Salve
gente!!! disgraziatamente per voi sono ancora viva ed intenzionata a
tediarvi con questa storia! Hahaha! XD
Chiedo
scusa per l'imperdonabile ritardo.. ma per chi non lo sapesse ero
sotto tesi! Ora però sono libera come una farfalla! A parte
il
fatto che lavoro all'università... uff... neanche il tempo
di
respirare... Comunque sono una dottoraaaaaaa!!!! yeeeeaah! Non vi
dico neanche quanto mi sono ubriacata alla mia festa di laurea...
-__-”
Ora
la storia riparte! Spero non vi faccia schifo! Personalmente non amo
molto questo capitolo... è di assestamento... ditemi che ne
pensate!
E come al solito... risposte alla fine!
Camilla Lombardi: sola per le vie di Manhattan.
Dove ha lasciato, l'ormai celebre fidanzato, leader dei Washing Machine?
Uploaded with ImageShack.usCamilla
Lombardi (31 anni), è la più celebre ed invidiata
italiana a New York.
Questo
perchè conosciuta come la storica fidanzata di Edoardo
Castiglioni, in arte “Eddy” o
“Edo”, leader del gruppo
Washing Machine, nonché bello e dannato.
“Siamo a NY per
promuovere il
nostro album di debutto...”,
ha dichiarato Eddy nell'ultima intervista, “...il
lavoro
da fare è tanto, ma possiamo contare sulla vicinanza delle
persone a noi care!”.
Che tutto
questo lavoro, tolga alla povera Camilla le attenzioni del suo
impegnatissimo fidanzato?
Ad ogni
modo, con il compagno, con cui convive da quando si sono trasferiti
negli USA, le cose non sembrano andare per il verso giusto. Il
cantante viene avvistato sempre più spesso solo soletto in
locali notturni. Mentre lei, passa le giornate da sola per le vie di
Manhattan. Del suo uomo, neanche l'ombra.
E pensare
che è passato così poco tempo da quando si sono
ufficialmente fidanzati. Con tanto di anello, che Camilla sfoggia
nella foto sopra.
Staremo a
vedere se convoleranno a nozze o uno dei due scapperà prima
di
arrivare all'altare.
“Pronto?”
“Sì?”
“Ciao Giuly...
sono Camilla!”
“Oh... Ciao Cami! Che
succede?”
“Nulla... sono in
giro e dei paparazzi mi stanno fotografando!”
“Beh... cara che ci vuoi
fare...”
“Ma devono per
forza fotografare me?? Non sono mica io quella famosa!”
“Ma tesoro... tu stai
con uno dei ragazzi più
popolari del momento... cosa ti aspettavi?! E poi è
diventato
famoso che già stava con te... è ovvio che la
cosa
attiri le attenzioni dei curiosi! Siete un po' come Bono Vox e
Ali!”
“Con la differenza
che Bono non si comporta da imbecille...”
“Oddio... cosa ha
combinato stavolta?”
“...senti... sei
impegnata? Ti va se ci vediamo per parlarne... mi scoccia al
telefono...”
“Ma certo tesoro! Dimmi
dove e quando!”
“Ora!
Ci vediamo allo Starbucks sulla 7th Avenue...”
“Ok... dammi il tempo di
vestirmi e prendere un
taxi...”
“Eri ancora a letto? Che diavolo
ci facevi a
quest'ora?!”
“...Ginnastica...”
“Oh... ok non indago...”
“Meglio! A tra poco
tesoro!”
“Ciao!”
Chiudo la comunicazione con Giulia e salgo nel Taxi.
Non appena mi siedo nell'abitacolo che odora di acqua stagnante,
indico la destinazione al conducente, un indiano di circa
cinquant'anni, che ha molta voglia di parlare.
“Signorina lei è
famosa?”, mi chiede con
un sorriso solare, i suoi denti sembrano bianchissimi in contrasto
con la pelle scura.
“Se davvero lo fossi, lei mi
conoscerebbe...”,
sorrido, infilando gli occhiali da sole.
“Mi scusi ma non ho buona memoria
quando si parla
di celebrità!”, continua a sorridermi, spiando le
mie
espressioni dallo specchietto retrovisore.
“Le assicuro che non sono
nessuno... mi creda...”,
rispondo laconica, guardando la strada scorrere dal finestrino. Mi
rigiro il telefonino nelle mani e carezzo lo schermo liscio con il
pollice.
“Eppure aveva un bel po' di
fotografi alle
calcagna! Magari è una modella?! Una bella ragazza come
lei...”, cerca di fare il simpatico, solitamente reggerei il
gioco
e continuerei a fare qualche battuta sarcastica, però
stamattina non è nata bene come giornata, come del resto mi
capita sempre più spesso ultimamente.
“No... non sono nessuno...
è solo che
conosco gente famosa... quindi “godo” di una fama
per
estensione...”, rispondo probabilmente troppo secca, tanto
che il
povero conducente capisce che non sono in vena di parlare. Rimane
zitto fino alla fine della corsa. Fino a quando gli allungo la
banconota da 20 dollari.
“Grazie Signorina... ma ascolti
un mio consiglio,
qualunque cosa le abbia fatto perdere il sorriso... va
eliminata!”,
rispondo con un sorriso di circostanza e penso: “facile a
dirsi...”.
Nello Starbucks sulla settima, non c'è mai
molta gente che si siede. La maggior parte della gente entra ed
ordina al volo. Quindi non mi è difficile trovare un buon
posto a sedere, lontano dalle vetrate. Ordino un frappuccino al
caramello mentre aspetto che Giulia arrivi. Apro la borsa e ne
estraggo una rivista italiana di musica. Me le faccio spedire dalla
mia famiglia, giusto per sapere cosa si dice nell'ambiente musicale
in Italia, riguardo i Washing Machine.
Mentre sfoglio le pagine patinate, la cameriera mi
serve il mio bibitone, ne prendo subito un generoso sorso. Sono la
vergogna degli italiani. Odio il nostro caffè espresso, ma
annegherei in quelle bevande zuccherosissime e pesantissime da
digerire.
Ad un tratto, volto pagina e mi ritrovo una
gigantesca foto di piazza Duomo, gremita di gente. L'articolo parla
di TRL Italia, non mi soffermo sulle parole scritte, né mi
interesso dell'ennesimo ospite della trasmissione televisiva
musicale. Mi soffermo sulla facciata bianca del Duomo, sulle sue
guglie che puntano il cielo e ne squarciano l'azzurro. Sento gli
occhi bruciarmi e volto pagina prima che una lacrima birichina mi
cada da sotto gli occhiali da sole.
In quel momento sento una voce chiamarmi.
“Camilla tesoro!”,
Giulia è arrivata e mi
sorride. Vedo però il suo sorriso svanire non appena si
accorge della lacrima che mi bagna la guancia.
“Ehi tesoro... che
succede?”, mi chiede seria,
sedendosi di fronte a me.
“Oh nulla! Nulla!”,
rispondo passandomi una mano
sulla guancia per eliminare le tracce di lacrime.
“...Ti fa ancora male
vero?”, mi chiede. Rimango
un po' perplessa alla sua uscita e mi accorgo che sta fissando la
rivista aperta sul tavolo. Avevo voltato pagina e non mi ero accorta
che i protagonisti della trasmissione di cui si parlava nell'articolo
erano i 30STM. Davanti a me troneggiava una gigantesca foto di Jared
con i capelli a spazzola. Sento il cuore perdere un battito.
È
sempre bellissimo. Rimango in silenzio a fissare la foto. Sorride
sulla terrazza della trasmissione. Guardo quel sorriso, quei denti
perfetti e quelle labbra sottili. Per un attimo la mia mente vaga,
ripescando i ricordi dei suoi baci. Solo per un attimo.
Mi riscuoto dal torpore di quei ricordi e rispondo a
Giulia.
“Oh..No! No! Non è
come pensi! Cioè
ho provato nostalgia ma non per questa foto... per quella
precedente...”, velocemente volto pagina per mostrarle la
foto del
Duomo.
“Solo nostalgia di
casa...”, dico con un sorriso
tirato.
“Oh... ok..”, risponde
poco convinta.
Giulia è l'unica a cui ho raccontato quello
che c'è stato fra me e Jared. Cioè non molto.
Quando
sembrava potesse accadere qualcosa è finito tutto.
Inspiegabilmente.
“Prima di raccontarmi cosa ha
combinato Edo
stavolta... posso farti una domanda?”, mi chiede
interrompendo i
miei pensieri.
“Certo! Non devi mica chiedermi
il permesso... lo
sai!”, le sorrido incuriosita dalla domanda che mi sta per
fare.
“Però devi essere
sincera!”, mi punta il
dito contro in segno di ammonimento.
“Lo sono sempre...”, la
vedo sgranare gli occhi
come se volesse contraddirmi, quindi mi affretto ad aggiungere
“...con te!”, mi concede un sorriso di approvazione.
“Pensi mai a come sarebbe andata
con Jared? Cioè...
se avessi scelto lui?”, sorrido divertita e prendo un
generoso
sorso di frappuccino.
“Non dovevo scegliere proprio
nulla! ...Ricordi? A
lui non interessavo poi molto..”, lo dico agitando la mano,
come se
fosse una risposta scontata e di poca importanza, ma dentro sento
ancora un fastidio alla bocca dello stomaco ripensando alla sua
faccia, davanti alla porta della sua camera d'albergo, mentre le
bellone bionde facevano il loro ingresso. In questi anni sono
riuscita “miracolosamente” a non trovarmelo mai di
fronte. I
Washing Machine, essendo stati scoperti da loro hanno mantenuto un
bel rapporto di amicizia. Hanno continuato a collaborare con i Mars.
Io invece ho sempre cercato di evitarli, o meglio, di evitarlo. Mi
è
capitato di incontrare Shannon, Tomo e Tim. Lui mai. Evidentemente lo
sforzo è stato da parte di entrambi.
“Si ok... me l'hai già
detto... eppure mi
sembra strano... insomma nei giorni successivi al concerto di Milano,
dopo che tu ti sei messa con Edo, Jared era catatonico! E poi come mi
spieghi la cover che ha fatto di Bad romance?
Perchè
proprio quella? Hai visto il video della registrazione...”,
Giulia
sembra serissima, era e rimane una Echelon convinta, era presente al
concerto di Milano. È stata una delle ragazze Echelon che ho
conosciuto la notte prima del concerto. Incredibilmente per me,
abbiamo stretto una solida amicizia in breve tempo, ed anche se
è
l'assistente dei Washing Machine, qualunque cosa riguardi i Mars
è
quasi impossibile che le sfugga.
“Probabilmente era stanco per il
tour... è
stato molto stressante... per quanto riguarda la cover, non so... in
quel periodo era il Leto-Gaga! Forse gli piaceva... cosa vuoi che ne
sappia!?”, eppure neanche a me era sfuggito il suo stato
d'animo
quando ho visto il video della trasmissione radiofonica, in cui un
Jared con occhiali a mascherina scuri e cappello calato sulla faccia,
cantava una canzone struggente. Non mi ero mai resa conto di quanto
fosse triste il testo di quella canzone. Improvvisamente mi
tornò
in mente l'ultima frase che dissi a Jared a Milano, dopo che mi ero
convinta che stare con Edoardo fosse la scelta migliore:
“...sarebbe
stata una pessima storia d'amore...”. Che ci fosse una
connessione?
No. Ormai è passato così tanto tempo che sarebbe
sciocco, anzi assurdo, ripensare a questi particolari.
“...secondo me aveva
pianto...”, la buttà
lì Giulia, mettendo un finto broncio e scrutandomi di
sottecchi.
“Ma figurati! Secondo me aveva
fatto festa fino a
tardi e non voleva farsi vedere con occhiaie e capelli in
disordine!”, ribatto buttandola sul ridere.
Giulia fa spallucce e lascia cadere l'argomento
fortunatamente. Ripensare a Jared non mi fa mai bene. Mi ha fatto
provare la gioia ed il piacere più totale quasi
contemporaneamente alla tristezza più assoluta. Troppe
emozioni forti in poco tempo che però, mi hanno aiutata a
maturare ed a capire che tipo di persona volevo essere. In effetti
credo di essergli debitrice.
“Ad ogni modo non sono corsa qui
per parlare del
tuo (invidiabile) passato...” dice ironica, “...ma
del tuo
sciocco presente! Che cosa ha combinato Edo stavolta?”, mi
chiede
con aria apprensiva.
Edoardo in questo periodo sembra in un altro mondo.
Ormai non riesco più a capirlo. Ho il terrore che il
successo
gli stia dando alla testa. Da quando ci siamo fidanzati ufficialmente
lo sento allontanarsi da me sempre di più.
“...sai ieri sera è
tornato a casa
ubriaco... di nuovo...”, mi soffermo mescolando la bevanda
schiumosa con la cannuccia.
“Ancora??”, chiede
Giulia sbalordita.
“Si... O meglio credo fosse
ubriaco perchè
puzzava da alcol, non so se faccia uso di qualcos'altro...”
“Che ti ha fatto?”, mi
interrompe.
Prima di risponderle respiro profondamente,
aggrottando la fronte.
“Oh... beh... nulla di grave...
in fondo è
il mio fidanzato... cioè non mi è piaciuto
molto... ma
stamattina gliele ho cantate... cioè non deve farlo
più!”,
parlo ma non la guardo negli occhi.
“No...”, la sento
sussurrare, “...ti ha
forzata... a farlo?”
“Si... cioè no... in
fondo siamo
fidanzati...”
“Cosa c'entra?? è
violenza domestica!”,
Giulia si sta agitando.
“Ah beh... tanto ha concluso
poco...”, le dico
con un sorrisetto malizioso e facendo un risolino.
La vedo tranquillizzarsi e farmi un mezzo sorriso.
“È crollato
vero?!”
“Sì... giusto in
tempo! Ma è stato il
modo in cui voleva... farlo! Era rabbioso... insomma non era
più
lui... mi ha spaventata un po'... non vorrei davvero facesse uso di
qualche droga... e poi... viene sempre avvistato i quei localetti
notturni da quattro soldi... tra donne...”, faccio
un'espressione
disgustata.
“Hai provato a chiedere a chi era
con lui ieri? Ai
ragazzi??”, mi chiede.
“Non ancora... nel pomeriggio
provo a sentire Fede,
magari ha qualche novità... ultimamente li vedo tutti
pochissimo...”
“Ah lui non sa
nient...”, Giulia si porta la mano
alla bocca come se le fosse scappato qualcosa che non doveva dire per
nessuna ragione.
“E tu come lo sai?”, le
chiedo stranita.
“Ma... è una
supposizione...”, la vedo
arrossire fino alla punta delle orecchie.
“Giuly... pensi sia
scema?”, stavolta sono io che
la guardo di sottecchi. Una piccola rivincita per l'interrogatorio di
prima.
Giulia si guarda intorno, come se dovesse rivelare il
codice top secret per sganciare una bomba nucleare.
“Ok... ma nulla è
certo e/o ufficiale...
dovevo dirtelo prima... lo so... ma non sapevo come! E poi tu
ultimamente sei nei casini con Edo... cioè non mi sembrava
il
caso...”
“Giuly sputa!!”, le
ordino.
“Ok...
mi-sto-frequentando-con-Fede!”, dice tutto
d'un fiato.
La guardo sorpresa, forse un po' troppo sorpresa
perchè comincia a darmi delle giustificazioni assurde che
comprendono: i bei capelli di Fede, il suo buon odore, i suoi modi
raffinati, il fatto che gli opposti si attraggono... ecc.. ecc..
“Giuly non ti devi giustificare!
Ti piace?”
“Molto...” dice con
aria sognante.
“Bene!”, sorrido
felice, finalmente mi esce un
sorriso sincero.
“Quindi stamattina eri con lui
nel... Oddio...
stavate facendo quella ginnastica! Oddio... scusa scusa scusa!! Fede
mi odierà!”, mi sento imbarazzatissima ora che
riesco a
visualizzare la conosciuta faccia di Fede, tra le lenzuola di Giulia.
“Tranquilla!! Sei mia amica! E
poi Fede ti vuole un
gran bene... sai... anche lui mi dice spesso che Edo ti sta facendo
dannare... è in pensiero per te...”, mi rassicura
stringendomi la mano fra le sue. Le sue mani sono così
calde,
un netto contrasto con le mie, perennemente gelide.
Giulia è mia amica, ma si comporta come una
mamma nei miei confronti. Vicino a lei riesco a sentire meno la
mancanza di casa.
“Grazie...”, le
sussurro.
“E di che? Tanto avevamo appena
finito quando hai
chiamato!” mi fa una linguaccia e scoppiamo a ridere.
Dopo aver lasciato Giulia, perchè tornasse fra
le braccia di Fede per un secondo round mattutino, mi avvio a piedi
verso la Broadway. Non ho voglia di ritornare a casa. Mi aspetterebbe
l'ennesima discussione con Edoardo e, probabilmente, sarà di
pessimo umore per il mal di testa post-sbornia.
Cammino guardando le scintillanti vetrine, ma non ci
faccio caso più di tanto. I miei pensieri sono rivolti al
primo discorso fatto con Giulia. Ripenso al video in cui Jared canta
Bad romance. Comincio
a
canticchiare tra me e me la vecchia canzone di successo:
(...)
Voglia
la tua pessima storia d’amore
Voglio la tua bruttezza
Voglio
il tuo male
Voglio tutto quello che hai
Finchè non ha
prezzo
Voglio il tuo amore
Amore-amore-amore
Voglio il tuo
amore
Voglio il tuo dramma
Il tocco della tua cura
Voglio il
tuo sporco bacio di pelle in scena
E voglio il tuo amore
Sai
che ti voglio
Amore-amore-amore
Voglio il tuo
amore
Amore-amore-amore
Voglio il tuo amore
Sai che ti
voglio
E sai che ho bisogno di te
Davvero tanto
Tanto
tanto
Voglio il tuo amore
E voglio la tua vendetta
Tu ed io,
mettiamo su una pessima storia d’amore
Voglio il tuo amore
Il
tuo amore è una completa vendetta
Tu e ed io, mettiamo su
una pessima storia d’amore
(...)
Voglio la tua pessima storia
d’amore
Voglio il tuo orrore
Voglio il tuo piano
Perchè
sei una criminale
Fino a che sarai mia
Voglio il tuo
amore
Amore-amore-amore
Voglio il tuo amore
Voglio la tua
pazzia
Stai accendendo questa miccia
Ti voglio in questa
stanza
Tesoro è da malati
(...)
Non voglio esserti amico
Ho detto
che voglio il tuo amore
E voglio la tua vendetta
Voglio il tuo
amore
Non voglio esserti amico
Sono intrappolato in
una pessima storia d’amore
(...)
Ad un tratto mi blocco.
Ricordo bene le ultime parole che
gli ho detto a Milano: “..sarebbe stata una pessima
storia
d'amore...”
“oh cazzo... non può
essere che stesse parlando a me!”, mi dico ad alta voce,
attirando
gli sguardi dei passanti. Scuoto la testa e mi riprometto di
cancellare queste supposizioni, o al massimo, di chiuderle a chiave
nel cassetto più remoto del mio cuore.
“Cazzo...”.
Mi rigiro nel letto. Sento la
testa esplodere. La bocca è impastata da un disgustoso
sapore
amaro.
Ieri c'ho dato dentro troppo. Ho
esagerato, come ultimamente faccio spesso.
Guardo la porzione di letto libera
al mio fianco. Camilla dev'essere già uscita.
Afferro il suo cuscino e me lo
porto sulla faccia. Si sente il suo profumo. Un netto contrasto
rispetto all'odore che emana il mio corpo. Alcol, fumo, sudore mio e
di altri.
I ricordi sono frammentati e più
cerco di ricostruire mentalmente la serata di ieri, più il
dolore alla testa aumenta.
Sono stanco.
Ad un tratto mi balena negli occhi
l'immagine di lei che si sveglia di soprassalto con me sopra, mi urla
di “smetterla subito”. Ora oltre al mal di testa,
mi sento
nauseato.
Spero di non aver fatto lo stronzo
con Camilla ieri notte. Ma purtroppo temo di conoscere la risposta.
Mi alzo stancamente dal letto.
Tutti i muscoli sono doloranti, come se avessi fatto una giornata
intera in palestra senza essermi mai allenato prima.
Vado in bagno e mi ficco sotto la
doccia.
Voglio togliermi tutti questi
odori di dosso.
Mi odio e non voglio più
fare serate del genere, il giorno dopo si sta sempre peggio. Eppure
sono conscio del fatto che tra qualche ora, quando Max mi
suonerà
per andare alle prove avrò ancora voglia di ripetere gli
stessi sbagli.
A casa non riesco a stare.
Non riesco più a guardare
Camilla. Ogni volta che incrocio il suo sguardo mi sembra che i suoi
occhi mi giudichino. Attraverso il suo volto riesco a vedere me
stesso, e quello che vedo non mi piace per niente.
Mi capita spesso di pensare di
ritornare in Italia.
Lei sarebbe più felice. Ma
poi ripenso a quello che sono qui. Se tornassi in Italia prenderei
brutalmente coscienza di tutti i miei errori.
Spengo l'acqua e rimango a
fissarmi i piedi.
Grosse gocce d'acqua cadono dai
miei capelli, rimango a fissarle mentre si infrangono contro il
piatto della doccia.
Penso a Camilla.
Sono dispiaciuto per lei. Per il
mio atteggiamento nei suoi confronti.
Non vorrei essere così.
L'ho desiderata tanto ed ora che siamo ad un passo dal matrimonio, mi
rendo conto di quanto siamo diversi.
Mi rendo conto che il mio cuore
non batte più ad un suo sorriso.
Ci provo e ci riprovo.
Ci penso e ci ripenso.
Ma per quanto mi sforzi nel
ripensare a lei, alle espressioni del suo viso, al suo corpo... il
mio cuore rimane muto e fermo. Non sento nulla. Solo una semi
angoscia che però riguarda più me che lei.
Dopo la
doccia mi dirigo nella
mini cucina. Quella in cui viviamo non è casa nostra ma un
bell'appartamento che ci ha trovato la EMI. La cucina non la usiamo
un granchè, non mangiamo mai a casa da soli. A dire il vero
non ricordo l'ultima volta in cui abbiamo pranzato o cenato insieme
io e Camilla.
Io sono sempre con i ragazzi, lei
non ho idea di come passi le sue giornate. Mi si stringe lo stomaco
ad immaginarmela da sola in quella piccola cucina a mangiare.
Conoscendola poi non mangerà molto. Non le è mai
piaciuto preparare solo per se stessa.
A questo pensiero mi passa
l'appetito. Addio colazione.
Sul bancone del cucinino noto una
montagna di scartoffie, per lo più corrispondenza varia e
documenti. In una pila ordinata accanto ad un portafrutta di
cristallo ci sono una serie di inviti ad eventi. Inizio a spulciarli.
Solitamente non me ne interesso, tanto Giulia ci organizza tutto
nella sua agenda e mi ricorda gli impegni gradualmente, giusto per
non farmi sentire oberato di cose da fare.
L'invito ad una mostra d'arte, ad
una serata di beneficenza, alla prima di un film, al party di una
famosa stazione radiofonica... Si prospetta un periodo pieno.
Ma l'invito che attira
maggiormente la mia attenzione è quello dedicato ad un party
per la trasposizione cinematografica di un libro che è
diventato un best-seller anche qui negli Stati Uniti.
Un libro che ho già letto
con piacere, di un'autrice che conosco con altrettanto piacere.
Nicole.
Non trattengo un sorriso nel
leggere il suo nome sulla carta avorio.
Con il pollice accarezzo la carta.
Poi prendo subito il cellulare e
chiamo Giulia. Squilla un paio di volte e poi mi risponde. Sembra
affannata.
“Buongiorno
capo!”
“Ciao Giulia! Ti prendo in un
brutto momento? Disturbo??”
“No! E comunque lavoro
per
voi... quindi in teoria non dovresti chiedermi il permesso di
disturbarmi...!”, ride. Non riesco proprio ad
abituarmi
all'idea di avere qualcuno che lavora alle mie dipendenze.
“Si... beh... non mi piace
essere invadente comunque...”, sdrammatizzo.
“Ok...ok... allora lo
sarò
io al posto tuo! Oggi hai le prove fino alle 17, poi c'è
un'intervista con Rock Mag. all'hotel Palace, la sera cenerete con
D.J. che vuole produrre un singolo con voi...”
“Ok aspetta!!...”,
interrompo
Giulia, se si mette d'impegno sa come toglierti il respiro, e non
parlo solo del suo seno mozzafiato.
“...ti ho chiamata per sapere se
è stata confermata la nostra presenza al party per il libro
di
Nicole...”
“Beh... Camilla ha detto
che
sicuramente ci tenevi ad andarci personalmente... quindi ho
confermato per voi due... ho fatto male?”
“No... no...
benissimo!”,
Camilla mi conosce. Sa che questo è uno di quegli eventi a
cui
non potrei mancare. Mi ha visto leggere e rileggere il libro di
Nicole fino a consumarne la copertina. Ecco che un altro senso di
colpa si aggiunge nei confronti di Camilla.
“Bene! Camilla ha
già
preparato gli abiti che vi metterete, che io sappia...ma tanto la
devo incontrare tra poco da starbucks, se vuoi le chiedo...”
“Oh.. non fa nulla...dovete
vedervi??”
“Sì... ah...
Edo hai
combinato qualcosa?!”
“Quando??”
“Ieri sera...”
“Ah... non lo so... Giuly ero
ubriachissimo... sai com'è Max quando usciamo...”,
mi sembra
di aver mangiato un sacco della spesa, colmo di biglie di ferro. Che
diavolo ho combinato ieri sera?.
“Mmm... ok... Edo io non
potrei farti la ramanzina... ci tengo al mio lavoro.. mi piace! Ma
sono anche amica di Camilla e te lo devo dire... Non ti stai
comportando bene con lei ultimamente...”
“Lo so....”, non riesco
ad
aggiungere altro. Ora le biglie di ferro nel mio stomaco, hanno
cominciato ad agitarsi dolorosamente.
“Ciao”,
mi saluta lei.
“Ciao Giuly...”, chiudo
la
comunicazione con la mia assistente e vado a vestirmi. Non appena
apro l'armadio trovo un sacco appeso con un post-it giallo
appiccicato sopra. La scrittura è quella elegante ed
ordinata
di Camilla. “ABITI PER IL PARTY DI NICOLE!”.
Stacco il post-it, lo osservo e
poi lo riattacco dove stava.
Camilla pensa sempre a me. Dovevo
prendermi cura di lei, invece è lei che si preoccupa sempre
per me. Come la sto ripagando?
Batto la fronte contro la portella
dell'armadio per evitare di pensare.
Il freddo della superficie laccata
mi arriva alle sinapsi. Mi concentro sulla sensazione di benessere
che provoca al mio mal di testa e decido di prepararmi per le prove
con il gruppo.
“Ehi
Jay! Hai visto qui? Pare
che tra Edo e Camilla le cose non vadano alla grande...”.
Siamo al trucco per un servizio
fotografico e Shannon, non ha nulla di meglio da fare che mettersi a
leggere delle stupide riviste di gossip per passare il tempo.
Esattamente come una vecchia pettegola dal parrucchiere.
“Shan... si può sapere
quando la pianterai di credere a tutto quello che scrivono in quei
giornalacci?”, gli chiedo, mentre l'acconciatrice plasma i
suoi
capelli con un leggero strato di pasta modellante.
“Ma questa non sembra essere una
di quelle notizie gonfiate e campate per aria! Scrivono solo che lui
passa le serate per i fatti suoi e lei di giorno è sempre in
giro da sola! Insomma... in pratica non stanno mai
insieme...”, mi
dice con una punta di malizia nella voce.
Gli strappo dalle mani il giornale
e guardo l'articolo in questione. Un paio di scatti di Camilla mentre
parla al telefono, bastano ad incuriosirmi. È da molto che
non
la vedo. Sembra più adulta, più matura. Il suo
viso
rimane comunque bellissimo. Sembra di porcellana.
Anche se è solo una foto si
riesce a percepire l'eleganza, lo stile. È sempre stata
raffinata, anche quando si vestiva casual.
Il titolone dell'articolo recita:
“Camilla Lombardi: sola per le vie di Manhattan.
Dove ha lasciato, l'ormai celebre fidanzato, leader dei Washing Machine?”
Leggo
rapidamente l'articolo. Non dice nulla di eclatante. Ma quando leggo
del fidanzamento, guardo subito la foto, e lo vedo lì. Al
suo
dito. L'anello che sancisce il legame tra Camilla ed Edoardo. Per
quanto siano in “crisi”, comunque Camilla continua
a portare
l'anello.
Poi
al pensiero che Edoardo la lasci sola ogni sera per uscire a locali,
dove si sa, capita di tutto, mi monta una rabbia incontrollabile.
Scaravento il giornale nel cestino.
“Ehi!
Io non avevo ancora finito di leggerlo tutto!”, mi urla Shan.
“...è
solo spazzatura... e tra la spazzatura deve stare!”, lo
zittisco
solo per poco purtroppo.
“Si
può sapere che problema hai?? Ti brucia ancora quella storia
vero?!”
“Quale
storia scusa??”
“Quella
di te e Camilla! Il fatto che per una cazzata te la sei fatta
soffiare da Edo... se vuoi un mio parere non ti sei mai sforzato
più
di tanto! Cioè non hai mai combattuto veramente per lei...
ti
sei semplicemente seduto sulla riva del fiume a guardare la corrente
che passa...”
“Come
sei profondo oggi Shan... dimmi... dov'è mio
fratello??”,
cerco di sdrammatizzare, ripensare a quel periodo, alle
incomprensioni ed agli sbagli non è piacevole.
“Non
fare l'idiota! Quello di solito è il mio ruolo! Sto parlando
seriamente Jay... Non se la stanno passando bene... me l'ha detto
pure Max l'ultima volta che siamo usciti... Lui esce spesso con Edo e
mi ha detto che quando esce di casa sembra un'altra persona. Cerca di
distrarsi in qualunque modo possibile... e sappiamo bene a cosa si
riferisce...”, Shannon ha una vena di rimprovero nella voce.
Io
faccio spallucce, cercando di dimostrarmi disinteressato.
“Cosa
vuoi che ti dica?! Non sono problemi nostri... Sono adulti e
decideranno loro come è giusto che vada avanti la loro
relazione...”
“Sì
questo è vero... ma è anche vero che Camilla
potrebbe
ritrovarsi libera da un momento all'altro...”
“Ma
figurati... Edo non la mollerebbe mai...”
“Io
non ne sarei tanto sicuro... e poi comunque potrebbe essere lei
stessa a mettere fine a questa relazione...”, le parole di
Shannon
stavano solleticando un desiderio che non si è mai spento.
Un
desiderio che semplicemente tentavo di tenere rinchiuso al buio in un
cassetto.
“Hai
per caso sentito tu stesso Edoardo parlare della cosa?”
“No...
ma Max continua a ripetere che secondo lui sono agli
sgoccioli...”
“Senti
Shan... ok... può essere che le cose tra loro vadano male...
ma comunque io cosa c'entro con loro.? ..mi infastidisce anche
parlarne!”, recupero la mia giacca e faccio per uscire dal
camerino
in cui Shannon sta terminando trucco e parrucco.
“Ehi
Jay... prima ti ho detto che non hai mai combattuto per lei...
Potresti provare a farlo ora...”, quelle erano le parole che
temevo
di sentire. Infatti a quelle parole la mia mente cominciava a
rivangare quei momenti passati con lei. Pochi ma preziosi.
Bellissimi.
“Sai
cosa ti dico Shan?! Perchè no?!”, Shannon sembra
sorpreso
dalla mia risposta. Riesco ancora a stupirlo. Mi rivolge un sorriso
malizioso.
“Ok
fratellino! Allora io faccio il tifo per te! Basta che non ti ritrovo
depresso come dopo il concerto di Milano... c'hai fatto pure suonare
Bad
Romance!”,
ora ride.
Mi
sento le tempie pulsare a quel ricordo, avevo scelto quella canzone
proprio perchè mi ricordava le sue ultime parole. Proprio
perchè quella canzone diceva quello che volevo dirle io. Non
sarei stato in grado di trovare parole migliori.
“Lady
Gaga ha talento per i testi...” dico tra me e me.
“...peccato
abbia poco seno...”, commenta Shan.
“Ah
Jay... se ti interessa, Max mi ha detto che Edoardo e Camilla saranno
al party di quella scrittrice la prossima settimana...”, lo
dice
con finta noncuranza, rimirando l'acconciatura sparata allo specchio.
“Mh...
ok!”, gli rispondo leggero.
Poi
prima di uscire dal camerino mi volto verso mio fratello, gli
sorrido.
“Grazie Shan...”.
SimplyLily: Ciao Anna!!! si è passato un bel po'... ops! Ho dovuto prendermi una pausa per forze maggiori... ma ora riprendo con regolarità (spero) a postare! Heheheh ripeto... tutto è necessario! Cmq sì siamo a metà! E di cose ne devono succedere prima della fine! Come hai potuto notare anche Edo sa essere alquanto bastardo! ;) Baci stellina!
Rodney: hahahahah Simona! Siamo tutte amanti di Jay!! ecco come vedi la storia riparte... tutti si sono fatti più adulti... (in teoria). Camilla è fidanzata con Edo, ma come hai potuto leggere lui la voleva tanto, come se fosse un gioco, ed ora si è stancato di lei. Vedremo cose si sistemeranno le cose! Intanto devo dire che il Jay che mi immagino tra 5 anni è nella versione di “Attack”. :Q_________ uno stile pulito, sexy e maturo!
Per_Aspera_Ad_Astra: no no no! Non voglio farti morireeeee!!! Edo non è cattivo... è solo umano! Sa essere bastardo se vuole... Ha combattuto x ciò che voleva e l'ha ottenuto! Jay ha fatto un po' il “patata”... speriamo si svegli fuori ora! ^^
talita: Caraaaaa *____* sono felice di averti sorpresa! E grazie anche per i continui incoraggiamenti!! Ora sono Dottoraaaa!!! hahahahha che bello... senza pensieri! Presto aggiorneremo anche 20cm.!! Baci stella!
Egwine: ma ciaoooo! Che piacere leggere le tue recensioni!!! Lo so che ti ho fatta aspettare tanto ma sono un'assente giustificata! È la vita... ah... il cattivo Edo... l'ha messa in quel posto al povero Jay... e adesso non è neanche soddisfatto! Mannaggia a lui!!
Princes/Monica:
Lo so... questa versione di Edo ha spiazzato pure me che l'ho
creato... a volte mi sembra che i personaggi si scrivano da soli...
bha... sono pazza!!
Cmq...
Fagianaaaaaaaa!!!!! Domenica ti festeggiamoooo!!! che bello... mi
mancate un sacco ragazze!! Non vedo l'ora di
vedervi/fotografarvi/passare il tempo con voi senza apprensioni
varie! Baci tesoro!
Giuly: Ed ecco che fa un ingresso inaspettato la nuova guest-star! Giuly!!! l'assistente dei Washing Machine!!! Yeeeee!!! tesoro non vedo l'ora di rivederti! Grazie per il sostegno pre-laurea e post-crisi da tu_sai_chi! Ti amo! Ah... e se non ti accorgi che sei gnocca... gli occhiali te li devi mettere tu!! :P
Jeja83: Emmmm... non è arrivato presto sto capitolo... chiedo umilmente scusa... U.U cmq... Grazie mille!!! sono felicissima che ti sia piaciuto! Il prossimo lo posterò presto! Continua a seguirmi!! baci!!
Nicole: hahahah! Addirittura i lucciconi?!? allora sono stata brava! *_* grazie!!! e dal prossimo capitolo fai il tuo ingresso trionfale.... come vedi sembra che Edo non ti abbia dimenticata....... hihiiihihhiih
Luxu2: Luciaaaaa!!!! caraaaaa.... hai visto sono viva!! Non vedo l'ora che arrivi l'HJF!!! *___* sono in astinenza da Mars!!!! grazie per i complimenti ai capitoli precedenti... Jared non poteva dimenticarsi di Camilla... dopotutto i Washing Machine hanno continuato a frequentare i Mars... e la sconfitta contro Edo... brucia! Un bacio mega!!
Aglaja: Si sono tornata a tormentarti! Hihihihi! Ora spero che ti piaccia la piega che sta prendendo la situazione... sono troppo felice di rileggere i tuoi ultimi commenti! Purtroppo nell'ultimo periodo mi sono persa un sacco di ultimi capitoli pubblicati... (i tuoi compresi...) devo quindi andare a rileggermi tutta la tua FF! (che personalmente ho trovato molto poetica e per nulla volgare) e poi commenterò! Un Bacio mega stella! Magari potresti venire all'HJF!
Ultima cosa... poi giuro che non rompo più... Se vi piacciono le FF sui Mars, in particolare, se avete voglia di leggere qualche OS inedita , andate in questa pagina: http://dreamswriters.forumfree.it/?t=47808805 potete leggere e votare! In questo contest veniva pubblicata una foto ispiratrice, in base a quella abbiamo scritto le nostre storie. Può votare anche chi non ha partecipato al contest!! mi raccomando.... c'è anche una mia OS che si intitola “Il cimitero sull'acqua”, poi c'è la mia Giuly, Princes, Nicole, Shanna ecc... ci siamo tutte noi svitate! Quindi GO!