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Autore: swanny    28/08/2005    1 recensioni
Quanti ricordi nascosti conserviamo in un diario? E se tornassero alla luce inaspettatamente nel mezzo di una tranquilla mattina d'estate?
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un venticello fresco mi scompiglia i capelli e la luce del sole mi riscalda dandomi

Carcerieri del cuore

 

 

Un venticello fresco mi scompiglia i capelli e la luce del sole mi riscalda dandomi una piacevole sensazione di benessere e tranquillità, come il richiamo dei gabbiani che volano verso la costa dai riflessi azzurri creati dalla nuova luce estiva. Chiudo gli occhi. Amo l’odore del mare, la libertà delle onde che s’infrangono sugli scogli manifestando la loro potenza. Adesso è questa la mia casa, ed è questa la mia vita. Sto per scendere in salone, ma mi accorgo che il baule, dove tengo i miei ricordi è rovesciato a terra e tutti gli oggetti a me più cari sono sparsi sul pavimento. Sbuffando mi dirigo verso quel caos probabilmente causato dallo sbattere di un’anta della finestra. Il mio sguardo si posa per caso su un vecchio libro chiuso con un piccolo lucchetto, il mio diario. Lo prendo con estrema delicatezza e lo apro.

 

“Caro diario,

credo proprio di essermi innamorata, ma penso che se qualcuno venisse a sapere di chi, non sopravvivrei ancora per molto. Si, lo so, può sembrare altezzoso, superbo, vendicativo, razzista, cattivo… ma io sono certa che si comporta così per proteggersi dagli altri, dal mondo, e soprattutto da se stesso...”

 

 

 Mentre leggo, il senso di libertà di poco fa, mi incatena di nuovo al passato, al mio dolore. Successe poco prima della fine del mio 6° anno. Lo vidi lì, nel parco ad aspettarmi al ritorno dalla lezione di Erbologia nella serra. Sapevo che sarebbe dovuto accadere. Era difficile nascondere i miei sentimenti agli altri, ai miei amici, a mio fratello, tuttavia vi riuscii, e anche molto bene. Ma no, non con lui. I miei sguardi non potevano di certo sfuggire a quelle distese di ghiaccio che erano i suoi occhi, non a quel cuore che aveva imparato a scrutare le persone al di là delle apparenze, giacché nessuno aveva guardato nella sua anima, oltre l’aura di odio che emanava la sua austera figura. Tuttavia era capace di darmi sollievo al sol vederlo, al sol sentire la sua voce sprezzante, al sol spiare la luce dei suoi occhi quando guardava l’orizzonte, sempre di sfuggita, sempre di nascosto con la paura, l’angoscia di ciò che sarebbe potuto succedere, di ciò che avrebbero pensato gli altri, di ciò che avrebbe pensato lui, se fossi stata scoperta, se fossi stata vista, se i miei sentimenti così ben celati, così dolorosamente occultati e repressi fossero venuti fuori in un momento di debolezza o sconforto, terribile sconforto nel quale ho vissuto per sempre da quella volta in cui persi l’illusione di poter stare accanto a colui che amavo, l’illusione di poter combattere contro tutti, insieme, noi due…  Così accadde proprio lì, vicino all’entrata del castello. “Lo sai”  mi disse “Tu lo sai, eppure non vuoi accettare la realtà.”  Io non replicai, ero troppo occupata a convogliare tutta la forza che avevo per non piangere. Lui stette un attimo in silenzio, forse per trovare le parole adatte, forse per non farmi soffrire, nonostante io fossi la sorella del migliore amico di Harry Potter, una delle persone che odiava di più al mondo, perché lui sapeva, lui aveva capito e aveva dato prova di non essere così superbo e detestabile come lasciavano presumere le apparenze, in quel momento la maschera che portava anche lui da anni era crollata lasciando emergere la debolezza dalla quale in quel momento eravamo legati, e se non da quella da che cos’altro avremmo potuto essere uniti? Forse dalla viltà di non sapere reagire alle avversità che la vita ci aveva riservato, di non avere abbastanza coraggio di cambiare la nostra vita, di sacrificarci per la nostra felicità, lasciandoci cadere nell’abisso della convinzione che le cose sono così e basta, che non si possono cambiare poiché non vale la pena compromettere la propria vita, seppur monotona e vuota per qualcosa di cui non si ha una certezza, e purtroppo, per noi non ce n’era nemmeno l’ombra. “Ginny  il mio nome. Ascoltai pronunciare il mio nome per la prima volta dal ragazzo che amavo, ma invece di farmi piacere sentii che stava lacerando il mio cuore. “Siamo troppo diversi, le nostre famiglie sono diverse, si odiano, come dovremmo odiarci anche noi. Io diventerò un Mangiamorte e ci sono poche probabilità che sopravviva, ma sono costretto dal nome che porto. Lo pretende mio padre, è vero, ma soprattutto lo impone il mio destino, e il mio destino non è qui con te. Un’altra pausa e il mio cuore andò completamente in frantumi. Malgrado tutti gli sforzi, una lacrima cadde furtiva sulla mia guancia. Lui coprì la distanza che ci separava e mi diede un dolcissimo bacio dove poco prima c’era stato il segno della mia delusione.“Vai da chi ti vuole bene e può amarti liberamente” disse poi staccandosi da me e  cominciando a camminare verso il castello. Io rimasi lì, sola a piangere. Caddi in ginocchio mentre venivo assalita dai singhiozzi, ciò nonostante non mi sfuggì il suo sussurro, quasi un sospiro “Addio.” “Addio Draco Malfoy.”

 

 

 

“Ginny, amore scendi, dobbiamo andare, nostra figlia è già fuori che ci aspetta con Ron e Hermione.” La voce di mio marito mi fa sussultare e mi riporta bruscamente alla realtà. Sono tuttora seduta sul pavimento a sfogliare il diario. C’è ancora una pagina vuota, quasi quasi

 

“Caro diario,

dopo esattamente 12 anni, la disperazione brucia di nuovo nella mia anima. Adesso ho un marito, il famoso Harry Potter ed una splendida figlia che adoro. Eppure non posso dire di essere felice e non penso che lo sia nemmeno Draco. Come mi aveva detto non è riuscito a sfuggire al suo destino. Voglio molto bene ad Harry, gli sono affezionata come ad un amico, ma non lo amo, no, non ci riuscirei dopo aver così tanto sofferto. L’ho sposato per non rimanere sola col mio dolore, per cancellare un ricordo che ha lasciato una cicatrice troppo profonda, ma purtroppo non è servito a nulla, e lo sapevo fin troppo bene anche quando ho accettato di diventare sua moglie. Forse sono stata un’egoista e lo sono ancora, però lui sembra felice con me e la nostra bambina e questo dona uno spiraglio di luce nell’ombra del mio passato.”

 

“Cara, allora scendi?” “Sì Harry, vengo tra un secondo. Gli rispondo rimettendomi in piedi. Adesso è ora di chiudere il diario per sempre. Prima di scendere esco nuovamente in balcone e guardo il bellissimo paesaggio a me ormai così familiare. Ora è questa la mia vita e questo è il mio destino al quale anch’io non sono riuscita a sfuggire. Con le lacrime agli occhi dico in un sussurro “Addio, Draco Malfoy” oggi, come in quella sera di 12 anni fa in cui il mondo mi è crollato addosso. Lancio il mio diario che si infrange tra gli scogli e viene impietosamente inghiottito dalle onde. Rivolgo lo sguardo al cielo limpido all’orizzonte e un leggero sorriso privo di gioia, ma non di speranza, si impossessa delle mie labbra. “Arrivederci ai ricordi, carcerieri del mio cuore.

 

                                                             

 

                                       ****) FINE (****

 

 

 

Siamo, o meglio, siete arrivati alla fine di questa storiucciola. Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta.

Devo dire che non scrivevo più da un po' e mi ha fatto piacere creare qualcosa in cui comunque ho trasmesso una parte dei miei sentimenti, che per ora, non è che siano particolarmente allegrotti, comunque ritengo che le cose migliori avvengano per caso, e proprio per caso è nata questa storia, che devo ammettere, mi piace e anche molto, ihihihihihihihihihihihih (scusate la risata da idiota!)

 Concludo, evitando di affliggervi ancora con le mie chiacchiere, chiedendovi di lasciare un piccolo, piccolissimo, piccolississimissimo commentuccio, mi renderebbe molto felice. Ringrazio tutti coloro che hanno letto questa Fanfiction e vi mando un grosso smack

 

 

 SWANNY

 

 

 

 

 

  
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