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Autore: Niglia    13/05/2010    4 recensioni
I pensieri di Yuuki Kuran in una notte d'inverno, mentre la neve
candida cade dal cielo evocando memorie ormai sopite...
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Kuran, Yuki Cross
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Neve














La neve cadeva implacabile , tingendo di bianco ogni cosa.

Cadeva lentamente, piccoli fiocchi che si scioglievano non appena sfioravano le mie mani, gelidi e delicati.

Fiocchi tra i miei lunghi capelli, sulla pelle nuda delle spalle. Eppure non sento freddo – non tanto come prima. Mi sento invincibile, immortale. E, molto probabilmente, lo sono.

Sollevo il viso e dischiudo le labbra, per accogliere la neve anche sulla lingua. È piacevole, ma non ne sento il freddo sapore; è solo un brivido impercettibile che svanisce non appena lo avverto.

Sospiro, e un nugolo di aria calda fuoriesce dalle mie labbra socchiuse. La mia pelle ormai è fredda quanto quella neve, e forse anche altrettanto candida. Ma di cosa mi stupisco?

Sono un vampiro.

Vampiro… Vampiro…

Sussurro questa parola come un mantra, una preghiera, come se in questo modo potessi riuscire ad accettare più in fretta la mia nuova – e vecchia – natura.

Ma così non è – ancora mi trovo ad inorridire al pensiero di mordere il mio adorato fratello, di affondare le mie lunghe zanne nel suo collo, di nutrirmi nel suo sangue. I miei occhi lacrimano ogni volta che ciò accade.

Eppure è l’unica cosa che placa la mia sete, il suo sangue.

Il sangue di un Purosangue è così prelibato…

Anche lui trova pace soltanto se si nutre del mio – e, di questo, sono in qualche modo compiaciuta. Provo una strana irritazione nell’immaginare onii-sama con le zanne affondate nel collo di qualcun altro – anzi, mi da veramente fastidio. È così che dev’essersi sentito nello scoprire che il mio sangue ha nutrito per tanto tempo il mio caro amico Zero?

Zero… Anche lui un fratello, un amico – forse un amante, se non fossi ciò che sono? – eppure ha promesso che mi avrebbe tolto la vita, e l’ha detto più volte.

Perché, Zero? Non ho forse impedito a Kaname-sama di ucciderti, quella notte? E non ho risparmiato anch’io la tua vita, più di una volta?

Tremo all’idea che potrei ucciderti o farti del male se solo non riuscissi più a controllare le mie emozioni – è per questo che il mio caro fratello mi insegna a contenere la mia immensa forza.

Ma ormai sei un vampiro anche tu, Zero – perché non accetti la tua nuova natura e, con essa, anche la mia amicizia?

Perché a questo punto è tutto ciò che posso offrirti – la mia amicizia.

Ti amo, ma non nel modo in cui vorresti. Ti amo, ma non quanto amo Kaname.

Ti amo, quanto basta per non poter sopportare l’idea di una vita senza te al mio fianco…

Ma non ti amo abbastanza da permetterti di uccidere né me, nè mio fratello.

Il mio caro fratello, perché non capisci, Zero? Lui è tutta la mia famiglia!

Per tutta la vita non ho desiderato altro che sapere chi erano i miei veri genitori – sono stata una ragazza senza passato per tanto di quel tempo che non mi sarei stupita se mi avessero detto che ero giunta sulla terra dal Cielo, come questi fiocchi di neve.

Sono stata sola per tanto tempo, Zero, e puoi ben immaginare che non mi importa nulla se mia madre e mio padre e io stessa siamo vampiri!

Il mio “io” umano e quello vampiro, ormai, si sono fusi in un solo essere. Non faccio alcuna distinzione tra passato e presente, io sono Yuuki, lo ero e lo sarò per sempre – eppure tu vuoi uccidermi!

Lacrime salate iniziano a scorrere sulle mie guance, gelandosi al contatto con il gelo dell’aria e scivolando fino alle labbra, ancora socchiuse. Curioso; pensavo che avrei pianto lacrime di sangue, una volta vampiro…

Cerc a di comprendere, Zero: in fondo è stato per mia madre, per il suo immenso sacrificio – dare la sua vita millenaria per me! – se io e te abbiamo potuto condividere parte della nostra vita. E, credici oppure no, ma hai occupato un posto così grande nel mio cuore che adesso lo sento vuoto, senza di te!

Ma c’è Kaname, ora, Zero. Forse è stato lui a soffrire più di tutti durante questi anni.

Pensa, assistere all’assassinio dei propri genitori, vedere la propria sorella crescere tra gli umani senza mai poterle confessare la verità, amarla da lontano per timore che possa ancora soffrire!

Ed è vero, soffro – ma di certo non perché ho scoperto di essere un Purosangue. Questo è l’ultimo dei miei pensieri.

Il primo siete voi due. Non c’è giorno che passi senza che la mia mente corra a te e al mio amato Kaname – prima di addormentarmi e al mio risveglio, il primo pensiero siete voi. Ma tu fingi di non capirlo, o non saperlo…

Sai cosa mi ricorda la neve, Zero? La prima volta che ho visto Kaname-sama con i miei occhi da umana.

Allora il candore della neve era macchiato dal sangue del vampiro che voleva uccidermi, e adesso le cose non sono cambiate più di tanto. Adesso il sangue non si vede, ma cola dal mio cuore ferito senza interruzione…

Sono uscita di nascosto, sai Zero? Aidou-sempai non se n’è nemmeno accorto. Si prenderà una bella sgridata da parte di mio fratello, ma farò in modo di prendere la mia giusta dose di colpa.

Sono uscita di nascosto perché sento di essere più vicina a te solo ora che non sono circondata da vampiri. Sono un po’ stufa di essere trattata come una principessa di cristallo, sai?

Un tempo non avrei permesso a nessuno di vestirmi come una bambola di porcellana, con elaborati abiti in pizzo e scarpe dal tacco impossibile che affondano nella neve fresca. Un tempo mi avresti deriso con quel tuo sorrisetto furbo e malizioso, facendomi pentire di aver osato indossare simili indumenti.

Ma, sai, Kaname li adora. Credo che sia un modo per rammentare il nostro passato felice – in fondo anche nostra madre adorava vestirsi in questo modo. E sinceramente, a me non dispiace più di tanto.

Ho il terrore di farlo soffrire, Zero, così come ho fatto soffrire anche te. Non voglio più vedere i suoi occhi tristi, voglio che sorrida, voglio che sia felice… Per questo farò di tutto per rimanere in vita, anche se la mia esistenza sarà eterna. Non m’importa, se è per restare al suo fianco.

Ma tu, Zero, ti prego… Vieni da me, lasciati abbracciare un’ultima volta… Poi torneremo ad essere nemici, ma per un momento, uno solo, permettimi di stringerti a me. Non mi sembra di domandarti molto…

***

Un paio di braccia si stringono all’improvviso intorno alla mia vita, strappandomi un sussulto di sorpresa.

Non l’ho sentito arrivare, eppure i miei sensi sono estremamente sensibili…

«Ti ho detto mille volte di non uscire da sola, Yuuki. E con questo freddo, poi…» La sua voce è un caldo sussurro contro il mio collo, e instintivamente provo l’irrefrenabile desiderio che posi le sue labbra su di esso e si nutra avidamente, come so che vuole. Ma non lo fa, è troppo gentiluomo per una cosa simile.

Non lo farebbe mai senza prima avere il mio consenso.

«Perdonami, onii-sama.» Sussurro, abbandonandomi contro il suo petto e sentendo il suo mento posarsi nell’incavo della mia spalla. Il suo profumo mi avvolge, stuzzicando quella sete che credevo fosse sopita…

Lo sento sorridere contro la mia pelle, ma è un sorriso lieve, delicato. «Hai fame, Yuuki?» Mormora, piano.

Mi limito ad annuire, leggermente imbarazzata. È ancora molto difficile essere disinibita in simili richieste, forse non avrò mai il coraggio di domandarglielo espressamente.

Ma lui sa, lui conosce i miei desideri, comprende le mie voglie. E mi fa voltare, lentamente, fino ad essere l’uno di fronte all’altro, fino a farmi specchiare nei suoi occhi resi cupi dalla brama. E so che anche i miei hanno le stesse fiamme che vi ardono.

Si sbottona il colletto della camicia, con gesti studiati e pigri, come se volesse farmi anelare ancora di più il suo sangue. Com’è crudele il mio adorato fratello…

Si china su di me, attendendo che sia io ad annullare del tutto la distanza tra noi. Mi avvicino, allungando le mani e passandogliele tra i lunghi capelli corvini, in una morbida carezza; lo attiro ancora più vicino e, quando il suo collo è ormai alla mia altezza, socchiudo le labbra sentendo le zanne affilarsi e allungarsi, pronte a colpire.

Mi avvicino ancora, accorgendomi delle lacrime che hanno già iniziato a bagnarmi le ciglia. «Perdonami, onii-sama.» Sussurro.

Poi affondo le zanne nel suo collo, e il suo delizioso sangue scivola nella mia bocca strappandomi un mugolio di piacere che non riesco a mascherare. Sento che le sue mani artigliano i miei capelli e mi stringono ancora di più a sé, ma ormai il mio unico pensiero è quello di nutrirmi.

[Sai…

Che la fame di un vampiro può essere placata solo dalla persona che amano…?]

Si… Oh si, Kaname, lo so…

È per questo che la mia sete non può essere soddisfatta completamente…

Perché anche adesso, c’è una parte del mio cuore prigioniera di un legame che non riesco a recidere…

Una parte ancora legata a Zero…

«Yuuki…»

Un sussurro, udito a stento attraverso i brividi provocati dal sangue.

«Ti amo…»

Perdonami, Kaname…

Il sangue di onii-sama è così prezioso… Non permetterò che macchi la neve, ancora una volta.

La neve non dev’essere sporcata…

Io voglio stare con te per sempre.













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Okay, non ho idea come sia uscita fuori questa one-shot... Comunque quando l'ispirazione c'è non si può fare nulla per fermarla. E' interamente ispirato al manga, ma ho paura che Yuuki sia un pò OOC... Non so se sono riuscita a rendere i suoi sentimenti parecchio contrastanti, ma d'altronde l'ho scritta di getto invece di studiare, perciò... -.-''

Se passate di qui, lasciate un commentino, fa sempre piacere ^^

Baci, GiulyRedRose =*

   
 
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