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Autore: SaraGranger    09/05/2010    4 recensioni
non so che dire xD..non chiedetemi da dove mi è uscita perchè non ne ho la più pallida idea..non credo nemmeno che sia così carina ma sta a voi giudicare...eccovi i pensieri di Harry dopo il coronamento dell'amore tra i suoi amici secondo il mio punto di vista..ditemi che ve ne pare un bacione Saridda^^
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solitudine insensata

Era da un po’ di giorni che Harry Potter si sentiva solo. Gli capitava spesso di camminare per i corridoi deserti senza una meta precisa, con la mente vuota da qualsiasi pensiero e solo uno strano peso al cuore. Solitudine. Sapeva di non essere davvero solo ma gli eventi dell’ultimo periodo gli attanagliavano la mente trasmettendogli quell’irrazionale senso di abbandono. Da quanto i suoi due migliori amici avevo finalmente deciso di mettere nel fodero le asce di guerra e di dichiararsi, lui si era trovato spesso a fare il terzo incomodo. Non gli andava di stare nella stessa stanza quando i due neo-piccioncini iniziavano a coccolarsi recuperando tutto il tempo perso ad insultarsi. Era indubbiamente felice per loro ma quella situazione gli stava stretta. Aveva sempre temuto l’arrivo di questo momento e si era sempre chiesto quale ruolo gli sarebbe stato affidato dopo, e la sua più grande paura, quella di rimanere in disparte, si era avverata come nel peggiore dei suoi incubi. Non che non stessero più insieme ma quel silenzioso accordo che era esistito fino ad ora, che li aveva fatti diventare “il trio” si era rotto inevitabilmente facendoli diventare “il duo più uno”, e a lui questo non piaceva. Quando inevitabilmente litigavano e lui si trovava nella stessa stanza non riusciva più a pensare che forse sarebbe dovuto intervenire perché gli sembrava una cosa troppo intima perché lui si immischiasse, si sentiva fuori da ogni loro modo di approcciarsi, si sentiva escluso dal loro modo di scherzare perché in qualche maniera c’era sempre un sott’inteso che lui non poteva afferrare, del quale non faceva parte. E così come ora fuggiva dalla Sala o dall’aula o da qualsiasi posto dal quale i suoi amici iniziavano ad assumere il ruolo di fidanzati. Tornando nella Sala Comune di Grifondoro li aveva trovati spesso abbracciati sul divano con Ron che le accarezzava un braccio ad occhi chiusi e lei che leggeva un libro intrecciando l’altra mano con lui. Li aveva trovati così felicemente innamorati e contenti che ne era stato invidioso, non di loro ma della loro felicità e complicità, quella stessa complicità che prima aveva anche lui con loro e che ora sembrava essersi persa.

Sbuffo passandosi una mano tra i capelli e sentendosi un po’ in colpa ed egoista per i suoi pensieri. Mormorando la parola d’ordine entrò nella Sala Comune trovandoli entrambi lì. Lei seduta a terra e persa in chissà quali ragionamenti mentre compilava una pergamena infinita per il tema di Trasfigurazione e lui comodamente seduto sul divano intento a fissarla estraniandosi completamente da mondo. Harry sentì una fitta all’altezza del cuore invidiando ancora una volta il loro rapporto. Hermione alzò la testa di scatto forse accortosi della presenza del moro.

-Harry ciao!- esclamò allegra alzandosi e stiracchiando le braccia -dove sei stato? Ci siamo chiesti se non ti fossi perso per le scale Hogwarts- continuò sorridendo allegra e andandosi a sedere vicino Ron che prontamente le passò un braccio sulle spalle.

-io..ero in giro- e la sensazione si ripeteva. Era come aveva detto lui, un duo più uno, il trio non esisteva più- vado a letto, non vi vorrei disturbare- li vide scambiarsi un occhiata consapevole e complice prima che Ron parlasse.

-Harry come puoi disturbare? Siamo noi Ron e Hermione, siamo il trio e se tu continui a scappare come hai fatto da quando io e Hermione stiamo insieme che fine farà la nostra amicizia? Non te ne andare sempre, ci manca stare tutti e tre insieme, non ti sentire a disagio siamo sempre noi!- Harry si fermò nell’atto di salire le scale immobilizzato da quelle parole. Sorrise sereno prima di tornare indietro e sedersi sul divano.

-vuoi farti battere ad una partita a scacchi?- Harry annuì felice vedendo Hermione alzare gli occhi al cielo ed esclamare un -presuntuoso- partito dal cuore. Infondo non era solo e non lo sarebbe mai stato. Aveva i suoi due migliori amici sempre vicino, anche se un po’ più intimi tra di loro, ma erano sempre gli stessi, e loro erano il magico Trio che nessuno e niente avrebbe mai separato sul serio.

  
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