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Autore: Muse    26/08/2005    14 recensioni
Ho letto molte ff di gente che veniva trasportata nella terra di mezzo ... e se fossero loro a capitare nel nostro mondo? Cosa potrebbe accadere? E chi ha ordito per mandarli tra di noi?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aragorn, Gimli, Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap

- La compagnia va in città -

 

Cap. 2

Nuove scoperte

 

 

Per prima cosa grazie a tutti per i commenti, non pensavo avrebbe avuto successo … è la prima ff che scrivo, quindi … Spero di non deludere le vostre aspettative con il secondo capitolo, auguro a tutti buona lettura e … recensite!

 

 

“Voi mi state dicendo che siete veramente Aragorn, Legolas e Gimli?! Il ramingo, il nano e l’elfo?!”

, si mia signora, e chi se no? Ma mi sembrate un po’ confusa …” confusa era dire poco!

“Solo una cosa … posso?” ed indicò le orecchie dell’elfo, se erano vere, le conclusioni erano due: o si era fatto una plastica, cosa assurda anche per il fan più scatenato del Signore degli Anelli, o era veramente un elfo.

Legolas le si avvicinò inclinando la testa. L’eflo emise un gridolino di dolore quando provò a tirargliene una … erano vere.

“Tienimi, ti prego, sto per svenire” e per la terza volta nella giornata Legolas la prese al volo.

“Vediamo di ragionare, innanzitutto non potete andare in giro vestiti così, va bene per un po’ ma poi rischiereste di finire alla neuro … venite a casa mia, vi troverò degli abiti adatti.”

“Grazie, mia signora!”

“E basta con sta mia signora, dama o fanciulla … Alis, solo Alis!”

Si avviarono verso la strada principale per prendere l’autobus, ma subito ci rinunciò vedendo la reazione di Gimli, che per poco non era stato investito, e tirando fuori l’ascia aveva urlato “stregoneria!”. Allora aveva optato per vie secondarie a piedi.

Dopo una ventina di minuti riuscirono ad arrivare sani e salvi a casa della ragazza: un appartamentino al terzo piano di una palazzina signorile. L’alloggio era piccolo, ma accogliente e ben arredato.

“Non toccate niente, sedete lì e state buoni, vado a vedere cosa riesco a recuperarvi … a proposito qual è la vostra taglia?”

“Taglia? Mia sign …Alis, non siamo dei fuorilegge …”

“Lasciamo perdere … farò io …” disse mettendosi una mano davanti agli occhi.

Quando tornò trovò Legolas in accappatoio … il suo accappatoio, notò con un moto di disappunto. Gimli stava addentando una coscia di pollo cruda, gliela tolse dalle mani “Dopo la cucinerò che è meglio!” ma per poco Gimli non le morse una mano per quell’affronto. Aragorn invece stava armeggiando con un telecomando della tv, senza capire perché se schiacciava uno di quei cosini colorati in quella scatola cambiavano le immagini, e andava a vedere dietro alla tele se c’era qualcuno.

Alzò un sopracciglio … meno male che avevo detto di non toccare niente …

Diede i vestiti ai rispettivi proprietari “Su, cambiatevi”.

Quando uscirono dalla camera sembravano quasi normali … se non si faceva caso al barbone di Gimli o alle orecchie di Legolas ovviamente, mentre Aragorn, Aragorn era perfetto!

Ma veramente si trovava davanti ai personaggi del Signore degli Anelli? Come diavolo avevano fatto ad arrivare fin lì? Se era uno scherzo …eppure gli occhi dei tre esprimevano sincerità.

Per Gimli aveva trovato solo dei vestiti da rappettaro, jeans mooolto abbondanti e felpa altrettanto larga,  prestati da suo nipote, gli unici abbastanza grossi da stargli.

Per Legolas e Aragorn si era fatta prestare invece degli abiti da suo fratello, un po’ più normali … due paia di pantaloni e due maglioni di lana.

“Bene, vedo che vi stanno a pennello …” ma rise nel vedere Gimli che cercava di sistemarsi il cavallo dei pantaloni, stiracchiandoli di qua e di là “i miei erano decisamente più comodi!” borbottò.

Anche Alis si era cambiata, si era tolta la gonna nera e la camicetta della divisa e ora indossava comodi jeans e un maglioncino rosa.

Prese dalla libreria degli spessi volumi ed alcuni dvd.  “Ora accomodatevi. Disse indicandogli il divano “So che avrete un milione di domande da farmi, ma lasciatemi prima parlare, poi risponderò a tutto. Allora, come si poteva spiegare a tre personaggi di un libro da dove venivano e dove si trovavano?

“Questo è il libro di cui vi parlavo” disse prendendo in mano Il Signore degli Anelli e passandolo ad Aragorn “Anni fa un professore universitario scrisse questo libro. Qui dentro è raccontata la storia da cui provenite, dalla partenza di Bilbo dalla contea alla …” era saggio riferire il finale del libro ai loro protagonisti? “…alla fine del viaggio di Frodo.”

Quindi tu sai tutto … di Sauron, di Frodo e dell’anello?” Legolas sembrava scettico.

“Si, io, come milioni di altre persone. Non l’ho letto solo io quel libro. E’ da sempre uno dei più letti.

Quindi vuoi dire che è come se fossimo finiti nel futuro e qui c’è scritto la nostra leggenda?” Aragorn era quello che riusciva ad arrivare per primo alle conclusioni … anche se non era proprio quello che aveva intenzione di dire.

“No, penso sia un pochino più complicato. Questo non è un libro di storia, ma un romanzo, un racconto inventato, da questo signore per l’appunto” disse indicando il nome sulla copertina “Lui ha inventato un mondo nuovo. Un mondo popolato di elfi, nani, uomini, hobbit, orchi … e lo ha scritto. Non ha scritto solo questo, ha scritto Lo Hobbit, dove racconta dell’avventura di Bilbo con in nani per sconfiggere il drago Smog, ha scritto numerosi racconti dove narra le vicende della Terra di Mezzo e del mondo di Arda, ne narra la sua creazione, l’avvento degli elfi, il risveglio degli uomini, persino la venuta di Sauron e la sua caduta per mano di Isildur. Riuscite a seguirmi?”

I tre scossero la testa, sembravano ancora più confusi.

Prese in mano i Racconti perduti “Ad esempio qui parla di te Legolas, narra della caduta di Gondolin e dice che facevi parte della casa dell’Albero …” prese fiato cercando altre parole.

“Io non so come siate diventati reali …”

Legolas si alzò stizzito “Noi non siamo diventati reali … noi siamo reali! Lo siamo sempre stati, io ho vissuto la caduta di Gondolin … ho combattuto contro i Balrog di Melkor, tutto quello di cui parli, che dici inventato da questo professore: NOI - LO - ABBIAMO - VISSUTO!” Se solo il giorno prima le avessero detto che l’indomani avrebbe assistito ad una sfuriata di Legolas ci avrebbe fatto su una grossa risata. Ora non più. Vedere quei lineamenti delicati stravolti dalla rabbia non era piacevole “Scusa, io non volevo dire …” Alis gli si avvicinò e gli pose una mano sulla spalla per cercare di calmarlo. Con tutta l’immaginazione che aveva potuto metterci leggendo il libro, non si sarebbe neanche avvicinata alla sua bellezza.

“Un momento, tu hai combattuto a Gondolin?!” Gimli sembrava divertito.

“Si, c’ero, cosa ci trovi  di tanto divertente?!” Legolas lo guardò incrociando le braccia.

Ma allora sei più vecchio di quanto pensassi … caspita se sei vecchio!” il nano rise sotto i folti baffi. Anche Aragorn si lasciò sfuggire un sorriso.

“Ehi, tu sei vecchio, io sono immortale!” Legolas sembrò ritrovare la pace per un attimo grazie all’intermezzo di Gimli, poi parlò di nuovo rivolto ad Alis, ma con voce più dolce rispetto a prima “Grazie per l’ospitalità Alis, ma ora io e i miei compagni dobbiamo rimetterci in marcia e ritornare … a casa”

Ma voi non potete uscire la fuori, questo non è il vostro mondo, qui è tutto diverso, non potete semplicemente rimettervi in marcia e camminare fino a Rivendell o a Gondor, qui non ci sono, non esistono!” Da qualsiasi parte venissero, che le loro storie fossero inventate o meno, sentiva che doveva aiutarli.

Aragorn finalmente si mise in mezzo “Legolas, ha ragione lei, lo sai, non sappiamo cosa sia successo, per quale tipo di stregoneria siamo finiti qui, non combineremmo niente la fuori da soli”

Legolas allargò le braccia in un gesto di resa “Ma per i Valar, cosa faremo?”

Ma che razza di cretina … come ho fatto a non pensarci prima … voi non eravate soli nel sentiero dei morti, giusto? C’erano altri raminghi …”

“Si, è vero, ma dove vuoi arrivare?” domandò Aragorn.

Ma solo voi siete stati portati qui, perché? Se fosse stato un qualche scherzo della natura verificatosi lì in quel momento tutti dovreste essere qui, invece ci siete solo voi tre!” Alis si illuminò.

“Un tradimento … no, non può essere Halbarad non avrebbe mai fatto una cosa simile!”

“No, non sto parlando di un tradimento, ma che solo voi tre siete stati trasferiti qui, perché qualcuno ha deciso di mandarvi qui … oppure via da lì, voi stavate andando a risvegliare i Morti, senza i morti non …” no, non doveva dirlo “non credo sia saggio rivelarvi il finale, comunque posso dirvi che è stata una scelta fondamentale.”

“Si, ma …”

Ma, ma … oddio, ma allora non ci siete solo voi qui!” era logico, non solo loro avevano contribuito alla sconfitta di Sauron, c’era Gandalf, e i piccoli Hobbit … forse persino Gollum

 

  
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