Ok, ok... da spiriti buoni e da spiriti perfidi. Lo comandava un vecchio rimbambito che portava un nome strano quanto lui, Albus Silente. Questo nome era solo una copertura che era stata datagli dagli S.S.M. (Servizi Segreti Magici) per proteggerlo dal suo più grande nemico, il cui nome non era nè Darth Fener, nè Bin Laden nè tantomeno Voldemort, ma... Frodo Baggins. Questi era un tipetto ritardato e rompiballe che il nostro Silente aveva convinto a partire per una lunga missione (in cui avrebbe senz’altro lasciato la pelle se tutto fosse andato secondo i suoi piani) per allontanarlo da casa e poterci provare con la sua fidanzata senza essere disturbato. Al ritorno dalla missione il nostro Frodo aveva beccato quello che lui credeva si chiamasse Gandalf mentre faceva il cascamorto con la sua ragazza, ed era montato su tutte le furie. Gandalf, allora, di fronte alla furia cieca di Frodo, aveva dovuto fuggire in tutta fretta abbandonando la fidanzata del piccoletto, che aveva poi avuto fortuna recitando nella sua autobiografia “Sedotta e abbandonata”. Prima di trovare una dimora stabile, aveva girato per la Terra di Mezzo, la Galassia Lontana Lontana (dove aveva combinato qualcuno dei suoi guai col nome di Obi Wan Chenobi), la contea di Caldicot (dove la nostra carogna aveva preso per qualche tempo il nome di Merlino e rifilato ad un altro povero ragazzo di nome Artù una vecchia pietra, di quelle che si usano per lastricare le strade, convincendolo che ci si vedesse la vita un re dentro), la città di Paperopoli (dove tutti lo chiamavano Pico de Paperis), il villaggio di Collodi (dove, facendosi chiamare Geppetto, aveva dato la vita ad un pezzo di legno destinato ad essere uno sbandato e a morire di droga perchè si sentiva “diverso”, troppo “strano”...) ed altri luoghi da dove era stato cacciato per qualche sua malefatta.