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Autore: chiaretta78    15/05/2010    1 recensioni
Lei è una giovane interprete e traduttrice, lui un attore bello e famoso. Un progetto editoriale li farà incontrare e da quel momento niente sarà più come prima.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Viggo Mortensen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FF 2 Prima di tutto mille scuse per quanto ci ho messo a inserire il secondo capitolo... Varie vicende familiari mi hanno tenuta totalmente impegnata e non ho proprio avuto tempo per scrivere!
In secondo luogo una piccola precisazione, soprattutto per chi eventualmente fosse una grande fan di Viggo: nella FanFiction ho optato per una distorsione temporale, quindi Viggo risulta decisamente più giovane di quanto non sia in realtà e suo figlio molto più piccolo.
Spero vi piaccia :)

Elena diede un'occhiata veloce in giro mentre entravano nel ristorante. Era un posticino semplice, dall'atmosfera accogliente e familiare, proprio come aveva detto Viggo. Si sentì sollevata... non le sarebbe piaciuto sentirsi un pesce fuor d'acqua! La sua attenzione si spostò sui due uomini che si stavano salutando amichevolmente davanti a lei. Quello doveva essere Joe.
"Avanti amico, siediti a sto benedetto tavolo e non far stare tanto in piedi questa bella fanciulla, se non si sente bene..."
"Hai ragione Joe! Mi spiace, sono imperdonabile... " le sorrise ed Elena sentì per l'ennesima volta le sue guance prender fuoco.
"No, non c'è problema, davvero!"
"No, no, no, è proprio una frana, si fidi! Prego..." - le spostò la sedia per farla accomodare.
"Grazie mille..."
"Potresti smetterla di metterti in mostra in questo modo vergognoso??" Scoppiò in una risata...una bellissima risata, cristallina e sincera. Elena rimase qualche secondo incantata, mentre Viggo prendeva il menù "Allora... vediamo cosa possiamo prendere"
Elena si scrollò e guardò il menù. "Qual'è la specialità qua?"
"Siamo famosi per le bistecche qui da noi... sono un vanto del locale... non è vero?" guardò l'amico con fare quasi minaccioso.
"Sì sì, per carità... anche perché praticamente c'è solo questo..." Di nuovo quella bellissima risata.
"Spiritoso... davvero, davvero spiritoso."
Elena sorrise divertita. "Allora credo proprio che prenderò una bella bistecca con patate"
"Facciamo due, va'"
"Ottima scelta. Cosa vi porto da bere?"
"Che ne dici di una bottiglia di vino rosso? Buono però, la fanciulla qui è Italiana, ho paura che sia un po' esigente sul vino" - le sorrise, aspettando la sua reazione. Lo divertiva metterla leggermente in imbarazzo, se possibile diventava ancora più carina quando arrossiva.
"Italiana, eh? Mmm... interessante..." le sorrise in modo un po' malizioso
Elena sentì di nuovo le sue guance diventare rosse. Cos'era quello sguardo?
Viggo notò che stava arrossendo di nuovo. Era davvero una ragazza particolare... un mix di sensualità e innocenza che solleticava la sua curiosità.
"Beh... devo ammettere che effettivamente sono un pochino noiosa sul vino... Comunque decisamente andrei su un rosso"
"Credo proprio di avere quello che ci vuole. Vi porto le bistecche e il vino tra pochissimo." Si allontanò verso una coppia di clienti appena entrati. Elena si sentì meglio vedendoli... Iniziava a sentirsi un po' a disagio ad essere gli unici due nel ristorante, non voleva davvero dar fastidio a Joe solo perché non si sentiva benissimo.
"Visto? Non siamo gli unici che cenano presto oggi..." - cavoli... riesce davvero a leggermi nel pensiero!! - " Posso chiederle un favore?" - la fissò negli occhi in silenzio per qualche secondo. Elena sentì improvvisamente il suo cuore battere sempre più veloce. Se continuava così sarebbe esploso di sicuro! Per fortuna arrivò Joe a salvarla, con il vino. Viggo infatti distolse lo sguardo da lei per fare un cenno di assenso all'amico e quando portò nuovamente lo sguardo su di lei il suo cuore era riuscito a tornare alla normalità. "Le dispiace se diamo un taglio a tutte queste formalità? Voglio dire... a parte il fatto che potrei essere suo padre... ma stiamo cenando insieme e prevedo che passeremo un bel po' di tempo insieme nei prossimi giorni, quindi... che ne dice se passassimo al "tu"? Speravo che potessimo scendere a un livello più amichevole, che ne pensa?"
Se sapessi a che livello scenderei io... Arrossì immediatamente al pensiero. Viggo pensò di averla messa a disagio.
" Se non vuole non c'è problema, non si preoccupi, io..."
"No, no... sono d'accordissimo, davvero! E comunque... non penso che potresti essere mio padre..." Sorseggiò del vino, sorridendo.
"Beh, quasi! Devo avere almeno dieci anni più di te..."
"Dipende... quanti anni hai?"
"42"
"Sì, allora sì... Io ne ho 30, comunque... so che sembro più giovane, ma questa è la triste verità!"
"30? Te ne davo 25 al massimo..."
"Grazie, lo apprezzo molto - alzò il bicchiere come per brindare, prima di sorseggiare dell'altro vino. Viggo fece lo stesso. " Beh, in realtà ne farò 30 ad Agosto, perciò ho ancora qualche mese davanti"
"Oddio, un Leone!" - sorrise, un po' ironicamente
"Beh? Qual'è il problema?? Il Leone è il segno più bello dello zodiaco, per tua informazione..."
"Certo, certo... come no... E' meglio che non dica altro, va' " - scrollò la testa ridendo
"No, no, ora voglio sapere che problema hai con i Leone"
"Leone? Chi è Leone? I Leone portano guai, meglio starne lontano!!" - Joe posò i piatti sul tavolo
"Ma... la vogliamo smettere con sta storia?? Non portiamo affatto guai, uffa!!" picchiò leggermente il pugno sul tavolo, in gesto di protesta.
"Oh no... è lei del Leone? Oddio Viggo, mi spiace per te! Questa cena ti costerà carissimo in salute mentale e fisica!!" I due uomini scoppiarono a ridere
"Ok , ok... se non la smettete immediatamente, non parlo più! - con le dita chiuse le labbra come una cerniera.
"Meglio che vada... sono cavoli tuoi amico!!" Joe andò verso la porta sorridendo ad altri clienti in arrivo.
Viggo non poté fare a meno di sorridere guardando Elena che faceva finta di essere offesa e pretendeva di non parlare più.
"Ok, ok... mi spiace... ti prendevamo in giro, dai..." - Elena fece spallucce, continuando a mangiare la bistecca "No, dai... cosa devo fare per farmi perdonare??"
Elena sollevò un soppracciglio, come a dire che era impossibile. In realtà qualche idea ce l'aveva di cosa avrebbe potuto fare... Arrossì di nuovo. " Ma com'è che continui ad arrossire?" - Elena sentì le guance diventare ancora più calde. Viggo scoppiò in una risata. - " Scusami... ma sei così carina quando lo fai..."
Ah beh, questo non aiutava di certo! Si portò le mani alle guance in fiamme. "Potresti smettere, per favore?"
"Ah! Hai parlato! Ha funzionato..."
"Tu... tu sei un mostro!! Forse era meglio rimanere a un livello più formale dopo tutto!!"
"No, per favore! Non facevo una cenetta così piacevole da una vita! Mi sto divertendo tanto... "
Viggo riprese a mangiare come se niente fosse. Elena invece rimase bloccata per qualche secondo... Lo guardò con attenzione, scrutando la sua espressione. Era solo stato gentile, tutto qui. Cavoli però... non poteva andarsene in giro a dire certe cose e pensare che le donne non si facessero strane idee!! Riprese a mangiare la sua bistecca.
Perché diavolo l'aveva detto?? Alla sua età avrebbe dovuto avere più esperienza ed essere in grado di tapparsi la bocca al momento più opportuno! Le lanciò un'occhiata rapida per controllare le sue reazioni... Sembrava tranquilla, come se avesse notato nulla di strano nella sua frase... Gli era proprio scappata di bocca, maledizione!
Elena ruppe quel lungo silenzio che quasi non la lasciava respirare " Cavoli, è troppo! Sono piena." - si passò la mano sullo stomaco, appoggiandosi allo schienale della sedia.
"Beh, te la sei cavata alla grande, direi! Ho visto poche donne quasi finire una bistecca di Joe!"
"Lo so... sono una buona forchetta, purtroppo!" - sospirò, pensando a tutte le diete e i sacrifici che aveva fatto in vita sua per tenersi in forma.
"Perché sfortunatamente? Personalmente non sopporto quelle donne che non toccano cibo. Voglio dire... non è normale e non è sano! E di solito il risultato è pessimo, tra l'altro... Insomma, una donna dev'essere morbida e formosa... altrimenti non c'è niente da..." - si fermò, non sapendo se finire la frase.
"... da toccare, lo so. Sono felice che tu sia uno dei pochissimi uomini che la pensano così..." - sorrise
"Io non credo... conosco un sacco di uomini che condividono il mio punto di vista."
"Se lo dici tu..."
Joe si avvicinò al tavolo. "Wow, posso evitare di chiedere se andava tutto bene! Complimenti, mi ha reso un uomo felice mangiando quasi tutto!"
"Ecco un esempio di quello che ti dicevo... Joe, preferisci le donne magre o ..." - Viggo disegnò con le mani il profilo di una donna formosa.
"Che domanda stupida, le donne devono avere qualcosa con cui giocare, altrimenti... "
" Visto? " - le sorrise soddisfatto - Te l'avevo detto"
Joe guardò entrambi senza capire.
"Ok, ok... come vuoi..."
"Beh, visto che parliamo di curve... volete il dessert?"
"No, no, non ce la faccio proprio, mi spiace. Tra l'altro - lanciò un'occhiata all'orologio - devo essere in hotel tra meno di mezz'ora o Alice non mi troverà e  si preoccuperà"
"Benissimo, allora andiamo"
Entrambi si alzarono. Elena non sapeva come comportarsi... doveva pagare la sua parte o sarebbe sembrato maleducato da parte sua?
"Ovviamente sei mia ospite"
E dai con sti poteri telepatici! " No, perché? Non devi..."
Viggo fece un cenno che chiudeva la conversazione lì. Andò a pagare ed Elena lo aspettò un po' più indietro. Joe le andò incontro con Viggo.
"Mi ha fatto piacere conoscerla. Spero che fosse tutto di suo gusto."
"Certo, tutto perfetto. Mi spiace di dover scappar via."
"Non c'è problema, capisco. Arrivederci"
Elena e Viggo uscirono e salirono in macchina. Elena si sentiva strana... Era stata una giornata pazzesca, questo era certo! Aveva cenato con Viggo... quante donne sognavano di farlo?? ... e si era divertita... ed era stato così assurdamente normale, come se fosse stata in compagnia di un uomo "normale"...
"Eccoci qui." - accostò la macchina e guardò verso di lei. Elena ebbe una sensazione di vuoto alla bocca dello stomaco... non poteva guardarla così, non ce la faceva... - "Allora ci vediamo alle 15 domani"
"Sì, certo... alle 15... promesso"
Viggo le sorrise. "E' stata una bella serata, grazie"
"Anche per me... grazie per tutto" - abbassò lo sguardo, aprì la portiera della macchina e scese.
"Buona notte Elena, a domani"
"Notte" - chiuse la portiera e si avviò velocemente verso l'hotel.
Viggo seguì la sua figura sparire nell'edificio e sorrise. Sì, era stata proprio una bella serata... Quella ragazza era decisamente diversa dalle donne che di solito lo circondavano... Lei lo aveva trattato come un uomo qualunque... il che era abbastanza stupido da dirsi, visto che lui era un uomo qualunque... Ma le donne di solito vedevano in lui solo Viggo Mortensen o peggio ancora Aragorn... Elena era diversa. Scosse il capo, come per scrollarsi di dosso quei pensieri. Era ora di andare a casa, Harry sicuramente lo stava aspettando.    

  
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