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Autore: Ely_11    05/05/2010    1 recensioni
Come si comporterà un Justin Bieber di 16 anni con il suo primo amore che gli chiede aiuto per diventare una famosa cantante? La ragazza (Italiana, ovviamente, con origini Americane) ricambierà il suo amore segreto? Realizzerà il suo sogno? Riuscirà l'amore a trovare la strada per sbocciare anche per loro due? E si sa, quando Amore e Fama si incontrano... P.S: questa è la mia seconda fan fiction, e non ci ho ancora preso bene la mano. Non ammazzatemi subito...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7: << Co... cosa?? >>

 

 

Ok, era il momento di dirle la verità. Dovevo raccontarle chi ero veramente. Ma... mi sentivo in difficoltà, mi mancava la voce... come se non volesse uscire. Ero agitato... ma per cosa? Ormai la decisione era già stata presa!

Lei, non appena finii la frase, mi interruppe << No, qualunque cosa tu abbia da dire aspetterà... sai, neanche a me piace rimanere bagnata! >> e mi sventolò sulla faccia il braccio inzuppato, a mo di prova.

Uffa, certo che non mi aiutava, così! Persino inconsciamente mi metteva i bastoni tra le rute!

Come facevo a dirle chi ero, se lei continuava a rimandare all'infinito?

Però, in effetti, sarebbe meglio dirglielo con un aspetto migliore che inzuppato fradicio...

entrambi i nostri sguardi caddero sul fon che avevo in mano... uao! Allora era questo il “brillante” modo per asciugarci? Sembrava che fossimo entrati in un film!

Deep si rialzò dalla seggiola del pianoforte e mi strappò di mano il fon. << Prima le signore! >> si disse da sola. Attaccò la spina, accese il fon e iniziò ad asciugarsi i capelli, lasciandomi lì a fare la bella statuina!

<< Per favore, Justin, potresti prendermi un paio di jeans e una maglietta a maniche lunghe... se c'è quella blu con il cappuccio... e me li porti? Sono nell'armadio, ovviamente! >> mi disse alzando la voce per via del fon. Io annuii e mi diressi nell'armadio, aprii le due ante e mi ritrovai davanti il guardaroba di Deep... sarà che sono una star -e quindi le dimensioni del mio armadio sono infinitamente più larghe- però il suo guardaroba era davvero misero e per nulla elegante. Si potrebbe tranquillamente suddividere in: 8 magliette (tra lunghe e corte), 4 jeans, 3 pantaloni colorati... con assenza assoluta di gonne e vestiti. Molto strana come cosa, anche perché l'amore delle ragazze si divideva in:

1:Vestiti. Che mettono in risalto la loro bellezza!

2: Bigiotteria... e ancora non mi sono spiegato come fanno a piacergli degli orecchini o braccialetti...

3: Trucco. Le valorizza, oppure copre le imperfezioni rendendole ancora più belle.

L'unico collegamento che legava questi tre fattori era la bellezza. Alle donne piace essere attraenti e ricevere complimenti e apprezzamenti... ma questa donna era proprio il contrario!!

Insomma ditemi voi se è normale che una ragazza di 16 anni non abbia nell'armadio nessun vestito e nessuna gonna e neppure una maglietta abbastanza elegante! Oppure che scatta di rabbia non appena le fai un complimento, oppure che non l'ho mai vista guardare un ragazzo attratta e non le ho mai visto una linea di trucco, oppure che snobba completamente le vetrine, o anche che non sappia neppure chi è Giorgio Armani...

<< Justin, ti muovi?? fra poco ho finito... >> mi urlò lei, nonostante non fosse ad una distanza così grande...

<< Arrivo, arrivo... >> le risposi scocciato.

Le buttai sul letto i vestiti, poi mi sedetti sulla sedia della scrivania, in attesa del mio turno. Lei, intanto, mi aveva seguito con lo sguardo e, quando mi ero fermato sulla seggiola, aveva inarcato un sopracciglio, come se avessi dimenticato qualcosa. Ero confuso... perché mi guardava in quel modo?

<< Che c'è? >> le chiesi smarrito.

Lei alzò gli occhi al cielo e fece una faccia da “Ma-che-amico-scemo-che-ho”. << Ma secondo te mi cambio davanti ai tuoi occhi? >> mi chiese tra il divertito e l'incredulo.

Molto probabilmente in quel momento feci la figura di quello che è cascato dalle nuvole, infatti sgranai gli occhi e sembrava che avessi preso una scottatura di terzo grado in faccia. Tutto perché la mente si era immaginata la scena di lei che si cambiava... davanti a me... brr, meglio non pensarci!

Senza dire una parola mi alzai di filata e uscii fuori dalla porta con un sonoro “BANG”. Per i successivi due minuti rimasi fermo, con le spalle rivolte alla porta, ancora scosso.

Solo quando sentii un << Puoi entrare >> mi decisi a rilassarmi e ad aprire la porta.

Lei si era cambiata ed era meno... acquosa!(N.A*: non so se si può dire così XD).

Fece un sorriso e mi lanciò il fon. Io, con uno scatto, lo presi al volo.

<< Ora tocca a te... >> mi disse Deep dirigendosi verso... l'armadio?

Non appena capii cosa volesse fare, primo, divenni rosso come un pomodoro e, secondo, corsi ad una velocità flash verso di lei, bloccandole il passaggio per arrivare all'armadio. << No! Non-farlo! >> sbraitai fuori di me. Ok, va bene tutto, ma... non quello!!

Lei mi guardò sorpresa e confusa << Perché no Justin? Hai visto anche te che il mio guardaroba potrebbe essere scambiato per quello di un ragazzo, anche perché... o quello o rimani bagnato! >> mi disse calma.

Perché no? Mi stava chiedendo perché no? Bo, forse perché non volevo in nessun modo indossare i suoi abiti? Quelli di una ragazza? Va bene che i suoi erano molto maschili, però... il solo pensiero mi faceva orrore. Io che indosso vestiti già indossati da una ragazza? Niente da fare, sarei rimasto bagnato, piuttosto!

A quanto pare avevo uno sguardo eloquente, perché la vidi ridurre gli occhi a due piccolissime fessure.

Oh oh, avevo imparato a leggere gli allarmi rossi del suo corpo e questo era un chiaro segno che si stava innervosendo.

Uffa!! ma perché doveva averle vinte tutte lei? Semplice, mi dissi, la legge della natura: il più forte sconfigge il più debole... ma allora ero io il più debole? Ci pensai su per un millisecondo: Sì, ma anche il campione del mondo di Box sarebbe stato sconfitto da Deep... l'assassina!!

Lei, per confermare definitivamente la mia teoria disse con voce minacciosa << Ok, allora cambio la domanda... preferisci indossare i miei vestiti o essere picchiato a sangue? >>

No! assolutamente no! Preferisco la pena capitale!

Diedi occhiata al suo sguardo.

Certo, metteva davvero paura, però...

Ok, l'aveva vinta lei!!

Anche Deep sembrò accorgersi del mio sguardo sconfitto. Lo capii dal fatto che fece un sorriso raggiante, degno di un angioletto... che nasconde dietro di sé tanto di corna e forcone!

Velocemente mi aggirò e la sentii aprire l'armadio. Io non mi girai. Non volevo neppure pensare a ciò che stavo per fare. Ci fu un breve silenzio, poi sentii le ante dell'armadio sbattersi violentemente. Ma trattava così tutti i mobili della casa?

La sentii avvicinarsi e lasciare i vestiti sulla mia spalla. Poi mi superò e la vidi uscire dalla porta.

Ok, per prima cosa, asciugarsi. Peccato che ci misi solo tre minuti per farlo e a quel punto dovevo solo... cambiarmi!

Rimasi immobile per dieci secondi, poi, senza neanche guardarli, mi misi i vestiti. Pultroppo mi bastava indossarli per capire cosa fossero: Una felpa marrone e un paio di jeans chiari. Bé, devo ammetterlo, pensavo peggio. In un attimo di curiosità mi chiesi cosa avrebbe fatto Deep se avesse dovuto partecipare a una festa e non avesse tempo per andare a comprare qualcosa di carino... probabilmente se ne sarebbe fregata e sarebbe andata in tuta... si, molto da Deep...

Poi mi accorsi di una cosa... che stupido! Io l'avevo già vista con un completo abbastanza elegante, al giorno del suo compleanno! Velocemente mi diressi vero il suo armadio, lo aprii, e cercai quella bella gonna e quella maglietta elegante... niente, neanche l'ombra. Ma che fine aveva fatto?

<< Ehi, che guardi? >> quella voce così inaspettata mi fece sobbalzare, spaventato. Mi rigirai dalla parte della porta e lì vidi Deep appoggiata contro il muro dove c'era disegnato suo padre.

Io la guardai un po' smarrito, poi passai il mio sguardo da lei all'armadio, per poi ritornare a guardarla << Ricordi la tua festa a sorpresa? Quella che organizzai io al tuo compleanno? >> Le chiesi. Lei fece una smorfia, disgustata, al ricordo. << Impossibile dimenticare un avvenimento così... terrificante!>> mi disse a metà tra il serio e lo schifato. Lasciai perdere il suo tono e le posi un'altra domanda << Tu non indossavi mica una gonna? Oppure me la sono immaginata? >>

Lei ci pensò su per tre secondi, poi annuì.

<< E dov'è ora? Nel tuo armadio non c'è... >> Le chiesi dando un altro sguardo all'armadio. Quando mi rigirai nella sua posizione lei aveva uno sguardo duro. << L'ho bruciata >> Mi disse solenne.

… Cosa?? Che aveva fatto? … forse avevo capito male...

<< Potresti ripetere? >> le chiesi con voce soffocata. Dire che ero scioccato era ben poco!

La sua espressione non cambiò di un millimetro. << Hai capito bene... l'ho bruciata >> mi ripeté tranquilla.

Ok, Deep aveva bruciato un vestito. Ma...

<< Perché? >> mi sfuggii dalle labbra.

La vidi alzare lo sguardo e fissare il soffitto, a braccia incrociate. << Diciamo che volevo eliminare ogni possibile oggetto che mi facesse ricordare quel giorno maledetto... e devo ammettere che se non fosse stato per il tuo “asso nella manica” avrei bruciato anche te... >> mi disse tornando a guardarmi. Io rimasi fermo, immobile, pieno di paura. Notando il mio sguardo terrorizzato si mise a ridere a crepapelle. << Ma come… potresti mai pensare... che io ucciderei... qualcuno? Sei... proprio un... tonto! >> mi disse mentre si contorceva ancora dalle risate.

Uffa, questa frase l'avevo già sentita! << Ehi, guarda che, secondo me, tu sei molto più brava come killer che come cantante! Datti alla criminalità... >> le dissi cercando di non far notare il mio terrore. Si, in effetti non pensavo che sarebbe arrivata fino a quel punto, ma d'altro canto... Deep era imprevedibile, no?

Si sentì sbattere una porta... quella d'ingresso! << Anita? Sono tornata! Dove sei? >> chiese una voce che riconobbi. La madre di Deep era tornata. Fantastico! Davvero fantastico!

Vidi che anche Deep la pensava come me, infatti sbuffò e, a passo pesante, uscì fuori dalla stanza con me che le stava alle costole. << Sono qui mamma, e c'è anche Justin con me! Allora, come è andato lo shopping? >> le chiese una volta raggiunta. La donna guardò la figlia con un sorriso, posando sul tavolo della sala i 5 sacchetti che portava in mano, più un ombrello.

<< Bene devo dire... a parte la pioggia! Guarda che sfiga, ha smesso di piovere proprio dieci minuti fa, quando stavamo tornando indietro >> disse visibilmente scocciata guardando l'ombrello. Poi il suo volto posò su di noi << Voi, invece, ragazzi? Fatto qualcosa di interessante? >> ci chiese interessata. Io non sapevo che dirle, anche perché non ero sicuro che Deep volesse raccontare il nostro pomeriggio al cimitero...

<< No, un giretto in giro... >> rispose Deep restando sul vago. Sua madre non ci cascò, però. Inarcò un sopracciglio << Con questa pioggia? >> ci chiese passando velocemente lo sguardo tra me e la figlia. Poi si accarezzò il mento con l'indice e il pollice della mano destra << Ragazzi, c'è qualcosa che dovrei sapere? >> ci chiese sospettosa.

Co... cosa stava pensando? Che... io e Deep...

Sinceramente non sapevo che espressione avevo, non riuscivo a trovarmi la faccia. Il mio cuore perse un battito e sentii tutta la testa pulsare, piena di sangue. Ora avevo capito l'espressione “Ti è venuto il sangue al cervello”!

Per fortuna Deep era molto più controllata di me << Mamma! Sai come la penso su certe cose! È stata una mia idea uscire con questo tempo e … diciamo che l'ho obbligato, però dovevo mostrargli una cosa. Peccato che ci siamo bagnati fradici, così siamo tornati a casa, ci siamo asciugati e messi vestiti puliti... bé i miei! Punto. Vuoi che ti faccia anche l'analisi scritta con tanto di commento? >> le chiese sarcastica e un po' arrabbiata. La madre ci fissò ancora un attimo, indecisa, poi si dileguò nella sua stanza dicendo che doveva mettere via i nuovi acquisti. Non appena scomparve mi rilassai immediatamente. Stare con Deep non era molto salutare, per me, se ogni volta accadeva una roba del genere. Deep mi stava guardando, leggermente preoccupata. << Justin, stai bene? Non hai una bella cera... >> mi disse. La rassicurai dicendole che era stato per la domanda di sua madre che mi ero agitato. << Già, quella donna non si fa mai gli affari propri! >> disse alzando la voce.

<< Ti ho sentito, sai! >> urlò la signora Gallazzi dal piano di sopra. Entrambi scoppiammo a ridere.

Quando tornammo seri, mi domandò << Allora, sono pronta, cosa volevi dirmi? >> mi chiese lasciandomi un attimo smarrito. Non capivo... di cosa stava parlando?

Lei sbuffò. << Insomma, tonto! Quando eravamo ancora inzuppati hai detto che dovevi dirmi una cosa... parla! >> mi incoraggiò.

Ah, quello! Già, però... insomma, non eravamo soli in casa e se, per caso, Deep avesse avuto una reazione non molto positiva sua madre sarebbe stata coinvolta e questo non era certo ciò che volevo. No, dovevamo essere da soli. La soluzione venne da sola, spontaneamente.

<< Che ne dici se ne parliamo a cena? Ti porto a quel ristorante caro caro che mi consigliasti tu al nostro secondo incontro! Ti va? >> ero agitato, si vedeva. Se avesse voluto delle risposte subito... sinceramente non sapevo cosa le avrei detto!

Lei, invece, sembrò contenta della mia proposta. << Certo, ma... ad una condizione!>> mi disse allegra. Io granai gli occhi. Cosa voleva? Inizia a sentire la paura impossessarsi del mio corpo

<< Paghi tu? >> Mi chiese. Io, prima, feci una faccia sbalordita, poi, scoppiai a ridere. Era tutto questo quello che voleva? E io che mi ero immaginato chissà cosa...

Lei sembrò infastidita dalle mie risate. << Che c'è? >> chiese infastidita. Io smisi subito di ridere, avrei potuto rimetterci la faccia... << Niente, solo pensavo che mi chiedessi una cosa improponibile! >> le riposi bonario. Lei, con un sospiro, si calmò. Le feci un sorriso.

<< Ora è meglio che vada a casa a prepararmi... ti passo a prendere alle 7 in punto >> Le dissi prima di girarmi e uscire fuori per poi avviarmi verso casa.

 

Suonai al citofono della casa di Deep. Erano le 7 spaccate. Sorrisi. Che orologio svizzero, dissi tra me e me. Nessuno rispose ma il cancello si aprì con un sonoro BRIIIING!

Lo spalancai per bene e dopo due secondi vidi che Deep mi veniva in contro, con un sorriso sicuro.

<< Allora? Sei pronta? >> le chiesi rispondendo al suo sorriso. Lei annuì e iniziò a camminare davanti a me. << No, ferma! >> la bloccai parandomi davanti a lei che mi guardò interdetta e confusa. << Questa volta voglio essere io a guidare te >> le spiegai. Già, l'ultima volta lei mi aveva guidato, aveva lei le redini della situazione. Questa volta sarebbe stato diverso, io l'avrei guidata e avrei avuto io il controllo della situazione, come a dimostrarle che anch'io ero in grado di sapermela cavare... e di prendermi cura di lei.

Lei capì cosa volessi fare, mormorò un << Ahh >> poi alzò le mani, in segno di resa, come facevano i criminali quando venivano catturati dai poliziotti... << Allora mi affido a te >> .

Proprio le parole che volevo sentire!Feci un sorriso e inizia a camminare, davanti a lei.

In un quarto d'ora raggiungemmo “Asia”, il ristorante dove avevo cenato con Deep per la prima volta. Avevo la sensazione che, stando in quel ristorante, i ricordi sarebbero venuti più spontanei. Si, avevo fatto bene a scegliere questo posto per raccontarle la verità. Non sapevo assolutamente come glielo avrei detto e sperai con tutto me stesso che le parole sarebbero venute fuori da sole a tempo debito. Come avevo pensato, non c'era nessuno! Ci sedemmo nello stesso posto in cui ci eravamo seduti la prima volta. Iniziammo a chiacchierare del più e del meno, mentre cercavo un modo per affrontare l'argomento...

No! Per favore fa che stia sognando! Oddio!!

Mi immobilizzai, assolutamente terrorizzato.

La ragione? Semplice quanto terrificante: due ragazze di circa 18 anni stavano entrando nel ristorante.

Ti prego, fa che non mi notino, fa che non mi notino... continuavo a pregare, sperando che, chiunque fosse in ascolto, esaudisse la mia richiesta.

Anche Deep sembrò notare il mio sguardo terrorizzato << Che c'è Justin? >> mi chiese preoccupata.

Al nome Justin, la prima ragazza, bionda e slanciata, si girò di scatto incontrando i miei occhi, assolutamente strabiliata ed emozionata... oddio, perché doveva succedere proprio a me una cosa del genere?

La ragazza che mi aveva notato tirò la manica dell'amica, mora e tozza, senza staccarmi gli occhi di dosso. La seconda ragazza guardò nella stessa traiettoria dell'amica e, non appena mi vide, lanciò un urlo emozionato, coprendosi la bocca con entrambe le mani, gli occhi che luccicavano di incredulità.

Peggio che in qualsiasi incubo!! Cosa sarebbe successo ora? Cosa avrei raccontato a Deep?

Entrambe le sconosciute ragazze si precipitarono addosso a me, dicendomi parole incomprensibili. Per me, ma non per Deep, la quale era incredibilmente sorpresa , confusa e spaventata. Di certo non si aspettava nulla del genere.

Io volevo fare qualcosa, dire a quelle ragazze di smetterla o... qualunque cosa! Dovevo intervenire, lo sapevo, ma... ero completamente paralizzato dalla sorpresa e dalla paura. Intanto le due ragazze che mi avevano rovinato la giornata continuavano spedite il loro discorso, in italiano.

Una nuova paura mi attraversò lo stomaco... cosa stavano dicendo che io non potevo capire? Cosa stava scoprendo Deep?

La risposta mi venne dopo pochi secondi. Mentre le due ragazze continuavano a parlottare, dalle labbra di Deep uscì una frase che mi fece quasi morire << Co..cosa?? >>

 

 

Mio dio che bastarda che sono... ok, ora uccidetemi pure! Povera Deep, ha scoperto la verità in una maniera non molto carina... però la colpa è anche un po' di Justin, doveva dirglielo prima! Vabbè, tanto quello che è fatto è fatto... non piangiamo sul latte versato!

Vi dico subito che non mi è piaciuto molto il capitolo... forse è un po' troppo pesante...

Bo, giudicate voi! XD

Ora alle recensioni:

ale_sele: Se dici che nello scorso capitolo lasciavo troppa suspance, allora che ne dici di questo?=) Mi sembra già di sentire le tue imprecazioni... Vabbè, allora mi ci devo abituare alla “stordita” -.-”! Per quanto riguarda il sondaggio, la tua risposta è troppo prevedibile!XD Mi dispiace molto per gli errori di ortografia ma... mi scappano! Mica li ho fatti apposta... comunque spero che in questo capitolo non ce ne siano, o comunque ce ne siano pochi... Ti voglio tanto bene amica mia! P.S: Please, dì a mamma 2 che mi dispiace un sacco... ç_ç!!

_Chiaraa: Oh, grazie tante, mi fai arrossire ^//^! Sei troppo buona e spero che il capitolo ti piaccia almeno un po'... mi dispiace per lo scherzo, ma mi è saltato in mente e l'ho messo senza pensarci. Spero che non ti sia venuto un infarto, perché se è così ti consiglio di non leggere questo capitolo... potresti morire!! Grazie per i consigli, tenterò di fare qualcosa!!XD

 

Grazie ancora a tutti e vorrei informarvi che ho fatto un'altra ff, su Twilight questa volta, perciò chi è interessato può andarla a vedere, se vuole! XD

 

Domanda: Ero indecisa se, finita questa ff, fare un seguito che racconta la stessa storia dal punto di vista di Deep, oppure mettere alla fine soltanto alcuni capitoli scelti da voi (ovviamente)! Lascio a voi la risposta: Che volete?

 

   
 
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