per l’America e l’essere riuscito a schiodare quel pelandrone e a portarlo in giro per il mondo.
Grazie per aver letto.
E sono contenta di aver scritto questa fic, nonostante il basso posizionamento in classifica. 

Nana :)

   
 
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