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Autore: the angelus    12/05/2010    5 recensioni
Come promesso Vi posto il punto di vista in parallelo di Alessandra (MY LIFE -MICHELLE) Alessandra si ritroverà con un addio doloroso, ma a riportarla alla vita ci saranno i suoi amici ed il destino... "Solo due parole ed io capii che tutto era finito, spento, quel fuoco era spento non ardeva più nel suo petto, e nel mio?"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E' con infinita gioia e immensa soddisfazione che aggiorno l'ultimo capitolo di questa storia...o meglio del POV di Alessandra, giuro sono commossa e soddisfatta di me stessa. Voglio ringraziare chi mi ha spinta a proseguire con questo racconto che fu partorito e iniziato tre anni orsono e che per colpa di brutti periodi personali e scarsità di idee si bloccò per un bel pò di tempo.. Ringrazio la mia musa...E. (per questione di privacy solo iniziale =) Alla fine del capitolo per i ringraziamenti...

(consiglio, ascoltate questa canzone mentre leggete http://www.youtube.com/watch?v=EKAc7ounMkk)

 “Mi dispiace devo andare via, ma sapevo che era una bugia…quanto tempo perso dietro a lei..che promette poi non cambia mai…strani amori, mettono nei guai…ma in realtà…siamo noi”

Era passato più di un mese da quel giorno in montagna e di Michelle nemmeno l’ombra lontana, era semplicemente sparita, volatilizzata… Avevo sentito per un telegiornale che lei era a Los Angeles per girare un film, non ne sapevo nulla…e non l’avevo più sentita. Agosto aveva lasciato spazio all’arrivo di Settembre che si portò con sé l’autunno, foglie che cadono, colori che iniziano a farsi sempre più scuri..praticamente rispecchiava tutto ciò che avevo dentro, la mia evoluzione… dall'estate all'autunno.. Un albero nudo senza foglie

-Ale...dai impegnati...rimani concentrata....tra due giorni si va in scena..-

Due giorni...due giorni... la nostra prima esibizione, e debuttavamo dove??? In Villa Black!!! dovevo star concentrata su cosa?? era una presa in giro tutto ciò, qualcuno si divertiva a prendermi in giro... Michelle dove cavolo sei.. Stavo iniziando ad uscir di testa, mi mancava da morire...mi mancava lei, il suo sostegno, il suo sorriso ma soprattutto i suoi occhi, che cavolo stava combinando? Doveva esser successo qualcosa, non si faceva sentire..forse...forse non poteva, cioè per via del film....ma non poteva mandar un messaggio, una lettera, una cartolina, un piccione o uno stupido gufo?? mi manchi amore mio, mi manchi come quando cerco Dio...e l'assenza di te..è un vuoto dentro me!!

-Aleeee....la base è iniziata, vuoi partire???-.

-Scusa, scusami tanto..-

Cristiano mi aveva ripreso, aveva ragione..per lui questo spettacolo era tutto, ok anche per gli altri..Ricky era elettrizzato, Mattia...beh era lì che sognava chissà quante migliaia di persone di fronte a noi...MirKo ad ogni pausa si preparava il salto finale con la chitarra in mano. Tutti completamente su di giri, beh tutti tranne me, cioè si mi importava, ma semplicemente non riuscivo ad esser felice

-Ale bisogna chiamar Thomas...deve darci una mano con le luci e l'impianto acustico...domani abbiamo il permesso d'entrar in Villa per sistemar il palco,le luci eccetera...senti se anche lui può darci una mano-

Annuii così tanto per dimostrargli che avevo ascoltato...avevo ascoltato?

Chiudevo gli occhi e sentivo di nuovo la sua voce, ma più tempo passava più mi sentivo solamente una fra tante fans, che ti adorano e ti ammirano..ma io ti amavo... non proprio la stessa cosa. Avevo giurato a me stessa che non mi sarei messa in internet a trovare notizie tue, non ascoltavo più il telegiornale per paura di trovarmi una tua notizia di fronte. I corsi erano ricominciati e pure il mio lavoro...era tutto tornato alla triste realtà e solitudine di mesi fa... ogni  tanto sentivo passare una moto di fronte a casa mia ed io illusa mi lanciavo alla finestra sperando di trovar ancora quelle due gocce di ghiaccio che mi scrutavano dentro, pronte a stupirmi e a vivermi come solo lei sapeva fare.

Mi misi seduta un attimo e il mio sguardo si perse nel vuoto, la mente continuava a stampare stupide foto di noi due..avevi detto solo un paio di settimane…avevi detto che mi avresti chiamata… Presi il telefono in mano, ormai stava diventando una pessima abitudine..pessima perché..semplicemente non vi trovavo ciò che volevo..

-L'hai più sentita?-

“...e l'aspetti ad un telefono..litigando che sia libero..con il cuore nello stomaco, un gomitolo nell'angolo, li da sola..dentro un brivido, ma perché..lei non c’è..”

Abbassai lo sguardo, sconfitta, delusa e umiliata..avevo provato diverse volte a chiamarla..

-no..cioè..quando è arrivata in America mi ha chiamato un paio di volte…ma era sempre più fredda, sembrava quasi uno stupido obbligo..-

E poi non l’avevo più sentita…semplicemente il telefono suonava, squillava a vuoto…e ad ogni squillo il mio cuore rallentava il suo battito..mi aspettavo sempre di sentire la sua voce risponder a quel dannato telefono. Quel dannato cellulare…lo guardavo e lo riguardavo..in attesa di chissà cosa.. ma semplicemente questo non suonava, non voleva suonare…che dovevo fare? L’attesa di sue notizie mi logorava, mi distruggeva.. ogni giorno che passava era una pugnalata dritta al petto, mi sentivo stupida..mi sentivo illusa, mi sentivo una sciocca ragazzina…innamorata..Dio che male fa l’amore!!!

“..e sono..strani amori che fanno crescere e sorridere, tra le lacrime ..quante pagine lì da scrivere, sogni e lividi..da dividere”

Ogni tanto mi perdevo a rilegger quei sms, quante parole dolci, quali frasi speciali…ma erano menzogna o una triste verità? Ed ogni santissima volta, mi veniva da piangere..il suo ricordo faceva male, il suo ricordo bruciava come un pugno nello stomaco, che cavolo stava succedendo e perche?

Il cellulare squillò e come sempre mi prese un groppo in gola, con timore e speranza cercai di legger il display…io lo speravo, speravo con tutta me stessa, ma il suo nome non c’era…due calde lacrime scesero e Miryam decise di risponder al posto mio.

-Ragazzi è Thomas…ci invita tutti al The Club stasera…ha detto che riesce a farci ottenere dei pass..-

Una serie di urli riempirono l’aria…ma io non riuscivo ad esser felice, una serata in disco non poteva coprire il vuoto che avevo dentro…non si può dire semplicemente “basta” e ripartire liberi e felici, non volevo drammatizzare troppo la cosa, ma non riuscivo a trovare un punto a favore… il punto era semplice…Michelle era ancora o no la mia ragazza??

L’ennesima telefonata a cui non aveva risposto mi portava sempre più giù nel baratro di chi sa con certezza che sta piombando addosso la parola FINE..

…sono amori che..spesso a questa età…si confondo dentro a quest’anima…che si interroga senza decidere, se è un amore che..fa per noi..”

-Non esiste…Ale..tu ci vieni…venisse giù anche il Padre Eterno ma tu ci vieni…-

-a fare cosa Mimi?? Mi sono stancata…sto male…non ce la faccio…-

-Non dire cazzate…sai quante storie ti puoi fare ancora?? Ok giuro, Michelle mi ha deluso…non la credevo così meschina…oddio non sappiamo nemmeno cosa sia successo..-

-E’ sparita, semplicemente sparita…a me da intendere che non mi vuole più tra i piedi!!-

-E allora??...non era lei quella giusta…e basta….una storia come questa…è normale alla nostra età..un amore confuso…e allora??-

-Io l’amo…e non riesco a smetter di provare questo sentimento lo capisci??-

Vero, io l’amavo…diamine se l’amavo, non era un amore confuso, era semplicemente amore…un magnifico, dolce, immenso, stupido amore!!

Seguendo ovviamente la mia logica, mi ritrovai in top nero e pantaloni bianchi in mezzo ad una pista da ballo…

I miei amici, strani ma unici…credo d’averlo già detto…ma voglio loro un bene immenso, sono i miei fratelli e la mia Mimi è la mia gemella…Ecco appunto, Cristiano abbracciò Riccardo e si misero a ballare stretti stretti, vicini vicini… alzai gli occhi al cielo…che dementi..ma fu proprio quel mio gesto che mi squartò il cuore… Nel privè in alto sopra le nostre teste…una sagoma sinuosa, capelli lunghi, un corpo che non potevo confondere nemmeno in mezzo all’intera popolazione umana. Iniziai a farmi largo tra la gente, agivo d’impulso, senza ragionare..era la mia testa o Michelle era qui?? Se era qui perché non mi aveva detto nulla? Era illusione, doveva esser un gioco della mia mente malata, non poteva esser qui… Ero divisa a metà, una parte di me gridava “no..no non può esser lei…impossibile..non deve esser lei..”  mentre l’altra metà scoppiava di gioia “è lei…è lei ed è qui…”  Raggiunsi una scala, ma a sbarrarmi la strada un gorilla..

-Mi dispiace qui non si può salire…-

-Ma io la conosco..conosco la ragazza…sono Alessandra…ditele che sono qui..-

-Mi dispiace ho ordini precisi…-

Fanculo…non dovevo piangere….no cavolo niente lacrime, niente lacrime…

“..quante notti perse a piangere…rileggendo quelle lettere, che non riesci più a buttare via…dal labirinto della nostalgia…Grandi amori…che finiscono…ma perché..restano…nel cuore..”

Quelle gocce salate spingevano agli angoli per uscire e solcare le mie guance..non sarebbero uscite mai, non volevo che uscissero..ero stanca di piangere, non dovevo piangere..basta basta e ancora basta..

Le pareti nere all’interno della discoteca sembravano una presa in giro, nere come il mio umore, un nero pece profondo.. Uscii fuori, avevo bisogno di un po’ d’aria, dovevo riflettere..una morsa al cuore non mi permetteva di farlo…presi il cellulare e provai nuovamente a comporre quel numero che ormai corrodeva la mia mente..uno, due…tre squilli… quella dannata lacrima approfittò del mio momento di debolezza e scese lungo tutto il mio viso… quattro squilli…cinque…nulla, mi arresi. Tornai dentro, cercavo di far mente locale sul come era costruito il privé…come si accedeva? Sembravo impazzita, sotto l’influsso di una sostanza chiamata amore o disperazione…andavano a braccetto.. Cercavo di rintracciare Thomas, magari poteva aiutarmi, doveva aiutarmi.. si e come glielo spiegavo. Passò più di un’ora, erano ormai le tre e la gente cominciava a lasciare la discoteca, mentre io continuavo con la mia crisi mistica..Camminavo come una cretina cercando di capire cosa succedeva in alto in quel privé, non si capiva nulla, non riuscivo a capire se fosse lei o meno!! Rischiavo una paralisi continuando a guardare in alto, ma dovevo aver qualche indizio, dovevo capire…ma purtroppo non si vedeva nulla, la gente si era spostata più all’interno.

Ormai erano le quattro…

-Mimi…io vado, ho sonno-

Che fare arrendersi? Non avevo molte speranze, dovevo lasciare la discoteca…tra qualche ora dovevamo esser in piedi per preparare tutto l’occorrente in Villa Black, che culo!!

Voltai la testa verso l’uscita VIP, infondo lei era questo no? La vidi…era lì…era lei… ne ero più che certa, più che sicura, più che tutto…era lei, lei e ancora lei…

Corsi, saltai la transenna, giuro che se dovessi rifar quel salto a mente lucida mi sarei ammazzata…Un vichingo si avvicinò a me per placarmi, ma non mi avrebbe fermata…

-Micheellleeee…-

Si voltò…era lei…lo sapevo!!!! Fece un cenno al tizio, oddio più che tizio sembrava un mutante.. comunque, eccola lì…si allontanò appena dalle altre persone e mi aspettava…era bella, non l’avevo mai vista così truccata se non in televisione, stupenda..che magnifica visione che…

-Stronza!!!-

Si scusate mentre il mio cervello era bloccato in quell’immagine il resto del corpo si avvicinò prepotente a lei facendo partire uno schiaffo che non arrivò però a destinazione perché lei lo bloccò con un ghigno alquanto sinistro e qui partì il mio epiteto!

-Prego?-

-Hai sentito bene…sei sparita per un mese…e dico un mese….e non ti sei più fatta sentire..ma…-

Mi fermai, non continuai con il mio fiume di parole perché lei era ferma con il mio braccio bloccato tra le sue mani, mi fissava con fare mediocre…appunto con un fare molto mediocre…tentai un passo indietro ma lei teneva bloccato il mio braccio e anzi con un colpo mi avvicinò di più a lei.. non…non stava sorridendo, ma forse più ghignando, non era dolcezza ciò che spuntava dalle sue labbra…sembrava, no no..non sembrava ma era diversa, qualcosa in lei mi spaventava..che le era successo?

-Lasciami…- le sussurrai..

-Lasciarti? È tutta la serata che mi cerchi e vorresti andartene? Vuoi che ti lasci?-

Un attimo, stavamo parlando ancora del braccio o di cosa? Di nuovo quelle dannate lacrime… mi veniva da piangere, lei mi stava facendo piangere.. mi sentivo piccola, infinitamente piccola..volevo piangere ma non dovevo.

-Allora, dimmi lo vuoi veramente?-

Mi soffiò sul volto, sibilò con una sottile linea di cattiveria..si avvicinò al mio volto, voleva baciarmi…sfiorò le mie labbra con le sue..

-lo vuoi??-

-no…-

Risposi senza nemmeno pensarci, ero preda del suo gioco..così…pericoloso…avevo paura, ma l’amavo… non riuscivo a resisterle.. leccò appena il mio labbro inferiore, chiusi gli occhi..ma la sentii rider appena…

-non conosci il gioco…-

No, non lo conoscevo…non conoscevo questo suo giocare con me, non conoscevo la persona che avevo di fronte…che le succedeva?? Sembrava agisse d’istinto, un qualcosa di animale… sembrava avesse capito che ero in suo totale potere…non potevo resisterle.. stavo piangendo..

Mi fissò…sentivo un freddo dentro, quei suoi occhi prima così dolci e fragili ora mi squarciavano l’anima con il gelo che vi era dentro… ero…ero uno stupido gioco per lei? Era tutto finto allora? Finto e finito… ma perché io continuavo ad amarti in un modo così forte che mi facevo male?

“..strani amori che vanno e vengono nei pensieri che li nascondono, storie vere che c’appartengono, ma si lasciano…come noi..”

Dovevo lasciarmi alle spalle il suo gioco, il suo volto e i suoi ricordi…ma…non ci riuscivo… una parte di me voleva allontanarsi da questo momento, scappare…l’altra invece voleva restare con lei…

Mi accarezzò appena il ventre, vaffanculo… in questo momento ero il suo giocattolo, e non riuscivo a tirarmi indietro legata dal suo ricordo e dall’amore che provavo.

Mi trascinò in Villa, in camera sua…mi facevo schifo da sola, mi aveva ferita e continuava a ferirmi ed io stupidamente mi inchiodavo a lei…

Riempì un bicchiere con qualcosa…

-do..do..dobbiamo parlare..-

-Non è mia intenzione, mi dispiace..-

Iniziò a baciarmi, con una foga pazzesca…il suo era solo desiderio, le sue mani cercavano di togliermi il top…mi staccai..

-No…no Michelle…non puoi farlo…non voglio..-

-Non me ne frega gran che se tu non vuoi!-

Un fulmine, l’ennesimo che colpiva il mio cuore…dovevo trovare un parafulmini altrimenti sarei morta se continuavo così..

Michelle continuava con il suo gioco, non riuscivo a resisterle…il mio corpo non voleva resisterle..mi fece stender sopra il letto, e si mise sopra di me..non capivo se tutto ciò fosse un incubo o realtà… lei voleva solo sesso, lo percepivo.. e si capiva, il mio corpo mi tradiva mentre la mia anima soffriva.. era deleterio tutto ciò era un sadico gioco e lei sapeva che non potevo resisterle… ero come una bambola nelle sue mani, talmente rapita da lei da esser incapace nel mio giudicare.

Il mio corpo mi tradiva, mi faceva male… era un folle gioco…e chi ama è colui che soffre… non potevano esser false tutte le cose passate assieme, ma ripensandoci..l’avevano chiamata in America per fare sto benedetto film.. è un’attrice!!!

Si allontanò appena da me ma in quell’attimo la sentii entrare in me, i miei muscoli si contrassero, sentii il respiro spezzarsi…ora iniziava la parte più diabolica… lei era così..audace ed esperta.. mentre il mio corpo si ammutinò staccandosi completamente dal mio cervello. Mi portò all’apice, quelle maledette lacrime... questo maledetto corpo..questo mio dannato cuore… questo mio malato amore!!

Si alzò dal letto, prese una vestaglia in raso nero… e tirò fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette, ne portò una alla bocca e l’accese…fumava?? Da quando?? No, che era successo alla mia Michelle?? Nemmeno l’attrice più brava poteva recitare così bene, non capivo…non..

-Vuoi bere qualcosa?-

Alzai lo sguardo verso lei…ma appena mi scontrai con i suoi occhi un senso di vergogna mi colpì in pieno portandomi ad abbassare lo sguardo..

-no…no grazie…possiamo parlare…ti prego!!-

-sinceramente non mi interessa parlare…-

-Che vuoi da me…?-

-Sai perché ti ho portata qui?? Perché non ho mai trovato nessuna che scopa come te!!-

Non potevo sopportare altro, mi rivestii e puntai verso la porta, me ne volevo andare con quel briciolo di orgoglio che mi era rimasto…

-Dove te ne stai andando…?-

-Secondo te? Me ne vado a casa…-

-Rimettiti a letto…la tua auto è a 35 km da qui…l’hai lasciata in disco ricordi?-

Lei era ancora lì, in quella terrazza che guardava il cielo…non mi degnava di uno sguardo, anzi sembrava quasi rapita nel guardare oltre..

-Beh…la recupero…anche a piedi non mi interessa…non resto qui a fare la tua puttana!!!-

Fu allora che si voltò e mi fissò, spense la sigaretta e avanzò verso di me, ve lo giuro…mi metteva i brividi, sembrava una stronza con la S maiuscola, feci qualche passo indietro ma non servì a molto. Non appena mi fu di fronte, soffiò l’ultima nube di fumo contro di me…

-Se non ricordo male…sei la mia ragazza giusto? Fidati…se fossi una puttana a quest’ora saresti già fuori dalla stanza…- un sibilo…quasi agghiacciante

-Perché mi tratti così? Dove è finita la ragazza di cui mi sono innamorata?-

Era un incontro di sguardi…pregai di non cedere…dovevo tener botta, non dovevo mollare…non potevo.. Michelle voltò lo sugardo, avevo vinto??  Si allontanò e uscì dalla stanza..

-Mettiti a dormire…-

Sussurrò poco prima di chiudersi la porta alle spalle.

“…strani amori fragili…prigionieri…liberi…strani amorii…mettono nei guai…ma in realtà..siamo noi.. strani amori!”

Al mattino seguente o meglio poche ore dopo, mi risvegliai con una stranissima sensazione..stavo dormendo contro il petto di Michelle, ma cosa ancora più strana, il suo braccio era attorno al mio fianco..inutile, stronza o non stronza ero innamorata persa di questa ragazza. Restai un altro paio di minuti in questa posizione, impregnando il mio cervello con il suo dolce e bastardo profumo..ma non potevo restar qui ancora per molto, non dovevo continuare a pugnalarmi. Mi bloccai a guardarla, un ultimo dolce ricordo, la luce soffusa della stanza mi regalavano questo ultimo momento, la sua pelle così bianca, era più pallida di come me la ricordavo..ma sempre bellissima, i suoi tratti nobili.. le rubai un ultimo bacio, un ultimo tenero bacio…

Mi alzai, tentai di non svegliarla..presi le scarpe in mano e cercando di far meno rumore possibile uscii dalla stanza.. e poi come avrei fatto? Richiusi la porta delicatamente, trattenendo quasi il respiro..lentamente, piano…piano…espirai…bene, feci qualche passo…

-Buongiorno…-

Maledetto…infame….

Saltai urlando, quel pinguino di Gustave era risbucato fuori per l’ennesima volta…lo fa apposta dai…non può esser casuale, cioè da dove usciva…Mio Dio che infarto..

-Sa..salve…io ehm..stavo..-

-Prego..l’accompagno alla sua vettura…-

Deglutii..mi spaventava sto tizio…lui si avviò camminando per quel labirinto di pareti, arazzi e varie armature…ed ogni volta mi incantavo a guardarle, oddio non troppo perché ci scommettevo il mio biglietto per il concerto della Pausini che se le fissavo troppo si sarebbero voltate tutte assieme nella mia direzione. Stavo dicendo…stavo seguendo il “maledettopinguinoindemoniatochespuntafuoridaognidove”, mi accompagnò di nuovo di fronte alla discoteca, mi fece scender dall’auto, lui rientrò..ma prima di ripartire aprì il finestrino..

-Glielo avevo detto…si faccia furba… -

Richiuse il finestrino e si allontanò.

Guardai l’ora, gli altri si stavano preparando per andar sistemare il palco e le luci in Villa, non ce l’avrei mai fatta, avevo sonno e un senso di nausea. Salii in auto e contemporaneamente composi un numero

-Ciao, sono io… ti va di venir da me un po’? non sto molto bene..-

La voce dall’altra parte riagganciò dopo avermi assicurata che nel giro di dieci minuti sarebbe arrivata da me!!

Mia madre era già a lezione, infondo quelle giovani menti non potevano crescere senza il suo prezioso aiuto.. Mi preparai un minimo di colazione, tanto per mandar giù un boccone… il campanello suonò…era arrivata…le aprii il portone, la sentii salire…i passi riecheggiavano tra le scale…

-Ciao Ale…- Aveva il fiatone…eh eh, diciamo che mi tenevo in forma grazie a queste rampe di scale…

-Ciao Irene . . .vieni..-

La giornata passò abbastanza velocemente, le raccontai tutto, se stavo sbagliando o meno non mi interessava, sentivo il bisogno di parlare con qualcuno che mi conosceva molto bene, volevo svuotare il contenuto della mia anima addosso a qualcuno di importante e lei mi sembrava la persona più adatta. Piansi nel raccontare tutto, piansi calde lacrime ma più piangevo più sentivo il mio cuore alleggerirsi di ogni pensiero, lei mi capiva, lei mi ascoltava, lei mi abbracciava…lei era un salvagente pronta a  salvarmi da questo mio malessere interiore. Non passai il pomeriggio a piangere, perché questa pazza ragazza mi trascinò fuori a mangiar un gelato, mi accompagnò al parco e lì passammo il resto del pomeriggio, sedute nella nostra cara panchina, panchina che aveva visto nascere due storie d’amore.. quella con Irene e quella con Michelle..si stava molto bene qui, guardai Irene…come era cambiata, stavo bene, mi faceva stare bene.. ci scambiammo uno sguardo..e le nostre labbra si avvicinarono..

“..strani amori…fragili…prigionieri…liberi…strani amori che non sanno vivere, ma si lasciano come noi..”

Non riuscii nemmeno a sfiorar quelle dolci labbra perché il mio cellulare squillò interrompendo quella piccola magia che c’eravamo create con tanta innocenza e tanta dolcezza…dovevo rientrare in casa, ma almeno una piccola parte della mia ferita era stata curata, sapevo che Irene c’era…avevo capito quanto fosse cambiata…

-Vengo a prenderti alle 17 domani…-

-Grazie…-

-Non ti abbandono Ale…te lo prometto!!-

Con questa promessa nel cuore ritornai a casa…

Ecco arrivato quel maledetto 25 settembre e come promesso Irene era sotto casa mia alle 16.57, la puntualità era sempre stata il suo forte, al contrario mio, infatti per non smentirmi, anche questa volta mi ritrovai in intimo con una gamba incastrata in un paio di pantaloni, quando lei mi suonò il campanello. Saltellando su una gamba sola, schiacciai il bottone per aprire porta e portone, contemporaneamente squillò pure il mio cellulare quindi con estrema fatica saltellai fino al divano ruzzolando in modo plateale sul cuscino.

-Se me lo dicevi prima avrei trovato pure io un abbigliamento adatto!!!-

Sorrisi, mi voltai..Irene mi stava fissando sorridendomi di risposta ed io da gran cretina ero distesa per terra, in intimo, con una gamba incastrata nei pantaloni ma con il cellulare in mano.

-Sono in ritardo lo so…-

-cavolo speravo fossi così per me, che delusione…-

-Nulla che tu non abbia già visto… dai devo far veloce, dobbiamo esser in Villa tra venti minuti!!-

 

Cristiano aveva fatto le cose per bene, aveva messo in mezzo anche il comune di Milano, aveva trovato degli sponsor per la serata, in modo da non subire spese, c’era un punto ristoro con un tendone e poco più in la il palco..e che palco!!! Come credo voi abbiate capito, la nostra band era una cover della Pausini, ok i miei capelli mi fregavano, ma era uno strappo alla regola dai!!!

Gli altri due gruppi erano una cover di Ligabue e l’altra della Nannini, conoscevo già la cantante di vista mentre il sosia di Ligabue non l’avevo mai visto. Miryam mi aveva detto di non preoccuparmi per i costumi di scena, lei era l’addetta appunto al trucco e ai costumi e questo spaventava un po’ tutti…

Ogni tanto l’occhio correva verso l’imponente Villa, sperando di trovar quei due occhi che tanto ti turbavano l’anima, ma così non fu!! Arrivò anche Thomas che si portò dietro tre ragazze, dovevano darmi una mano, erano il coro di sfondo…avevamo già provato qualcosa tutti assieme e ci eravamo divertite parecchio.

-Salve a tutti sono Michelle…-

Ero distratta, non mi ero accorta del suo arrivo…mi voltai verso quella voce…eccola lì…sempre più dannatamente bella, sembrava avesse fatto un patto con il demonio per esser ogni giorno più bella! Al suo fianco la cugina, sembrava che questa controllasse tutta la situazione..

-Chi è la mora al fianco di Michelle?-

-E’ sua cugina Kathryne…come fai a non conoscerla!!- Risposi ad Irene.

-Bene miei cari ospiti, come ben sapete…questa serata la presento io..-

Qui si fermò un attimo e sussurrò qualcosa alla cugina, la quale ghignò sotto ai baffi, da quando andavano così d’accordo??

-con chi devo parlare per la scaletta?-

Cristiano si fece avanti, mentre gli altri due gruppi iniziarono le prove sia acustiche che coreografiche.

Mancava mezz’ora all’inizio dello spettacolo, la gente stava arrivando…ed era anche più di quella prevista, che orgoglio!! Io mi stavo preparando rinchiusa dentro il furgone, eravamo il terzo gruppo che suonava quindi circa un’ora e mezza e sarei salita su quel palco, qualcuno aprì il portellone..Michelle…

-Eccoti qua!!!-

-che vuoi Michelle!!-

-nulla, eri scappata così..senza salutarmi…-

Entrò nel furgone richiudendo lo sportello, lei era già pronta…pettinata e truccata..perfetta in tutto il suo splendore, il suo pallore faceva contrasto con i suoi capelli ed i suoi occhi di ghiaccio…sembravano quasi ancora più chiari e ancora più freddi di allora.

-Se vuoi aiuto chiamo il parrucchiere e il truccatore…come preferisci!-

Dunque…non riuscivo ad inquadrarla, non capivo se al momento fosse bene o male..paradiso o l’inferno.

-No tranquilla mi arrangio…-

Ecco che mi saltava nuovamente l’ansia, quel senso di disagio così estremo che mi logorava dentro…avevo una battaglia e un carnevale che esplodeva nella mia testa.. l’amavo e l’odiavo, ma come già detto amore e odio vanno a braccetto!! Mi fregò, approfittando del mio momento di distrazione mi baciò, mi rubò l’ennesimo bacio…stavo impazzendo, non potevo continuare così..

-Devo scappare…mi stanno cercando, devo dar inizio alla serata..-

Come era comparsa così sparì lasciandomi nuovamente quella bufera dentro…portai l’indice ad accarezzare le mie labbra..poi stringendo la mano a pugno colpii forte la parete…

-Maledizione!!!-

Mi prendeva di testa, mi trascinava in un turbinio di emozioni e poi mi lasciava lì per terra con della ruggine in bocca.. lei stava giocando con la mia testa, mi sembrava d’esser un burattino e i fili li teneva stretti tra le sue mani.

Stavo riscaldando la voce, mentre i ragazzi accordavano i strumenti e Miryam curava i particolari del nostro abbigliamento.

-Ale..Ale…il guanto eccolo qui..-

Mi aveva procurato una copia del famoso guantino azzurro, bellissimo, poi mi passò dei bracciali in pelle..poi portò un cappello di quelli eleganti, assieme ad una collana lunga con la croce, occhiali grandi e dalla lente arancione-marrone e un paio di bracciali in pelle per il suo amato Mirko…si beh doveva assomigliare a Gabriele Fersini…

-Ale…sei pronta??-

Ok, ecco il punto critico..il mio problema con il pubblico..dovevo vincere la paura..dai…lì fuori ci saranno state si e no cento persone cosa volete che sia…dovevo farcela..dovevo..

-Gente…porco fenicottero..c’è tutto il giardino pieno di gente…ci saranno quasi seicento/settecento persone-

Grazie Riccardo…grazie..

-E’ la presenza della Contessina e quel film che deve fare che attira…-

Mattia smorzò un po’ i toni..

-Forza Gente…seguiamo la scaletta…se sbagliamo facciamo finta che sia tutto calcolato e in culo alla balena!!!-

Irene mi trascinò un attimo in disparte…si tolse il suo braccialetto preferito, una catenina con un lucchetto e un cuore, e me la porse

-Questo lo conosci…dammi il braccio…voglio che tu lo indossi come portafortuna!!-

-Grazie mille…mi servirà…-

-Io sarò lì in prima fila…se hai paura..guardami, incrocia il tuo sguardo..io ti darò forza…-

Ecco arrivò il nostro turno… un abbraccio di gruppo…e via sopra quel palco… chiusi gli occhi.. “anche se non mi conosci..ti prego Laura…dammi la forza!!” si ero decisamente fissata…ma è un onore cantare le sue canzoni!! Ripensai al suo LIVE IN SAN SIRO….ecco..dovevo prender esempio da lei…

I ragazzi erano entrati…le luci erano abbassate, io dovevo aspettare l’attacco dopo i due giri di apertura…

-Ale…buona fortuna…-

Mi voltai e il mio perfido angelo era dietro di me, bellissimo come sempre…un angelo caduto dal cielo e pronto a trascinarmi nel suo inferno…cosa ti era successo?? Eri cambiata…perché?

-Grazie…-

-Ti aspetto in camera mia finito il concerto…se ti va…-

-Devo andare tocca a me…-

Mi tirò a sé, la guardai, uno scontro di sguardi, portò il suo volto vicino al mio collo, poi lentamente si avvicinò all’orecchio..

-Non sarai la mia puttana, ma la sua si…vero Ale?? –

La spinsi lontano da me..

-vaffanculo Michelle…-

Voltai le spalle, la sentivo ridere…era diventata un qualcosa di diverso, pura cattiveria…dovevo lasciarmi lei e il suo mondo alle spalle. Passai quella linea invisibile che divide il palco dalla realtà..i miei problemi dovevo lasciarli fuori da quella linea…adesso ero semplicemente Pausini…no, non la Pausini ma semplicemente Pausini…dovevo dar libero sfogo a tutta la rabbia cantando, esplodendo…

-IO Canto…le mani, in tasca e canto…corro nel vento e canto!!-

La passione che urlava dentro di me, tutto quella dannata passione e amore che provavo per Michelle… quella dannata passione che alberga in tutti noi, sopita e in agguato e sebbene inaspettata ed indesiderata, si ecciterà…spalancherà le mascelle ed urlerà. La passione ci governa, detta legge a tutti noi.. che altro ci resta? La passione è la fonte dei momenti migliori… la gioia dell’amore, la lucidità dell’odio e l’estasi del dolore.. Se potessimo viver senza, conosceremo di sicuro la pace, ma saremmo esseri vuoti, stanze buie ed inutili…senza passione saremmo come morti.

-Dedico questo concerto..a tutti coloro che credono nella musica… dedico questo concerto alle donne che hanno due palle così…-

Applausi, applausi che mi riempivano il cuore.. mentre quegli occhi di ghiaccio cercavano di distruggerlo, mi portavano alla pazzia, sembrava si divertisse a mandarmi fuori di testa, non sopportavo più tutto ciò. Io ed i miei amici prendemmo gli ultimi applausi, ero felicissima, era andato tutto alla grande, mi sentivo quasi bene…anche se quel senso di disagio caratterizzato dalla presenza di due pezzi di ghiaccio continuavano a togliermi ossigeno.

Poco prima che le luci si spensero…urlai un

-Fate l’amore…stanotte!!!-

Dietro le quinte mi raggiunse Irene…aveva un sorriso che mi riempiva di gioia, mi abbracciò forte..

-Dovevi imitarla anche nel suo modo di chiuder vero??-

Risi ed abbassai lo sguardo…

-Sei stata fantastica…-

La sua voce..ancora e ancora Michelle..mi congelai…alzai lo sguardo… mi stava logorando…

Basta Michelle…ti prego smettila, non sopportavo più tutto ciò, il mio cuore sanguinava…il tuo ricordo bruciava e tu questo lo sapevi e ti divertivi a sparger sale sulle mie ferite…angelo maledetto…un angelo di ghiaccio…un angelo…

Irene si avvicinò a me, come scudo..come fuoco..come vento…e mi baciò…sentii un piccolo ghigno che nasceva tra quelle labbra…percepivo comunque che non si sarebbe arresa..ma io avevo scelto..mi staccai da quel bacio, fissai la Contessina…presi la mano di Irene e me ne andai oltre, passato e presente che si incrociavano…. Un ricordo e un sapore troppo forte da cancellare… sarebbe mai sparito questo gusto di ruggine?? Il tuo viso, i tuoi occhi, il tuo sapore..il tuo cuore….addio per sempre Michelle!!!

“…mi dispiace devo andare via…questa volta l’ho promesso a me…perché ho voglia di un amore vero…senza te!!!-

Quella sera..il sipario si chiuse due volte… la fine del concerto…e la fine di uno strano amore!!

 

Eccoci qua...non disperate, non odiate nessun pg... ho lasciato comunque una finestra aperta per una possibile continuazione, dovrò aspettare che i vari pg ricomincino a perseguitarmi per scrivere ancora...

Passo ai ringraziamenti...un ringraziamento particolare va alle mie due più care commentantrici Mizar19 e la cara Hacky87 =) grazie ancora...

manga_girl: prima recensire e prima ad aver risposta =) grazie mille per i complimenti..spero veramente che questa storia ti sia piaciuta, spero d'esser stata all'altezza e daverti trasmesso determinate emozioni...grazie mille... alla prossima!!!!

mizar19: spero tu ora possa scoprire le tue carte, certo manca ancora la ciliegina sulla torta di Michelle...che anche in quel capitolo ci saranno delle facce di questa medaglia (boh a me più che na medaglia sembra un cubo!!) comunque, spero che questo mio racconto ti sia piaciuto e grazie di cuore per il tuo affetto =) alla prossima!!!!

Hacky87: Grazie di cuore per il tuo supporto, spero che tutto ciò ti sia piaciuto.. vorrei sapere cosa ne pensi di questo racconto, e tranquilla l'ippica non fa proprio per me =) a presto e grazie mille per i complimenti e l'affetto... alla prossima!!!

Asterope: Vorrei proprio sapere cosa ne pensi... lo so che aspetterai con ansia la finale di Michelle perchè da lì capirai e colmerai i tuoi dubbi...cosa ne pensi?? grazie mille...alla prossima...!!

Grazie a chi ha messo le mie storie tra le preferite e cioè: Asterope, Hacky87, Lost_Soul, manga_girl, Nessie, Nessuno, Rayne91,_darkyneesan_; grazie a chi l'ha messa tra le ricordate e le seguite: MorriganJo, Asterope, Criscoty, Davil 09, Davilgirl89, Hinanaru, Lost_soul, Maria_Sharapova, Mizar19, Piccola Peste, Sasangel, Shirok.

Grazie anche a chi ha perso tempo nel legger questo mio racconto... mi piacerebbe sapere cosa ne pensate... un abbraccio da Angelus =)

P.s. ---> la continuazione http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=709177&i=1
   
 
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