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Autore: Nerween    15/05/2010    2 recensioni
"Si" dissi infine, "Ho fatto la mia scelta"
Mi girai ed entrai nello scompartimento, chiudendomi la porta alle spalle ed appoggiando la testa ad essa.
Come Lily mi aveva sempre ripetuto, la vita non è altro che un insieme di scelte, a volte sbagliate, a volte giuste. La mia era senz’altro sconveniente, ma sinceramente il futuro mi parve più roseo senza gli imbecilli.
Sbagliata o giusta che fosse, avevo cominciato a camminare per la mia strada e non potevo più tornare indietro ora che l’avevo scelta.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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17 giugno.



"Molto bene. Vuol dire che in futuro non mi prenderò la briga di aiutarti. E se fossi in te mi laverei le mutande, Mocciosus…"
Il dormitorio era vuoto, erano tutti a cena.
"Mocciosus, Mocciosus"
Mi sedetti sul letto, ancora troppo intontito.
"Siete uguali, voi due…"
Uguale a Potter? Oh no, ero molto peggio di quel buffone che si limitava a darsi un po’ di arie e a spettinarsi i capelli. Lui non chiamava i suoi amici sporchi Mezzosangue.
"Mi dai la nausea…"
Chi, Potter? Lui è un angelo. Perché non l’ha detto a me? No, ha preferito ignorarmi e andarsene via. Io le davo la nausea, si… io MI davo la nausea. Ma d'altronde, l’indifferenza era la peggiore delle armi.
Alzai lo sguardo, freddo e disperato, assolutamente intento a non piangere. Cosa avevo da piangermi addosso? Solo tutti gli sbagli che ho fatto in quindici anni, e ormai non si contavano più sulle dita di due mani.
Le crepe nel soffitto erano come le parole che Lily mi aveva detto in cortile: distruggevano me stesso come distruggevano quella parete. Chi sa quale magia oscura aveva colpito quel povero soffitto. Noi Serpeverde ci eravamo lamentati molto di quelle crepe, e ogni tanto Gazza veniva ad aggiustarlo, definendolo però, comunque, finito.
Si, poteva andare.
Finito.
Anche io lo ero, avevo perso un futuro migliore, la persona che amavo, la vita che sempre avevo sognato insieme a lei. Tutto, ora era nulla. E pensare che Lily mi aveva sempre avvertito, sempre. E non aveva avuto ragione, quando diceva che ero come Avery e Mulciber? Si, ero proprio come loro, se non peggio. Almeno loro non andavano a chiamare Mezzosangue il loro migliore amico, che per di più li stava proteggendo. Mi ero sempre sopravvalutato, e questo è stato il risultato: perdere il controllo con la persona che più mi era vicina.
Quei discorsi autodistruttivi mi facevano davvero bene, in quanto quasi masochista, mi dava piacere crogiolarmi in quel dolore assurdo, sapendo perfettamente di avere ragione. Forse, per la prima volta in vita mia.
Masochista e codardo. Perché quella sera non ero voluto andare a cena. Provavo una tale vergogna che di certo non sarei riuscito a incrociare il suo sguardo, o forse neppure ad uscire da quel dormitorio.
Infatti stetti lì imbambolato per tutta la serata, fin quando Avery e Mulciber non rientrarono in sala comune.
-Ah, eccoti- disse Mulciber tutto pimpante -Perché sei qui? Stavamo festeggiando la fine degli esami-
-Non ho voglia- borbottai.
-Che ti succede?-
-Niente. Perché dovrebbe succedermi qualcosa?-
-Ah, non lo so- si intromise Avery -Forse perché ti sei deciso a chiamare la Evans per quello che è, oggi-
Lo fissai allibito. Possibile che la notizia fosse girata così velocemente?
-Chi ve l’ha detto?- domandai alzandomi in tono accusatorio.
-Nessuno. Noi c’eravamo, ti abbiamo visto-
Mi preso dalla rabbia e strinsi i pugni. Avrei voluto distruggere quei sorrisi arroganti sulle loro brutte faccie.
-E non avete pensato, vero, di darmi una mano?-
-In realtà te la sei cavato anche da solo- disse Avery, guardando prima Mulciber e raddrizzando la schiena. Sembrava molto più alto di quello che di solito era. Mi mise i brividi.
-Anche se… non dev’essere stato bello mostrare a tutti le mutande- sogghignò Mulciber.
Li guardai con occhi ardenti di rabbia. Perché mi facevano quello? Dopo tutto ciò che io facevo per loro, i compiti copiati, i suggerimenti agli esami, l’aiuto con lo studio, era questa la loro ricompensa? Fregarsene altamente di aiutarmi quando Potter e Black mi tormentavano? D’altronde, era sempre stato così. Mi sentii usato, un oggetto. Ma forse avrei dovuto capirlo prima.
-Datemi una sola ragione- dissi, con uno sguardo carico d’odio, -una sola, vi prego, per non uccidervi…-
-Ahah, Severus…- ghignò Avery, schifosamente deliziato, -Non ti conviene, sai… in fondo, siamo gli unici che ti accettano. E poi ci sei molto utile- aggiunse, dandomi una pacca sulla spalla.
Chiusi gli occhi a fessura. Non mi andava di essere trattato così, anche se ero la persona più spregevole del mondo. Proprio loro, che mi influenzavano così tanto, non potevano.
Non era vero. Perché…se avessi fatto in tempo, Lily forse mi avrebbe perdonato… dovevo tentare.
-No, non siete gli unici-


Percorsi la distanza del sotterraneo con la torre Grifondoro in un attimo, trattenendo il rispiro. Lo raggiunsi ben presto, quando gli ultimi ritardatari della cena ancora tornavano alla propria sala comune. Mi appoggiai al muro e li lasciai passare in ansia, cercando di scorgere tra loro una testa rosso scuro, ma nulla. Evidentemente era già tornata.
Stavo per rivolgermi alla Signora Grassa –l’avrei convinta, con le buone o con le cattive a farmi entrare- quando alle mie spalle mi giunse una voce.
-Cosa vuoi?-
Mi girai di scatto verso Mary Macdonald. A parlare era stata lei, e non aveva nascosto il disgusto verso di me.
-Cosa vuoi?- ripetè con veemenza.
-Dov’è Lily?- le chiesi ad alta voce.
I suoi occhi fiammeggiarono di rabbia e risentimento: evidentemente non aveva dimenticato lo scherzetto di Avery e Mulciber.
-Lei non vuole parlarti-
-Be’, io si- dissi con rabbia, -Chiamala, devo parlarle-
-Ti ho ripetuto che non vuole- disse in un sussurro, guardandosi in torno. Era buio pesto.
-Bene, allora dille che non me ne andrò finché non esce- affermai deciso -Sono disposto a dormire qui-
L’intensità del mio sguardo la fece arrossire. Si avvicinò cauta alla signora Grassa, sussurrò la parola d’ordine in modo da non farmela ascoltare e varcò il buco del ritratto.
Aspettai, in attesa della sua comparsa. Ad ogni minimo rumore mi voltavo di scatto, ma passavano i secondi, i minuti. Probabilmente stetti lì per un quarto d’ora, e decisi di mollare. Stavo incamminandomi verso le scale quando sentii il rumore che aspettavo dietro di me: il buco del ritratto si aprì rivelando Lily, in vestaglia, gli occhi fiammanti di rabbia.
-Lily…- mormorai. Il discorso che mi ero preparato andò in fumo, dissolvendosi nel buio di quella notte.
-Non abbiamo niente da dirci- disse lei, in un tono che non conoscevo. Il tono con cui si rivolgeva a chi, come sempre, l’offendeva. Come con Avery e Mulciber.
-Mi dispiace-
-Non mi interessa-
-Mi dispiace!- ripetei disperato.
-Risparmia il fiato!- disse Lily, incapace di nascondere la rabbia, -Ricordi, Severus, ricordi quando eravamo bambini? Ed io che stavo ad ascoltarti, sul prato, e tu che mi raccontavi di Hogwarts. Ricordi, o i tuoi cari amici ti hanno offuscato la memoria?-
La mia mente fu invasa da un ricordo ben preciso, ma alquanto sfumato…

Era una pigra giornata estiva, i raggi del sole filtravano attraverso le foglie degli alberi sotto cui erano seduti due ragazzini di undici anni. Una dai capelli rosso scuro, eccitata nell’ascoltare le parole dell’amico smilzo, dai capelli neri e lunghi.
-…ma noi riceveremo una lettera, io e te- stava dicendo il ragazzino.
-Sul serio?- mormorò la bambina.
-Certo- confermò lui, e persino con quegli strambi vestiti e i capelli lunghi aveva un’aria solenne.
-E arriverà davvero con un gufo?-
-Di solito- rispose il giovane Severus, -Ma tu sei figlia di Babbani, quindi dovrà venire qualcuno della scuola a spiegarlo ai tuoi genitori-
-E’ diverso se si è figli di Babbani?- chiese Lily, ammirata, con il forte desiderio di sapere sempre di più su Hogwarts e sul mondo della magia.
Ma Piton esitò, e il suo entusiasmo precipitò. Si, per lei sarebbe stato molto più difficile. Ma si promise che avrebbe fatto di tutto per farla stare bene, e l’avrebbe difesa lui stesso!
-No- dichiarò infine, cercando di non guardarla negli occhi, -Non è diverso-


Lily era ancora davanti a me, le braccia incrociate.
-Sono uscita solo perché Mary mi ha detto che minacciavi di dormire qui-
-L’avrei fatto. Non volevo chiamarti schifosa Mezzosangue, mi è…-
-…scappato?- disse sarcastica, senza alcuna pietà, -Troppo tardi. Ti ho giustificato per anni. Nessuno dei miei amici riesce a capire come mai ti rivolgo la parola. Tu e i tuoi cari Mangiamorte... vedi, non lo neghi nemmeno! Non neghi nemmeno quello che volete diventare! Non vedi l'ora di unirti a Tu-Sai-Chi, vero?-
Aprii bocca, ma senza pronunciare parola. Avrei voluto dirle che no, avevo cambiato idea, non volevo più! Desideravo soltanto il suo perdono.
-Non posso più fingere. Tu hai scelto la tua strada, io la mia-
-No,senti..io non volevo…-
-...chiamarmi schifosa Mezzosangue? Ma chiami così tutti quelli come me, Severus. Perché io dovrei essere diversa?-
Di nuovo aprii la bocca invano, e le parole che volevo dirle, i sentimenti che provavo per lei e che avevo nascosto per troppo tempo uscirono come un sospiro, quando lei, sprezzante, si voltò e varcò il buco del ritratto.
La realtà mi piombò addosso come un’ancora, ma non per salvarmi. Mi scivolò di mano, troppo pesante per riuscire a recuperarla, troppo per le mie forze.
Ora come non mai avevo la mente lucida, e la consapevolezza di averla persa per sempre era come acido nello stomaco.
L’avevo persa. Per sempre.
Avevo perso la sua amicizia, un futuro, la possibilità di diventare una persona migliore.
La mia stessa vita.





Ciao ragazzi! 
Bene, siamo giunti al penultimo capitolo (tecnicamente è l'ultimo, il prossimo sarà semplicemente l'epilogo!)
Davvero non ho parole per esprimere quello che provo, ma non è il momento questo XD
Ma sul serio non ho parole, credo di averle messe tutte in questo capitolo, che spero vi abbia soddisfatti!

Giulia: massì, scherzavo XD Anche io sono tutta tutta di Sev u.u Ho letto e recensito la tua storia, mi interessa molto :) Vero, Lily continuava a difenderlo, ma lui è dannatamente ottuso e orgoglioso, cavolo...

Rossy:  grazie amooooour <3<3 Continua a seguirmi o ti Sectumsempro U.U XD

Ci leggiamo cari :)
   
 
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