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Autore: Freya Crystal    10/05/2010    8 recensioni
- Ciao principe azzurro. Cosa ci fai qui? -
Lui mi fissò spalancando gli occhi, come stordito. Sembrava
stesse cercando di mettere ordine nella sua testa. Decisi di aiutarlo.
-    Io mi chiamo Mary Alice. E tu, bel
principe? Sei un principe, non è vero? –
-    Mary Alice… -
sussurrò lui con voce morbida e carezzevole. Mi
ricordò quella del mio papà, rassicurante e dolce.
Feci una smorfia e distolsi lo sguardo dalla finestra, sconsolata.
-    Perché sei triste? Che ti
prende? –
Tornai a guardare il principe. – Tanto è inutile
che io parli con te. Tu non sei reale. E’ meglio se cerco di
dormire, la notte è appena cominciata. –
Il principe rise e il calore di quel suono solleticò il mio
cuore. – Io non sono reale? Sei sicura? Toccami, e ti
dimostrerò che sono veramente qui. –
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Precedente alla saga
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Prologo


Nei primi anni del Novecento viveva la famiglia più felice, fortunata, e di conseguenza invidiata, di tutto il Mississippi.
I signori Brandon, giovani e innamorati sposi e genitori di una splendida bambina, abitavano nel quartiere più agiato e sicuro dello stato. Le loro vite si erano incatenate, condannando l'una a vivere per l'altra. Ma si sa, la felicità è l'aspirazione più grande a cui l'uomo possa arrivare, e averne troppa è pericoloso.
La bambina che preannunciava di portare altra gioia ai Brandon già prima di prendere forma nella pancia della madre, portò solo mali e sventure. Per i primi quattro anni di vita, non fu altro che una fragile creatura capace di riscaldare i cuori della gente con la sua risata cristallina e di suscitare il riso sulla bocca di chi si soffermava sulla sua chioma corvina spettinata, ma dopo che ebbe varcato la soglia dei cinque anni, per Amelia e Jefferson Brandon divenne una spina nel fianco.
Forse furono l'invidia del vicinato, il livore provato per le uniche due persone che erano riuscite a costruirsi il loro personale mondo da fiaba, a sgretolare la felicità dei Brandon, incarnandosi nel corpo della povera Alice. Fatto sta che da quando la piccola si tuffò piangendo tra le braccia di Amelia per comunicarle che il suo fratellino, allora nel  ventre della madre, sarebbe soffocato e nato morto, non sbagliò.
Due anni passarono, tra l'esasperazione e il timore dei Brandon per la loro stessa figlia ogni volta che qualcosa accadeva nel modo descritto da Alice mesi prima.
Amelia era di nuovo incinta. Alice non disse mai che il bambino sarebbe morto.
Samantha nacque in buone condizioni di salute e crebbe diventando più bella di Alice. Ma nonostante ciò, la sorella maggiore non dimostrò mai di detestarla.
Fu all'età di otto anni che Alice svegliò i genitori nel cuore della notte con i suoi singhiozzi interminabili. Continuava a ripetere con voce tremolante che Samantha sarebbe caduta dalla finestra e si sarebbe spezzata l'osso del collo. Amelia e Jefferson promisero alla primogenita che avrebbero sorvegliato la sua sorellina e che le avrebbero impedito di affacciarsi alla finestra, ma ciò non bastò a respingere la morte inesorabile che arrivò per portarla via.
I Brandon non seppero mai più cosa significasse la parola felicità.
Svolto il funerale della loro adorata Samantha e ripresisi dal dolore, fecero rinchiudere Alice in un manicomio.
- Non mi lasciate! Non mi lasciate! Io vi voglio bene! Mamma, papà, voglio stare con voi, vi prego! – ripeté Alice, disperata, quando i medici la trascinarono via di casa.
Ma in quell'addio mai voluto da Alice, non ci furono gli occhi pieni di lacrime della madre a salutarla, né il sorriso cordiale del padre, che lei a stento ricordava di aver visto dopo i suoi primi anni di vita, a darle conforto. Ci furono solo le spalle di una donna invecchiata e resa stanca dal dolore della perdita subita, e la porta di casa che si chiudeva sbattuta da Jefferson. Il rumore che tale gesto produsse, fu la fine del primo capitolo della storia di Alice, l'ultimo rintocco della vita che non gli era stato concesso di vivere.


*******


Spazio dell'autrice: questa fanfiction ha come protagonista Alice. Narra la sua storia, da quando lei viene portata al manicomio a quando diventa una vampira. Cercherò di riempire i buchi lasciati dalla Meyer al riguardo, sperando che ciò che ho in mente di scrivere sia degno di questo compito.
Ovviamente modificherò i fatti, soprattutto la parte in cui diventerà una vampira.
Spero che qualcuno mi lasci un commento ;)
  
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