E’ così bello mentre dorme…
Sembra che la luna gli abbia regalato i suoi raggi più belli, fili di luce che adesso ricoprono disordinatamente il velluto del cuscino. E quella pelle diafana… l’astro della notte deve certamente amarlo, perché gli ha concesso ancora il suo splendore.
L’intera stanza è in penombra; quanto possono raccontare di noi, queste semplici pareti, quanti sogni realizzati, quante passioni sfogate, quante risate…
Qui, accanto a me, lui sembra emanare una qualche luce magnetica. Un fluido. Qualcosa che invita tutti i sensi a prestare attenzione…
Vuole che le mani lo tocchino, che la pelle si renda conto di quanto fuoco scorre sotto quella coltre di neve;
Vuole che gli occhi lo osservino, per poter mostrare loro la sua bellezza immortale e dannatamente seducente;
Vuole che le orecchie percepiscano il suo respiro regolare, che ha tanto della sua voce, quel misto di suoni caldi e vibranti, a volte taglienti;
Vuole che le labbra si incontrino con le sue, che le lingue si intreccino in un abbraccio delicato ed eccitante insieme, per assaporare le nostre stesse essenze;
Vuole che il profumo della sua pelle penetri imperioso nella mia mente, e che ivi rimanga, per ricordarmi sempre del mio signore e padrone.
E’ così meraviglioso mentre dorme…
Tutto del suo essere trasmette forza, decisione. Non posso levare lo sguardo dalle sue spalle perfette, le braccia lunghe, muscolose, formose, i pettorali scolpiti… la pesante coperta che lo avvolge leva allo sguardo tutto il resto, ma lascia molto spazio all’immaginazione.
Solamente ora, mentre dorme, mi è possibile guardarlo senza pudore, senza quel dolce timore che provo quando i nostri sguardi si incrociano. Lo contemplo. Lo adoro.
E’ unico.
Nessun uomo riuscirebbe a donarmi ciò che lui elargisce soltanto con i suoi occhi di ghiaccio, quelle pozze in cui troppe volte sono annegata…
Quei brividi, quelle vibrazioni… fra di noi sembra non essere cambiato nulla, dopo tutti questi anni. E io non posso fare altro che amarlo, servirlo, compiacerlo. Lui, che mi ha dato il dono più bello di tutti; nostro figlio, il secondo uomo della mia vita. Lui, che rappresenta persino l’aria che respiro.
Lui è mio.