Videogiochi > MegaMan
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    15/05/2010    2 recensioni
Seguito di 'MegaMan Battle Network Transmission'. Ambientato dopo gli eventi di 'Battle Network 2' - Netto, MegaMan e i loro compagni hanno da poco sconfitto la NetMafia Gospel, quando altri strani avvenimenti cominciano a gettare ombre inquietanti sulla pace così faticosamente ottenuta. Tra Net-crimini in drastico aumento, e il tentativo di venire a capo di un mistero che risale all'origine stessa della rete, il gruppo di giovani eroi avrà a che fare con nemici spietati, nuovi alleati, pericolosi virus, un NetNavi solitario assetato di vendetta, inaspettati ritorni e colpi di scena... e invenzioni incredibili che li aiuteranno nela loro ricerca! Riusciranno i Net-Savers a salvare la rete ancora una volta, o il mondo è destinato a precipitare nel caos?
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alpha's Revenge-23

MegaMan Battle Network: Alpha's Revenge

Una fanfiction di MegaMan NT WArrior / Battle Network scritta da: Justice Gundam

Ed eccomi di ritorno... anche nel fandom di MegaMan! Scommetto che tutti i fan italiani di questa serie saranno contenti di vedermi tornare con un nuovo capitolo della mia storia... come ho gia' detto altrove, per me e' un po' difficile bilanciare gli impegni di tutti i giorni con il mio hobby di scrittore, ma cerco comunque di fare tutto il possibile. Certo, dovrei imparare a suddividere meglio il mio tempo... in questo periodo, mi ritrovo a dover fare le cose un po' in fretta e furia...

Vabbe', lasciamo perdere queste cose, e passiamo alla nostra storia. Nello scorso capitolo, abbiamo visto i nostri due piccioncini Netto Hikari e Meiru Sakurai che, una volta tanto, giusto per far scemare un po' la tensione, uscivano assieme a fare una passeggiatina da amici lungo la baia di Dentech City... e per puro caso, i due amici hanno incontrato un ragazzino di nome Mamoru Urakawa - un nome che a qualcuno non giunge del tutto nuovo - che, a quanto pare, soffre della stessa malattia di cui soffriva Saito prima di diventare MegaMan! Questo significa che per Netto e MegaMan, la cosa assume anche un'importanza personale...

Ma nel frattempo, Tesla e' riusciva ad isolare il luogo dove mandare i suoi uomini per la prossima missione, e PlantMan e StarMan sono gia' stati scelti per portarla a termine. Se pensate che i due eventi non siano collegati... beh, vi posso solo dire che da questo momento in poi la storia si fara' decisamente piu' seria... e gia' ne avremo un assaggio in questo capitolo, quando Netto e Mamoru si parleranno... e quando Enzan incontrera' suo padre, con il quale - ve lo ricorderete - non ha un gran bel rapporto.

Si', abbiamo tutti i motivi di credere che da questo momento in poi, ci sara' meno da ridere, almeno finche' il caso Alpha non sara' stato risolto...

Comunque, prima di dare spoiler, interrompiamo qui il discorso introduttivo, e passiamo invece a rispondere alle recensioni che mi avete lasciato. Come sempre, puntuali e ben gradite!

KillKenny: Grazie mille! Come sempre, le tue recensioni sono precise e vanno al punto! In effetti, il conte Jack e Gauss sono fratelli in entrambe le continuity, solo che nella storia del videogioco non hanno mai modo di incontrarsi di persona. E comunque, Gauss era un villain molto piu' serio, nel videogioco... Ti posso comunque assicurare che la riunione di famiglia ci sara', e sara' qualcosa di... ehm... elettrizzante! Giusto per usare un termine adeguato...

Kura92: Bentornata! Non ti preoccupare del ritardo, mi basta vedere che comunque ci sei! ^_^

Hmm... riguardando l'ultimo capitolo, in effetti, mi sono accorto di aver lasciato scappare diversi errori, e forse si deve al fatto che non ero proprio al massimo della forma quando l'ho scritto. Comunque, ho cercato di essere piu' attento nella stesura di questo capitolo, e spero di essermene fatti scappare meno!

Come ben sai, anch'io sono un convinto shipper di Netto / Meiru... e mi danno fastidio quelli che maltrattano Meiru nelle loro fanfiction per un motivo o per l'altro, ma questo e' un discorso a parte... la scena che ho descritto di loro e' stata presa direttamente da un episodio di Axess censurato nella versione americana. Visto che non e' stato possibile vederlo, facciamo il possibile per sostituirlo! E mi fa piacere che la scenetta semi-romantica tra i due ti sia piaciuta! Bisognera' aspettare per il romanticismo vero e proprio! ^_^

Il problema di Enzan e', come potrai vedere, che ogni volta che e' con suo padre non riesce a fare conversazione e ad avvicinarsi a lui come vorrebbe... e lo stesso problema, incredibile ma vero, ce l'ha anche il signor Ijyuin... quindi per lui e' motivo di malinconia doversi trovare a lungo con suo padre. Ma vedrai che col tempo anche questo problema si risolvera'! E sapevo che ti sarebbe piaciuto vederlo fare un po' di lodi a Netto, pur mantenendosi sul neutrale! Per Anetta... beh, credo di aver gia' detto che volevo fare una via di mezzo tra quella dell'anime e quella del gioco, e mi fa piacere che, pur continuando a non piacerti, tu abbia apprezzato gli scrupoli che si e' fatta.

La storia di Mamoru si approfondira' nel corso di questo capitolo... e dei successivi! Quindi... grazie per la lunga recensione e resta sintonizzata! Tra poco arrivera' il momento cruciale per il resto della storia!

Bene, bene... non credo di dover dire altro! Solo, tenetevi pronti, perche' il tono di questo capitolo non sara' per niente rilassato come gli altri. Anzi... si parlera' di temi che andranno a colpire certe sensibilita', quindi...

Beh, non anticipiamo altro. Leggete e rendetevi conto da voi! A dopo, e buona lettura!

----------

Capitolo 23 - Un amico da aiutare

Meiru aveva il cuore in gola. Aveva fatto una cora pazza dalla spiaggia fino alle porte automatiche dell'ospedale li' vicino, e persino il breve tempo che ci avevano messo queste ultime per spalancarsi le era sembrato una terribile perdita di tempo in una situazione di vita o di morte. La ragazzina dai capelli fucsia entro' nella sala d'aspetto con la massima velocita' che le era possibile e si fermo' davanti alla reception, dove un dottore era impegnato a consultare delle cartelle, e un'infermiera stava inserendo alcuni dati nel terminale della struttura con l'aiuto di un NetNavi ospedaliero. L'arrivo di Meiru attiro' subito l'attenzione dei due, e dall'affanno che lei mostrava, capirono subito che doveva essere qualcosa di serio.

"Accidenti, signorina... che succede? C'e'... qualche problema?" chiese il medico. Meiru si appoggio' una mano sul torace e riprese fiato per qualche secondo... poi, quando il battito del suo cuore fu sceso ad un ritmo accettabile, rispose smozzicando un po' le parole.

"Uff... uff... scusate... la fretta..." ansimo'. "Sulla... spiaggia... uno dei pazienti... di questo... hanf... ospedale! Mamoru... Urakawa... si e' sentito male! Credo... phew... credo che stia avendo... un malore, o cose del genere!"

L'infermiera strinse immediatamente i denti in un'espressione di sgomento. "D-dottore! Mamoru Urakawa... e' il paziente della stanza 204!" esclamo'. "E... lei sa qual e' la sua condizione, vero?"

"Purtroppo si'..." rispose il medico. "Signorina Makita.. mi aspetti qui e tenga il mio posto per qualche minuto! Tu, piccola... hai detto che Mamoru-chan e' sulla spiaggia, vero?"

"S-si'... si', dottore..." rispose la giovane NetBattler, attendendo il medico che usciva dalla guardiola e poi iniziando a condurlo verso la spiaggia. "Ma... ma che succede? Lei... sa per caso cosa e' capitato a Mamoru-chan?"

"Mamoru-chan... e' malato di HBD." disse il dottore con tono grave. "Se... se e' un altro dei suoi attacchi, dobbiamo fare presto, prima che sia troppo tardi!"

"M... Meiru-chan!" esclamo' Roll, con una mano sulla bocca. "La HBD... Heart Break Disease... non e' la stessa malattia da cui era affetto Saito-chan, il fratello gemello di Netto-kun? Netto-kun ce ne aveva parlato, in qualche occasione..."

"Si'... si', Roll-chan, adesso che me lo fai notare me lo ricordo!" esclamo' la bambina dai capelli fucsia, in un istante terribile. Da quello che ne sapeva lei... era una malattia cardiaca estremamente rara e che non lasciava scampo alle sue vittime! Saito era stata un'eccezione... ma soltanto perche' il professor Hikari, il padre dei due gemelli, era riuscito a fare quello che nessun altro era mai riuscito prima di allora e aveva trasferito la coscienza del gemello malato nel NetNavi che poi sarebbe diventato MegaMan.EXE. Ma a parte quel caso, tutte le vittime della HBD erano morte prima di compiere il terzo anno di eta'... "Oh, mio Dio, Roll-chan, non posso crederci... quindi anche Mamoru-chan..."

"Si'... purtroppo..." affermo' Roll, mentre lei e il medico uscivano dall'ospedale e correvano verso la spiaggia, nel punto dove si trovavano Netto e MegaMan...

----------

Sulla spiaggia, Netto e MegaMan, pur scioccati dalla scoperta della malattia che affliggeva il loro nuovo amico, stavano facendo del loro meglio per aiutare Mamoru a superare quell'attacco... e in particolare MegaMan, che aveva avuto un'orribile esperienza diretta degli effetti della malattia, stava cercando di dare al ragazzino qualche consiglio vitale!

"A... Ascoltami, Mamoru... cerca di restare calmo!" disse MegaMan, calmo ma fermo. "Inspira profondamente... e poi espira! Cerca di calmarti, o il tuo battito cardiaco salira' troppo!"

Il NetNavi azzurro non era sicuro che il piccolo fosse in grado di sentirlo, nella condizione in cui si trovava... ma per fortuna, pochi secondi dopo, lui e Netto sentirono che Mamoru stava cominciando a respirare con piu' regolarita', anche se il suo colorito restava terribilmente pallido. Non era ancora fuori pericolo, purtroppo... e finche' non avesse ricevuto un'iniezione della medicina giusta, sarebbe riuscito solo a prolungarsi la vita di qualche minuto... E tutte le persone allarmate che si erano riunite la' attorno in un tentativo di dare una mano, ora si rendevano conto che non c'era molto che potessero fare se non incrociare le dita e avere fiducia che sarebbe andato tutto bene...

Per fortuna, non dovettero aspettare molto. Meiru e Roll tornarono appena un minuto dopo, accompagnate da un medico dell'ospedale... e quest'ultimo aveva gia' pronte una piccola siringa riempita di un liquido ambrato semitrasparente. Dopo aver fatto cenno ai presenti piu' vicini di spostarsi, il dottore raggiunse la carrozzella di Mamoru e, dopo aver preso fiato per un istante, inietto' il liquido medicinale in un punto vicino alla clavicola del piccolo. Gli effetti furono quasi immediati, e le convulsioni che scuotevano Mamoru cessarono rapidamente,mentre il suo colorito ritornava ad essere roseo e vitale. Il piccolo senti' il battito cardiaco rallentare, e l'ombra della morte, che fino ad un attimo prima incombeva su di lui, allentare la presa. Ancora una volta, anche se soltanto per un po', il pericolo era stato scongiurato... fino alla prossima volta, questo era chiaro, riflette' tra se' Mamoru, non appena fu in grado di pensare lucidamente.

Non che in quel momento sarebbe stato in grado di fare molto altro... quella crisi lo aveva completamente spossato, e tutto quello che pote' fare fu afflosciarsi sulla sua carrozzella e cercare di riprendere fiato, volgendo appena lo sguardo verso Netto e MegaMan, che continuavano a seguirlo con apprensione.

"Sto... hanf... sto bene... per... adesso... uff..." ansimo' il piccolo, facendo tirare un grosso sospiro di sollievo a NetNavi e operatore.

"Accidenti... Mamoru-chan, per un attimo ho davvero avuto paura che... grazie per aver fatto in tempo, ragazze!" disse Netto, rivolto a Meiru e a Roll, che riuscirono a sorridere debolmente, ancora travolte dalla drammaticita' della situazione. "Grazie anche a te, MegaMan... e soprattutto grazie a lei, dottore! Se non fosse stato per lei..."

"Lo so, lo so..." rispose il medico. "Ma... Mamoru-chan non puo' restare qui ancora a lungo, dobbiamo riportarlo nella sua camera. E voi, qui attorno, non c'e' niente da vedere! Spostatevi, abbiamo un paziente in gravi condizioni!" La folla obbedi' all'istante, lasciando che il dottore spingesse la sedia a rotelle verso l'ingresso dell'ospedale... ma non prima che anche Netto e Meiru lo seguissero.

"Dottore, per favore, ci permetta di venire anche noi!" disse il ragazzino castano. "Non... non conosciamo Mamoru-chan da molto tempo, ma visto che siamo stati noi a dargli soccorso quando ha avuto questo attacco, beh... e poi... sarebbe anche una questione un po' personale..."

Il medico si chiese cosa voleva dire Netto con questione personale, e immagino' che forse qualche altro membro della sua famiglia fosse stato affetto dalla terribile malattia che aveva colpito Mamoru... ma decise che in quel momento non importava - c'era una vita da salvare, e se quei due ragazzi potevano dare una mano in qualche modo, la cosa era piu' che ben accetta!

"Va... va bene, ragazzi... se volete venire anche voi, siete i benvenuti!" affermo', finalmente raggiungendo le porte dell'ospedale ed entrando alla massima velocita' possibile! "Attenzione! A tutto lo staff disponibile! Urgenza in arrivo, crisi respiratoria con complicazioni cardiache! Preparate una sala medica con tutto il necessario! Non c'e' un secondo da perdere!"

Con grande sollievo di Netto, MegaMan, Meiru e Roll, diversi dei medici di turno, in quel momento, erano liberi o comunque potevano permettersi di interrompere quello che stavano facendo, quindi la risposta all'appello del loro collega fu immediata. In pochi secondi, la carrozzella di Mamoru venne portata verso l'area di pronto soccorso, e il medico che era venuto in soccorso si fermo' un momento vicino a Netto e a Meiru per rassicurarli che avrebbe fatto tutto il possibile per Mamoru. "State tranquilli, ragazzi... per noi dello staff interventi del genere sono... beh, non dico all'ordine del giorno, ma siamo degli esperti in questo campo! Vi possiamo assicurare che Mamoru e' in buone mani!"

"Va... va bene..." disse Netto, un po' dubbioso. Il dottore annui' e segui' i suoi colleghi nel reparto emergenze, lasciando lui e i suoi compagni nella hall... e pochi istanti dopo, con un sospiro, Netto si affloscio' su una delle poche sedie rimaste libere, pregando che andasse tutto bene. Non sapendo cosa dire o fare, ancora destabilizzati dalla situazione improvvisa, MegaMan, Roll e Meiru rimasero fermi ai loro posti, guardandolo con compassione.

Finalmente, dopo qualche istante di cupa tensione, MegaMan riusci' a spezzare il silenzio. "Beh... stai tranquillo, Netto-kun... in fondo... te l'ha detto, quel dottore, no? Lo staff del Beach Hospital e' esperto, sanno come trattare casi come quello di Mamoru-chan..." disse. Al che Netto si limito' ad assentire con espressione assente. Era chiaro che non era del tutto convinto, e come fargliene torto, quando la condizione di Mamoru lo toccava cosi' personalmente?

"Lo spero, MegaMan... lo spero proprio..." affermo' il ragazzo, non esattamente incoraggiato dalle parole del suo NetNavi - fratello gemello. Come ricordandosi che c'era qualcun altro con lui, Netto alzo' lo sguardo verso Meiru, che gli era rimasta vicino senza dire nulla, cercando almeno di fargli coraggio con la sua presenza. "Meiru-chan, non c'e' bisogno che tu e Roll-chan rimaniate qui, se non volete. Anzi... mi dispiace di aver rovinato l'uscita con... con quello che e' successo..."

Dite pure che Netto Hikari non si accorgeva di nulla quando una ragazza cercava di avvicinarsi romanticamente a lui... ma non dite mai che e' insensibile nei loro confronti.

Tuttavia, Meiru e Roll non avevano intenzione di andarsene cosi' e lasciarlo solo. Erano pur sempre amiche di Netto e MegaMan, prima di ogni altra cosa, no? "E di cosa dovresti scusarti, Netto-kun? Mica potevi sapere cosa sarebbe successo... anzi, se devo dirla tutta, mi ha fatto piacere poter dare una mano a te e a Mamoru-chan." rispose la bambina dai capelli fucsia. "Dopotutto... se non ci fossimo state noi due, tu e MegaMan sareste stati soli di fronte all'emergenza, quindi... Ma non essere cosi' triste, Netto-kun, non e' da te!"

"Giusto! Sono sicura che Mamoru-chan e' in buone mani..." affermo' la NetNavi rosa, anche se si rendeva conto che le sue rassicurazioni suonavano un po' a vuoto quando ci si ricordava che Mamoru era affetto da una malattia per la quale non c'erano casi registrati di sopravvivenza... Di fronte a questo, c'era da chiedersi come si potesse fare a far sembrare la situazione meno disperata per Mamoru...

Netto, per fortuna, non manco' di apprezzare almeno il tentativo di farlo stare meglio. "Grazie, Meiru-chan... Roll-chan... scusate, e' che... beh, potete capire anche voi come mi sento per quello che sta succedendo a Mamoru-chan..."

Meiru premette le labbra tra loro, non sapendo che cosa dire in risposta... e anche MegaMan, che di solito aveva sempre una risposta incoraggiante pronta, non seppe esattamente cosa dire per fare si' che il suo giovane operatore si distraesse un po' da quella delicata situazione. Potevano solo aspettare e sperare che Mamoru si riprendesse da quell'attacco...

"Huh. Ma tu guarda che coincidenza. Facciamo tutta 'sta strada da Yoka, e chi ti troviamo?" disse una voce femminile abbastanza ben conosciuta, proveniente dal lato destro di Netto. Quando lui e la sua amica si voltarono, videro con un certo stupore che si trattava, in effetti, di una loro vecchia conoscenza - una ragazza alta dai lunghi capelli blu scuro legati in una coda, e vestita di un'inconfondibile hakama in stile tradizionale, con una ruota dentata come ornamento per i capelli. Non c'era modo di sbagliarsi... era proprio la loro amica di Yoka, Tamako Shiraizumi, la Net-operatrice di MetalMan... che per chissa' quale incredibile caso del destino, passava li' proprio in quel momento! In quel momento, stava guardando i due ragazzi con una certa curiosita', chiedendosi come mai si trovassero in un posto del genere...

"I nostri amichetti di Dentech City... chi l'avrebbe mai detto?" disse Tamako, avvicinandosi ancora con un sorrisetto cordiale. Nonostante avesse ancora il suo tono da ragazza spavalda e indipendente, in qualche modo sembrava che fosse un attimo piu'... per cosi' dire... tranquilla. Non era il suo classico modo di fare, e a MegaMan sembro' che fosse pensierosa per qualcosa...

"Tamako-san! Che sorpresa!" esclamo' Netto, alzandosi di scatto per salutare la ragazza di Yoka. "Come... come mai da queste parti? Non sara' successo qualcosa ad un suo conoscente, spero..."

"Hehehee... no, niente di tutto questo, ragazzino!" ridacchio' l'alta Net-operatrice, rispondendo con un'alzata di mano al saluto di Meiru. "Diciamo... che sono qui per fare visita ad un mio amichetto che e' da un po' in questo posto. E voi, come mai siete qui? Spero che non si tratti di qualcosa di grave."

"Ehm..." Netto e Meiru si guardarono negli occhi per un breve periodo, non del tutto sicuro di cosa dire... prima che Meiru sospirasse e dicesse come stavano le cose. "A... A dire la verita', temo che sia cosi', Tamako-san... vede, si... si tratta di un amico che abbiamo conosciuto di recente... appena un'ora fa, per dire... che proprio poco fa ha avuto un problema con il cuore..." rispose la ragazzina, mentre con lo sguardo controllava Netto per vedere se per caso non se la stava prendendo troppo a male. Netto le disse di si' con la testa, autorizzandola ad andare avanti. "Si... si chiama Mamoru... Mamoru Urakawa... e i medici ci hanno detto che soffre di una malattia genetica..."

"Mamoru?" esclamo' Tamako, dimentica per un attimo di essere in un ospedale. Si rimprovero' mentalmente per il suo lapsus, e si passo' la mano davanti alla bocca, schiarendosi la voce. "E'... e' proprio a lui che venivo a far visita, oggi... avevo sentito dire che i suoi medici avevano delle notizie da darmi... lui e suo padre sono miei amici da un bel po' di tempo, e quindi... ma che e' successo? Mamoru-chan ha per caso avuto un altra crisi di quella malattia... come si chiama... ah, si', la HBD?"

"Purtroppo... purtroppo si', Tamako-san..." rispose MegaMan dal suo PET. Decise saggiamente di non menzionare il fatto che lui stesso avesse conoscenza diretta di quell'orribile malattia. "E'... e' successo tutto cosi' rapidamente che ancora non me ne rendo conto... io, Roll-chan e i nostri operatori eravamo usciti a fare una passeggiata assieme, e stavamo camminando lungo la spiaggia, quando abbiamo incontrato Mamoru per puro caso... era... uscito dall'ospedale per prendere una boccata d'aria. Ci siamo messi a parlare... in fondo, si sa come vanno queste cose... e proprio mentre la conversazione stava entrando nel vivo, Mamoru ha cominciato a stare male."

"Io... ehm... sono corsa fin qui per chiamare un medico..." riprese Meiru. "E per fortuna ne ho trovato subito uno disponibile. E'... e' sceso fino giu' in spiaggia per aiutare Mamoru-chan, e il resto, beh... il resto e' evidente. Adesso... speriamo che vada tutto bene..."

Tamako annui' con espressione terribilmente seria. "Si'... si', capisco... vedete, Mamoru-chan e suo padre sono stati clienti abituali del ryokan vicino al mio negozio per diverso tempo, e quindi ho avuto modo di conoscerli... e anche di sapere della malattia di Mamoru-chan. Sapete, lui e' considerato un... beh... un caso senza precedenti, visto che e' sopravvissuto molto piu' a lungo di chiunque altro sia stato affetto dalla HBD. Grazie anche alle nuove terapie che hanno sviluppato in questi ultimi anni..."

"Molto piu' a lungo..." disse MegaMan, sfregandosi il mento con aria malinconica. Da una parte, questa era una bella notizia, ma dall'altra voleva dire che ormai il corpo di Mamoru era una bomba ad orologeria che poteva scattare in qualsiasi momento... e tutti i trattamenti palliativi a cui il piccolo veniva sottoposto, alla fine si sarebbero rivelati inutili.

Tamako sembro' intuire quello che il NetNavi in tuta blu stava pensando. "A... a dire la verita', i cervelloni avrebbero scoperto un modo per arrestare completamente il corso della HBD e permettere a Mamoru-chan di condurre una vita normale." disse, sperando di non alzare troppo le speranze dei suoi giovani amici. In fondo, era ancora solo una teoria... "Ci... ci sarebbe un'operazione, mai tentata prima comunque, che permetterebbe di installare nel cuore di Mamoru-chan una valvola artificiale, che permetterebbe di supplire ai problemi di fibrillazione a cui vanno incontro le persone affette da HBD... ma come ho detto e' un'operazione senza precedenti, quindi non c'e' nessuna garanzia che possa... riuscire..."

La notizia, comunque, sembro' dare un po' di speranza ai due ragazzini e ai loro NetNavi. In fondo, e' sempre meglio una possibilita' qualsiasi che nessuna... "D-Davvero, Tamako-san? Questa... questa si' che e' una bella notizia!" esclamo' Netto, finalmente facendo un sorriso sincero. "Allora... tutto quello di cui Mamoru-chan ha bisogno e' sottoporsi a questo intervento, e potra' finalmente guarire! Sarebbe il primo caso al mondo... non e' una cosa grandiosa, ragazzi?"

"Sono... sono molto contenta anch'io, Netto-kun..." affermo' Meiru, un po' piu' prudente del suo amico. "Pero'..."

"Pero' cosa? Questa e' una novita' incredibile!" esclamo' Netto, ritrovando sempre piu' il suo entusiasmo. "Vi rendete conto che questo significa la possibilita' di curare un sacco di bambini malati di HBD? Che fino a poco tempo fa non avrebbero avuto nessuna speranza? Meiru-chan, una volta che Mamoru-chan si sara' sottoposto a questa operazione... potra' vivere come un bambino normale, finalmente!"

"Ehm... Netto-kun..." lo richiamo' gentilmente MegaMan. "Mi... mi sembra che Tamako-san voglia dire qualcosa di importante. Perche' non la stai ad ascoltare?"

Il ragazzino con la bandana serro' leggermente le sopracciglia, non sapendo cosa volesse dire il suo NetNavi, e alzo' lo sguardo verso Tamako, che sospiro' brevemente e si sedette li' vicino. "Hm? Ma... ma che vuol dire, Tamako-san? Che... problema ci dovrebbe essere?"

"Innanzitutto, ragazzo mio, lasciami dire che tu assumi subito che le cose andranno bene... il che non e' male, sia chiaro, ma considera che in questo caso... beh, c'e' la concreta possibilita' che non vada come tutti vorremmo." spiego' la negoziante di Yoka.

"E poi... c'e' un altro problema." intervenne con voce grave MetalMan, il NetNavi di Tamako, facendosi sentire per la prima volta da quando la conversazione era iniziata. Sorpresi dal suo intervento, i ragazzi e i NetNavi si rivolsero a lui, salutandolo.

"Ah, MetalMan... ciao! Pensavo che il tuo PET fosse spento, visto che non ti abbiamo sentito..." affermo' Roll. "Comunque... cosa volevi dire che c'e' un'altro problema?"

Il massiccio NetNavi metallico alzo' le spalle e sospiro'. Anche lui non riusciva ad ignorare la tragedia della situazione di Mamoru... "Una cosa... molto semplice, in realta'. E anche molto triste. Il padre di Mamoru-chan ha gia' parlato a suo figlio di questa possiblita' e..." disse, arrestandosi per un attimo prima della parte per lui piu' difficile da raccontare. "E Mamoru-chan ha detto che non vuole fare l'operazione. Si e' riiutato categoricamente."

"Eh?" Netto sgrano' gli occhi, non capendo assolutamente perche' Mamoru avrebbe dovuto rifiutarsi di fare un'operazione da cui dipendeva la sua vita. "Come sarebbe a dire che Mamoru-chan non vuole? E... e per quale motivo?"

"Il signor Urakawa non mi ha certo detto tutti i particolari..." spiego' Tamako. "Ma... quando gli ho chiesto mi ha detto che Mamoru..." Tiro' un altro sospiro. Questo era uno di quei territori in cui anche a lei non piaceva avventurarsi. "Mi ha detto, in pratica, che Mamoru non vuole piu' vivere."

Netto, MegaMan, Meiru e Roll rimasero per un attimo congelati dall'enormita' di quell'affermazione. Com'era possibile che un bambino di quell'eta' dicesse una cosa del genere? Soprattutto considerando che quell'operazione lo avrebbe potuto liberare da un male fino a quel momento incurabile...

"C-Come? Come sarebbe... a dire... che non vuole piu' vivere?" mormoro' il NetNavi in tuta azzurra. Lui solo sapeva quante volte avrebbe avuto il desiderio di poter tornare ad essere un bambino normale, e vivere assieme a Netto nel Mondo Reale...

"Come ha detto Tamako, non sappiamo i particolari..." affermo' MetalMan. "Pero'... avevo sentito una volta dire a Mamoru che era stufo di soffrire, e che voleva soltanto... dormire in pace. Dopo... dopo tutto quello che ha dovuto sopportare nella sua vita... non posso dire di non comprenderlo almeno in parte..."

MegaMan guardo' verso il pavimento del suo PET. Non poteva dire di non comprendere, almeno in parte, quello che voleva dire il guerriero di metallo... e quello che molto probabilmente stava passando Mamoru. Anche se era molto piccolo quando l'orribile malattia lo aveva stroncato, ricordava fin troppo bene il dolore e l'angoscia che provava durante gli attacchi... era una cosa che non avrebbe augurato nemmeno al suo peggior nemico. E tuttavia... e tuttavia non poteva lasciare che Mamoru si arrendesse cosi', senza nemmeno provare a combattere! Se solo avesse potuto convincerlo in qualche modo...

"Io... io posso capire quello che sta provando Mamoru-chan in questo momento." disse MegaMan. "Pero'... pero' non e' giusto lo stesso che... che lui si lasci morire cosi'. Nessuno... nessuno ha provato a parlare con lui? A cercare di fargli cambiare idea?"

"Certo, e piu' di una volta..." affermo' Tamako, facendo vagare il suo sguardo verso il soffitto. "Pero'... non sono sicura che Mamoru abbia davvero cambiato idea. Ha un po' tentennato, questo e' vero, e mi sembra che abbia un po' capito le ragioni dei suoi genitori... ma non credo abbia ancora accettato di sottoporsi a questo intervento... che, lo ripeto, e' l'unico che potrebbe salvargli la vita."

"Mi... mi dispiace davvero per Mamoru-chan..." disse Meiru, con una mano sulla bocca nel tentativo di trattenere le sue emozioni. "Non posso neanche immaginare come dev'essere fare una vita come la sua..."

Netto rimase per un po' fermo al suo posto, a rimuginare su quello che aveva sentito. Oddio, era pur vero che non erano affari suoi, e che probabilmente non era suo diritto intromettersi in qualcosa che non lo riguardava cosi' direttamente... pero' non poteva lasciare che Mamoru si arrendesse. Aveva gia' perso un fratello a causa di quella maledetta malattia, e adesso non voleva veder morire qualcun altro che aveva la possibilita' di salvarsi...

La decisione venne presa un istante dopo. Netto si drizzo' di colpo sulla sedia e si sbatte' il pugno destro sul palmo dell'altra mano, cogliendo di sorpresa Tamako, Meiru e Roll, che fecero un salto per la sorpresa. "Allora... parlero' anch'io a Mamoru-chan! Non posso permettere che si dia per vinto tanto facilmente!" esclamo'. "Gli parlero', e cerchero' di convincerlo a sottoporsi all'operazione!"

"Netto-kun..." disse Roll. Anche lei sapeva del passato dei gemelli Hikari e di cosa era successo a Saito... e non poteva che approvare lo spirito del ragazzo. Dopo averci riflettuto su per qualche secondo, anche la NetNavi in rosa annui' energicamente, e alzo' lo sguaro verso Meiru. "Sono d'accordo! Che ne dici, Meiru-chan? Diamo una mano anche noi? In fondo... piu' si e', meglio e', non trovi?"

"Beh... anche questo e' vero, Roll-chan!" rispose Meiru, anche lei un po' indecisa all'inizio. Tuttavia, in quel caso si trattava di salvare la vita di un bambino e dargli una possibilita' di fare una vita normale che meritava da tanto tempo... quindi, magari non sarebbe stato poi tanto male immischiarsi in qualcosa che "non la riguardava". "E va bene, allora ci saremo anche noi! MegaMan... anche tu sei con noi, immagino..."

"Hehee... e come potrei non esserlo?" rispose il NetNavi azzurro. "Stia tranquilla, Tamako-san, cercheremo anche noi di convincere Mamoru... e credo proprio che ci riusciremo!"

Tamako riusci' a sorridere, anche se era un sorriso di cauto ottimismo. "Beh... devo dire che questi sentimenti vi fanno onore, ragazzi. Okaaaay, allora aspettiamo che Mamoru possa riceverci, e poi andiamo a parlargli. Magari incontriamo anche i suoi, gia' che ci siamo..." disse, mentre strizzava un occhio ai due ragazzi.

"Grazie, Tamako-san! Vedra', faremo in modo che anche per Mamoru-chan ci possa essere un lieto fine! Giusto, MegaMan?" rispose Netto, rivolgendo una domanda di conferma al suo NetNavi, che si sfrego' la nuca con una mano e sorrise gentilmente. Quello era un momento molto significativo per lui... e non si sarebbe arreso senza aver fatto del suo meglio per convincere Mamoru.

"Ci puoi giurare, Netto!" rispose.

----------

Il rumore assordante dei motori del jet privato di Shuuseki Ijyuin si smorzo' gradualmente, finche' il velivolo non si fermo' del tutto sulla pista di atterraggio, e da sotto il portellone di uscita non apparve una scaletta che permettesse agli occupanti di scendere. Due file di guardie del corpo vestite in giacca nera e cravatta, tutte con gli occhiali da sole, si disposero ai lati dell'uscita, in attesa del passeggero... ed Enzan, con il PET del fedele ProtoMan appeso al fianco, si schiari' la gola, cercando di apparire abbastanza distante, e si piazzo' vicino alle scale, in attesa del padre.

Il capofamiglia dello zaibatsu Ijyuin non perse tempo ad apparire, accompagnato da un paio di guardie del corpo... e gli uomini in nero disposti ai lati dell'aereo si inchinarono tutti assieme per dargli il bentornato nel suo paese d'origine. Il signor Ijyuin li osservo' freddamente per un po', annuendo, poi inizio' a scendere lentamente le scale, fino a trovarsi di fronte al figlio, che fece un cenno di saluto e si inchino' rispettosamente a sua volta.

"Padre." disse il ragazzo dai capelli bianchi. "Bentornato. E' mio augurio che tu abbia fatto un buon viaggio e non ci siano stati problemi."

"E' andata cosi', Enzan." rispose l'uomo con spiazzante distacco, dopo qualche istante di silenzio. "E... io confido che il lavoro di Ufficiale prosegua senza problemi. Ho sentito parlare dei problemi che avete con il ritorno in scena della World-3. Sembra che abbiano preso di mira Alpha stesso."

"E' cosi'." rispose Enzan. "Di recente, il governo di Sharo ha mandato uno dei suoi migliori NetBattler per assisterci nel compito. Siamo riusciti a respingere molti dei loro attacchi, ma ancora non siamo riusciti ad isolare la loro base. Stiamo lavorando a pieno ritmo per ovviare a questo problema."

"Bene." rispose il signor Ijyuin... e non disse altro. Enzan si rese conto che, almeno per il momento, i convenevoli erano finiti e fece spazio a suo padre, in modo che i due potessero dirigersi alla limousine nera che li stava aspettando vicino alla pista aeroportuale. Ma per quanto camminassero fianco a fianco, padre e figlio sembravano comunque separati da un muro invisibile ma percettibile, che impediva ad ognuno di loro di fare la prima mossa e avvicinarsi all'altro. Procedevano con calma, con compostezza... ma chiunque avrebbe potuto vedere che c'era tensione tra i due.

Finalmente, padre e figlio raggiunsero la limousine e si accomodarono sui sedili posteriori, al che il signor Ijyuin diede disposizioni all'autista di portarli alla loro residenza, in centro a Dentech City. Quando le portiere della macchina si chiusero, l'autista esegui' all'istante l'ordine e parti' a velocita' sostenuta, mentre il signor Ijyuin e il figlio cercavano di mettersi comodi nei sedili posteriori. Enzan tento', per qualche secondo, di incrociare lo sguardo di suo padre, nel tentativo di sciogliere un po' del ghiaccio che permaneva tra i due... ma senza particolare successo, dal momento che Shuuseki Ijyuin resto' fermo al suo posto... rivolgendogli lo sguardo per qualche secondo, ma senza la cordialita' che forse Enzan sperava di vedere. Per non rendere la situazione ancora piu' strana di quanto gia' non fosse, Enzan distolse gli occhi poco dopo, riprendendo a guardare davanti a se'.

Nel suo PET, ProtoMan, pur non partecipando direttamente alla "riunione", se cosi' la si poteva chiamare, tra padre e figlio, prese un respiro profondo e scosse la testa. Anche lui si era permesso di sperare che questa volta le cose andassero un po' meglio tra i due... ma a quanto pareva, quello che Enzan aveva detto il giorno prima era vero - c'era molto da fare per ricostruire un po' di rapprto tra i due, e certo non poteva essere lui a costringerli a farlo. Tutto quello che poteva fare... era offrire il suo appoggio ad Enzan, ovemai il suo Net-Op ne avesse avuto bisogno...

Stranamente, Enzan si ritrovo' a pensare a Netto e ai suoi compagni, e a chiedersi cosa stessero facendo in quel momento. Non era una cosa che accadeva tanto spesso... ma c'erano momenti in cui invidiava la relativa normalita' in cui il suo amico / rivale viveva, mettendo da parte la sua situazione con MegaMan...

----------

Era passata gia' un'ora e mezza da quando un paio di medici erano usciti dalla sala di emergenza, e avevano annunciato a Netto, Meiru, Tamako e ai loro NetNavi quello che tutti loro speravano di sentire - che Mamoru aveva superato, ancora una volta, la fase critica di quell'attacco, e che in quel momento era tornato nella sua stanza d'ospedale, a riposarsi dopo quella schermaglia con la morte. I ragazzi avevano aspettato che i dottori dessero loro il permesso di entrare, per poi prendere l'ascensore e raggiungere il secondo piano.

"Ecco, adesso ci siamo..." affermo' Tamako, tenendo le mani sulle anche mentre le porte scorrevoli dell'ascensore si aprivano. Abbasso' la voce mentre lei e i ragazzi uscivano dalla cabina, e si schiari' leggermente la voce. "Adesso pero'... vi consiglierei di sceglierle bene le parole, quando sara' il momento di parlare con Mamoru-chan. Ricordate che... beh, non ho bisogno di dirvi, sapete gia' come stanno le cose..."

"Certamente, Tamako-san..." rispose Netto, mentre il terzetto si incamminava lungo il corridoio. Poche volte Netto era stato in un ospedale, e in nessuno di quei casi era stata un'esperienza molto piacevole - quando lui e i suoi amici erano stati ricoverati l'ultima volta, solo qualche mese fa, era per smaltire un leggero avvelenamento da radiazioni che avevano subito nel quartier generale della Gospel, e fin da allora, l'odore tipico del posto, l'innaturale silenzio e la sensazione di asetticita' che permeava ogni angolo dell'ospedale gli erano rimaste impresse.

MegaMan, poi, aveva un ricordo ancora peggiore di quei posti - i suoi ricordi di quando era Saito e lottava con la stessa malattia con cui stava lottando Mamoru erano rimasti particolarmente impressi nella sua mente, grazie anche alla sua programmazione di NetNavi...

Facendo meno rumore possibile, passando di tanto in tanto a fianco di qualche altro paziente o conoscente in visita, il gruppetto arrivo' davanti alla stanza di Mamoru, dove erano gia' in attesa due persone di mezza eta' - un uomo e una donna, che Tamako riconobbe immediatamente come i genitori di Mamoru, il professor Urakawa e sua moglie Kirie. La giovane di Yoka alzo' una mano, attirando la loro attenzione mentre si avvicinava.

"Urakawa-hakase, Kirie-san..." saluto' Tamako, sorridendo leggermente e abbassando la testa. "Scusate il disturbo, ho portato con me due ragazzi che hanno da poco conosciuto Mamoru-chan... e che erano con lui quando ha avuto questo attacco..."

"Ah, Tamako-san..." rispose il signor Urakawa, un uomo di media corporatura, con i capelli neri tirati all'indietro e un paio di occhiali da vista, che indossava un completo da lavoro con sopra un camice da laboratorio. Aveva l'aria di una persona che stava invecchiando prima del suo tempo, cosa che non stupi' assolutamente i due bambini. Passare quello che aveva passato lui doveva essere devastante per un padre... "No, nessun problema... anzi, ci fa piacere conoscere due amici di Mamoru-chan, visto che purtroppo non ha molta occasione di farsene... Ciao, ragazzi, piacere di conoscervi! Voi siete... Netto Hikari e Meiru Sakurai, giusto?"

"Vedo... che ci conoscete gia'..." rispose Meiru, cercando di schernirsi un po', per poi fare un inchino davanti ai signori Urakawa. "Ehm... si'... siamo proprio noi. Io... sono Meiru Sakurai, e lei e' la mia NetNavi, Roll.EXE. Siamo... onorate di conoscervi, signori Urakawa."

"Piacere!" rispose la NetNavi rosa, quando Meiru fece vedere il suo PET ai genitori di Mamoru.

"E... io invece sono Netto Hikari." rispose il ragazzino castano. "E... lui e' il mio NetNavi, MegaMan.EXE. Io e i miei amici... abbiamo trascorso un week-end a Yoka, un po' di tempo fa, ed e' stato li' che abbiamo conosciuto Tamako-san... anche se personalmente, io e MegaMan l'avevamo incontrata gia' prima... ma... vedo che voi ci conoscete gia'..."

"Beh, credo che piu' o meno tutti, qui nei dintorni di Dentech City, abbiano sentito parlare di Netto Hikari e di MegaMan..." rispose gentilmente Kirie. "Voi... avete salvato questo paese, e forse l'intera rete, gia' piu' di una volta. Prima dalla WWW, poi dalla WWW-Dash... e infine dalla Gospel. E... nelle ultime due occasioni, anche i vostri amici vi hanno dato una mano e si sono distinti... in particolare l'agente Enzan Ijyuin degli Ufficiali, dico bene?"

"Hehehee... beh, non possiamo negare di aver fatto la nostra parte..." affermo' MegaMan, un po' imbarazzato. Ma si ricompose subito e tossi' un paio di volte, preparandosi un po' di discorso mentalmente. "Comunque... si', siamo noi, signora Urakawa... abbiamo... ehm... eravamo li' per puro caso quando suo figlio ha avuto quella crisi... e comunque, beh, non ci dovete nessuna gratitudine. Abbiamo... fatto semplicemente quello che era giusto. Chiunque altro avrebbe fatto la stessa cosa, credo..."

"Comunque, grazie mille per quello che avete fatto per nostro figlio..." rispose il professor Urakawa. Ora che Netto lo guardava meglio, aveva sempre piu' l'impressione di averlo gia' visto da qualche parte, magari in televisione o su un giornale, ma a proposito di cosa, proprio non riusciva a farselo tornare in mente...

La porta della stanza di Mamoru si apri' con un piccolo scatto, e sia i ragazzi che i genitori del piccolo videro un'infermiera di corporatura un po' minuta che usciva, con un sorriso che cercava di essere rassicurante ma che in realta' non riusciva a nascondere una certa ansia. "Signori Urakawa... adesso Mamoru puo' ricevere visite... anche dai suoi amici, se volete." disse. "Comunque... cercate di non farlo stressare troppo. Questo... credo che lo sappiate gia' tutti."

Il professor Urakawa annui' lievemente, cercando di mostrare un'espressione tranquilla. "La ringrazio, signorina. Non si preoccupi, anche gli amici di Mamoru sanno come comportarsi in casi del genere."

"Va bene. Allora, prego..." disse la signorina, facendo entrare i signori Urakawa, Tamako e i due ragazzini nella camera di Mamoru. Il piccolo Urakawa era disteso sul suo letto, circondato da disegni colorati, carte di auguri e qualche peluche... e da macchine mediche che formavano un contrasto inquietante con il resto dello scenario. Gli schermi sui macchinari presentavano degli inquietanti elettrocardiogrammi e altri diagrammi luminosi di questo tipo, di cui probabilmente nessuno dei presenti aveva idea di cosa volessero dire, ed emettevano dei suoni intermittenti... tutte cose che non mettevano certo a loro agio Netto, Meiru e i loro NetNavi.

Mamoru, messo in una posizione semiseduta con la schiena appoggiata allo schienale del letto e un'endovena che faceva gocciolare del liquido trasparente nella parte superiore del suo braccio sinistro, alzo' malinconicamente lo sguardo verso i suoi genitori e i suoi amici. "Ah... ciao, mamma, papa'... Tamako-san, c'e' anche lei!"

"Ehila', piccolo!" lo saluto' Tamako alzando una mano. "Si', ero venuta qui a Dentech City per fare un paio di commissioni... e ho pensato di venire a farti visita. Spero di non essere di troppo."

"No, no, si figuri!" rispose il piccolo, muovendo una mano davanti a se'. "Anzi... sono... davvero contento che lei sia venuta... e anche Netto-san e Meiru-san... sono contento di vedervi!"

"Adesso come ti senti, tesoro? Stai meglio?" chiese Kirie, sedendosi a fianco del figlio e tenendogli una mano, come se volesse essere del tutto sicura che fosse davvero ancora vivo e in grado di risponderle. Il sorriso di Mamoru sbiadi' leggermente, ma il ragazzino annui' in ogni caso.

"Si'... si', mamma, adesso mi sento bene... ancora una volta..." L'ultima parte fu aggiunta a bassa voce. "E... Netto-san, Meiru-san... grazie ancora, non dovevate disturbarvi per me."

"Disturbarci? Noi? Stai scherzando!" rispose il ragazzino castano. "Ti abbiamo visto li', che stavi avendo quell'attacco di HBD... e non potevamo restare li' senza fare niente, no? Come abbiamo gia' detto ai tuoi genitori, non c'e' bisogno che tu ci ringrazi."

Mamoru annui' di nuovo, e la stanza d'ospedale ricadde nel silenzio ancora per un po'... prima che Netto prendesse il coraggio a due mani, e decidesse di dire quello per cui era venuto. "Mamoru-chan, ascolta..." disse. "...perche' non vuoi fare quell'operazione che ti permetterebbe di guarire?"

I signori Urakawa rimasero un po' stupiti da quella domanda, fatta cosi' a bruciapelo, e guardarono con sospetto Tamako, che rispose dicendo di si' con la testa, per ammettere che era stata lei a raccontare di questa faccenda a Netto, e probabilmente anche per chiedere scusa di essersi intromessa... e il professor Urakawa storse un po' il naso, ma non disse nulla.

Chi invece disse qualcosa in proposito fu ovviamente Mamoru... dopo essere rimasto per qualche attimo a guardare Netto con gli occhi sgranati. Riprendendo controllo di se', il piccolo guardo' verso le coperte del suo letto prima di dare una risposta. "Te... te l'ha detto Tamako-san, non e' vero?" chiese retoricamente. "Beh... la ragione e' molto semplice, Netto-san... tutto quello che abbiamo fatto finora, non e' servito a niente. Ho ancora questa malattia... ci sono periodi in cui sto meglio, ma non durano poi cosi' tanto... e quando il periodo finisce, torno da capo, ad avere paura per la mia vita, e ad essere un peso per tutti... mamma e papa' soprattutto."

Meiru fece per aprire bocca e dire la sua, ma si interruppe quando Mamoru scosse la testa rassegnato. "E io... io sono stufo di tutto questo. Vorrei... smetterla di soffrire... anche questa operazione... non significa necessariamente che migliorero'... forse... forse sarebbe meglio che io morissi e la smettessi di essere un peso per tutti... soprattutto per la mamma e il papa'..."

Queste parole fecero provare un misto di sgomento, pena e indignazione ai signori Urakawa... come poteva Mamoru pensarla in quel modo? Come poteva pensare che la sua morte avrebbe risolto tutto... se loro due sarebbero rimasti a piangerlo per il resto delle loro vite? Kirie stava per sgridarlo come doveva... prima che MegaMan parlasse al suo posto, cogliendola di sorpresa.

"Adesso smettila, Mamoru! Possiamo capire la tua condizione, ma non puoi pensare che sia una scusa per comportarti in maniera cosi' egoista!" esclamo' il NetNavi azzurro. Mamoru si volto' verso di lui e verso Netto... e MegaMan prosegui', senza quasi prendere fiato. "Mamoru, ascoltami, per favore... per i tuoi genitori, tu sei la persona piu' importante del mondo... come pensi che si sentirebbero se tu morissi? E'... e' la cosa piu' orribile che possa accadere a una persona, perdere un figlio, te ne rendi conto? E visto che una possibilita' di sopravvivere c'e'... bisogna tentare il tutto per tutto, no? Non e' ancora troppo tardi..."

Mamoru resto' in silenzio, afferrando strette le coperte... e MegaMan, smorzando un po' il tono, prosegui'. "Sai... Netto-kun aveva un fratello... un fratello gemello... che soffriva della stessa malattia che hai tu... la HBD... solo che, dal momento che non c'erano le medicine disponibili al giorno d'oggi, e non era stata ancora scoperta una terapia che potesse arrestarne il decorso... lui e' morto, a soli tre anni di eta'... ma non ha mai smesso di lottare per la sua vita."

Il professor Urakawa abbasso' la testa. Adesso si' che capiva come mai Netto e MegaMan erano cosi' appassionati nel sostenere che Mamoru si sottoponesse a quell'operazione, e come fargliene un torto, tutto considerato?

"N... Netto-kun... e' proprio vero?" chiese Mamoru, stupito. "Tu... avevi un fratello gemello... che e' morto di HBD? Io... non lo immaginavo..."

Il ragazzino castano e la sua amica dai capelli rossi annuirono lentamente. "Si'... ed e' una cosa che ha... molto segnato la mia famiglia." rispose Netto. "E'... per questo che, visto che almeno tu hai una possibilita' di sopravvivere e tornare a fare una vita normale... ci terremmo molto che tu la cogliessi. Ci teniamo noi... e anche i tuoi genitori e i tuoi amici. Dico bene... Tamako-san?"

La ragazza di Yoka annui'. "Esatto, e' quello che cerco di dire sempre anch'io..." affermo'. "Anche se ci fossero poche possibilita'... e con la tecnologia di oggi, credimi, i rischi sono ridotti al minimo... sarebbe sempre meglio di niente, no?"

"Facciamo questo tentativo, tesoro..." disse il professor Urakawa, sedendosi a fianco del figlio e facendogli una carezza sulla testa. "Non piacerebbe anche a te... vivere senza dover piu' restare tappato in casa o su una sedia a rotelle? E... senza doverti preoccupare del fatto che un giorno potresti addormentarti e non svegliarti piu'?"

Mamoru resto' fermo a riflettere ancora un po', e i presenti pregarono tra se' che il discorso fattogli avesse avuto effetto... poi, quando alzo' di nuovo la testa, videro che Mamoru stava sorridendo, speranzoso! "E... E va bene, allora! Tentero'... tentero' questa operazione! Netto-kun... MegaMan... grazie per avermi fatto sperare di nuovo! Ora... sono convinto che ce la posso davvero fare!"

"E noi... noi siamo felici che tu abbia fatto questa scelta, Mamoru..." rispose Kirie commossa. Tamako strinse un pugno in segno di vittoria, e Netto, Meiru e i loro NetNavi si guardarono con sollievo... prima che Netto si avvicinasse al letto di Mamoru, frugando in una tasca del suo giubbotto.

"A... A proposito, Mamoru-chan..." disse Netto, togliendosi la mano di tasca e porgendo al piccolo una Battlechip di tipo IceBall. "Questa... e' una delle mie Battlechip rare. Voglio che la tenga tu, come pegno della nostra amicizia... e perche' no, anche come portafortuna!"

"Va... va bene, Netto-san, lo faro'!" affermo' Mamoru, ricevendo la Battlechip dalle mani del suo nuovo amico. "Grazie ancora... tu e MegaMan mi avete davvero aiutato!"

"Di niente, Mamoru-chan!" rispose MegaMan, facendo il segno dell'okay rivolto al suo piccolo amico. "Sono contento... che tu abbia fatto questa scelta!"

----------

A qualche decina di metri di distanza dall'ospedale, sulla spiaggia in cui stavano giocando bambini e passeggiando le persone piu' svariate, Anetta guardava con trepidazione l'alto edificio, nella cui rete si trovava cio' che i suoi superiori le avevano ordinato di recuperare. Un ospedale... attaccare il network di un posto del genere voleva dire mettere a rischio molte vite... e se doveva essere sincera al cento per cento, Anetta sperava di portare a termine il suo compito senza provocare la morte di nessuno...

E non poteva immaginare che in quel momento, nel suo PET, PlantMan si stava ponendo l'obiettivo opposto - piu' vittime avrebbe fatto il suo attacco, piu' il mondo avrebbe avuto paura della nuova WWW...

-----------

CONTINUA...

Nota dell'autore: E cosi', ecco a voi il nuovo capitolo, nel quale veniamo a conoscenza della condizione di Mamoru... e rivediamo la nostra vecchia amica Tamako! Per la legge delle coincidenze negli anime e nei videogiochi, questo significa che la Neo-WWW prendera' di mira proprio l'ospedale in cui si trova lui... e PlantMan non e' esattamente il tipo che si fa venire tanti scrupoli di coscienza, anche se magari ad Anetta potrebbero venire. Questo... vorra' dire qualcosa in futuro?

Non faccio ulteriori anticipazioni, ma sappiate che ci aspetta una bella battaglia! Restate sintonizzato, perche' nel prossimo capitolo iniziera'!

Justice Gundam

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > MegaMan / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam