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Autore: lupakkiottina    11/05/2010    1 recensioni
Cosa avrei mai potuto volere per il mio aldilà?, cosa mi sarei dovuto aspettare, di sicuro tutto, fiamme, torture, pene eterne, tutto.. ma mai questo immenso vuoto..
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora è qui che finiscono tutti.. Dopo. Non avrei mai immaginato un posto così, un posto del genere, avevo immaginato qualcosa di più violento, come fuoco, fiamme, diavoli con i forconi. Nulla a che vedere con questo posto.

Il buio è caldo come una coperta d’inverno, la quiete è padrona di questo posto mentre i miei occhi si abituano. C’è uno specchio, lo riconosco, l’ho visto tempo fa ad hogwarts, quando Harry Potter, colui che mi ha ucciso, mi sfidò al primo anno. Sorrido, una delle poche volte che l’ho fatto da quando sono divenuto quello che sono, insomma Voldemort. Mi avvicino allo specchio, fino a far riflettere la mia immagine. Sono di nuovo bambino, vesto gli abiti di quel giorno in orfanotrofio.

Così è questa la mia condanna. Rimanere per sempre bambino, impotente, solo magia allo stato puro, senza che io sappia come dominarla, bambino. Il periodo purtroppo più brutto che ho passato, confinato in quell’orribile posto sudicio in cui tutti stavano alla larga da me, in cui io ero solo.

D’altronde lo sono sempre stato, solo intendo. Lo Specchio riflette un’altra immagine. I miei genitori. Oddio, sto piangendo davvero?. Quanto tempo è passato, il mio viso non aveva più sentito lo scorrere di una lacrima su di se, ne la mia bocca ne aveva più assaggiato il dolceamaro sapore.

Mio padre mi  guarda e mi prende in braccio baciando mia madre. Io sorrido.

Mi siedo per terra, ora ho capito qual è la mia pena per l’eternità. Guardare tutto ciò che non posso avere, che non avrò mai, e guardare ciò che ho tolto ad altri.

Nessuna pena sarebbe mai stata peggiore di questa.

- Thomas.. – silente, mi è venuto a trovare fino quaggiù? A cosa devo l’onore?.

- Thomas, non piangere, sai che lo specchio riflette tutto quello che il cuore vuole.. tu non lo vorresti per caso?..- sorrido nell’oscurità senza smettere di fissare lo specchio e le immagini. Intanto nello specchio la mia vita scorre, mi fa vedere cosa sarebbe potuto essere.

Mi assale la nostalgia, sono solo un bambino in questa assurda dimensione. Dov’è l’inferno che mi aspettavo? Dove sono le pene eterne fatte di frustate, fatte di dolore fisico? Cos’è questo posto?

Assurdo, il mio cuore scoppia di felicità mentre guardo lo specchio. Ma qui dentro è tutto buio.

- Thomas questo è il tuo cuore, sei dentro te stesso, tu hai sempre voluto qualcosa, ma è sempre stato nascosto dentro di te, nel buio di tutta la sofferenza che il mondo ti ha inflitto.. tu gliel’hai restituita, purtroppo però, non è così che il mondo gira signor Riddle, la tua pena per l’eternità, è rimanere intrappolato dentro il tuo cuore, per vedere le facce di tutti quelli che ti hanno fatto male, vedere tutti quelli a cui la tua bacchetta ha tolto la vita.. poi c’è lo specchio.. –

Infatti vedo molte facce, dolore, scherno, disprezzo, odio, ammirazione, rispetto, timore.

Ma rimango a guardare lo specchio, mamma e papà, il dolore di tutto quello che ho fatto non vale nulla, in confronto alla gioia che il mio cuore avvizzito comincia a pompare di nuovo nelle mie vene, il mio più grande dolore è anche la mia più eterna gioia..

  
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