OK! è la prima fan fic di one piece che scrivo, o meglio pubblico, non so se vi piacerà ma spero di si, non ci dovrebbero essere coppie di nessun tipo ma forse tra Zoro e Sanji potrebbe nascere una amicizia molto stretta e ci sono due personaggi nuovi, tra parentesi, li ho inventati io ma non sono nessuno che esiste nella realtà , forse uno dei due potrebbe assomigliare a mia madre di carattere, la storia è incentrata su di loro e forse si capirà cos'è lo one piece, adesso vi lascio al capitolo buona lettura, ci vediamo in fondo.

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I° Capitolo LA FUGA

La nave, oscillava dolcemente al porto, sull'acqua dell'isola dove i nostri eroi avevano trovato rifugio fino al rifornimento provviste; il sole era alto nel cielo essendo le 2:00 del pomeriggio e Sanji era aggiro per il mercato del villaggio insieme al loro medico di bordo, intento a cercare una libreria, onde trovare nuovi albi sulla medicina, mentre il cuoco soppesava le offerte per risparmiare sulle spese, visto l'ultimatum della loro cara navigatrice (Non provate a spendere più del dovuto chiaro Sanji altrimenti non tornate più sulla nave!) aveva esclamato la donna con un'espressione tutt'altro che amichevole, infatti a Sanji venivano ancora i brividi al solo pensiero, ma per ora doveva solo fare la spesa e ragionare sulla cena per le sue principesse, sperando che Chopper si decidesse a prendere un libro prima di domani; per primo aveva deciso di cucinare un bel carpaccio, passando al secondo che prevedeva dei semplici tortelli, poi per placare la fame del capitano un po di pollo e infine il tartufo come dolce, gli sembrava già di sentire le parole di apprezzamento da parte dei suoi compagni; anche se a lui interessavano solo quelli di Nami e Robin, comunque era sempre contento dei complimenti, perso nei suoi pensieri culinari non vide un ragazzino arrivargli praticamente addosso, facendolo cadere insieme a tutti i sacchetti fin'ora presi, il bambino si alzò faticamente guardando Sanji in maniera smarrita e paurosa.
"Guarda dove vai bambino; nahhh, la spesa fatta fin'ora, bene ora sono sicuramente certo che la dolce Nami mi lincerà vivo!" esclamò sconsolato alzandosi cominciando a raccogliere gli ortaggi vari, aiutato da Chopper
"potresti aiutare visto che è colpa tua" rimproverò il ragazzino Sanji "Beh niente da dire a tua discolpa?!" cominciò a scaldarsi il cuoco, vedendo che il bambino si guardava in torno con foga stava per urlare ma un'altro lo fece al posto suo
"EIH RAGAZZINO DOVE SEI?! VIENI FUORI SUBITO E PAGAMI IL CIBO"
Sanji guardò l'uomo appena arrivato, sembrava il solito proprietario di ristorante al quale non gliene fregava niente dei suoi clienti il tipo  'l'importante è pagare', comunque era chiaro che voleva il bambino, infatti appena adocchiato lo prese per un braccio stritolandoglielo e portandoselo dietro tra gli sbraiti del piccoletto
"Scusi, cosa ha fatto quel bambino?!" chiese Sanji scocciato delle poche premure da parte del ristoratore
"Beh non credo che siano affari tuoi!" gli rispose l'uomo continuando a camminare
"Sono affari miei visto che quel bambino mi  ha rovinato la spesa, mi deve ripagare, e quindi non può andarsene così, senza risarcire" spiegò il cuoco
"Ah allora anche tu hai problemi di soldi, con lui" sospirò l'uomo
"Scusi?!, in che senso?!" domandò la renna
"vedete questo moccioso ha mangiato a scrocco, ha osato andare a frugare nella spazzatura del mio ristorante facendo scappare i clienti!" rispose, e rigirandosi continuò per la sua strada trascinando il bambino; Sanji non ci vide più correndo dietro all'uomo assestandogli un calcio in piena testa dopo aver saltato, riuscendo a far sbigottire Chopper, che sudava freddo
"PAGARE LA SPAZZATURA; NON I HANNO INSEGNATO CHE IL CIBO NON SI BUTTA!" gli urlò prima di essere fermato dal medico
"Aventi Sanji calma, non voleva offenderti" cercò di calmarlo con poco risultato, visto che al cuoco usciva il fumo della sua sigaretta addirittura dal naso, ma visto che il bambino aveva cominciato a correre via non prima di averli derubati dai soldi lasciò perdere il ristoratore e rincorse il piccolo ladro insieme alla renna
"Eih sotto specie di  piccolo Lupen, torna quì e ridammi i soldi" lo avvisò Sanji standogli dietro senza difficoltà "Guarda che se non me li restituisci verrò ucciso da una 'rosa', quindi vedi di fermarti" continuò ad avvisarlo ma vista la totale indifferenza del piccoletto aumentò la velocità fermandolo e alzandolo da terra per il collo della camicia, come si farebbe con un cucciolo
"Allora?! adesso cosa fai?" chiese con aria strafottente il cuoco riprendendo i soldi durante l'arrivo del medico il quale fece una partaccia al piccolo
"Perché rubi? i tuoi genitori non ti danno soldi?" chiese Chopper riprendendo fiato
"Lascialo fare sarà orfano, comunque ciò non toglie che hai fatto dei reati, come rubare e rovinarmi la spesa, come pensi di rimediare?!" chiese Sanji lasciando il bambino raggiungendo il suo sguardo abbassandosi, il bambino di tutta risposta distolse lo sguardo da lui imbronciandosi
"Secondo te è muto o mi prende per i fondelli?!" domandò il cuoco con una certa ironia mista a rabbia, al medico, stava per rifare la domanda ma a un certo punto sentì un suono dolce come di una ninna nanna accompagnata dalla melodia del violino

Basta in cielo una stella
a far la sera più bella.
Basta un canto da nulla
a dondolare una culla.

Alzandosi camminò verso la melodia, dimenticandosi del bambino entrando in una specie di teatro quasi vuoto; negli spalti erano seduti quattro uomini e sul palco suonava una ragazza vestita d'azzurro i capelli rosa antico raccolti in due codine.



Era la sua occasione, poteva diventare qualcuno finalmente nel mondo della musica, aveva l'adrenalina che saliva, la paura aumentava, le gambe tremavano e le mani mezze immobilizzate, ma alla fine dei  fari illuminarono la sala e il palcoscenico dove lei stava, i critici erano seduti davanti a lei aspettando la prova, alzò il violino, suo fedele compagno e cominciando a suonare per poi aggiungere la melodia vocale; l'esecuzione stava andando bene quando a un certo punto un rumore sordo e poi un tonfo, finì subito di suonare e cantare vedendo la porta principale del teatro cadere sonoramente sopra a un ragazzo biondo,
"Oh cavoli si è fatto male signore?" chiesero preoccupati i critici aiutando Sanji a rialzarsi
"Eh cosa?!, a si si sto bene, ma se becco quella peste lo ammazzo!" imprecò il cuoco guardando il bambino correre verso la ragazza
"Nee-san, aiutami!" strillò andandole addosso
"Daiki, cosa fai quì?!" domandò sorpresa la ragazza
"Lei lo conosce?!" domandarono sorpresi i critici, mentre Sanji si ripuliva
"Beh, è il mio fratellino si chiama Daiki, signore, i spiace tanto per il casino che ha procurato" si scusò abbassandosi ripetutamente
"Se ne rende conto che ha rovinato un teatro da milioni di berry" si arrabbiarono i critici
"Si lo so mi spiace tanto, lo perdoni"
"Beh basta che paghi i danni, signorinella"
"Come?!, ma io non possiedono tutti quei soldi"
"Allora vorrà dire che pagherai in altra maniera!" esclamò uno degli uomini avvicinandosi alla ragazza con uno sguardo perverso sul viso.


Sanji dopo essersi ripreso dalla botta alla testa aiutato da degli uomini nel teatro imprecando contro il bambino vendendolo correre verso la ragazza violino chiamandola sorella, stupito e allibito dalla situazione e poi si mise a parlare con Chopper per capire l'accaduto intanto i protagonisti del teatro parlavano di debiti e cose varie, quando a furia di parlare vide che gli uomini stavano avvicinandosi troppo pericolosamente alla ragazza, mentre scaraventavano il bambino lontano, il cuoco e la renna guardarono uno degli uomini prendere il polso della ragazza e portarla al muro, Sanji allora lo fermò per il polso
"Lo sa che le donne sono fiori sbocciati dal paradiso e non si toccano neanche con un capello?!" protestò Sanji  calciandolo via subito dopo, poi prese la ragazza per la mano il bambino in braccio e gridando al medico corse via come una scheggia lasciando a bocca asciutta i tre del teatro.




"Fammi capire, tu hai corso fino quì e non hai fatto la spesa, ma hai salvato una ragazzina e suo fratello dalle grinfie di tre bastardi?!" chiese Nami coi nervi a fior di pelle
"Be non potevo  lasciarla li l'avrebbero violentata, e io non potevo permetterlo, mio dolce fiore" si difese il cuoco
"Tu e la tua stupida cavalleria e adesso cosa mangiamo stupido?"
mentre Nami strigliava Sanji; nella cucina Robin parlava con la ragazza e il suo fratellino
"Mi spiace tanto, davvero non volevo rovinare la vostra spesa ma quell'omone non mi lasciava tregua" si scusò Daiki con l'archeologa
"Oh non ti devi preoccupare, le provviste non mancano e poi la nostra cartografa non è così orribile" sorrise la mora con le mani incrociate sulle quali appoggiava il mento
"Davvero a me sembra che da un momento all'altro da cuoco diventi (UNA CUOCA)!" esclamò sconvolto il bambino appiccicato all'oblò dando le spalle alla donna
"No problema, piuttosto voi chi siete?" chiese sempre sorridendo
"Io  mi chiamo Daiki, mentre lei è la mia nee-san, e si chiama Satsuki" rispose girandosi verso di lei
"Satsuki eh, se non erro vuol dire AZALEA?" domandò Usop
"Si esatto, a mio padre piacevano tanto e allora..., comunque mi dispiace tanto anche a me di avervi procurato guai"
"Non dovete preoccuparvi, tanto sono tonti e non possono che peggiorare!" esclamò disperata Nami appena entrata nella cucina dopo la strigliata, lasciandosi cadere su una sedia davanti alla ragazza
"Allora, che cosa avevate a che fare con quei tipi?!" chiese
"Beh, io.... suono il violino e quella doveva essere la mia audizione per un concerto, ma credo che dopo il casino combinato e ciò che hanno provato a chiedermi, non li rivedrò molto presto" spiegò sorridendo placidamente, ritrovandosi Sanji a pochi centimetri dal viso, prendendogli le mani cominciando con le sue solite moine
"Oh mio dolce dolcissimo angelo, come avrei potuto lasciare te nelle grinfie di quegli uomini bifolchi o gorilla senza cervello e dir si voglia"
"Se, se come no! piuttosto si può sapere come avete fatto a farvi seguire fino al porto?!, vista la partenza burrascosa che abbiamo effettuato?"
"Be vedi quando dolce angelo, quando ho preso il fiore per mano uno dei tre mi si è parato davanti e quindi l'ho calciato via, ma il terzo ci ha inseguiti chiamando i soccorsi, e quindi abbiamo corso fino alla nave per salvarci, tutto quì!" spiegò il cuoco
"Capisco, ma adesso che ne facciamo di questi due, non possiamo certo tornare indietro!"
"Se è per noi, potete lasciarci in un'altra isola, ce la caveremo anche da soli" esclamò Satsuki decisa, Nami la guardò affondo trovando una decisione nelle sue parole davvero inappropriata per un ragazza di un anno più piccola di lei, amano che non avesse avuto un passato simile al suo, comunque quello sguardo fece intenerire la cartografa, convincendola a tenerli sulla nave per poi decidere cosa fare.



Quella sera. presentarono i due ragazzi allo spadaccino, che per tutto il giorno era a sonnecchiare sulla vedetta, non che palestra personale
"Così l'idiota ne ha fatta un'altra delle sue, eh?!" lo schernì Zoro, ricevendo uno sguardo inceneritore da parte del cuoco
"Come mi hai chiamato, marimo deficiente?!"
"Sei sordo per caso, ti ho chiamato I-D-I-O-T-A" fece lo spelling come a sottolineare la stupidità dell'altro.
"Ma davvero, brutto marimo deficiente, preferivi, che la lasciassi violentare!?" chiese
"Be certo che no ma potevi non portarla sulla nave!" continuarono a litigare per diversi minuti fino a che una risata argentina da parte della  ragazza proruppe nella cucina
"Che hai da ridere?!", chiese divertito il capitano
"Be e che a vederli litigare mi ricordavano tanto i miei genitori quando litigavano!" rispose genuinamente
"COOOOOOOSAAAAAAAAAA?!" urlarono arrossendo i due
"HA HA  HAHAHAHA, Guardateli sono arrossiti come due peperoni" si divertì Usop ricevendo due pugni in testa
"Comunque ap parte questa parentesi, se non erro tu suoni, ragazzini?" domandò Broock
"Si esatto mi diletto con il violino"
"Dilettarsi?, ti ho sentito suonare e cantare, e a me sembravi davvero bravissima" la elogiò Sanji
"Grazie troppo buono!" arrossì lei
"Oh non ti preoccupare, fa così con tutte le persone di sesso femminile, ci manche che faccia le avance a delle bambine" sorrise Zoro
"Ma come ti permetti, alga cresciuta male" finendo per litigare di nuovo, venendo fermati stavolta da Nami, sotto le risa di Rufy, Usop e Chopper , mentre Franky era letteralmente morto dalle risa.




Nella sede centrale della marina i cinque astri di saggezza, parlavano tra di loro di cose molto importanti con soldati d'alta carica della marina
"Dobbiamo, trovare a tutti quel violino, è una mina vacante per il mondo"
"hai ragione, ma è sparito insieme hai due ragazzi"
"Un soldato dice che sono saliti sulla nave di cappello di paglia"
"Allora è un guaio, riprendiamocelo, e subito"
"Provvedo immediatamente signori!" esclamò un generale verso i cinque anziani, tutto questo mentre la nave di cappello di paglia navigava tranquilla e ignara degli ordini dei capi della marina.


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