Fanfic su attori > Coppia Gyllenhaal/Ledger
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Autore: CarolPenny    07/05/2010    1 recensioni
Parlare con Jake, essere in sua compagnia erano dei piccoli momenti speciali a cui per nulla al mondo avrebbe rinunciato.
SCRITTA A QUATTRO MANI.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '¿Love hurts'
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Era stato un successo! Brokeback Mountain aveva ricevendo molti riconoscimenti, premi e commenti positivi dalla critica.
E con quella serata, quella degli OSCAR, sarebbe "finalmente" finito quel periodo.
Dopo tutto, tre statuette (miglior Regia, miglior Sceneggiatura Non Originale e miglior Colonna Sonora) non erano affatto male, nonostante il film ne fosse stato candidato per otto.
Dovresti smetterla di bere, altrimenti ti farà male, Jake! vicino al moro si era fatta Diana Ossana.
Ma dai! aveva risposto con noncuranza lui dopo aver finito il suo terzo bicchiere di non sapeva esattamente cosa Dobbiamo festeggiare!
La donna sorrise compiaciuta Lo abbiamo fatto fino ad ora! rispose Perfino il signor Oscar qui ha bevuto! finì indicando l'omino d'oro che aveva in mano.
Davvero? chiese Jake curioso e divertito.
Si! Diana rise E' stato Heath, prima...
Il sorrisino del moro si spense per un secondo.
A proposito continuò lei non notandoloDove sono finiti lui e Michelle?
Jake che aveva riempito un altro bicchiere, questa volta di vino bianco rispose
Sono andati via...ad un certo punto...
Diana annuì Hanno fatto bene, sopratutto dopo una serata così!
Gyllenhaal alzò le spalle.
Non bere troppo! lo ammonì ancora una volta lei prima di allontanarsi.
Lui annuì, versandosi subito dopo però un altro pò di vino.
All'inizio aveva bevuto solo perchè si era sentito molto assetato dopo diverse e lunghe conversazioni con alcuni colleghi. Quando aveva scoperto che Heath fosse andato via poi si era seduto, imbronciato (anche se non lo diede a vedere agli altri) e aveva svuotato mezza bottiglia di un liquido giallastro dal gusto simile allo champagne.
Avrebbe voluto parlare con Heath, ma gli sarebbe bastato anche solo guardarlo, averlo accanto a se.
E invece erano stati tutta la giornata separati: Red Carpet e posti in sala e after party accanto a Michelle, e solo qualche sguardo fugace durante i premi dati al film.
Forse, durante quel periodo, era stato "abituato" troppo bene.
Dopo l'intervista da Oprah c'erano stati diversi eventi in cui era riuscito a passare molto tempo con Ledger.
Durante i SAG fu chiesto loro di presentare la trama del film e il momento si rivelò molto più "difficile" e divertente. Appena aveva iniziato a parlare qualcuno del pubblico aveva riso e di conseguenza Heath che lo aveva anche guardato per un istante e dopo aver fatto un leggero salto su se stesso aveva preso il suo posto davanti al microfono.
Era piuttosto imbarazzante pensare al motivo per cui il pubblico aveva riso, seppur (ne era certo) non lo aveva fatto per prenderli in giro o per ignoranza. (Che sospettassero qualcosa era comunque da escludere, sopratutto perchè Heath aveva la sua bella famigliola).
Era stato difficile non ridere a causa, appunto, del riso contagioso, ma sopratutto in quel momento Jake si era sentito così bene da non avere alcun motivo per non farlo.
Quando le luci si erano spente, Heath aveva allungato un braccio verso di lui e gli aveva dato un pizzicotto sul fianco, facendolo sobbalzare.
Non lo fare più Heath! sussurrò al biondo mentre si avviavano al loro tavolo.
E tu smettila di mangiarmi con gli occhi! Anche se non è stato per molto mi sentivo il tuo sguardo addosso!
Jake rise tra se, dato che quello che Heath aveva detto gli aveva fatto più che piacere, ma non potè rispondere perchè erano ormai arrivati.
Fu un continuo incitarsi a vicenda in quelle settimane.
Il moro lo aveva già "mangiato" con gli occhi durante le foto scattate ai DGA il giorno precedente ai SAG, mentre Heath, nel momento in cui il nome di Gyllenhaal fu proclamato vincitore del Bafta come miglior attore non protagonista lo aveva quasi violentemente preso a se per il capo e aveva detto
Bravo piccolo mio!
Jake che aveva quasi sperato si spingesse un pò di più almeno fun "consolato" da quelle parole.
Heath gli aveva anche urlato dietro Viva Jack Fuckin' Twist che lui aveva capito a malapena...
Gli oscar si stavano invece rivelando diversi da quello che si era immaginato.
Che ora sono?
chiese ad un cameriere da cui aveva preso un altro paio di cocktail.
L'una meno dieci rispose l'altro gentilmente.
Grazie rispose a sua volta lui scompostamente massaggiandosi le tempie e sentendendo in arrivo un forte mal di testa.
Perchè cazzo te ne sei andato Heath? si disse, bevendo uno dei due cocktail e poi alzandosi, con la testa che ora girava, e avviandosi poi all'uscita.
Nella sua mente continuava a girare il ricordo dell'after party dei Baftas a Londra di poche settimane prima:
Scusami, ma ho bisogno di una sigaretta, ci becchiamo dopo! probabilmente aveva usato un tono palesemente liquidatorio verso Geroge Clooney, affrettandosi poi ad uscire fuori al terrazzo del grande palazzo che li ospitava, imitando e seguendo il suo "amico" biondo.
Hai finito di pavoneggiarti qua e là per la sala? gli disse subito Heath dopo averlo visto arrivare.
Jake fece un sorrisetto diverito Si! rispose poggiando il premio a terra.
Heath sorridendo gli porse subito una sigaretta e l'accendino.
Il moro ringraziò con un cenno.
Ahh shit! Ci voleva proprio. si lasciò scappare dopo aver fatto il primo tiro.
Sei contento per il premio?
Jake rise e ad Heath sembrò quasi di vedere Jack Twist attravero quell'espressione.
Si, molto rispose il moro sospirando Anche se credo lo meritassi anche tu
L'altro alzò leggermente gli occhi al cielo Non è che me ne importi così tanto e alzò le spalle Secondo me la vita di un attore, ma anche di un artista in generale non si deve basare solo sui premi che può ricevere o meno.
Sono daccordo
Deve essere sicuro di quello che vuole.
Jake lo guardò
E tu cosa vuoi, Heath?
Furono parole pronunciate con semplicità, eppure Ledger sentì una punta di provocazione.
Spense la sigaretta avvicinando il viso a quello del moro che non aveva abbassato lo sguardo nemmeno per un secondo. Heath raggiunse le sue labbra.
Qualcuno sarebbe potuto uscire lì fuori, e vederli, era sicuro che anche Jake stesse pensando la stessa cosa, ma stranamente, e per la prima volta, questo non gli impedì di approfondire il contatto. Il moro lasciò la sua sigaretta e lo abbracciò per il collo.
Heath aveva sentito un assoluto bisogno di quelle labbra, fregandosene del resto.
Evidentemente erano anche un mezzo per sfogarsi (positivamente ovviamente) dopo i momenti di tensione e ansia che quegli eventi gli avevano portato.
Jake si staccò, sorridendo strofinando per un attimo il naso contro quello dell'altro.
E' inutile chiederti di stare con me stanotte, vero?
Heath lo guardò leggermente sorpreso Beh, con Michelle nei paraggi... ma non continuò visto che il moro aveva annuito, dandosi dello stupido da solo per averglielo chiesto, e conoscendo già la risposta.
Passerò la notte pensando al fantastico momento passato prima allora...
Ti riferisci al Batfa no?
Jake incrociò le braccia facendogli una linguaccia e pronto a rispondere alla battuta
Si...in effetti è meglio di un video porno!
Entrambi scoppiarono in una fragorosa risata.
Ti accontenti di poco però commentò Ledger
Certo che se tu volessi aggiungerci qualche altro elemento non mi dispiacerebbe affatto e questa volta il moro lo disse con tono volutamente provocatorio.
Heath lo prese ancor più sfacciatamente di prima, per i fianchi, poggiando poi la sua bocca sul collo di Gyllenhaal e cominciando a succhiare.
Tu se non fai delle bastardate non sei contento! sussurrò Jake percorso da brividi di piacere.
Guarda che sei stato tu a provocarmi! cercò di giustificarsi il biondo, ritornando poi a succhiare.
Cazzo, la barba punge lo sai...e...se ci vede qualcuno che cosa diciamo eh?
Heath si staccò dopo molti secondi di silenzio, dandogli un bacio leggero sulle labbra
Siamo attori, qualcosa inventeremo e sorrise Comunque, è piccolo, si vede appena finì, ovviamente riferendosi al succhiotto.
Lo spero per te, altrimenti giuro che ti bacio davanti a tutti.
Heath cominciò ad avviarsi verso la sala Non ne avresti il coraggio disse in tono di sfida.
Il moro recuperò il Bafta e lo raggiunse Ah no?
Heath aveva da una parte ragione e da una parte torto. Jake desiderava tanto farlo, ma quando ci pensava concretamente, aveva davvero una mancanza di coraggio. Non seppe bene per quale motivo. Forse sempre per quel rispetto che aveva per lui e per Michelle e la piccola Matilda.
Appena entrati, Ang andò loro incontro porgendogli due bicchieri di champagne.
Dobbiamo brindare! esclamò sorridente.
Heath e Jake si guardarono e dissero contemporaneamente con tono tra il lamentoso ed il divertito
Ancora?
                                                                                          *


Era in un dormiveglia insopportabile.
La mente continuava a pensare, nonostante gli occhi chiusi, per di più c'era un leggero senso di colpa che proprio non lo lasciava in pace e il cui motivo visto da occhi esterni sarebbe potuto sembrare una stronzata.
Parlare con Jake, essere in sua compagnia erano dei piccoli momenti speciali a cui per nulla al mondo avrebbe rinunciato.
Ma purtroppo quel giorno, era stato praticamente impossibile restare a parlare con il moro per più di un minuto.
La mattina lui e Michelle erano stati impegnati con i preparativi. I vestiti, la limousine, ma sopratutto aveva dovuto passare un 'ora ad aspettare che la ragazza venisse truccata e pettinata, il tutto in sua presenza, come se potesse far differenza...
Michelle era bella, senza dubbio. Quel vestito giallo le donava molto e si notava già la sua ripresa fisica post-parto. Tra l'altro, non aveva smesso un attimo di sorridere da quando si era alzata.
Il Red Carpet lo aveva passato con lei, ovviamente, mano nella mano, sorridendo a sua volta, però più per nascondere il nervosismo che per gioia.
Ancora una volta era stato invaso dall'ansia, che in eventi come quelli non tardava ad arrivare. Quel giorno era stata anche più forte, visto che non aveva partecipato alla cerimonia degli Oscar solo come semplice ospite, ma come candidato nella categoria "migliore attore protagonista".
Si era staccato da Michelle per una decina di minuti in cui, si era raggruppato insieme ad altri colleghi: Joaquin Phoenix, George Clooney, Phillip Seymour Hoffman e anche Jake.
Si erano salutati, lui desideroso di scambiare qualche parola più "intima" con il moro, che sicuramente aveva avuto lo stesso desiderio, senza però la possibilità di farlo, visto che Clooney glielo aveva "sequestrato" ed egli stesso fu occupato a conversare con gli altri due, poco prima che Michelle lo prendesse di nuovo per mano...
Avea sentito un peso al cuore.
Durante la cerimonia, Jake era stato posizionato purtroppo dietro di lui, e per evitare di farsi venire un torcicollo non si era girato quasi mai, se non quelle tre volte corrispondenti ai tre premi che Brokeback Mountain aveva ricevuto, congratulandosi un pò con tutti.
Jake invece era stato, come suo solito, più "dolce" e "palese".
Poco prima dell'annuncio del vincitore della categoria riservata al miglior attore protagonista, il moro si era sbilanciato in avanti, e gli aveva sussurrato all'orecchio:
Comunque vada, sei il migliore parole che gli fecero venire i brividi, ma che gli servirono anche a calmarsi.
Il peso al cuore si era fatto più pesante.
L'after party infine: da una parte era stato piacevole, grazie ai festeggiamenti, ma anche grazie ad una conversazione molto divertente con Joaquin Phoenix che si era dimostrato un ragazzo simpatico e semplice e con cui si era scambiato il numero di cellulare.
Ma purtroppo, quando finalmente aveva pensato di avvicinarsi al compagno, Michelle gli aveva detto di non sentirsi molto bene e che per evitare di dar fastidio agli altri, di voler andare via.
Quando con un sorriso e un bacio leggero sul capo le aveva preso la mano, salutato di sfuggita chi capitava e uscito di fretta, il peso al cuore era ormai diventato troppo grande
Ed era quello che lo teneva ancora sveglio, insieme ad un'insopportabile ronzio.
Decise di aprire gli occhi, e senza neanche rendersene conto spostò anche i piedi fuori dal letto e si alzò.
Sentì ancora quel rumore, provenire dal bagno, e ben presto capì essere la vibrazione del cellulare, che aveva lasciato sullo scaffale sopra il lavandino. Ebbe subito una mezza idea riguardo il mittente, l'unico che avrebbe potuto chiamarlo in nottata, ed infatti non rimase deluso.
Fece un mezzo sorriso, prima di rispondere
Jake? sussurrò, ma dall'altra parte non ci fu alcuna risposta
Jake...ci sei?
Fece aderire meglio il cellullare vicino l'orecchio, ma gli unici rumori che riuscì a sentire erano scomposti, e non di certo la voce del moro.
Staccò la chiamata e provò a richiamarlo, per ben due volte, ma non ottenne risposta.
Sentì una leggera preoccupazione e guardando l'orario constatò che l'after party doveva essere finito ormai da più di mezz'ora.
Forse fu una forza esterna, o forse ancora meglio la sua volontà, e ancora non se ne rendeva conto del tutto, ma si mise qualche indumento velocemente e dopo aver lasciato un biglietto a Michelle vicino al cuscino con su scritto "Sono uscito, torno appena posso. Non ti preoccupare, non è successo nulla" uscì dalla stanza, diretto a casa di Jake.
In macchina gli era salito un pò di nervosismo. Gyllenhaal doveva essere ancora sveglio, per forza, altrimenti non lo avrebbe chiamato. Ma perchè poi non aveva risposto? Che si trovasse in qualche guaio.??
A quell'ora, con la macchina, sembrò quasi di volare, visto che non c'era nessuno, e vista sopratutto l'ora, e in meno di mezz'ora riuscì ad arrivare davanti la casa del moro.
Provò a chiamarlo di nuovo appena sceso dalla macchina, ma nulla.
Il cancello automatico era chiuso, così fece il giro della casa e notò invece che quello laterale, più piccolo, era semiaperto. Entrò nella proprietà, ancora più preoccupato, e respirò a lungo per calmarsi. Le luci del piano terra erano accese solo da un lato, quello che corrispondeva al soggiorno, la porta dell'ingresso era socchiusa.Quegli ulteriori elementi non sevirono a farlo calmare e per un attimo il cuore si fermò, e non riuscì a non pensare al peggio.
Jake? lo chiamò spalancando la porta, per poi richiuderla alle spalle con rumorosità, e per farsi notare. Ancora non ebbe risposta e decise di spostarsi velocemente verso il soggiorno, e notando a terra il cravattino del moro.
Aveva già provato momenti di panico prima di allora, ma di sicuro quello li superò di gran lunga tutti.
Jake era steso sul divano, occhi chiusi, un braccio penzolante e la bocca aperta.
Cazzo! si disse scaraventandosi verso il ragazzo.
Cazzo! ripetè Jake!! JAKE!!! quasi urlò e dandogli qualche schiaffetto sulla faccia. Respirava, si, decisamente.
Dopo l'ennesimo schiaffo, il moro aprì gli occhi e fece un verso lamentoso.
Heath...che...c'è??
Il biondo cacciò fuori tutta l'aria che aveva trattenuto per la preoccupazione
Ma come che c'è? fece ancora mezzo nervoso Mi chiami, e non rispondi...ti chiamo e non rispondi, il cancelletto del giardino era aperto, e anche la porta, tu eri steso qui in una posizione che, cazzo mi hai fatto prendere un colpo!!! lo aggredì, ma senza rabbia.
Jake lo guardò senza capire e poi se ne uscì con una risata.
Heath alzò le braccia
Perchè cazzo ridi ora??
Non urlare ti prego...mi gira la testa rispose il moro mettendosi seduto e massaggiandosi con una mano le tempie.
Jake...mi spieghi cosa è successo? ritentò Heath sedensodi accanto a lui.
Gyllenhaal lo guardò, e sul suo viso comparve una specie di smorfia, e un attimo dopo rigirandosi, diede di stomaco sul pavimento.
L'altron lo sostenne immediatamente prendendolo per entrambe le spalle.
Shit Jake! Ma cosa cazzo hai mangiato? esclamò e gli ritornarono in mente alcuni momenti delle ore precendenti all'after party in cui più che mangiare lo aveva visto bere. Ora era tutto più chiaro. Doveva essere ubriaco.
Non mi sento bene disse scompostamente l'altro una volta "finito".
Vieni...andiamo in bagno, hai bisogno di una ripulita... fece Heath con dolcezza Ce la fai? e cercò di farlo alzare.
Jake era in condizioni orribili. Gli occhi lucidi, i capelli arruffati, i vestiti leggermente bagnati. Più che una riposta, fece qualche verso, e si lasciò portare in bagno.
Vomitò ancora, ma per fortuna solo un'altra volta. Heath lo aiutò a svestirsi, mentre al momento di lavarsi, Jake sembrò riprendersi, continuando però a lamentarsi di avere un forte mal di testa. Lo portò in camera poi e lo fece stendere, lasciandolo dieci minuti da solo, approfittandone per andare ad asgiugare il "bel regalino" che Jake aveva lasciato in soggiorno.
Come ti senti? fece entrando in camera e raggiungendolo sul letto.
Jake si girò leggermente e indicò la fronte. Heath gliela prese dandole un bacio e sentendola leggermente calda, ma forse era solo un'impressione.
Ora hai bisogno solo di una bella dormita
La stavo facendo...se tu non mi fossi venuto a schiaffeggiare! ribattè il moro, questa volta più energico.
Il biondo lo guardò con dispiacere
Scusa...è che mi ero spaventato...sono stato preso dal panico...avevo temuto il peggio e stasera non ti avevo nemmeno salutato e... ma Gyllenhaal si strinse violentemente a lui e si dovette interrompere.
Resta qui...ti prego lo disse sempre con quel tono lamentoso di poco prima, ma anche con dolcezza.
Aspetterò che ti sarai addormentato
Almeno per una volta quando te lo chiedo, ti prego, resta con me... lo interruppe stringendosi ancora di più al Heath.
Il biondo ricambiò l'abbraccio e poi con forza gli prese il viso guardandolo negli occhi.
A quello sguardo non avrebbe mai detto di no, non ci sarebbe riuscito, e non ci teneva neanche a provarci. Gli prese le labbra, l'unica cosa sensata che avrebbe potuto fare in quel momento, per entrambi. Jake ricambiò e dopo la calma iniziale, ci mise più intensità e passione. E non si limitò solo ai baci. Cominciò a muovere le mani furtivamente verso il bacino del biondo.
Heath ebbe l'istinto di fermarsi, ma poi pensò che non era quello ciò che Jake meritava, soprattutto dopo quella serata. Il moro non gliel'aveva detto direttamente, ma lui aveva capito il perchè di quella sbronza e si sentiva dannatamente un bastardo. In qualche modo doveva farsi perdonare.
Sei sicuro di stare bene? riuscì a dire, con la paura che Jake potesse avere un nuovo attacco di stomaco.
Tranquillo mi è passata...ma ora fammi stare bene come sai tu...
Quella frase lo spiazzò completamente e gli scappò anche una leggera risata prima di poter tornare sulle labbra.
In realtà, poco prima aveva sentito anche lui un certo "bisogno", quando aveva aiutato l'altro a svestirsi. Non era di certo la prima volta che lo vedeva in quel modo, ma forse in quel momento si era reso conto di sentire la mancanza del corpo dell'altro. Era un'emozione nuova e ancora difficile da definire del tutto, ma assolutamente piacevole.
Pensare al corpo maschile gli era sembrato molto strano, soprattutto all'inizio, ma visto che si trattava di quello di Jake allora le cose erano cambiate decisamente. Desiderava tutto di lui in quel momento e nessuno dei due si sorprese più di tanto quando il biondo, impegnato a baciarlo, spostò la sua bocca sempre più giù, fino al sesso dell'altro. Non era ancora di certo molto esperto in quel tipo di contatto, ma Jake non si era mai lamentato, e neanche in quel momento lo stava facendo, anzi, tutt'altro, quindi Heath non ebbe problemi a continuare, provandoci sempre più gusto...e sentendosi già al limite anche lui...
...
Aveva deciso di non addormenarsi, di lasciare Jake una volta che si fosse appisolato, ed invece, accompagnato dal respiro calmo dell'altro e dal viso finalmente più rilassato, si era addormentato anche lui.
Si era svegliato poi a causa di un leggero raggio di sole infiltratosi tra le persiane. Jake era girato dall'altra parte e dormiva ancora profondamente. Allungò il braccio verso la sveglia e lesse le 6:30.Si alzò silenziosamente ma allo stesso tempo frettolosamente. Nello stesso modo si vestì e con enorme dispiacere dovette andarsene, dando però prima un bacio leggero sul capo del moro.
Una volta in macchina, si accese una sigaretta e controllò il cellulare. Michelle non lo aveva chiamato. Se avesse avuto fortuna, sarebbe tornato a casa prima che potesse accorgersi di non averlo a letto accanto a se.
Sorrise, mentre accompagnato dalle prime luci del mattino, ripensò a poche ore prima, al momento in cui lui e Jake avevano fatto l'amore e in cui il moro gli aveva sussurrato
"Ti amo"

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Awwwwwww! Questo è uno dei capitoli che più preferisco di tutta la ff. Tra l'altro l'ho scritto tutto io.
Bene, e con questo abbiamo finito di "eventi" (come avrete notato è stato fatto un accenno anche ai Bafta's, i SAG e i DGA). Mi duole infatti dirvi che siamo arrivati quasi alla fine. Io e Ally siamo ancora in fase di elaborazione e scrittura degli ultimi capitoli quindi, abbiate solo un pò di pasienza e grazie ancora per la lettura!

@ Leia = grazie per gli ultimi commenti! I tuoi consigli sono stati molto preziozi. E ti dirò, è vero, come hai detto tu "certi copioni devono essere seguiti", ma non ci contare più di tanto ;) fino ad un certo punto sarà così', poi si vedrà =P  alla prossima! Baci.
   
 
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