CAPITOLO
QUATTORDICESIMO
JOY
Ovvero
QUELLA NELLA BOCCIA
PER I PESCI
- Andael,
si può sapere che diavolo vuoi adesso?- esclamò, incrociando le braccia davanti
al petto. L’Apprendista la guardò con un sorriso ebete
- Ciao
Joy! Questi sono i miei amici!-
- Ciao,
ciao, ciao.- fece lei, senza grande interesse – Mi spieghi perché non mi lasci
mai dormire in pace? L’ultima volta che mi hai chiamata ho fatto un brutto volo
giù dalla torre di Isengard!- Andael guardò la giovane: era esattamente come la
ricordava.
- Chi è
lei?- chiese Legolas, che guardava la ragazza con aria inquietata
- Lei è
Joy, per gli amici Spiritylla.- la presentò l’apprendista di Saruman
- Ovvero
quella scema nella boccia dei pesci!- esclamò Joy, irritata.
Aveva
l’aspetto di una qualunque ragazza: aveva i capelli lunghi, color crema, un
viso gradevole e dei grandi occhi azzurri. Solo che era molto più…
inconsistente. Sembrava davvero un piccolo fantasma molto combattivo
- Joy è
la figlia del Nazgul numero 7- spiegò Andael, con aria fiera
L’intera
Compagnia lo fissò come se avesse appena detto che la foresta stava andando a
fuoco.
- Sì, sì.
Non fate quelle facce, adesso.- sbottò Joy – quand’era ancora vivo e vegeto,
mio padre aveva una figlia. Una figlia tanto scema da… oh, beh, non
v’interessa…-
Improvvisamente,
era diventata molto vaga. Andael scoppiò a ridere
-
Raccontaglielo, dai! Ti prego! Dai!!-
- Va
bene. Ho inghiottito l’anello di mio padre. Ecco la terribile verità. Il resto
è abbastanza dubbioso, anche se sono convinta sia stata colpa di un mago con
dei problemi, di un armigero che andava a letto con la mia mamma e, ovviamente,
dell’Oscuro Signore. Quando mi sono svegliata c’erano degli strani maghi che mi
guardavano con aria seria. Per quanto ne so, sono un Nazgul al contrario. Non
per niente ho questo notevole look.-
Joy fece
una piroetta su sé stessa. Effettivamente, se non assomigliava ad un Nazgul…
aveva gli stessi identici vestiti dei fantomatici cattivoni, solo che erano
completamente bianchi (salvo una grossa ed imbarazzante macchia rosa sulla
spalla. Problemi in tintoria)
- E Typho
dov’è?- chiese Andael, guardandosi intorno – di solito quanto ti chiamo è già
qui a farci le feste!-. Spiritylla alzò gli occhi al cielo, batté le mani e… e
un grosso cavallo inquietante uscì dal fiume, scuotendo la testa per liberarsi
dall’acqua. E bagnando tutti i presenti.
Come la
sua padroncina, anche lui era uguale ai destrieri malefici dei Nazgul. E anche
lui era tutto del colore sbagliato. Era lilla. Qualcosa di imbarazzante, sul
serio.
- Che
questo insegni ai bambini a non succhiare i pendenti dei genitori.- commentò
Konstantin, soddisfatta. Typho si voltò verso di lei, incamminandosi nella sua
direzione con passo circospetto. Quando le fu di fronte, socchiuse leggermente
la bocca, tanto da far passare un’enorme lingua rosa. Lingua che,
immancabilmente, finì sulla faccia della ragazza.
- Che
schifo.- commentò Boromir - chissà cosa mangia quella bestia.-
- Solo
tofu e the verde biologico.- controbatté subito Spiritylla – e comunque si
comporta più da cane che da destriero malvagio. Dobbiamo aver sbagliato
qualcosa quand’era piccolino.-
- Ad ogni
buon conto.- riprese Andael – ti ho chiamata per qualcosa di estremamente
serio.-
- Fammi
indovinare. Hai di nuovo perso quel libro con le donnine nude?-
- No.-
- Hai
avvelenato qualcuno tentando di cambiare il colore ai tuoi capelli?-
- No.-
- Hai
evocato un branco di bestie inferocite e igienicamente messe male?-
- No!
Joy, niente di tutto questo! E’ solo che non riusciamo a trovare un nostro
compagno e ti saremmo estremamente grati se tu utilizzassi i tuoi grandiosi
poteri per darci una mano.-
- Oh,
guarda, lo farei davvero volentieri.- la ragazza prese a studiarsi le unghie di
una mano - ma credo che non ce ne sarà bisogno. Guardate un po’ là.-
Vanamir
stava arrivando, correndo, inseguito da un drappello di guardie.
Teneva in
mano un mantello nero con sopra disegnato un grande occhio fiammeggiante e
gridava:- Vi ho detto che era solo uno scherzo!-
-
VANAMIR!- esclamò Boromir, alterato – Che diavolo hai combinato questa volta?-
- Sono
convinti che io sia l’Oscuro Signore in uno dei miei più riusciti
travestimenti! Ragazzi, sarà meglio tagliare la corda, qui e ora!- gli rispose
il cugino, gettandosi in una delle barche per nascondersi dalle guardie
- Va
bene. Partiamo in fretta, prima che lo buttino in galera.- sospirò Aragorn, che
aveva solertemente caricato tutti i bagagli (più o meno) sulle barche – Non
possiamo ritardare ancora la partenza, oppure quando arriveremo a Mordor avremo
già perso la guerra.-
-
Concordo!- fece Vanamir, con un grosso sorriso. – Questi non hanno il senso
dell’umorismo.-
- Non
posso credere che ti avessero davvero preso per il signore oscuro…- borbottò
Konstantin, perplessa – ci dev’essere qualcos’altro dietro…-
- Beh, ho
fatto un favore a Charanna.-
- Che
tipo di favore?- indagò Legolas, sospettoso
- Oh… un
piccolo favore… nulla di che preoccuparsi.-
- Bene.-
li interruppe Aragorn – abbiamo caricato tutto, possiamo partire.-
E così
E mentre
le barche scivolavano leggere sul fiume dalle acque argentate…
- EHI! Io
adesso che faccio! Andael, devi congedarmi!!!- strillava Joy, rimasta assieme
al drappello di guardie – Ho già capito: mi tocca fare tutto da sola!-
Spiritylla
sospirò, salendo in groppa a Typho – andiamo, bel cavallino.- gli disse.
E anche
lei, l’anti-Nazgul, si allontanò, lasciandosi alle spalle la foresta di
Lothlòrien.
(Contemporaneamente, a Caras
Galadhon)
Charanna
si sedette di fronte ad un albero e sorrise.
Sulla
maestosa pianta era stato affisso un cartello. E uno sulla pianta vicina. E un
altro su quella dopo ancora, così che tutta la foresta ne era invasa.
“Attenzione!”
recitavano i cartelli “Pazza sclerata si aggira nei dintorni. Bionda con lo
sguardo assatanato e con pazienza zero. Parla spesso per enigmi o facendo
inquietanti giochetti mentali. Se la vedete, mantenete la calma e avvisate le
autorità competenti. Verrà inviata una squadra di sicurezza, che la condurrà di
nuovo al manicomio dal quale è scappata. (e comunque ha delle belle tette)”.
Sotto
c’era un disegno, stilizzato eppure straordinariamente somigliante, di
Galadriel, che lanciava saette dagli occhi e con dei piccolo fulmini fra i
capelli.
Charanna
rise ancora, prendendo fra le braccia quella grossa palla di pelo comunemente
chiamata Morgoth. Accarezzando il folto pelo del gatto, rilesse il messaggio.
- Oh,
quant’è bello conoscere gente nuova.- disse, sottovoce, pensando che, a guerra
finita, avrebbe mandato un messaggio a Vanamir per ringraziarlo.
La coda!
Chary è tornata!
Dopo la depressione
scolastica, il momento di vuoto d’ispirazione, dopo molte litigate con tutto il
team delle Muse e con il mio computer, dopo aver odiato questa storia, dopo
averne sentito la mancanza, dopo essermi ripromessa di cancellare il mio
account su EFP e di non pubblicare più niente… rieccomi. Rieccomi con Andael e
con le mie amate alter-ego, rieccomi con tutta quella follia che mi da’ ancora
da vivere.
Chary, da poco
diciannovenne e appena uscita da una brutta influenza, è tornata per voi!
… Voi tornate per
lei!
Kisses
CHARY