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Autore: yuki21    09/05/2010    3 recensioni
Chi ha paura del vampiro cattivo? Non certo le gemelle Chan,o almeno, non entrambe.
Genere: Romantico, Dark, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Due braccia uscirono lente dalla pozza di sangue. Avvolsero la testa di An Leen come a proteggerla dal freddo pavimento. Lentamente, la sagoma del vampiro prese forma e mentre appariva dal nulla per alzarsi nuovamente, prendeva con se il corpo di lei. Quando Alucard fu nuovamente presente in scena, An Leen giaceva tra le sue braccia.
La guardò con infinita dolcezza, come nessuno potesse mai pensare egli fosse capace. Le accarezzò i capelli, ne ammirò il viso pallido e perfetto. Poi la strinse forte e le sussurrò in un orecchio
Ricordi? Mi hai chiesto cosa avrei fatto qual ora tu fossi stata in pericolo di vita. Mi hai chiesto se ti avrei salvato. Ti ho detto di no. Ma del resto, ti ho anche detto di essere crudele ed egoista. Ed è questo che sono, così spietato da condannarti alla dannazione eterna. C’è ancora un filo di vita in te, so che puoi sentirmi, quindi te lo chiederò solo una volta: vuoi davvero venire con me?
Non aprì gli occhi, non ne aveva la forza, disse solo un debolissimo si. Il vampiro sorrise soddisfatto. Poggiò in un delicato bacio le sue fredde labbra sul collo della ragazza.
- Bene, allora da oggi con te, io mi riprendo la mia anima. Tu sii custode del mio eterno dolore. Cammina con me nell’oscurità, amore mio.
Spalancò le fauci per chiuderle con forza sull’esile collo di Leen. Tanto era debole, che la ragazza non sentì nemmeno il dolore, ma riconobbe bene il sangue di lui quando egli, dopo aver avidamente bevuto da lei e aver morso un suo polso per riempirsi la bocca del proprio sangue, le donò il bacio eterno della dannazione.
Finito il suo rito, Alucard fece prendere in braccio a Seras il corpo di Leen.
- Agente, abbine cura mentre io vado ad esaudire l’ordine che la padrona mi ha dato.
- Si maestro!
Alucard il vampiro sparì in una moltitudine di occhi spaventosi per poi riapparire di fronte alla sua padrona.
- Mpf. Così sei tornato.
- Si padrona, perdonami l’attesa.
- Sono sempre io la tua padrona?! E An Leen?
- Tu sarai sempre la mia padrona, almeno fino alla fine dei tuoi giorni. Per quanto riguarda Leen, bè infondo, ti avevo detto che volevo una ricompensa stavolta. Diciamo che costretto dagli eventi, ho agito di testa mia. Ma non temere mia signora, sarò ben felice di prendermi cura di lei, tu non ne avrai nessun disturbo.
- Immagino. Comunque, facciamola finita, voglio tornare a casa. Butta via la spazzatura Alucard!
- Agli ordini Integra Hellsing!

Il vampiro rivolse tutta la sua attenzione al Maggiore. Rimase piuttosto deluso nel constatare che egli non era altro che una specie di robot.
- Sono molto più umano di te mostro! Io ho una mia coscienza, una volontà. Tu sei solo un mostro assetato di sangue, un essere senza anima, un abominio della natura!
- Al contrario, io sono molto più “umano” di te. Non sono riuscito a rimanere in eterno da solo. A differenza di te, il mio corpo per quanto immortale è divorato dalla solitudine. Nessuna delle vite che contengo può alleviare questo mio dolore. Del resto non trovi che abbia fatto qualcosa di terribilmente irrazionale nel voler a tutti i costi tornare da una comune mortale? Guardale, osservale, quelle sono le mie donne! Quale uomo umano è fortunato come me? Tu cos’hai? La tua guerra? Io l’ho terminata. Un corpo meccanico che vive all’infinito? Io lo distruggo oggi stesso. Soldati ai tuoi comandi? Sono tutti morti. Hai altri desideri? Non ne hai più i diritti. Non hai niente Maggiore, come 50 anni fa, sei inutile allo stesso modo.
Il vampiro si avvicinò al Maggiore e gli prese la testa con una mano, lo tirò su, più alto di lui, e con lo sguardo pieno di gioia gli disse – Nonostante ciò ti ringrazio. Mi sei stato utile infondo. Se non fosse stato per questo tuo patetico show, non avrei mai avuto la scusante di trasformarla. Vedi in questo modo….lei odierà te! Perché tua sarà la colpa di ciò che lei diverrà. E mentre odierà te, resterà sempre al mio fianco. La renderò forte, spietata, perfetta. Così quando si alzerà un nuovo nemico all’orizzonte, noi due banchetteremo insieme su un mare di cadaveri. Dimmi, è abbastanza frustrante per te sapere che il tuo sogno, ha invece realizzato il mio?

La domanda era retorica, al Maggiore non fu data la possibilità di rispondere. Con una sola mano, Alucard gli frantumò la testa. E con qualche colpo di pistola mandò in pezzi ciò che rimaneva di quel cumulo di ferraia.
Quando Seras raggiunse il maestro e le due donne, Inaho corse verso sua sorella. Mentre le accarezzava il viso, gli occhi di An Leen si aprirono ad un nuovo mondo. Il verde smeraldo non c’era più. Al suo posto un rosso cremisi scrutava per la prima volta una Londra distrutta.

10 Years Later…

Integra Farburke Wingates Hellsing, diretta discendente del primo Lord Hellsing, si divertiva a ridicolizzare nella scherma, il nipote di Lord Penwood.
A fare da arbitro all’incontro, Seras Victoria, l’agente vampira che con la sua semplice ombra, teneva sotto controllo tutto il maniero ricostruito e messo a nuovo della Hellsing.
Poco distante, una bella donna dai corti capelli rosso fuoco, lavorava a qualche strano progetto, schiavizzando un ragazzo poco più giovane di lei che la fissava con occhi pieni di ammirazione.
- E non starmi così appiccicato William! Piuttosto, hai terminato gli esercizi al poligono?
- Emmh, signorina Chan, le armi che mi ha detto di usare sono un po’ troppo pesanti per me…
- Cosa?! Ma se Seras usa solo il mignolo per alzarle! Sono due semplici pistole, persino io riesco ad utilizzarle senza lamentarmi!! Sei un disastro!!

Dalle loro spalle, due sinistre figure sbucarono praticamente dalle ombre del muro. Una molto alta, vestita di rosso con spettinati capelli neri. Teneva una mano leggermente alzata per consentire alla sua dama di appoggiarvisi con grazia infinita. L’altra appunto, in un lungo abito nero ornato da pizzi raffinati, camminava al suo fianco con i lunghi capelli rosso fuoco sciolti dietro le spalle. Lasciò la mano del suo compagno per correre ad abbracciare l’altra rossa – Inaho, non trattare male il signor Salas. Lo sai che suo zio era un soldato agli ordini della Royal Knights of Protestant Order. Insieme al Comandante Bernadotte, ci ha praticamente salvato la vita. Sii gentile con lui.
Il ragazzo arrossì violentemente. Le due donne si somigliavano molto a parte per il colore degli occhi, ma lui sapeva bene che colei che parlava era un vampiro. Quindi la temeva e l’ammirava allo stesso tempo. Nonostante ciò, non poteva non trovare più bella l’altra ragazza per quanto mostrava un volto più adulto di An Leen. Il giovane si alzò deciso a tornare al poligono per riuscire a sparare con quelle diavolo di armi.
- An Leen, non montargli la testa, o non me lo toglierò più dalle scatole!
- E allora? Ormai hai una certa età, dovresti sposarti, non hai motivi di rimanere vergine a vita, tu!
Osservò sua cugina con fare malizioso – Smettila impertinente o ti infilzo il cuore con un paletto di frassino!
- Che metodi antichi Integra…ti bastano le parole per uccidermi, fidati!
Era un vampiro. Sua sorella non era più umana, era un vampiro dotata di una forza sovraumana. Eppure per Inaho, restava sempre la sua gemella, anche se sapeva che non sarebbe più invecchiata. Alla fine Inaho aveva deciso che lei e sua sorella non erano speciale perché mischiate a dna non umano, lo erano perché nonostante tutto, erano rimaste sempre capaci di amarsi, anche ora, così diverse.
- Integra non perderà mai la sua virtù, è troppo preoccupata a trasformarsi in una ghouls, per quanto mi riguarda, se venissi morsa io, non potrei assicurarti di lasciarti in vita cugina.
Sua sorella e sua cugina drizzarono le orecchie nella sua direzione, ma Inaho si stava già allontanando – Seras, vieni con me. Andiamo a sparare un po’.
- Si signorina Chan!
La vampira le andò fedelmente dietro.
An Leen guardò con affetto sua sorella allontanarsi, si voltò verso Integra e le disse – In realtà va a verificare che il signor Salas non si faccia saltare qualche dita della mano con le sue armi.
- Già, immagino di si. Piuttosto, ho del lavoro per voi due.
I tre si impegnarono in una breve discussione, quel poco che bastava per impartire ai due vampiri dei nuovi ordini.

Quando la notte scese, sul tetto della residenza Hellsing due bellissime e spaventose figure, osservavano il cielo.
- E’ strano sai, non sentir più freddo stando quassù.
- E’ uno dei vantaggi di essere vampiri mia cara.
- Suppongo di si. Domani partiremo per una nuova missione insieme. Pensavo..ora che sono come te, che mi nutro di sangue umano e i miei occhi non sono più del colore dei prati, ti piaccio ancora come una volta Alucard?
Il vampiro sorrise tirando a se la donna – Quando ti guardo, i tuoi occhi per me sono sempre color smeraldo. E per me, sei sempre fragile e delicata come prima. Le cose non sono cambiate, come allora, non permetterò mai a nessuno di nutrirsi di te. Nessuno deve toccarti perché solo io ho il compito di trascinarti giù nell’abisso.
- Anche tu non sei cambiato, sei egoista e crudele come sempre. Ma come ti ho detto quel giorno, la mia risposta è ancora una volta SI. Portami giù nell’abisso con te, portami dove vuoi, ma sempre con te.
La strinse ancora di più a se e la baciò con passione. Mentre lei nascondeva il volto sul suo petto, Alucard pensò che infondo non mancava molto perché lei fosse per sempre del tutto sua.
Certo, ora doveva dividerla ancora con la sua gemella e con la sua padrona, ma infondo, la vita di un essere umano non è altro che lo sbattere d’ali di una farfalla per un vampiro.
E lui era il vampiro più spietato del mondo.

   
 
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