Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: PattyOnTheRollercoaster    05/05/2010    3 recensioni
Questa storia parla di me. Di Ray. Di Gerard e Bob. Di Mikey e di Frank. Parla anche di Lyn, di Alicia, di Brian e di Jamia. Parla di un bambino. E parla di un padre. Ma soprattutto, parla di cambiamenti. Dei cambiamenti che arrivano imprevisti, e che capovolgono il mondo intero di una persona. Questa storia parla di me, e dei miei amici. E di come abbiamo passato assieme il tempo che avevamo...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
9.Angry kisses

Baciare è un modo per mettere due persone così vicine da non vedere che cosa c’è di sbagliato nell’altro.
Anonimo
Ray.
Guardai MJ voltarsi e andarsene sbattendo la porta. Non era difficile capire perché non volesse parlarne: certe cose è meglio seppellirle. Ma nulla di tutto quello sarebbe successo se …
Tornai indietro, incazzato come una belva, diretto al bagno. Non appena fui entrato mi chiusi la porta alle spalle e iniziai ad urlare come un ossesso. “Ma che cazzo fai, si può sapere?” chiesi a Gerard.
“Ma io, davvero, credevo di aiutarla” si giustificò lui con un’alzata di spalle. Sapevo che era sinceramente dispiaciuto. Lo potevo leggere bene sul suo viso, e poi conosco Gerard da tanto di quel tempo che posso dire con sicurezza che fosse dispiaciuto di quella situazione almeno quanto me, e che si sentiva una merda per quello che era successo. “Senti, non l’ho costretta io a spiegare”.
“Forse pensava che non le avresti creduto. Perché? Che … diavolo le hai detto?”. Ero più arrabbiato di quanto non mi sembrasse normale esserlo. Mi importava così tanto?
“Le ho chiesto se si drogava, poi le ho offerto aiuto, tutto qui. Non le ho chiesto io quella storia assurda!” disse Gerard esasperato.
Ma in fondo io che ne sapevo che cosa passava per la testa di MJ? Perché aveva voluto raccontare ogni cosa? Voglio dire, non che ci fosse nulla di male, ma era palese che volesse tenere nascosta la faccenda.
Poi capii, ricordando una frase che mi aveva detto appena prima che Gerard arrivasse: Adesso sarà difficile parlare. “Credo pensasse che, se questa faccenda fosse rimasta irrisolta, non avremmo più avuto un rapporto … di amicizia. Forse voleva solo che sapessimo perché così non saremmo stati sospettosi nei suoi confronti”. La mia voce si affievoliva lentamente.
“Può darsi. E adesso?”.
All’improvviso vidi Gerard come unico colpevole di tutta quella situazione. Se non fosse stato così maledettamente curioso, così gentile! A quest’ora non sarebbe successo nulla!
“Ma sta’ zitto!” gli urlai contro alzando seccamente una mano verso il soffitto, in un fantasioso gesto che lo mandava a quel paese. Sapevo che il mio volto esprimeva solo rabbia, e non è facile che la esprima; non per vantarmi ma sono una delle persona più calme del mondo.
“Ma … scusa Ray, che ne sapevo io? In più che volevo aiutarla” mi disse Gerard corrucciato.
“Se non lo avessi già fatto te lo romperei di nuovo quel naso!”.
“E non gridare! Possiamo risolvere! Non capisco quale sia il problema, domani chiamo MJ e le parlo, le chiederò scusa”.
Si, in effetti sarebbe bastato quello. Ma qual’era il vero problema? Il vero problema, mi resi conto, era che m’importava troppo di MJ per lasciare che stesse male a tal punto da piangere. Non volevo che fosse triste.
“E’ colpa tua” accusai Gerard puntandogli addosso un dito.
“Senti non t’incazzare okay? Ho detto che mi dispiace! Adesso uno non può neanche sbagliare? Sistemerò tutto, vedrai” disse posandomi una mano sulla spalla. Me la scrollai di dosso e uscii dal bagno con uno sbuffo.
Mi venne il vago presentimento che mi piacesse MJ già da un po’ di tempo, più di una volta mi ero sorpreso ad osservarla come un ebete, ma in quel momento ero troppo arrabbiato per pensarci. Ero arrabbiato con Gerard. Era da anni che non mi capitava di arrabbiarmi così tanto, e soprattutto se mi arrabbiavo era per qualcosa che avevano combinato a me, non a qualcun altro. In quel momento mi venne da rassegnarmi: ero proprio partito. MJ aveva uno strano e pericoloso ascendente su di me.
“Ray?” mi chiamò Gerard.
“Che vuoi?” gli chiesi sgarbato.
“Mi dispiace di aver fatto tutto ‘sto casino” disse con voce piatta.
“Sono ancora arrabbiato con te” grugnii.
Stava male. Lei stava male per colpa sua.
“Oh, insomma! Ti ho detto che domani le parlo, qual è il problema?” chiese. Poi: “Oh-oh!” fece ghignando come se avesse capito qualcosa all’improvviso. “Ray… lei ti piace!” disse puntandomi addosso un dito, come se mi avesse scoperto mentre commettevo un reato e mi stesse sgridando, con soddisfazione nello sguardo.
“Eh?” chiesi voltandomi e facendo una smorfia.
Gerard ridacchiò e si sedette al tavolo, di fronte a me. “Dai, dico sul serio. Ti piace?”.
Distolsi lo sguardo e mi fissai sul tavolo di legno. “Non lo so” borbottai infine. “Boh …”.
“Che scemo! Sembri un quindicenne!” disse Gerard ridendo. Credo che lo guardai talmente male che lui smise di ridere e si schiarì la voce, tornando serio.
“Dai, dico davvero, non lo so. Ti schiaccio il naso se non stai zitto” gli dissi sconfortato.
“No ti prego” disse lui ridacchiando leggermente. “Mi fa ancora male. Comunque … non ce la faccio a vederti così, per favore, va’ a dirglielo, così la pianti di fare quella faccia”.
“Quale faccia?” chiesi indignato.
“La faccia da Bambi triste” disse Gerard. “Mi fai un po’ pena in effetti, sarà meglio che vai”.
“Ma … io non voglio. Cioè, e se … io non posso, cioè lei … è che …” borbottai.
“Sssi. Me lo dici domani” disse Gerard alzandosi. “Ah, non ti preoccupare per il resto. Ci penso io, adesso che torno a casa”.
“Ok” dissi assente.
Gerard se ne andò, e quando Bob e Hanna tornarono dissi loro di andare a casa, che ci pensavo io. In realtà non pensai proprio a niente. La casa era e restò un porcile. Mi stesi sul divano, anche se era l’ultima cosa che avrei dovuto fare, e presi fare zapping in modo assente. Chi lo sa, forse c’era qualcosa di bello in tv, ma se c’era io lo mancai, non stavo realmente guardando.
Ad un tratto, verso le sei del pomeriggio, qualcuno bussò alla porta. Andai ad aprire e vi trovai MJ. “Ciao” disse salutandomi con la mano. Non piangeva più, e il suo viso era fresco come al solito, punteggiato da qualche rara e quasi invisibile lentiggine.
“Entra” le dissi scostandomi dalla porta.
“Grazie. Gerard mi ha chiamato e mi ha chiesto scusa … non ce n’era bisogno, davvero. Non era colpa di nessuno, se non della sottoscritta e della mia emotività troppo … evidente”. Si guardò un po’ attorno, poi disse: “Gerard mi ha detto di venire, che probabilmente non avevi messo a posto nulla e che dovevi dirmi una cosa”.
“Ah si?” chiesi nervoso. Quel ragazzo sarebbe morto, sul serio. Voleva suicidarsi? Aveva scelto il metodo più sicuro per farlo perché l’avrei ucciso di certo.
“Già. Però hey, aveva ragione” disse guardandosi attorno. “Qui non è cambiato nulla” disse con un sorriso che le illuminò il volto.
“Infatti” dissi abbassando la testa imbarazzato e passandomi una mano fra i capelli. “Dovremmo riordinare”.
“Giusto” approvò MJ. “Eravamo alla cucina” e si avviò allegramente verso la cucina.
Mettemmo via il salvabile in contenitori di plastica, che finalmente avevano trovato un utilizzo, e buttammo le cose schifose e quelle non meglio identificate in una grossa busta per la spazzatura nera, di quelle grandi che qualche persona intelligente ha costruito proprio per queste occasioni.
“E adesso dove lo mettiamo?” domandò quando chiusi la busta.
“Accanto alla porta, poi quando finiamo porto fuori tutto” dissi. MJ prese la busta e la trascinò fino alla porta principale. Avevamo buttato tutto quello che c’era da buttare, ma il pavimento e molte altre altre superfici della casa facevano ancora schifo. Sospirando, presi un paio di detersivi e li poggiai sul tavolo.
“Tu te ne intendi di pulizie?” chiesi a MJ quando fu di ritorno. “No, perché io per niente”.
“Ah, parli con una persona che vive da sola, se non sapessi fare le pulizie sarei nella merda fino al collo” disse.
“Che c’entra? Anche io abito da solo”.
“E pulisci tu?” mi chiese scettica.
“No, la donna delle pulizie …” dissi come se fosse ovvio.
“Ah ecco, ma la donna delle pulizie costa caro. Mica posso pagare una che viene a farmi le pulizie a casa, me le faccio da sola”.
“Giusto … un giorno giuro che imparerò a farle anch’io” promisi.
“E farai bene! La fortunata donna che ti sposerà mica starà tutto il tempo a pulire ed aspettarti tornare dai concerti” disse con un sorriso. Si avvicinò e prese in mano i detersivi, esaminandoli.
“Tu credi che sarà una donna fortunata?” chiesi sorridendo con un pizzico di compiacimento.
MJ ci pensò su un attimo. “Si” disse alla fine annuendo convinta. “Io direi di si. Mi riterrei fortunata se …”.
Senza nemmeno pensarci mi avvicinai a lei e la baciai. Fu un bacio veloce, semplice, ma durò abbastanza a lungo perché capissi che non le dispiaceva. Ci separammo e MJ sorrise, lo sguardo rivolto al pavimento.
“Sarà meglio pulire adesso” disse a voce bassa, con le guancie imporporate.
“Si” dissi con esagerata convinzione.
MJ mi sorrise, poi si avvicinò, leggermente titubante, e mi diede un rapido bacio sulle labbra. Tornò veloce com’era venuta ai detersivi, che stringeva ancora in mano. “Allora che ne dici? Vuoi che la tua casa profumi di limone o di menta?” mi chiese alzandoli entrambi.
“A me piace il limone, ma credo che una casa al limone non sarebbe l’ideale, quindi dico la menta”.
“Perfetto”. E così MJ cominciò ad affaccendarsi ad una velocità incredibile. Quando le chiesi che cosa potevo fare lei mi disse solo di starmene seduto e imparare come si fa. Nel giro di un’ora aveva ripulito tutta la casa, e aleggiava davvero un vago odore di menta fresca. Bene, allora l’azienda produttrice manteneva le promesse (non fateci caso, al momento pensavo cose stupide come quella, ero troppo stordito dagli avvenimenti). Quando MJ finì mise tutto a posto e mi raggiunse.
“Sto morendo di caldo” mi disse.
“Anche io” concordai. “Che ne dici se adesso ci facciamo una doccia? E stasera, magari, possiamo andare …”.
“Si” disse lei prima che finissi la frase. Poi se ne rese conto e strizzò gli occhi, mordendosi il labbro inferiore con un sorriso. “Scusa, non ti ho nemmeno lasciato finire. Va’ avanti”.
“Ormai hai detto di sì, non ti dico dove andiamo”.
“Ah, no! Mi sono rovinata. E che ne so io che non vuoi portarmi in un posto orribile?”.
Ci pensai su un attimino. “No, credo che ti piacerà”.
“Ne sei così sicuro?” mi chiese MJ con espressione sospettosa e ironica.
“Se ti conosco almeno un po’ direi di sì. Ci vediamo stasera allora? Ti posso passare a prendere alle nove?” chiesi speranzoso.
“Si, il mio indirizzo lo sai. Devi solo trovare la casa giusta, numero 47. Nel caso Mikey lo sa … hai presente, quella storia delle chiavi” disse alzando gli occhi al cielo con un sorriso.
“Allora a stasera” dissi accompagnandola alla porta.
E la baciai ancora, prima di guardarla incamminarsi sul vialetto.






Di ritorno... ok, prometto che d'ora in poi posterò più spesso :)
Comunque, mi è davvero piaciuto mettere Ray come protagonista della storia d'amore fra lui ed MJ, soprattutto perchè di solito quelli che vengono presi più in considerazione sono sempre Gerard e Frank. Personalmente, adoro Ray e la sua folta chioma, i chemical non sarebbero i chemical se lui si tagliasse i capelli XD Mi farebbe piacere se mi diceste che cosa ne pensate, anche perchè ci ho riflettuto molto prima di inserire Ray nella storia in questo senso, però... era l'unico libero a parte Bob! XD E Bob... bah, è un uomo single per la vita. Se non sbaglio anche Ray ha una ragazza, ma qui è stata bellamente eliminata (povera, chiedo venia).
Vabè, avrei pptuto introdurre meglio i sentimenti di Ray verso MJ e viceversa, ma questo è un rischio che ho corso utilizzando tanti diversi punti di vista di molti personaggi (fra i quali vedremo, nel capitolo 11 se non vado errato, un curiosissimo punto di vista).
B'è, grazie a jessromance per la recensione, si il Gerardo fa sempre danni ma lo si perdona facilmente XD, e grazie ancora a tutit i lettori (uuna recensioncina ci starebbe, su, ma mi sta bene anche le leggiate e basta in fondo XD). Al prosismo capitolo,
Patty.
P.S. Chissà come sarà sbaciucchiare Ray e immergere le mani in quella massa riccioluta!? XD Ahahahahah!!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: PattyOnTheRollercoaster