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Autore: death_princess    13/05/2010    1 recensioni
“Quando rimembro quella notte il mio viso s’illumina con un sorriso, mi ricordo il suo respiro vicino al mio collo, il sapore delle sue labbra, il suo profumo, le ciocche bionde che cadevano sulle mie guance mentre s’inchinava per baciarmi; non so come e perché sia tutto finito, temo addirittura che sia stato uno di quei sogni che ti rapiscono e quando ti svegli pensi che sia stato vero, ma poi scopri, non sempre però, che è stato frutto della tua immaginazione. No! Non può essere stato un sogno, è stato così reale, Valentino, il nome del sogno, è sparito!”.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo due:

All I always want – Tutto quello che ho sempre desiderato

 

 

Sembrava che si fosse accesa una scintilla d’amore tra noi due, qualche volta ci ripenso a tutto quello che è successo con Valentino, ovviamente non mi peno di qualsiasi attimo passato con lui, ma c’è qualcosa in me, avrei preferito continuare la mia solita vita senza di lui? Magari dico questo solo perché odio la mia situazione attuale, o perché ho paura del cambiamento, ma stavo così bene prima? In realtà mi accontentavo della mia routine quotidiana, non avevo mai pensato a me prima, il mio lavoro era la mia vita; ora ho perso il lavoro, un cugino, dei carissimi amici per una persona che neanche conoscevo da quattro mesi! Ma allora se non mi pento di quello che è successo perché mi lamento del mio stato d’animo e di aver perso il posto di lavoro e gli amici. E ora non so neanche dove io sia, da qualche parte a cercare una persona che molto probabilmente non pensa minimamente a me, sono sicura però che alla fine del mio angoscioso racconto comprenderete i miei comportamenti verso la gente, so di non avere commesso errori abbastanza giustifibali, tanto da rinfacciare la migliore amica! 

Il giorno dopo avrei voluto svegliarmi presto in modo da rivedere Valentino, ma qualcosa mi bloccava, temevo di innamorarmi in fretta e di passare per una facilmente seducibile. Pensando che Valentino fosse già andato via da un pezzo, mi alzai, con i capelli un po’ disordinati, avevo a quel tempo i capelli lunghi; scesi le scale per andare nel giardino, in vestaglia rosa. Appena ero all’ingresso del giardino dissi: “che mal di testa, è..”. Fortunatamente non avevo finito la frase, avrei chiesto a loro se Valentino fosse già andato; perché trovai Valentino, un po’ lontano, a parlare con Romeo, penso centri il fatto che entrambi siano italiani. Non mi dava assolutamente fastidio il sorriso dipinto sulla sua faccia, deducevo quindi che era un piacere vedermi, lo era anche per me, ma allo stesso tempo volevo scappare data la condizione dei miei capelli e vestiti. Valentino mi salutò da lontano con la mano, il commento sulla mia vestaglia gli si leggeva in faccia. Jane mi guardava sorridendo e mi fece segno perché notassi la presenza di Valentino. Io risi per l’imbarazzo e rientrai imbattendomi in Alex, che appena entrata chiese a Jane cosa ci facevo in vestaglia in giardino e in più davanti a tutti compreso lo sconosciuto, lei non gli rispose e fece finta di niente. Come al solito, Jane non sopportava i commenti di Alex, considerati da lei inutili, in realtà lei non sopportava proprio lui, per i suoi atteggiamenti in passato nei miei confronti, e anche attuali, sebbene infatti fosse fidanzato con Jacqueleen fingeva sempre di essere geloso quando scherzavo con un ragazzo, ma tutto ciò non mi riguardava minimamente, nemmeno ci pensavo a lui. Per essere sincera, solo durante i primi anni dopo aver scoperto che mi tradiva con Jacqueleen, non riuscivo a guardarlo negli occhi, o almeno lui, e di conseguenza anch’io, ma ora sembra quasi che abbia dimenticato, e perdonato purtroppo, ma cosa ci posso fare? Era stato colpa mia non dedurre tutto dall’inizio, gli sguardi seducenti di lei, e gli schiarimenti di voce quando parlava con lui, perché sto pensando ad Alex? Entrai a cambiarmi e restai in camera mia a scrivere sul notebook la recensione sui primi due giorni. In realtà cercai la città natale di Valentino per usare queste informazioni come scuse per parlare con lui. Perché mi stavo ossessionando da lui, che incantesimo aveva creato per farmi innamorare così in fretta? Oddio avevousato il verbo ‘innamorare’? Mi stavo innamorando di lui? Tutti questi pensieri mi stavano facendo scoppiare la testa, basta pensare a tutto quello che provavo e facevo, da adesso in poi agisco e basta, non m’interessa niente di tutto il resto, io voglio lui, così in quel momento avevo deciso il mio destino, e sono consapevole degli errori che avrei fatto in futuro; una scelta egoista a quanto pare! Qualcuno bussò alla porta della mia camera: “Avanti!” entrò Joseph. “Disturbo?” mi chiese, “assolutamente no!” gli risposi. J: “Che fai?” si avvicinò al portatile, “niente” risposi riducendo la scheda che era aperta. “Agrigento?” chiese stupito, sorridendo allo stesso tempo. “Guardavo qua e là sul web e sono finita lì, è buffo, non trovi” cercai di giustificarmi, ma a quanto pare non funzionò la cosa, infatti: “Ti piace il ragazzo italiano?” “chi? Valentino? No!” deglutì. Joseph mi fissò negli occhi. “eh, va bene, mi attrae!” ammisi. J: “Oh, mio Dio, in ventitré anni di vita ti saranno piaciuti due o tre uomini, l’ultimo è stato Alex, e ci ho messo tre anni per fartelo dimenticare e ti pregavo di cercarti un altro, ora, t’innamori così facilmente del primo che vedi in Australia, non è da te, Stacey”. “Senti, ho riflettuto, io ho sempre pensato agli altri, ti ho aiutato a conquistare il cuore di Michelle, grazie a me Romeo e Jane si sono fidanzati, ed è stata anche colpa mia se ora Alex e Jacqueleenstanno insieme!” “A proposito di Alex, questi giorni lo vedo un po’…come si dice, distaccato da Jacqueleen” mi disse lui. “E con ciò?” chiesi secca. “Mi ha detto, che si è pentito di averti abbandonata!” “ti ha davvero detto così?” chiesi triste. “Sì, ora vado, che si fa colazione, vieni!”.

Fu davvero triste sapere che Alex si fosse pentito, quando dicevo che l’avevo lasciato perché si era dimostrato immaturo, mentivo, in realtà non lo avrei mai lasciato se non fosse per la mia dignità, se non avessi visto, oddio, mi ricordo ancora la scena, ogni volta che mi ricordo quella notte piango, vedere lui baciareJacqueleen, era stato come infilzare un coltello nel mio cuore, anzi peggio, non avrei mai immaginato che mi stesse tradendo, se tutte le persone sulla terra si fossero riuniti per dirmi che Alex mi stava tradendo, non li avrei mai creduto. Non avevo mai tradito Alex, era per questo che ero rimasta per tre anni a domandarmi perché mai mi avesse fatto una cosa del genere, gli davo tutto, ed ero sicura che lui mi amasse follemente, Alex mi aveva fatto odiare tutti gli uomini, mi diceva sempre che non mi avrebbe mai abbandonata

Andai a fare colazione, trovai sotto il mio tovagliolo un numero di telefono, capì subito che era di Valentino, lo presi senza che nessuno se ne accorgesse, finì di fare colazione. Verso il pomeriggio decisi di mandargli un messaggio, il seguente: “ciao, Valentino, ho trovato il tuo numero sotto il mio tovagliolo, e ho pensato di scriverti, se vuoi vedermi mi troverai vicino al cactus fiorito, quello vicino al pozzo, alle cinque del pomeriggio, a dopo!”.  

Così andai alle cinque del pomeriggio nel posto stabilito, e lo trovai già lì, in anticipo. “Temevo di trovarti in vestaglia, o assonnata, finalmente ora sei normale” “eh, spiritoso, non è colpa mia se vieni al mattino!” “sono venuto a dirti che, ti giuro, non sono tra quegli uomini che vogliono solo corteggiare le turiste, non so come, ma tu sei davvero tra le poche che mi hanno rapito sentimentalmente” “oh, Valentino, prima di te c’è stato uno, che mi ha ferita mortalmente, davvero, pensavo che non sarei stata capace di continuare a vivere, tu, tu non hai visto in che condizioni mi ero ridotta, e t’imploro di non fare lo stesso con me”. “Questo sarebbe un sì?” “qualcosa del genere” “stasera c’è la festa di compleanno di Jane, vieni!” “ma, nessuno mi ha invitato!” “lo sto facendo io!” “ok, verrò, e poi dimmi la tua risposta definitiva!”.

Era già sera, avevamo preparato tutto nei minimi dettagli, palloncini, un’enorme torta, ventitré candele, il suo nome sulla torta. Avevamo iniziato mettendo musica anni ’80, era evidente il fatto che l’avessi scelta io, alcuni ballavano, altri cantavano, io ero spaesata cercando Valentino. “Cerchi qualcuno?” mi chiese qualcuno da dietro le spalle, prima di girarmi, riflessi un attimo, avevo capito che non era Valentino, ma purtroppo mi girai per confermare: sì, era Alex: “T’interessa per caso?” “Stacey, sono serio, davvero, te lo giuro, mi pento di averti lasciata” “con che coraggio dici una cosa del genere, ora? Tu, tu mi hai lasciata lì senza scusarti e ora vieni dopo tre anni a dirmi una cosa del genere, dannazione, era la festa del nostro anniversario, Alex, come hai fatto?”. Così senza accorgermi scoppiai a piangere, lo spinsi e mi misi a correre. Mentre correvo, m’imbattei in Valentino: “hei, hei, dove vai? Se non sbaglio la festa è dall’altra parte”. Mi misi a piangere sulle sue spalle, era strano, non mi succedeva tutti i giorni, piangere sulle spalle di qualcuno che conoscevo da neanche una settimana. Mi accarezzò i capelli, mi sentivo bene appoggiata al suo petto, era protettivo, caldo, e affascinante. Aveva i capelli mossi, biondi, con alcune ciocche castane, quella notte aveva anche una benda blu sulla fronte, maglietta senza maniche, un po’ strappata, pantaloni neri in pelle, si vestiva da tipico ragazzo anni ottanta, forse m’attraeva fisicamente per questo. Sentivo il suo respiro tenero sulla mia testa, iniziò ad accarezzarmi anche il collo, lo guardai negli occhi, dal colore del mare e del cielo, s’inchinò verso di me e mi baciò, mi sentivo al settimo cielo, quel bacio mi fece dimenticare ogni minuto passato con Alex, come se Alex e chiunque uomo al mondo non fosse mai esistito per me, quel bacio lo aspettavo da molto tempo, quell’uomo, lo voglio per l’eternità.

Valentino: http://userserve-ak.last.fm/serve/_/184583/Jon+Bon+Jovi.jpg 






    

N.B.  

Stacey : 04/08/1980(23anni), Los Angeles  

Valentino: 02/03/1978(25 anni), Agrigento  

  

Alex: 05/10/1977(26 anni), Ely(Australia)  

Romeo: 13/02/1978(25 anni), Roma  

 

Jacqueleen: 25/09/1979(24 anni), New York  

Joseph: 03/11/1979(24 anni), Los Angeles  

 

Michelle: 22/07/1981(22 anni), Northfield  


   

Jane: 25/08/1980(23 anni), Ohio 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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