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Autore: Dully    06/05/2010    3 recensioni
Pansy Parkinson é tornata nel Mondo Magico, trascinandosi dietro un passato difficile e complesso. Si scontra con Ronald Weasley, l'eterno secondo, che ha preso al volo l'occasione di spiaccare verso il primo posto. Due persone che sanno cos'è la sofferenza,di cui portano le cicatrici sul cuore. Potranno mai imparare ad amare di nuovo? "Questa ff può risultare un po' OOC, é una Ron/Pansy, ma ha anche accenni a una Hermione/Draco, Harry/Ginny, Arthur/Molly.
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Ron Weasley, Serpeverde
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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IL VERDE E IL ROSSO


Capitolo XXV

Arrivo-II parte





Pulito il soggiorno e sistemato Ron completamente vestito sul divano, decisi di non dirgli niente. Informarlo lo metterebbe solo in pericolo. Helbert é uno dei tanti simpatizzanti del Signore Oscuro, fuggito appena in tempo. Un furbo con il vizio del sangue.

Forse potrei avvertire il Ministero, oppure Harry Potter.

La vibrazione del mio cellulare mi avvertì dell'arrivo in perfetto orario di Gabriel.

Tentai di svegliare Ron più volte, e finalmente dopo aver mormorato di voler dormire ancora dieci minuti, aprì gli occhi.

-Eh?Oh, siamo in ritardo?- domanda. Niente, l'oblivion di mio fratello non gli fece nessun danno. Sembrava quello di prima. La ferita dietro era scomparsa del tutto,nessuna cicatrice era rimasta.Quel poco di magia medica che conosco, era ancora impressa nella mia mente e nella bacchetta.

-Sì, Gabriel é qua,che ci aspetta.- mise subito il broncio e borbottò come faceva mio nonno,quando potevo andarlo a trovare.

-Quando ho comprato questo completo?- chiese perplesso fissandosi nella specchiera.

-Te l'ho preso io. Sono più brava di te, in questioni di moda.-

Lui corrugò la fronte. -Se questa é moda...- mormorò indicando il nodo stretto e la giacca abbottonata.

Gabriel abbassò il finestrino dell'auto scura appena ci vede sul vialetto del condominio, scese veloce quando arrivammo di fronte alla macchina con un grande sorriso e gli occhiali scuri a coprirgli quegli occhi chiari.

-Violet!- mi abbracciò con quella delicatezza che solo lui ha.- Non ho ben capito, come la serata di ieri sia finita. Mi ricordo solo del mio spogliarello...- disse pensieroso. Ron cambiò immediatamente colore, dal rosa sano a un viola preoccupante.

-Uno spogliarello?- gracchiò.

Il mio amico e compagno di scorribande Babbane si lanciò in una precisa e alquanto imbarazzante descrizione dell'evento della notte scorsa.

-Guarda Ronnie, ti sei perso una grande esibizione di flamenco di Violet, credo che a momenti il tizio con i capelli verdi ti volesse strappar via le mutandine...-

Il viso di Ron divenne decisamente verde.

-Pa...Violet, perché non mi hai raccontato tutto quello che é successo?- gridò lui. E' impressionabile come riesca ad arrabbiarsi così tanto. Era impazzito. Con la complicità di Gabriel cambiammo argomento e ci infiliammo in macchina in silenzio. Silenzio rotto solo dai borbottìi che riuscivo a malapena a capire. Grazie a Merlino, il campus si trovava a pochi minuti dall'appartamento e finalmente riescì a stare qualche minuto da sola con Ron.

-Ehi, non sarai mica arrabbiato?- domandai, incerta sul suo umore.

Lui sbuffò e si passò una mano fra i capelli. Il mio cuore fece un piccolo salto in più,a quella visione imbronciata.

-No...va tutto bene.- biascicò lui. Mi sporsi fino a baciargli le labbra, invitandolo a fare di più, ma improvvisamente si bloccò. Rapito da qualcosa che stava succedendo alle mie spalle.

-Che succede,Ron?Hai visto la tua famiglia al completo?- solo il loro arrivo, poteva rendermi ancora più nervosa di prima.

-Ehm, giuro io non ne so niente...-i suoi occhi, preoccupati, indicavano l'entrata principale.

Parte della famiglia Weasley sostava allegramente sulla piazzetta di fronte insieme agli altri genitori. Vide subito Molly Weasley,i gemelli, Percy e Ginny che agitavano le mani verso di me.

-Spiegami...- sibilai.

-Io veramente non ne so niente.-

Molly avanzò velocemente fino a raggiungermi. Mi stritolò allegramente, spiegazzando il mio abito. -Tesoro! Sono contenta di questo tuo successo. Non potevamo non venire. In fondo ti considero una...figlia,ormai.-

Finsi di non sentire ed annuì sciogliendo l'abbraccio, sarebbe stata una lunga mattinata.



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Ecco come promesso a fandracofiction, la seconda parte del capitolo Cenone.


Fandracofiction: scusami x lo scorso ritardo, troppi impegni scolastici!!Sono stra-felice di sapere che stai leggendo Hestia Jones, aspetto una tua recensione...Ho deciso che alternerò prima persona e terza, x raccontare meglio gli eventi di qst ff...Un bacione grande, Dully



   
 
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