- La compagnia va in
città -
Cap. 2
Nuove scoperte
Per prima cosa grazie a tutti per i
commenti, non pensavo avrebbe avuto successo … è la prima ff
che scrivo, quindi … Spero di non deludere le vostre aspettative
con il secondo capitolo, auguro a tutti buona lettura e … recensite!
“Voi mi state
dicendo che siete veramente Aragorn, Legolas e Gimli?! Il
ramingo, il nano e l’elfo?!”
“Bè, si mia signora, e chi se no? Ma mi sembrate un po’ confusa …” confusa era dire poco!
“Solo una
cosa … posso?” ed indicò le orecchie dell’elfo, se erano vere, le conclusioni
erano due: o si era fatto una plastica, cosa assurda anche per il fan più
scatenato del Signore degli Anelli, o era veramente un elfo.
Legolas le si avvicinò inclinando la testa. L’eflo
emise un gridolino di dolore quando provò a
tirargliene una … erano vere.
“Tienimi, ti
prego, sto per svenire” e per la terza volta nella giornata Legolas la prese al
volo.
“Vediamo di
ragionare, innanzitutto non potete andare in giro vestiti
così, va bene per un po’ ma poi rischiereste di finire alla neuro … venite a
casa mia, vi troverò degli abiti adatti.”
“Grazie, mia
signora!”
“E basta con sta mia signora, dama o fanciulla … Alis, solo Alis!”
Si avviarono
verso la strada principale per prendere l’autobus, ma subito ci rinunciò
vedendo la reazione di Gimli, che per poco non era stato
investito, e tirando fuori l’ascia aveva urlato “stregoneria!”. Allora aveva optato per vie secondarie a piedi.
Dopo una
ventina di minuti riuscirono ad arrivare sani e salvi
a casa della ragazza: un appartamentino al terzo piano di una palazzina
signorile. L’alloggio era piccolo, ma accogliente e ben arredato.
“Non toccate
niente, sedete lì e state buoni, vado a vedere cosa riesco a recuperarvi … a
proposito qual è la vostra taglia?”
“Taglia? Mia sign …Alis, non siamo dei fuorilegge …”
“Lasciamo
perdere … farò io …” disse mettendosi una mano davanti agli occhi.
Quando tornò trovò Legolas in accappatoio …
il suo accappatoio, notò con un moto di disappunto. Gimli stava addentando una
coscia di pollo cruda, gliela tolse dalle mani “Dopo la
cucinerò che è meglio!” ma per poco Gimli non le morse una mano per quell’affronto. Aragorn invece stava armeggiando con un
telecomando della tv, senza capire perché se schiacciava uno di quei cosini colorati in quella scatola cambiavano le immagini, e
andava a vedere dietro alla tele se c’era qualcuno.
Alzò un
sopracciglio … meno male che avevo detto di non toccare niente …
Diede i
vestiti ai rispettivi proprietari “Su, cambiatevi”.
Quando uscirono dalla camera sembravano quasi normali … se non si
faceva caso al barbone di Gimli o alle orecchie di Legolas ovviamente, mentre
Aragorn, Aragorn era perfetto!
Ma veramente si trovava davanti ai
personaggi del Signore degli Anelli? Come diavolo avevano
fatto ad arrivare fin lì? Se era uno scherzo …eppure gli occhi dei tre esprimevano sincerità.
Per Gimli
aveva trovato solo dei vestiti da rappettaro, jeans mooolto abbondanti e felpa altrettanto larga, prestati da suo nipote, gli unici abbastanza
grossi da stargli.
Per Legolas e
Aragorn si era fatta prestare invece degli abiti da suo fratello, un po’ più
normali … due paia di pantaloni e due maglioni di lana.
“Bene, vedo
che vi stanno a pennello …” ma rise nel vedere Gimli
che cercava di sistemarsi il cavallo dei pantaloni, stiracchiandoli di qua e di
là “i miei erano decisamente più comodi!” borbottò.
Anche Alis si era cambiata, si era tolta la
gonna nera e la camicetta della divisa e ora indossava comodi jeans e un maglioncino rosa.
Prese dalla
libreria degli spessi volumi ed alcuni dvd. “Ora accomodatevi.”
Disse indicandogli il divano “So che avrete un milione di domande da farmi, ma
lasciatemi prima parlare, poi risponderò a tutto.”
Allora, come si poteva spiegare a tre personaggi di un libro da dove venivano e
dove si trovavano?
“Questo è il
libro di cui vi parlavo” disse prendendo in mano Il Signore degli Anelli e passandolo ad Aragorn “Anni fa un professore universitario scrisse questo libro. Qui
dentro è raccontata la storia da cui provenite, dalla
partenza di Bilbo dalla contea alla …” era saggio
riferire il finale del libro ai loro protagonisti? “…alla fine del viaggio di
Frodo.”
“Quindi tu sai tutto … di Sauron,
di Frodo e dell’anello?” Legolas sembrava scettico.
“Si, io, come
milioni di altre persone. Non l’ho letto solo io quel
libro. E’ da sempre uno dei più letti.”
“Quindi vuoi dire che è come se fossimo finiti nel futuro e
qui c’è scritto la nostra leggenda?” Aragorn era quello che riusciva ad
arrivare per primo alle conclusioni … anche se non era proprio quello che aveva
intenzione di dire.
“No, penso
sia un pochino più complicato. Questo non è un libro di
storia, ma un romanzo, un racconto inventato, da questo signore per l’appunto”
disse indicando il nome sulla copertina “Lui ha inventato un mondo
nuovo. Un mondo popolato di elfi, nani, uomini, hobbit, orchi … e lo ha scritto. Non ha scritto solo
questo, ha scritto Lo Hobbit, dove
racconta dell’avventura di Bilbo con in nani per
sconfiggere il drago Smog, ha scritto numerosi racconti dove narra le vicende
della Terra di Mezzo e del mondo di Arda, ne narra la sua creazione, l’avvento
degli elfi, il risveglio degli uomini, persino la venuta di Sauron
e la sua caduta per mano di Isildur. Riuscite a
seguirmi?”
I tre scossero la
testa, sembravano ancora più confusi.
Prese in mano
i Racconti perduti “Ad esempio qui parla di te Legolas, narra della caduta di Gondolin e dice che facevi parte della casa dell’Albero …”
prese fiato cercando altre parole.
“Io non so
come siate diventati reali …”
Legolas si alzò stizzito “Noi non siamo diventati reali … noi siamo
reali! Lo siamo sempre stati, io ho vissuto la caduta di Gondolin
… ho combattuto contro i Balrog di Melkor, tutto quello di cui parli, che dici inventato da
questo professore: NOI - LO - ABBIAMO - VISSUTO!” Se solo il giorno prima le
avessero detto che l’indomani avrebbe assistito ad una
sfuriata di Legolas ci avrebbe fatto su una grossa risata. Ora non più. Vedere
quei lineamenti delicati stravolti dalla rabbia non era piacevole “Scusa, io
non volevo dire …” Alis gli si avvicinò e gli pose una mano sulla spalla per
cercare di calmarlo. Con tutta l’immaginazione che aveva potuto metterci
leggendo il libro, non si sarebbe neanche avvicinata alla sua bellezza.
“Un momento,
tu hai combattuto a Gondolin?!” Gimli sembrava
divertito.
“Si, c’ero,
cosa ci trovi di tanto divertente?!”
Legolas lo guardò incrociando le braccia.
“Ma allora sei più vecchio di quanto pensassi … caspita se
sei vecchio!” il nano rise sotto i folti baffi. Anche Aragorn si lasciò
sfuggire un sorriso.
“Ehi, tu sei
vecchio, io sono immortale!” Legolas sembrò ritrovare la pace
per un attimo grazie all’intermezzo di Gimli, poi parlò di nuovo rivolto
ad Alis, ma con voce più dolce rispetto a prima “Grazie per l’ospitalità Alis,
ma ora io e i miei compagni dobbiamo rimetterci in marcia e ritornare … a casa”
“Ma voi non potete uscire la fuori, questo non è il vostro
mondo, qui è tutto diverso, non potete semplicemente rimettervi in marcia e
camminare fino a Rivendell o a Gondor,
qui non ci sono, non esistono!” Da qualsiasi parte venissero, che le loro
storie fossero inventate o meno, sentiva che doveva aiutarli.
Aragorn
finalmente si mise in mezzo “Legolas, ha ragione lei, lo sai, non sappiamo cosa
sia successo, per quale tipo di stregoneria siamo finiti qui, non combineremmo
niente la fuori da soli”
Legolas
allargò le braccia in un gesto di resa “Ma per i Valar,
cosa faremo?”
“Ma che razza di cretina … come ho fatto a non pensarci prima
… voi non eravate soli nel sentiero dei morti, giusto? C’erano altri raminghi
…”
“Si, è vero,
ma dove vuoi arrivare?” domandò Aragorn.
“Ma solo voi siete stati portati qui, perché? Se fosse stato
un qualche scherzo della natura verificatosi lì in quel momento
tutti dovreste essere qui, invece ci siete solo voi tre!” Alis si illuminò.
“Un tradimento
… no, non può essere Halbarad non
avrebbe mai fatto una cosa simile!”
“No, non sto
parlando di un tradimento, ma che solo voi tre siete stati trasferiti qui,
perché qualcuno ha deciso di mandarvi qui … oppure via da lì, voi stavate
andando a risvegliare i Morti, senza i morti non …” no, non doveva dirlo “non
credo sia saggio rivelarvi il finale, comunque posso
dirvi che è stata una scelta fondamentale.”
“Si, ma …”
“Ma, ma … oddio, ma allora non ci siete solo voi qui!” era
logico, non solo loro avevano contribuito alla sconfitta di Sauron,
c’era Gandalf, e i piccoli Hobbit
… forse persino Gollum …