UNA FAMIGLIA DECISAMENTE ATIPICA
Capitolo 4
Salve a tutti, scusate per l’attesa, ma ho un paio di
problemini che sto cercando di risolvere col lavoro e quindi mi è toccato trascurare
le fan fiction che sto scrivendo, spero che capirete!!! Quindi senza ulteriore
indugio godetevi il nuovo capitolo, ma soprattutto il nuovo personaggio
presente in esso, sia chiaro questo personaggio è esistito nella saga di
Naruto, anche se l’autore non l’ha mai citato esplicitamente, ma ho comunque
dovuto immaginare come sarebbe stato se Kishimoto che ne avesse parlato e come
sempre attendo con impazienza le vostre recensioni per sapere se il capitolo è
stato di vostro gradimento, a presto, Ladyash
Sasuke ancora non si capacitava di tutte quelle
sconcertanti sorprese che il Dobe stava sfoderando una dietro l’altra … che
fosse solo l’inizio?
-I suoi occhi erano differenti da quelli violetti di
Nagato … - affermò con sicurezza Konan, nonostante le sue precarie
condizioni di salute le impedissero di riflettere lucidamente.
Le pupille di Naruto era completamente celesti mentre
scarlatti cerchi concentrici si espandevano sulla sua superficie come l’acqua
increspata dalla caduta di un sasso, forse dipendeva dal chakra di Kyuubi, ma
la kunoichi dai capelli blu non sapeva spiegarsi come faceva il suo kohai a
possedere quella micidiale capacità oculare visto che, come per lo Sharingan e
il Byakugan, la si poteva ereditare solo alla nascita.
Naruto doveva loro parecchie spiegazioni, ma era
ancora impegnato a malmenare sonoramente Madara, mentre il Capoclan degli
Uchiha tentava di palparlo impunemente quando una vocina squillante sfondò i
timpani di mezza Konoha.
-PAPYYY!!!- un’accecante lampo giallo* attaccò
Naruto scaraventandolo a terra; Sasuke, temendo che stessero facendo fuori il
Dobe prima di lui, sfoderò la katana per ammazzare quel pazzo sconsiderato, ma
rimase letteralmente basito quando il feroce assassino si rivelò essere un
tenero e puccioso frugoletto di appena tre anni.
-PAPY, SEI TOLNATO!!!- trillò estatico quel
piccolo uragano biondo in miniatura, mentre in perfetto stile koala, se ne
stava felicemente abbarbicato sul petto caldo e rassicurante di Naruto e senza
la benché minima voglia di staccarsi di lì.
A parte i baffetti da volpe, quel dolce piccino era la
copia in miniatura di Naruto: gli stessi arruffatissimi capelli color del sole,
immensi occhioni celesti, un paio di guanciotte rosse da strizzare e un
sorriso capace di sciogliere anche un iceberg o addirittura un Uchiha!
-E bravo Naruto! I preziosi insegnamenti di
Jiraiya-sama alla fine non sono andati sprecati con te, ti sei dato talmente da
fare in questi tre anni che hai avuto persino un figlio!- chiese
maliziosamente Kakashi che voleva conoscere i dettagli piccanti della vita
privata del suo ex-allievo e a quanto sembrava ex-verginello!!!
Sakura, Sai, Gaara e Neji erano totalmente
esterrefatti da quel delizioso quadretto familiare formato da Naruto e quel
bimbo così carino tanto da non riuscire a proferir parola, mentre Sasuke stava
per mettere in atto l’ennesimo piano di vendetta contro il Dobe perché, non
solo aveva osato perdere la verginità prima di lui, ma non gli aveva nemmeno
chiesto il permesso di dedicarsi ad altre attività fisiche che esulassero dal
riportarlo in dietro a Konoha!!!
Sasuke sì che c’è l’aveva una scusa plausibile per
trombare a destra e a manca: lui aveva un clan da ripopolare, però mica andava
a spassarsela con la prima troietta che gli capitava a tiro senza consultarsi
prima col Dobe!!!
No signore, lui da bravo nukenin quale egli era,
avrebbe prima sequestrato Naruto per fargliela pagare per tale slealtà nei suoi
confronti, poi l’avrebbe legato al suo letto e …
DANNATO SCOIATTOLO IN CALORE COSA SONO ‘STI PENSIERI
OSCENI SUL DOBE?! Pensò Sasuke scandalizzato da se stesso e il suo umore
non migliorò quando sentì lo Scoiattolino infoiato nel suo cervello
rispondergli stizzosamente “Si chiamano ormoni, genio!”
Sasuke sapeva che prima o poi avrebbe messo le mani su
quel cosino peloso e l’avrebbe fatto abbrustolire per bene sulla griglia del
barbecue, ma era altrettanto consapevole che voler uccidere uno scoiattolo
immaginario che vive nel proprio cervello lo faceva sentire più dobe del Dobe!!!
Ma tutte le sue folli elucubrazioni mentali si
dissolsero nel vento quando vide Naruto poggiare delicatamente la fronte sulla
testolina di quel cosino rumoroso e sorridergli: non il solito sorriso giocoso
e scanzonato che il biondino rifilava al resto del mondo, ma era IL sorriso,
quello raro e prezioso che si riserva solamente alle persone speciali, dove
l’amore e l’affetto per si prova per loro traspare in quel semplice gesto, ma
era talmente intenso che Naruto pareva brillare di luce propria, più intensa e
calorosa del sole stesso.
Sasuke ricordava a stento come si sorrideva in quella
maniera … ero lo stesso sorriso che lui riservava timidamente in un tempo
lontano ad Itachi o con più trasporto a sua madre, prima che la sua vita si
trasformasse in un incubo, ma non ricordava che Naruto fosse mai stato capace
di farne uno anche solo vagamente somigliate a quello originale … nemmeno per
il suo prezioso Iruka sensei … ne tanto meno per lo stesso Sasuke, che per anni
Naruto aveva urlato ai quattro venti di considerarlo come un fratello.
E ora un’insignificante moccioso si beava di quel
sorriso che spettava a lui di diritto e questo Sasuke non poteva proprio
accettarlo, si sentiva tradito e stava per commettere una sciocchezza quando
Naruto cominciò a litigare furiosamente col loro stupido maestro.
-Che diavolo dice sensei?! Shi-chan non è mio
figlio!!!- urlò indignato Naruto, tremendamente imbarazzato dall’essere
considerato padre a così giovane età.
-Ma se è identico al sensei Minato?!- replicò
sinceramente stupito l’ex-portatore dello Sharingan.
-Lui è mio … nonno … - rivelò imbarazzato
Naruto mentre accarezzava la testolina dorata del suo giovane antenato tutto
intento a giocare con uno dei cristalli della collana appesa al collo di suo
“Papy”
-Quello è Arashi Namizake?! No, aspetta un secondo, ma
allora questo significa che quel bambino è il futuro padre di Minato
sensei!!!- urlò sconvolto il jounin mentre Sasuke, Sakura e tutti gli
altri ninja del futuro continuavano a spostare lo sguardo un tantino allucinato
fra il puccioso nonnino e l’aitante nipotino che lo teneva amorevolmente in
braccio.
Alla risposta affermativa di Naruto non solo Kakashi
sbiancò visibilmente sotto all’onnipresente maschera, ma addirittura Itachi
mostrò segni di profondo stupore, perché avendo fatto parte degli AMBU di
Konoha in passato, era uno dei pochi che conosceva la vera identità del padre
di Naruto.
-Tu conosci la vera identità di tuo padre,
Naruto-kun?- gli chiese serio il maggiore degli Uchiha, il biondino strinse
maggiormente a sé il piccino come se Itachi glielo volesse strappare via dalla
braccia da un momento all’altro e alzando fieramente il mento in segno di
sfida, ricambiò lo sguardo penetrante dell’Uchiha.
-Minato Namizake era mio padre- e pronunciando
quel nome Naruto non poté nascondere un moto d’orgoglio e di commozione nella
voce, da bambino era stato un tormento non avere nemmeno una fotografia dei
suoi genitori, ma essere allo scuro persino dei loro nomi era stato persino
peggio.
-Namizake? Io ho già sentito questo nome … -
cominciò a riflettere ad alta voce Sai, cercando di associare quel nome ad un
volto.
-Dunque cerchiamo di ragionare con calma: se quel
bambino è il futuro padre del sensei di Kakashi e contemporaneamente il nonno
di Naruto questo significa che … il sensei di Kakashi era il padre di Naruto!!!
Ma chi era il suo sensei, maestro? Questo Minato Namizake non mi pare d’averlo
mai sentito nominare prima al Villaggio della Foglia … - chiese Sakura
più confusa che mai, ma fu Itachi a chiarirle ogni dubbio.
-Forse perché tu lo conosci col nome di Quarto Hokage
… - con la sua solita pacatezza Itachi rivelò quella sconvolgente verità
tanto che i poveri ed ignari shinobi ebbero delle singolari reazioni emotive al
riguardo: Sakura, comprendendo di aver malmenato per anni l’unico figlio del
venerabile Yodaime, pensò che sua madre l’avrebbe uccisa per essersi lasciata
sfuggire un simile partito; Sai era talmente sbalordito da assomigliare a Rock
Lee tanto erano sgranati i suoi occhi; Neji come suo solito inveiva contro il
Destino avverso perché gli pareva di essere finito dentro una di quelle la
soap-opera strappalacrime che gli piaceva tantissimo guardare di nascosto a
Villa Hyuuga; gli unici che avevano un comportamento controllato erano Gaara e
Sasuke, anche se quest’ultimo rimase impassibile per circa trenta secondi,
salvo poi scattare come una molla alla gola di Kakashi sensei per urlargli
contro:
-RAZZA DI DEFICIENTE, QUANDO PENSAVI DI DIRCI
CHE NARUTO ERA IL FIGLIO DEL QUARTO HOKAGE?!- gli chiese “gentilmente”
Sasuke scuotendo Kakashi come una maracas.
-Ops … mi era passato di mente!- rispose
imbarazzato il jounin, grattandosi la testa.
-PASSATO DI MENTE?!- Sasuke era sconcertato, ora
capiva perché fosse diventato uno stragnocco da paur … cioè così forte in
quanto figlio del leggendario Quarto Hokage, ma una cosa la sapeva con
certezza: Erede dello Yodaime o meno, Naruto Uzumaki sarebbe sempre rimasto il
solito Dobe, anche se altolocato!!!
Attirato da quelle urla disumane, Madara rinunciò a
torturare quei pervertiti dei fan del suo Naruto e si precipitò verso quel
galletto spennacchiato del suo pronipote isterico per scannarlo con le sue
mani, ma quando il piccolo Arashi vide il Capoclan degli Uchiha dirigersi a
passo spedito verso di loro, gli si fiondò in braccio urlando a squarcia gola:
-MAMY!!! SEI TOLNATO ANCHE TU!!!- trillò felice
il piccino che cercava di arrampicarsi sulla chioma spinosa di Madara per
salire sulle sue spalle e ammirare il panorama da lassù.
Madara Uchiha arrossì miseramente sentendosi
apostrofare per l’ennesima volta come “mamma” dal piccolo Arashi; nessuno del
suo clan osava sfotterlo per quel affettuoso nomignolo né tanto meno lo
facevano i Senju semplicemente perché erano estremamente invidiosi di lui!!!
A parte pochissimi eletti, il piccino si lasciava
coccolare solamente da lui e Naruto e se qualche malcapitato tentava di
spupazzarlo senza il suo consenso il bambino sfoderava la sua tecnica segreta:
Lo Sguardo del Volpino Triste, micidiale arma psicologica che consisteva nel
fronteggiare l’avversario con gli occhioni tristi e pieni di lacrime e
con tanto di labbro inferiore tremulo ... neanche lo Shringan Ipnotico poteva
sconfiggere tale diabolica arte oculare, tramandata inconsapevolmente nel Clan
Namizake di padre in figlio, e Kami solo sapeva quante volte Madara ci avesse
provato a resistergli, ma con scarsissimi risultati, visto che puntualmente
soddisfaceva qualunque capriccio del piccolo Arashi ogni volta che il suo
musetto volpino era infelice ...
Anche Naruto era ferratissimo in quella tecnica, solo
che invece di piegare il suo avversario ai suoi desideri era
l’avversario che tentava di piegare Naruto su una qualunque superficie piana
per spupazzarselo e non di coccole: quella famigerata tecnica era stata
soprannominata da Madara, lo Sguardo della Kitsune in Calore e nessun essere
vivente dotato di occhi o Sharingan poteva resistergli!!!
FLASBACK DI MADARA
Da quando Naruto aveva deciso di prendersi cura del
piccolo Arashi come se fosse stato il suo fratellino, quel piccolo, all’epoca
poco più grande di un pulcino, venne portato in seno agli Uchiha e con le sue
risatine infantili e i grandi occhioni celesti curiosi di esplorare il mondo,
conquistò facilmente quel clan di musoni che lo nominò sua mascotte ufficiale.
Tutto il suo gattonare per Villa Uchiha o ogni suo
tentativo di reggersi in piedi per più di due secondi prima di ruzzolare a
terra erano considerati eventi epocali dalla Stirpe dello Sharingan, ma ciò che
entusiasmava veramente l’intero Clan erano i suoi primi gorgheggi: le scommesse
sulla prima parola pronunciata correttamente da Arashi avevano toccato livelli
vertiginosi, ma dovettero attendere quasi un anno quando finalmente il piccino
si decise ad esclamare sonoramente:
-LAMEN!!!- nonostante avesse qualche problemino
di pronuncia sulla R**, Naruto che in quel preciso momento si stava
abbuffandosi della decima scodella di ramen della giornata, sentendolo
declamare il nome del cibo degli Kami con quella vocina soave e leggermente
sbavante, quasi si commosse per l’evento, contemporaneamente Madara prendeva a
capocciate il muro mentre osservava un Izuna ghignante incassava i soldi della
scommessa al posto suo perché il Capoclan Uchiha aveva giurato che la prima parolina
di Arashi sarebbe stata “Hentai” visto la frequenza con cui Naruto apostrofare
Madara con quell’appellativo almeno venti volte al giorno … ma proprio come
Naruto, una volta che Arashi ruppe gli argini non ne volle più sapere di
starsene zitto e stupì i presenti pronunciando il secondo vocabolo della
giornata:
-PAPY!!!- trillò felice il piccino abbracciando
con trasporto Naruto, talmente sbalordito da come Arashi l’aveva chiamato da
far cadere le bacchette a terra e piangendo calde lacrime di felicità strinse
maggiormente a sé quel piccolo tesoro insostituibile, persino quello scorbutico
di Madara sembrava sorridere davanti a quel quadretto disgustosamente felice,
ma quando il piccolo Arashi lo vide cominciò a balbettare la sua terza parola,
che rimase celebre per l’eternità nella storia dell’intero Clan Uchiha.
-Ma … Ma … Ma … - balbettò Arashi-kun, tendendo
le manine verso l’imponente Capoclan per farsi prendere in braccio, Madara che
tentava di celare la profonda commozione che gli serrava la gola dietro al suo
solito sguardo impenetrabile, prese quel fagottino rumoroso fra le braccia
gongolando al pensiero di sentir pronunciare anche il suo nome da quella vocina
argentina.
-MAMY!!!- esclamò felice il bambino,
arrampicarsi spensieratamente sulla schiena enorme di Madara, tirandogli
ciocche di capelli neri qua e là, fino ad arrivare alla cima di quella montagna
umana.
-D’OH!!!- fu l’unico commento del Capoclan degli
Uchiha che rimase in stato di shock per tre giorni di fila … quello era decisamente
peggio che finire dentro ad uno Tsukuyomi!!!
FINE
FLASHBACK DI MADARA
Madara aveva tentato in tutti i modi di farsi chiamare
col suo vero nome, col rispetto che gli era dovuto dal resto del mondo, ma
quando vedeva gli occhi di Arashi disperarsi perché credeva che la sua adorata
Mammina non gli volesse bene, l’Uchiha lo poggiava delicatamente su una spalla
e saltavano da un ramo all’altro della foresta, Madara portava il piccolo
Arashi fra le vette più alte delle montagne che sovrastavano il loro Villaggio,
così che potesse accarezzare i pulcini implumi delle aquile o per fargli
ammirare il panorama mozzafiato che si poteva scorgere da lassù … Arashi
dimenticava la tristezza e si addormentava felice fra le braccia possenti della
sua Mammina e Madara poteva concedersi il lusso di levarsi la pesante ed
opprimente maschera del glaciale Capoclan degli Uchiha e permettersi di
essere semplicemente se stesso … sedendosi sotto ai mandorli in fiore tenendo
amorevolmente il piccino fra le sue forti braccia, tutto era quasi perfetto …
se solo ci fosse stato anche Naruto a condividere con loro il tramonto e la
brezza leggera della sera sulla montagna, lo sarebbe stato completamente.
Con un sospiro di rassegnazione accarezzò quella
zazzera ribelle e per non far capire al resto del mondo che adorava coccolare
quel pulcino ruffiano di Arashi prese a lamentarsi come suo solito col suo
otooto.
-Perché devo essere io la madre di questo moccioso
impertinente!? Al massimo potrei essere il suo venerabile e strafico padre,
mentre Naruto, in quanto mia esclusiva proprietà personale, dovrebbe essere mia
moglie e di conseguenza la madre del moccioso, segregato a vita nei miei
appartamenti privati con indosso nient’altro che un grembiulino di pizzo bianco
a coprirgli il suo … - prima che quel porcospino maniaco potesse
attirarsi le ire del biondo shinobi per il suo linguaggio scurrile, Izuna
replicò alle finte proteste del fratello maggiore.
-Perché tu lo costringi con la forza a mangiare le
verdure, gli fai lavare i denti tutte le sere e lo fai andare a letto presto se
no non gli racconti di tutti i ninja che hai squartato in vita tua come favola
della buona notte; se dipendesse da Naruto giocherebbe tutto il giorno,
rotolandosi nel fango e mangiando ramen dalla mattina alla sera, quindi sei più
che perfetto per ricoprire il ruolo di Mammina del piccolo Shi-kun, non sei
d’accordo nii-san?- gli chiese Izuna facendo l’occhiolino ad Arashi che
sghignazzò allegramente alle spalle della sua Mamy.
Madara gli rispose con un’occhiataccia e un grugnito
stizzito a quelle parole che oltraggiavano la sua virilità di guerriero, ma
Izuna decise di prendere ancora in giro il suo nii-san preferito
(NdMadara Grazie tante, sono anche l’unico!!! NdIzuna Sono solo
dettagli!!!)
-Ma se non te la senti nii-san, credo che ci siano
molti volontari che sarebbero più che felici di mandare alle ortiche la loro
mascolinità e sostituirti nel ruolo di Mamma del piccolo Arashi, cosicché
possano stare appiccicati al fianco di un Papino carino come Naruto per
prendersi cura di entrambi … - Izuna non riuscì a finire la frase
che subito il Capoclan degli Uchiha urlò incazzato.
-Se qualcuno prova a sfiorare mio marito e il mio
bambino io lo ammazz… Izuna, che cavolo mi fai dire?! Sei uno stronz … -
ma Madara non poté imprecare come uno scaricatore di porto in santa pace perché
venne interrotto da uno dei raccapriccianti gridolini d’estasi di Sakura che
tentò di strappargli di mano il piccolo Arashi per strapazzarselo di coccole,
ma quando il bimbo si trovò di fronte a quel marshmallow rosa deambulante che
cercava di afferrarlo, scoppiò a piangere terrorizzato. (Avete presente il
simpatico omino gigante nel film di Ghostbusters? Ecco immaginatevelo rosa !!!
Rabbrividiamo!!!)
-UHHHAAA, QUEL MOSTLO LOSA VUOLE
MANGIALMI!!!- singhiozzò spaventato Arashi, mentre nascondeva la
testolina bionda sulla spalla di Madara per non vedere l’orrida kunoichi dai
capelli confetto e avere gli incubi a vita.
Madara entrò immediatamente in modalità Mamma-Uchiha
per difendere il suo piccino da quell’orrida creatura rosa: qualunque donna una
volta divenuta madre difende il suo bambino da qualunque minaccia con le unghie
e i denti, ma quando è un ragazza Uchiha che mette al mondo un figlio essa si
strafigura in un’entità talmente spaventosa e diabolica che le madri spartane a
suo paragone erano delle amorevoli maestre di asilo nido!!! Persino i loro
compagni le temono, ma sanno che la famiglia viene prima di tutto per il loro
Clan, non possono farne a meno, c’è l’hanno scritto nel sangue … ora
immaginatevi Madara Uchiha, diabolico e spietato assassino, dotato di un
istinto materno paragonabile a quella di una feroce lupa alfa, con Sakura che
tenta di toccare il suo prezioso cucciolo senza il suo permesso … probabilmente
nulla di buono … per il Marshmellow Rosa, s’intende!!!
-Tsukuyomi!!!- lo Sharingan Ipnotico di Madara
scaraventò Sakura in una dimensione infernale, dove tutti i ragazzi carini del
suo Villaggio e di quelli limitrofi, nonché di tutti gli spietati e strafichi
nukenin di grado S in circolazione, erano tutti irrimediabilmente gay ed
innamorati persi del posteriore sodo di Naruto, mentre a lei non la cagava di
striscio nemmeno Rock Lee che era troppo intento a sbavare dietro Gaara!!!
(NdSakura Mamma mia che incubo terribile, meno
male che era solo un’illusione!!! NdTutti gli Shinobi Veramente siamo
tutti gay e ci fai schifo!!! Naruto faccelo vedè, faccelo toccà!!!
NdNaruto Siete degli Hentai!!! NdSakura Nuuuu!!!)
E mentre Sakura riprendeva conoscenza in un angolo,
Naruto caricò di mazzate Madara e si riprese il suo adorabile nonnino per
cullarlo dolcemente e farlo calmare, in quel momento si avvicinò ai due
biondini Sasuke, che squadrava corrucciato quel moccioso che distraeva
l’attenzione Naruto da lui, stranamente il bambino non si spaventò davanti a
quello sguardo da killer psicopatico, ma gonfiò le guanciotte rosate e
aggrottando le delicate sopracciglia dorate sfidò il Vendicatore degli Uchiha
urlandogli contro:
-PAPY E’ SCIOLO MIO, BLUTTA PAPELA
SPENNATA!!!- affermò con serietà Arashi, stringendosi più forte al petto
di Naruto e facendo la linguaccia ad uno esterrefatto Sasuke: l’ultimo degli
Uchiha era sopravvissuto agli scherzetti sadici di suo fratello, sfuggito agli
attacchi multipli delle sue fan ninfomani, affrontato enormi serpentoni
viscidi, ma mai nessuno aveva osato mancargli di rispetto in quella maniera
così irrispettosa e subito lo Scoiattolino Psicotico nel suo cervello invoca
vendetta e lui per una volta è d’accordo col petulante roditore.
-Tu, moccioso … - esordì il Vendicatore,
puntando minacciosamente un dito sul nasino del piccolo Arashi, ma il futuro
padre dello Yodaime non si lasciò certo intimorire da quella papera spettinata
e coi suoi splendenti dentini da latte morse ferocemente quel fastidioso dito
sul suo naso, tentando, possibilmente, di staccarglielo di netto.
Sasuke correva qua e là per il quartiere Uchiha,
urlando come un pazzo contro quel malefico moccioso che si era arpionato al suo
dito e che non ne voleva sapere di mollare la presa.
L’ira prese il sopravvento sul proverbiale sangue
freddo di Sasuke e il suo braccio venne percorso da una potente scarica
elettrica, come se stesse per lanciare il suo micidiale Chidori contro quel
dannato moccioso per neutralizzarlo definitivamente, ma se i piccoli Uchiha
erano universalmente considerati dei geni, i giovani Namizake erano degli
autentici demoni*** in fatto di tecniche ninja; tant’è che
l’istinto di Arashi lo avvertì del pericolo che incombeva su di lui e con un
balzo felino mollò la presa sul dito dell’Uchiha e come aveva visto fare un
milione di volte al suo Papy raccolse tutto il chakra che celava in sé e lo
scagliò contro quella papela antipatica urlando:
-LASENGAN!!!- fortunatamente per Sasuke quella piccola
peste non era ancora lontanamente potente quanto Naruto, altrimenti la sua
testa sarebbe volata via dal collo come una foglia secca che si staccava dal
ramo, ma la concentrazione di chakra fu abbastanza forte da arruffargli i
capelli e mandarlo a gambe all’aria come un’idiota, mentre uno sghignazzante
Arashi planò dolcemente fra le braccia di un Itachi che lo ricambiò con un
ghigno altrettanto compiaciuto nel vedere il suo dolce otooto fare la figura
del fesso … ah, gli ricordava i bei tempi andati quando da bambino tentava di
farlo fuori per gioco, ma Sasuke aveva sfortunatamente il vizio di sopravvivere
ai suoi agguati!!!
Sasuke, il Vendicatore degli Uchiha, nukenin di
livello S, imprendibile ricercato dalle cinque nazioni ninja si faceva
sconfiggere miseramente da un mocciosetto di appena tre anni con la dentatura
più affilata di un piranha … per colpa di quello stronzetto gli sarebbe rimasta
un’orrida cicatrice a deturpargli le sue dita da pianista!!! Che figura di
merda!!!
Trovato! Avrebbe detto a tutti che si era fatto quello
sfregio mentre combatteva valorosamente contro Kisame, ma prima che potesse
affettarlo come sashimi fresco, il dannato pesce-stronzo l’aveva ferito
gravemente, ma grazie alla sua incommensurabile potenza era comunque
sopravissuto allo scontro!!! Inutile dirlo, sono proprio un genio!!!
Muuuaaahhh!!!
Sasuke non fece in tempo a complimentarsi con se
stesso che subito Naruto gli fu addosso, sollevandolo da terra con una mano e
con il Rinnegan che gli pulsava minacciosamente negli occhi, sibilando a pochi
centimetri dalla faccia impolverata e incazzata del moro.
-Se provi a toccare di nuovo Arashi giuro che ti
ammazzo con le mie mani, Sasuke!- mai aveva visto Naruto con quella
feroce determinazione negli occhi, neanche quando giurava che l’avrebbe
riportato a Konoha … quanto era cambiato il Dobe in tutto questo tempo?
Sasuke voltò il viso stizzito per il rimprovero e
Naruto, capendo che aveva recepito il messaggio, mollò la presa dal suo collo
senza preavviso, facendolo ruzzolare nuovamente col culo a terra, sotto allo
sguardo compiaciuto di Gaara, Sai, Neji, Izuna ed Itachi, Naruto andò verso
quest’ultimo per riprendersi il piccolo Arashi, che in quel momento era intento
a giocare coi lunghi capelli di Itachi.
-Shi-chan non preoccuparti!!! Quella cattiva papera
non ti farà mai più del male!!! Altrimenti il tuo Papy la farà
flambé!!!- lo rassicurò Naruto, sollevandolo in aria e facendogli fare
l’aereoplanino sulla sua testa, sapendo quanto il piccolino adorasse quel gioco.
Sasuke stava ringhiando contro quei due Dobe che
adesso avevano ripreso bellamente a ignorarlo, ma fu Kakashi a riportare la calma
su quello sgangherato gruppo di ninja di cui faceva parte; se sperava di
rivedere le chiappe sode di Iruka doveva riportargli indietro il suo allievo
prediletto, altrimenti il suo dolce Chunnin l’avrebbe fatto dormire a vita sul
divano!!!
-Tutto ciò è molto divertente, ma noi siamo reduci da
un viaggio spaziotemporale, siamo stanchi, sporchi, affamati e un letto comodo
non mi dispiacerebbe affatto, se poi nel frattempo vorrai raccontarci cosa ti è
successo in questi tre anni ne saremo veramente lieti, Naruto- Kakashi
era molto curioso di sapere come se l’era cavata quell’uragano del figlio del
suo sensei.
-Ha ragione, sensei! Seguitemi ragazzi, vi porto a
Villa Uchiha!- disse Naruto da perfetto padrone di casa, ma Madara Uchiha
non era certo famoso per la sua generosità verso il prossimo in
difficoltà cominciò a sbraitare a destra e a manca che quei parassiti
abusivi non avrebbero mai messo piede in casa sua, Naruto dopo averlo
gentilmente persuaso a suo di cazzotti che bisognava aiutare i ninja in difficoltà,
usò il semi-cadavere di Madara come zerbino dinnanzi all’imponente ingresso di
Villa Uchiha in modo che i “loro” ospiti potessero pulirsi i sandali prima di
entrare nella Roccaforte dei portatori dello Sharingan.
Gli shinobi si sentivano osservati dietro i pannelli
di riso mentre Naruto li guidava con sicurezza in quell’intricato dedalo di
corridoi fino ad arrivare in un’ampia stanza che si affacciava su di un
semplice ma profumato giardino interno.
Quando Izuna poggiò delicatamente Konan sul tatami, la
kunoichi respirava a fatica e stava perdendo gradualmente conoscenza, Naruto fu
subito da lei e stupendo persino un abile ninja medico come Sakura, vide come
il suo biondo compagno era diventato abile persino come guaritore.
-Il peggio è passato, Konan-chan; ora devi solamente
pensare a riposare- la rassicurò Naruto, mentre Izuna trasportava la
senpai del biondino in una delle innumerevoli stanze per gli ospiti di Villa
Uchiha.
Madara se ne stava poggiato rigidamente sulla parete
scrutando i presenti come se stesse decidendo in quale maniera sarebbe stato
più divertente squartarli, gli shinobi del futuro erano innervositi dalla
sua presenza, ma Naruto, che orami era abituato al suo sguardo da killer
spietato, lo ignorò completamente e poggiando Arashi sulle sue ginocchia disse
solamente:
-Madara e Izuna sono gli unici che sanno la verità
sulla mia presenza qui … diciamo che sanno … lo stretto indispensabile …
- cominciò a dire con circospezione il biondino, c’erano certi segreti
che doveva tenere gelosamente custoditi per sé, specialmente con Madara lì
presente.
-Ovvero?- chiesero Kakashi e gli altri, cercando
di capire fin dove potessero spingersi con le domande senza vanificare gli
sforzi di Naruto compiuti in questi tre anni.
-Che vengo da un futuro disastrato per cambiarlo e
portare la pace fra le cinque nazioni dei ninja- in pratica dovevano
stare attenti a tutto quel che dicevano, visto che Naruto, per una volta nella
vita, aveva le labbra sigillate su quella missione.
-Certo che se ti sbottonassi di più … - si lamentò
Madara, visto che era più semplice portare a termine una missione di livello S
da solo che cavare informazioni sul futuro dal bel biondino.
-Cercheresti di stuprarmi!- gli rispose con
sarcasmo Naruto, quel Baka d’un Uchiha era veramente sfiancante quando si
metteva in testa di rincorrerlo per tuta Neo-Konoha per sapere di che colore
erano i boxer che indossava sotto la tuta o se si ostinava di ignorarlo tentava
di levargli i pantaloni e scoprirlo di persona.
-Non che la cosa non mi alletterebbe, ma intendevo con
le informazioni sulla tua missione, io ti sarei molto più utile di questa massa
di incapaci!- affermò con arroganza Madara, incurante delle occhiatacce
velenose che gli shinobi del futuro gli lanciavano, mentre la sabbia vorticava
impazzita nella stanza e gli Sharingan Ipnotici lampeggiavano minacciosamente
alla luce del tramonto.
Le chiappe di Iruka, le chiappe di Iruka … si ripeté
come un mantra Kakashi mentre tentava di evitare una carneficina in quella
stanza e ignorando quel clima di odio e di rancore che rendeva l’aria quasi
irrespirabile.
-Come hai ottenuto il Rinnegan?- fu la domando
brucia pelo di Kakashi, anche Sasuke, che smise di fulminare con lo sguardo quel
porcospino psicotico per un istante, era curioso di sapere come faceva il Dobe
a possedere l’arte oculare più potente del pianeta, ma si morse la lingua per
non formulare lui stesso quella domanda.
Con grande sorpresa del Vendicatore, Naruto fissò intensamente
Itachi il quale ricambiò quello sguardo di complicità con un ampio sorriso,
molto poco Uchiha.
-Devo ringraziare tuo fratello, Teme, se possiedo
questi occhi … - fu l’unica risposta di Naruto e essendo fissato con
stupore dai presenti, in primis il suo dolce otooto, tranne Madara che
attivando lo Sharingan Ipnotico sembrava volesse vivisezionarlo da vivo, Itachi
dovette suo malgrado rispondere per il bel biondino.
-Ricordi quando ci siamo affrontati nel nostro ultimo
epico scontro, otooto? Poco prima di combattere contro di te, sapevo che la mia
vita sarebbe finita a breve, come sapevo che il leader di Akatsuki-
omettendo saggiamente di rivelazione al Madara del passato la sua futura
carriera di folle megalomane col pallino della conquista del mondo
- avrebbe tentato di sfruttare il tuo odio per Konoha come
un’arma di distruzione da usare contro il mondo intero … non potevo fidarmi di
nessuno, non potevo affidarti a nessuno, ma l’unico che ancora tentava
di tenderti la mano mentre cadevi nel baratro oscuro della tua vendetta era
Naruto - Itachi si perse per un attimo al ricordo del loro incontro, di
come aveva stuzzicato Naruto-kun per sapere se quell’uragano biondo
teneva ancora al suo sciocco fratellino e quando infine capì che Naruto era l’unico
che poteva salvare Sasuke.
Ma Naruto non poteva ancora contrastare lo Sharingan
con le proprie forze e se le sue previsione era giuste e raramente Itachi si
sbagliava, dopo la sua morte gli occhi di Sasuke si sarebbero evoluti e il
biondino sarebbe rimasto in balia di due portatori dello Sharingan Ipnotico che
lo volevano morto e Itachi fece l’unica cosa in suo potere per aiutare Naruto.
-Gli ho donato una parte dei miei poteri, in modo che
Naruto potesse contrastare gli effetti dello Sharingan Ipnotico e ficcarti un
po’ di buon senso nel tuo cervellino bacato, otooto … anche se in tutta onestà
non mi aspettavo che Naruto-kun sviluppasse il Rinnegan, grazie ai miei
poteri- spiegò semplicemente Itachi, auto-compiacendosi con se stesso per
l’idea geniale avuta, mentre Sasuke rimase sconvolto da quella rivelazione …
suo fratello, lungimirante come pochi, aveva intuito in quale casino si sarebbe
andato a cacciare e come sempre aveva un asso nella manica e quale poteva
essere, se non il Dobe?
-Secondo quel rompipalle del mio coinquilino,
nelle mie vene scorre il sangue dei Senju, una delle due famiglie che
discendono dal Sennin delle Sei Vie, il primo portatore del Rinnegan … l’altra
famiglia in questione se proprio te lo stai domandando, Teme sono proprio gli
Uchiha, pensa che culo siamo imparentati alla lontana, dattebayo!!!****-
scherzò Naruto per stemperare la tensione che aleggiava nell’aria, doveva usare
con accortezza le sue parole o Madara avrebbe scoperto cose che dovevano
rimanere segrete.
Il Capoclan degli Uchiha, fraintendendo le parole di
Naruto, scattò in piedi cercando di scoprire chi fosse quel pervertito che
insidiava gli Urusai altrui, ma gli shinobi del futuro capirono immediatamente
chi fosse il “coinquilino” di Naruto: niente meno che Kyuubi no Yoko.
-Tsè, tutti conoscono quella favoletta per bambini: il
Sennin aveva due figli, il maggiore nacque con gli occhi dell’eremita e ne
ricevette la forza del chakra e l’energia spirituale; il minore invece
possedeva il suo stesso fisico, con la medesima forza vitale e col la stessa
energia fisica e scioccamente il padre affidò le sue ultime volontà al minore,
in questo modo si scatenò una lotta fratricida senza quartiere e con l’andare
del tempo i discendenti di quei due fratelli, oltre che i poteri, gli
trasmisero anche il loro antico rancore … gli Uchiha discendono dal primo
fratello e i Senju dal secondo … che marea di cazzate!!!- rivelò
sghignazzando Madara mentre raccontava a quegli sciocchi quella storiella della
buona notte, solo Sasuke e Itachi si accorsero del leggero tremito di Naruto,
quella “favoletta della buonanotte” era la radice di tutto quell’odio … perché
sua coglioneria il Sennin delle Sei Vie aveva fatto quella tremenda
stronzata tanti secoli prima?
-Più o meno quello che ha detto Madara è corretto,
quando Itachi mi ha passato il potere degli Uchiha è come se ciò che mancava
nel mio corpo fosse andato al suo posto e puf, ecco che spunta fuori il
Rinnegan!!!- concluse semplicemente Naruto.
-Ma Naruto … gli Uchiha … il tuo coinquilino …
- tentò di bisbigliare Sakura all’orecchio di Naruto, preoccupata che
Madara, grazie allo Sharingan, scoprisse dell’esistenza di Kyuubi e tentare di
estirparlo dal corpo del suo biondo amico.
-Chiedi al Teme se riesce a vederlo … - si limitò a
dire Naruto, l’Uchiha che non si tirava mai indietro davanti ad una sfida e che
sentì la loro conversazione, attivò lo Sharingan Ipnotico, ma invece di
sostenere lo sguardo velenoso di Kyuubi aldilà del pesante cancello impostogli
dallo Yodaime, era come se Sasuke si trovasse di fronte ad una barriera mentale
ancor più impenetrabile e imponente della Montagna degli Hokage e poi comprese
… era il potere del Rinnegan che impediva ai suoi occhi di vedere il segreto
che il Dobe custodiva dentro al suo corpo.
-Ehm … ma come a fatto Itachi a trasmettergli i suoi
poteri?- chiese Neji per pura curiosità scientifica.
-Gli ho messo l’uccello in bocca!- fu la
serafica risposta di Itachi, con tanto di ghigno diabolico, cornini, codina e
alette nere da diavoletto che tanto s’intonavano alla sua divisa
dell’Akatsuki*****
-DOV’E’ UCCELLINO?- trillò subito eccitato
Arashi, che scrutava attentamente ogni angolo della stanza alla ricerca di
segni di vita pennuta, dondolandosi spensieratamente fra le braccia di un Naruto
un tantino pietrificato per l’eventuale equivoco scaturito dalla parole
scriteriate di Itachi.
Gaara, Neji e Sakura guardavano sconvolti Naruto,
reputando un essere puro ed ingenuo come lui immune dalla tentazione di
sperimentare abbiette pratiche sessuali con un nukenin di grado S (mi sa
che la S stia per sexy) e tenebroso come Itachi … molto probabilmente per
vendicarsi di quello stronzo di Sasuke che l’aveva mollato da solo in quel buco
del loro villaggio per seguire quel maniaco sessuale di Orochimaru, fu il
pensiero condiviso fra i tre shinobi; Sai e Kakashi si complimentarono per
l’audacia del bel biondino che li aveva lasciati letteralmente senza
fiato; Izuna si limitava a sorseggiare la sua tazza di tè, felice che la vita
in casa Uchiha fosse diventata più divertente da quando Naruto-kun era entrato
nelle loro vite ordinate, perfette e monotone per incasinarle alla grande!!!
Un tantino diversa fu la reazione di Madara e Sasuke …
sia chiaro, sempre composta e razionale come si addiceva ad un’ Uchiha …
-Ti sbudello, nii-san!!! Cosa hai fatto al Dobe
mentre non c’ero?- gridò incazzato Sasuke, lui e lo scoiattolino nel suo
cervello erano d’accordo: Itachi poteva nascondergli il suo orsetto preferito,
sterminare il loro Clan, essere approssimativamente poco più geniale di lui …
ma le chiappe del Dobe non si toccano!!! Non l’avrebbe mai perdonato per
quello!!!
-Come hai osato sfiorarlo, molestatore di Urusai
innocenti!!! Io ti squarto, dannata marmotta hentai!!!- ringhiò Madara,
infuriato come non mai in vita sua perché qualcuno aveva corrotto Naruto con
lascive pratiche sessuali prima di lui!!!
Ma prima che i due vendicativi Uchiha potessero
arruffare la chioma perfetta di Itachi coi loro colpi proibiti, due cazzotti
calarono sulle loro povere teste, mentre un biondino al limite
dell’autocombustione spontanea causata dalle imbarazzanti parole di Itachi.
-Hentai!!! Cos’andate a pensare?! Quell’imbecille di
Itachi e i suoi dannati corvi!!! E con uno di quei uccellacci del malaugurio mi
ha trasmesso parte dei suoi poteri, facendolo entrare attraverso la mia
bocca!!! Era solo una delle sue stupide illusioni del cavolo, voi Uchiha col
vostro stupido Sharingan siete dei maniaci sessuali!!!- urlò loro contro
Naruto, i due vendicatori tirarono un’invisibile sospiro di sollievo, la
Kitsune era ancora al sicuro, perciò avrebbero cominciato immediatamente con un
bello sterminio di massa, solo per tenere al sicuro il Dobe/Urusai e il primo
della lista sarebbe stato sicuramente Itachi!!! Il bel moro sentendo ben due
presenze inquietanti alle spalle commentò con la sua solita flemma, capace di
far perdere anche la pazienza a un santo.
-E io cosa avevo detto? Gli ho messo il mio uccello in
bocca per trasmettere i miei poteri a Naruto-kun; che Madara fosse un pervertito
era noto nelle cronache del Clan, ma tu otooto, mi meraviglio della tua
condotta sconcia!!! Non pensavo fossi un tale maniaco sessuale e dire che ti
avevo educato così bene, otooto!!!- fu la sconsolata considerazione
finale di Itachi.
-Sei tu che sei contorto e perverso!!! Sapevi
benissimo che avremmo frainteso i tuoi sproloqui da maniaco
pervertito!!!- commentò imbarazzatissimo Sasuke, era in momenti come
questi che ricordava perché lo voleva morto, oltre al fatto che aveva
sterminato il Clan, s’intende.
-Uccello o Corvo sempre di un pennuto si parlava o mi
sbaglio? Su Sasu-chan, non ho sfiorato il tuo prezioso Naruto-kun … almeno per
ora … - concluse un divertito Itachi, notando come il viso arrabbiato del
suo adorato fratellino passasse dal bianco Orochimaru al rosso Gaara, forse era
la volta buona che il colorito di Sasuke sarebbe apparso un po’ meno cadaverico
del solito.
Il diretto interessato stava per ribattere
stizzosamente che non gliene fregava un cazzo con chi scopava il Dobe quando
Madara lo sbatté contro al muro per fronteggiare quel Genio del Male di Itachi.
-Se in tutti questi anni non sono riuscito a deflorare
l’Urusai è solo colpa tua!!! A causa del Rinnegan è sempre riuscito a sfuggire
a tutti i miei attacchi, anche allo Sharingan Ipnotico e devo ringraziare solo
te per tutti questi anni di frustrazione sessuale!!!- gli urlò contro il
Capoclan degli Uchiha sull’orlo di una crisi di nervi.
-Prego non c’è di che!- gli rispose con non
curanza Itachi, mentre sorseggiava con tranquillità il suo tè ignorando
bellamente l’isteria di Madara.
-Chi è che vorresti deflorare, tu lurido porcospino
hentai?!- gli urlò contro Naruto prendendolo a calci, ma le parole di
Itachi gelarono entrambi.
-Quando hai sviluppato il Rinnegan per la prima volta,
Naruto-kun? Il mio potere sarebbe potuto emergere solo in un momento di estremo
pericolo … - chiese improvvisamente curioso Itachi al giovane shinobi
biondo.
-E’ successo due anni fa … - rispose esitante
Naruto arrossendo vistosamente, non da meno fu Madara che voltò il capo
stizzito per non incontrare lo sguardo del biondo eremita, mentre un lieve
accenno di carminio gli imporporava le guance.
Entrambi ricordavano molto chiaramente quando il
potere di Itachi era venuto in soccorso di Naruto …
FLASHBACK
DI NARUTO&MADARA
Il cuore di Naruto rischiava di schizzargli fuori dal
petto per il terrore, per più di un anno, da quando era giunto dal futuro,
aveva cercato di scongiurare l’avvento nefasto di Quel giorno … il giorno in
cui Madara Uchiha e Hashirama Senju si sarebbero scontrati per aggiudicarsi il
titolo di Hokage … quel era il giorno in cui il Seme dell’Odio sarebbe stato
piantato e col tempo sarebbe sbocciato il tetro fiore rosso della Morte che con
le sue radici nere si sarebbe nutrita del sangue delle persone care a Naruto e
questo non l’avrebbe MAI permesso!!!
Aveva visto Izuna e Tobirama, rispettivamente fratelli
minori e braccio destro di Madara e Hashirama, discutere preoccupati e le
uniche volte che i due si rivolgevano la parole era per dividere i rispettivi
fratelli (idioti) maggiori dall’ammazzarsi l’un l’altro e dal veleno che
grondava nella accuse e dei sospetti che i due Clan si lanciavano
sull’imminente colpo di stato da parte dei loro avversari, Naruto capì che
doveva intervenire ADESSO o sarebbe stato troppo tardi!
Grazie alle arti eremitiche poteva sentire il loro
chakra turbinare minaccioso come una tempesta a una decina di chilometri di
distanza dal Villaggio, pronto a travolgere ogni forma di vita al suo passaggio.
Col cuore in gola, finalmente Naruto vide lo scontro
titanico fra i due capiclan, ma nel suo cuore non vi era paura, ma una rabbia
talmente violenta da togliergli il respiro: era a causa di questi due uomini
che la sua vita e quella di molti altri stava per trasformarsi in u incubo
senza fine.
Grazie all’aiuto di Kyuubi****** che durante la loro
permanenza nel passato aveva aiutare il suo cucciolo in ogni modo possibile,
fece fluire il suo possente chakra nel corpo del cucciolo e fu un grande
piacere per la Volpe sentire che anche quel santarellino di Naruto poteva
covare del genuino rancore nel suo cuoricino puro per coloro che avrebbero
distrutto il suo mondo.
Naruto finalmente riuscì a dividere quei due
grandissimi bastardi di Madara e Hashirama, entrambi sanguinanti e col fiato
corto, sembravano pronti a riprendere lo scontro da un momento all’altro e i
loro occhi erano talmente carichi d’odio reciproco che Naruto risultava
invisibile al loro sguardo, ma l’Uzumaki non era certo un ninja che passava
inosservato e usando la Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo, un
migliaio dei suoi cloni pestarono a sangue e con una certa soddisfazione
i due malcapitati Capiclan e quando finalmente i due decisero di
arrendersi, Naruto fece loro la solita ramanzina.
-Dovreste vergognarvi!!! Voi siete i Capiclan dei
Senju e degli Uchiha, siete le loro guide e DOVETE dare loro il buon esempio e
non passare il tempo a tentare di uccidervi!!! Quando capirete che le vostre
stupide rivalità faranno solo del male alla vostra gente?! Il vostro stupido
odio finirà col distruggere tutte le loro speranze di una vita
migliore!!!- completamente sfinito, Naruto fece per andarsene quando
Hashirama lo afferrò per le spalle e con occhi supplicanti disse al biondino.
-Perché Naruto? Perché stai con gli Uchiha? Loro sono
dei pazzi fanatici, amano solo il potere, il sangue e la guerra, ma tu sei
diverso da loro … vieni da noi … io … io sarei più che felice di accoglierti
nel nostro Clan, dopotutto il piccolo Arashi Namizake faceva parte del mio Clan
quindi tu dovresti stare con noi e non con quei … - il Capoclan Senju non
riuscì ha pronunciare l’ennesimo insulto al Clan rivale perché Madare gli
fu nuovamente addosso.
-Non lo toccare!!!- e ricominciarono a lottare
sotto allo sguardo shockato di Naruto … non litigavano per la supremazia della
guida del villaggio … ma … per lui!
Naruto fremette di rabbia tanto che le sue iridi
divennero rosso sangue e non c’era alcun bisogno che Kyuubi lo istigasse alla
violenza, visto che essere trattato alla stregua di un giocattolo da quei due
idioti lo faceva incazzare a morte e quale migliore occasione per sfogare la
sua ira se non ridurre entrambi come due zampogne?
Alla fine sia Madara che Hashirama chiesero pietà al
biondo sennin … vi starete chiedendo come mai Naruto malmenasse
indiscriminatamente sia l’Uchiha che il Senju, visto che quest’ultimo era il
nonno della sua adorata Oba-chan?!
Se un qualunque altro ninja di Konoha fosse tornato in
dietro nel tempo non ci avrebbe pensato due volte ad allearsi con Hashirama
Senju, il venerabile primo Hokage, per distruggere definitivamente Madara
Uchiha, nemico giurato della Foglia … ma Naruto Uzumaki non era un qualunque ninja
di Konoha.
Se era vero che Madara Uchiha nel futuro sarebbe stato
la causa di ogni disgrazia del povero Naruto, dal sigillare Kyuubi dentro al
suo corpo di neonato alla caccia spietata di Akatsuki per estrargli la Volpe,
Hashirama Senju, il venerabile primo Hokage di Konoha, aveva commesso un grave
crimine ai suoi occhi.
Aveva creato i Junchuurikuji.
Era stato Kyuubi, il primo giorno in cui erano
arrivati nel passato, a narrargli quello che Hashirama aveva fatto ai suoi
fratelli: a quel tempo i nove Bijuu scorrazzavano liberi per questo mondo,
devastando e uccidendo come catastrofi naturali ogni patetica forma di vita che
intralciasse il loro cammino, crudeli e spietati nella loro demoniaca bellezza,
ma quando Hashirama divenne Hokage, grazie ai suoi immensi poteri
soggiogò otto dei nove Bijuu, per farne dono gradito alle altre
quattro nazioni ninja, creando un squallida pace fittizia sul sangue di quelle
fiere creature nate per essere libere e imprigionare la loro possente e
spaventosa essenza in quei corpi così fragili e piccoli era il crimine più
orrendo agli occhi di Kyuubi e quei luridi umani osavano definire loro Mostri!!!
Kyuubi si salvò per miracolo a quella mattanza grazie
ad un antico alleato orami dimenticato da tempo, la Volpe pianse amare lacrime
perché sapeva bene che non avrebbe mai più corso libera fra i prati erbosi al
fianco dei suoi fratelli al chiaro di luna o a lottare contro di loro per
stabilire che fosse il demone più potente, ma cosa ancor più tragica di tutte
aveva perso il suo piccolo raggio di sole, il suo cucciolo, per sempre.
E la solitudine divenne sofferenza trasformando il
fiero ed indomito Kyuubi no Yoko in un essere abbietto, un orribile demone
fatto di odio e rancore, pronto a travolgere ogni cosa sul suo cammino.
Ma poi il maledetto Yodaime lo aveva sigillato dentro
al suo stesso figlio, quella piccola prigione fatta di carne e sangue lo faceva
impazzire, lo stesso morbido profumo del piccino stomacava l’olfatto fine della
Volpe troppo simile a quello del suo carceriere.
Aveva goduto malignamente quando tutti disprezzavano
quell’esserino innocente per colpe che non aveva commesso ed era ironico
pensare che quegli stolti odiassero il loro salvatore.
S’irritava immensamente vedendo quanti sforzi
inutili quel dannato moccioso facesse per farsi accettare da quelle nullità e
di come resisteva alle sue suadenti lusinghe per farsi liberare da quella
dannata prigione e cosa più assurda di tutte, Lui, Kyuubi no Yoko, il demone
più spietato al mondo, si era affezionato a quel moccioso così tanto che ora
era diventato il suo nuovo raggio di sole, il suo cucciolo.
Perché Kyuubi sapeva bene che assieme ai Bijuu c’erano
anche degli umani che condividevano la stessa infame sorte dei nove demoni,
uniti nel dolore e nella morte, l’unico modo che le due sfortunate creature
avevano per sopravvivere a quel mondo crudele ed ipocrita che li odiava era
unire le forte e ora il suo cucciolo aveva il disperato bisogno di un alleato e
Kyuubi era stato più che felice di donargli le sue zanne e i suoi artigli per
quell’impresa.
E per quanto il suo cucciolo fosse un tipo fin
troppo buono e gentile con tutti, sapere che Hashirama aveva contribuito a
rendere la vita dei Junkuurikuji un inferno in terra, compresa quella di
Naruto, non avrebbe certo potuto perdonare a cuor leggero il primo Hokage e
sapere che se lo contendeva con Madara, non aiutava certo a farselo piacere.
Anzi era tutto l’opposto.
-Madara sarà anche un pazzo psicopatico, maniaco della
guerra e con degli occhi inquietanti … - il suddetto Uchiha mise un
broncio stizzito a quelle ingiuriose parole sui suoi splendidi occhi
color del sangue - … ma è stato lui ha trovarmi ferito e stanco sul
campo di battaglia, mi ha curato, nutrito, mi ha offerto la sua ospitalità ed è
per tutte queste ragioni che io rimarrò assieme agli Uchiha, su questo non sono
disposto a discutere e per quel che riguarda Arashi,VOI Senju avete lasciato un
orfano, un povero neonato di soli tre giorni di vita in un squallido lettino
d’ospedale, senza una famiglia che si occupasse di lui, che lo amasse … - amare
erano le parole di Naruto e se i due Capiclan credettero parlasse del suo
giovane nonnino, in realtà era alla sua triste infanzia che si stava riferendo.
-Madara, per quanto scorbutico e sociopatico per
natura, ha accettato di accoglierlo nella sua casa e sempre su mia richiesta,
ha preso sotto la sua protezione tutti gli orfani di guerra che VOI Senju avete
abbandonato a loro stessi!!! E tu osi definirti un buon Capo?! Anche
quest’idiota a i suoi mastodontici difetti, ma io rimarrò con gli Uchiha,
non devo rendere conto a nessuno dei due e se la cosa non vi sta bene, andate a
farvi fottere!!!- i due Capiclan rimasero leggermente basiti dai
rimproveri del biondo sennin, ma Madara, che come al solito aveva reinterpretato
le parole del biondo in un modo tutto suo ovvero non capendoci un’emerita mazza
e cominciò a ridere sguaiatamente verso l’abbacchiato Hashirama.
-Muuuaaahhh!!! Hai perso, miserabile Senju, Naruto è
solo MIO!!!- lo canzonò in maniera infantile e molto poco Uchiha, Madara,
mentre questi saltellava felice intorno al povero Hashirama.
Davanti a quella visione surreale Naruto fu
completamente svuotato dall’ira che lo pervadeva fino a pochi secondi prima,
quasi scoppiando a ridere … per quanto Madara fosse ancor più glaciale e
spietato del Teme nella maggior parte dei casi, quel Baka nascondeva un lato di
sé veramente esilarante e che sembrasse tirar fuori solo in presenza del bel
biondino … ma le parole guardinghe di Kyuubi spensero il suo piccolo sorriso.
“Perché ti ostini a restare accanto a Madara?E’un
essere infido e senza cuore, lui vuole la tua morte e rendermi schiavo
del suo volere è l’unico scopo della sua vita, manchiamo solo noi affinché
raggiunga il suo obbiettivo, questo non devi dimenticarlo mai, Naruto”
Naruto chiuse per un istante gli occhi e entrò nella
gabbia della Volpe per incontrala faccia a faccia.
“Anche se hai ragione c’è qualcosa che non quadra … un
particolare che mi sfugge, perché Madara farà tutte queste cose orrende nel
futuro? Quello che conosciamo noi, per quanto stronzo e psicopatico, non è
neanche lontanamente malvagio come l’uomo dal volto mascherato … e se fossero
due persone differenti?”
“Non posso sbagliarmi cucciolo, il loro odore è
identico! Stai in guardia!”
E con questo funesto avvertimento la Volpe si rintanò
nei meandri della sua prigione, lasciando Naruto con un crescente senso
inquietudine.
Prese quell’idiota di Madara per il colletto e lo
trascinò via dal campo di battaglia, prima che lui e Hashirama decidessero di
riprendere a litigare.
Mentre s’incamminavano sulla via del ritorno, Madara
era particolarmente silenzioso.
La mano di Naruto che stringeva la sua, trasmetteva al
corpo di Madara un calore intenso e lo strano litigio avuto con Izuna la sera
prima continuava a perseguitarlo:
-Che cazzo stai dicendo Izuna?- urlò Madara
mentre sbatteva contro al muro il suo adorato fratellino con l’intenzione di
fracassargli il cranio se solo s’azzardava a concepire altre oscenità da
sperimentare su Naruto.
-Sei crudele, nii-san! Voglio solo divertirmi un
pochino con Naruto-kun … non hai idea di quello che gli farei ogni volta che si
spoglia davanti a me per rinfrescarsi dopo un allenamento o quando nel cuore
della notte va a farsi una nuotata nel lago quando crede che nessuno lo veda …
se nel tuo sangue scorre il ghiaccio, non significa che io debba reprimere le
mie esigenze di uomo, non ti pare?- gli rispose maliziosamente Izuna,
leccandosi il labbro sanguinante.
Un rabbia cieca pervase il corpo di Madara … adorava
suo fratello, avrebbe ucciso per lui, ma la brama del possesso che sentì nella
sua nel reclamare Naruto per sé gli fece andare il sangue al cervello.
Nessuno poteva toccare Naruto.
NESSUNO!!!
A parte lui …
Il potente destro di Madara schizzò sul volto di
Izuna, mancandolo di pochi centimetri … e mentre la calce del muro e il sangue
di Madara macchiavano il pavimento, un sorriso felice apparve sul minore degli
Uchiha.
-Finalmente l’hai ammesso, nii-san … ti sei accorto di
provare qualcosa per lui, non è vero?- aveva rischiato la pelle sfidando
le ire del suo fratellone, ma ne valse la pena … Madara era tutto per lui e per
Izuna non era stato solo un fratello … gli aveva fatto da padre e da madre
quando i loro genitori erano morti; l’aveva protetto contro il mondo spietato
degli shinobi quando era ancora troppo debole per difendersi da solo; era stato
il suo maestro e il suo migliore amico; era la guida del Clan e Izuna voleva
solo una cosa per lui … che fosse finalmente felice e a Izuna
piaceva credere che Naruto era sceso dal cielo per realizzare il desiderio del
minore degli Uchiha.
Quella constatazione ad alta voce fu una mazzata in
piana faccia per Madara … davvero a lui piaceva quel Urusai di prima categoria?
Quel divoratore di Ramen senza fondo? La causa primaria di quell’ulcera
perforante che il povero Capoclan degli Uchiha sentiva all’altezza dello
stomaco ogni volta che Naruto gli sorrideva?
Si … ma c’era una precisazione importante da fare.
Madara Uchiha non amava Naruto Uzumaki, semplicemente
non poteva sopravvivere senza di lui.
Senza i suoi occhi.
Senza i suoi sorrisi.
Senza il suo profumo che sapeva di sole.
Naruto era il suo Sole e senza di lui Madara era come
un cieco che vagava senza meta nella landa desolata della sua anima, un luogo
freddo e triste che solo Naruto poteva illuminare e riscaldare semplicemente
con la sua sola presenza.
E non avrebbe permesso a nessuno di portaglielo via,
nemmeno agli dei del cielo o ai demoni dell’Inferno!!!
Ma le parole di Izuna lo scossero da quell’epifania.
-Ma devi sbrigarti, nii-san … i tuoi occhi sono
talmente concentrati su Naruto che non ti accorgi nemmeno che molti atri
sguardi sono puntati sul tuo bel biondino e se non stai attento te lo
porteranno via!- lo ammonì severamente Izuna.
E quando il giorno seguente stava raggiungendo quel
logorroico di Hashirama, il Capoclan dei Senju, e quell’idiota di Hiatari,
severo Capofamiglia degli Hyuga, per discutere su barbose e inutili quisquiglie
riguardanti il villaggio, li vide completamente assorti nella contemplazione di
un Naruto seminudo, intento ad allenare i suoi piccoli allievi: il Senju
maniaco seguiva come ipnotizzato ogni dispettosa gocciolina di sudore che
andava ad intrufolarsi nei pantaloni del biondo, mentre quel pervertito dello Hyuga
aveva addirittura il Byakugan attivo!!! E non erano certo gli unici a mangiarsi
con gli occhi il SUO biondino!!!
Se non voleva impazzire completamente o sterminare
l’intero villaggio con le proprie mai, il suo Clan compreso, doveva reclamare Naruto
per sé, così nessuno si sarebbe azzardato a sfiorare una sua esclusiva
proprietà, l’unico piccolo dettaglio che ancora mancava per realizzare il suo
piano geniale era rendere partecipe il bel biondino della sua decisione
insindacabile … e quale momento migliore di quello?! Erano nel bosco, erano
soli e nessuno poteva sentirli e Madara prese la sua decisione fatale in
quell’istante.
Naruto si sentì afferrare improvvisamente per la
spalla e venne sbattuto con violenza contro il tronco di un albero da Madara.
Naruto pensò che Madara volesse picchiarlo per
vendicarsi di lui.
Ma Madara non voleva picchiarlo … voleva soltanto
baciarlo.
Naruto Uzumaki era un ragazzo che aveva dentro di sé
talmente tanto amore da donare al prossimo che ogni tanto temeva di esplodere
se non poteva esternarlo al mondo intero, ma contemporaneamente ne era
prepotentemente assetato al punto di cercarne ovunque anche solo una piccola
stilla con cui dissetarsi … ma la vita era stata avara con lui perché
Naruto non aveva mai conosciuto i molteplici significati della parola Amore.
Quando era un bambino solo e triste aveva cercato
ostinatamente l’Amore e l’Affetto di due genitori che non aveva mai visto negli
abitanti del Villaggio della Foglia, ma i suoi grandi sorrisi venivano ricambiati
con l’odio e il disprezzo per una colpa mai commessa.
Quando era un adolescente strafottente e turbolento
credeva di aver trovato l’Amore Vero e Romantico nella dolce e stucchevole
Sakura-chan, ma ogni volta che tentava di donarle tutto se stesso, la rosa lo
picchiava selvaggiamente, calpestando con la sua superficialità i suoi puri e
sinceri sentimenti.
Aveva sofferto atrocemente quando Sasuke aveva tentato
di uccidere l’Amore Fraterno che Naruto provava per lui, perché per l’Uchiha la
sua stramaledetta vendetta era più importante del loro legame e questo per
Naruto era peggiore di una pugnalata al petto.
E anche se ora tutti lo ammiravano e l’osannavano per
le sue eroiche gesta, Naruto era arrivato al punto di credere di essere una creatura
immeritevole di quell’Amore con la A maiuscola.
Ma quando Madara inchiodò il corpo di Naruto contro il
tronco di quell’albero immobilizzandogli le braccia, strusciandogli con forza
un ginocchio fra le sue cosce chiuse e mordendogli prepotentemente il labbro
inferiore Naruto sentì sul proprio corpo le brucianti fiamme della
Passione e della Lussuria scaturite dallo sfregamento del corpo di Madara col
proprio; quel giorno Naruto scoprì cos’era l’amore Fisico e Passionale.
Sentendolo strusciarsi lascivamente contro il suo
corpo, Naruto Uzumaki comprese cosa significava essere Desiderato per la prima
volta nella sua vita, si sentiva confuso ed accaldato come quando mescolava il
suo chakra con quello incandescente di Kyuubi, ma stranamente quel calore intenso
scaturiva dal suo basso ventre fino a ustionargli le guance; il suo respiro si
spezzava e accelerava quando sentì la lingua di Madara tracciare il contorno
dei tendini del suo collo brunito lasciando dietro di sé scie di saliva
bollente e mentre una mano curiosa s’intrufolava sotto alla maglia per
esplorare quella pelle ambrata e inviolata, sentiva il sussurro caldo ed
eccitato dell’Uchiha penetrargli nell’orecchio come una preghiera infinita.
MIO … questa
era l’insistente litania che Madara ripeteva impazzito a Naruto, tentando di
trascinarlo con sé, fra un bacio e un morso, in quella dolceamara follia.
Se all’inizio il nostro biondo ninja rimase
sopraffatto sotto i colpi di quell’assalto focoso, quello stato confusionale
fatto di languore ed eccitazione in cui Naruto era caduto cessò immediatamente
quando sentì le dita di Madara che tentavano d’intrufolarsi oltre la barriera
dei pantaloni, dove nessuno altro l’aveva mai toccato, facendolo cadere nel
panico più totale.
Con tutta la forza che gli derivava dall’imbarazzo e
dalla rabbia per essere trattato alla stregua di un mero giochino sessuale su
cui sfogare le proprie voglie, Naruto spinse via Madara puntandogli le
mani sul petto, per mettere una distanza di sicurezza tra lui e la fonte del
suo profondo turbamento.
-Io non sono una TUA proprietà, non osare toccarmi mai
più Uchiha!!!- ringhiò adirato Naruto all’indirizzo del Portatore dello
Sharingan, mentre con una mano si sfregò violentemente le labbra umide e gonfie
sperando di cancellare il sapore intenso del suo assalitore.
Naruto pensò ingenuamente che le sue dure parole
sarebbero bastate a tener lontano le mani sfrontate di Madara dal suo corpo,
impedendo all’Uchiha di sconvolgergli l’anima e i sensi.
Madara invece non aveva alcuna intenzione di fermarsi.
Adirato come non mai nel sentirsi respinto in maniera
così violenta dal suo Naruto, la rabbia, l’umiliazione e gli ormoni
presero il sopravvento sul quel poco di buon senso che possedevano gli Uchiha e
lo Sharingan Ipnotico brillò come una promessa di atroce vendetta nei suoi
occhi.
Naruto si sentì imprigionare dinnanzi a quello sguardo
implacabile e con suo sommo orrore scoprì di non riuscire nemmeno a muovere la
punta delle dita.
Un torrente d’insulti irripetibili tentò di sgorgare
dalla sua bocca di rose, me persino della voce era stato privato dal suo
carceriere.
Era totalmente immobilizzato.
Senza nessuna via di scampo.
E davanti a tutta quella feroce brama di possesso che
straripava dal corpo di Madara, la Paura prese il sopravvento su Naruto.
“Ti prego aiutami, Kyuubi!!!” lo implorò disperatamente Naruto che si dibatteva
invano dalla costrizione di catene invisibili e dalla mani avide dell’Uchiha
che esploravano senza consenso e pudore il suo corpo tremante.
“Non posso, Cucciolo!!! Quel bastardo ha imprigionato
anche me!!!” urlò furibondo il
demone che non poteva donare il suo chakra letale a Naruto per schiacciare quel
verme sotto ai suoi sandali; si dibatteva ferocemente nella sua angusta gabbia,
mordendosi e graffiandosi, disperato perché non riusciva nemmeno a proteggere
la purezza del suo piccolo raggio di sole da quel lurido bastardo senz’anima.
Per la prima volta nella sua immortale vita Kyuubi
pregò tutti i Kami del cielo affinché quell’orrore fosse risparmiato al suo
cucciolo o che si consumasse il più velocemente possibile e poi ci avrebbe
pensato lui alla pena adatta a quel verme, giurò a se stesso Kyuubi: avrebbe
vendicato Naruto facendo a pezzi Madara, l’avrebbe divorato molto, molto
lentamente … anche se sarebbe stata solo una mera consolazione davanti a quello
straziante dolore che stava per infliggere a Naruto solo per soddisfare le sue
infime parti basse.
Madara era ormai privo di qualunque freno inibitore e
sapere che Naruto era in suo totale potere, che non poteva respingerlo in alcun
modo, lo eccitava da morire.
Come un affamato davanti ad un lauto banchetto,
l’Uchiha non perse tempo e cominciò a gustarsi il piatto principale: denudò il
petto scolpito del giovane sennin per accarezzarlo ed esplorarlo a proprio
piacimento, era così bello e innocente che un’intensa fitta di godimento
attraversò il corpo già eccitato di Madara tanto da fargli mordere a sangue il
collo brunito di Naruto per soffocare l’urlo di piacere che stava per uscire
violento dalla sua gola.
Osservò immensamente compiaciuto quel marchio
indelebile e sanguinante su quella pelle, così tutti avrebbero saputo a chi
apparteneva Naruto.
Cominciò a strattonargli rudemente i pantaloni;
impazziva al pensiero di poterlo vedere senza nessun ingombrante barriera di
stoffa addosso … era impaziente di toccarlo, assaggiarlo, possederlo
completamente … presto le sue dita e qualche altra parte del suo corpo
avrebbero varcato la soglia del paradiso, pensò eccitato Madara mentre
finalmente si liberava di quegli inutili indumenti che lo separavano dalla sua
agognata meta e finalmente strinse con forza la carne soda del gluteo nudo di
Naruto.
Lo sollevò da terra con estrema facilità e si strusciò
fra le sue gambe divaricate, sentire le cosce di Naruto che lo stringevano in una
calda ed umida morsa lo faceva impazzire lentamente e poco importavano a Madara
delle lacrime di disperazione che rigavano il viso insolitamente pallido di
Naruto o del sangue che colava dalle sue labbra nel tentativo di non farsi
baciare dall’Uchiha, quelli erano solo insignificanti dettagli … non c’era il
tempo per inutili e lunghe spiegazioni pseudo romantiche, anche perché Madara
era uno vero schifo con le parole e in special modo con dichiarazioni d’amore
ed essendo un tipo estremamente fisico trovava molto più romantico far godere
il suo compagno fino a farlo svenire che doverlo stordire con stomachevoli
frasi riciclate di San Valentino … col tempo Naruto avrebbe capito a chi
apparteneva di diritto e si sarebbe arreso al suo volere, lui non poteva essere
di nessun’altro e Madara sapeva che si sarebbe strappato il cuore con le
proprie mani piuttosto che saperlo insieme a qualche essere indegno anche solo
di guardarlo perché nessun’altro poteva amarlo con l’adorazione di Madara.
Ma tutte questi sentimenti d’amore, seppur contorti,
Naruto non poteva conoscerli e mille emozioni contrastanti rischiavano di
mandare in pezzi la sua psiche: la Paura, l’Umiliazione , la Debolezza di
Spirito e la Rabbia per non essere in grado di fronteggiare la violenza
di Madara, rischiava di schiacciarlo completamente e di farlo arrendere senza
lottare … fu proprio in quel momento, quando tutto sembrava perduto, che sentì
qualcosa cambiare dentro di lui …
Come il rumore di una sfera di cristallo che
s’infrange sulla roccia, quello stesso suono si propagò dentro al suo corpo con
la stessa intensità del tuono nella tempesta … per un istante Naruto temette
d’aver aperto il cancello di Kyuubi tante era la potenza che sentiva scorrergli
nel sangue, ma lo stesso demone era sorpreso quanto lui perché il suo chakra
rosso ritornò a scorrere impetuosamente nelle vene del suo Jinchuuriki come
lava incandescente e Kyuubi finalmente capì … l’eredità di Itachi si stava
manifestando nel momento del pericolo.
L’astuto Uchiha aveva immaginato che il suo cucciolo
non avrebbe potuto affrontare lo Sharingan Ipnotico dell’Emo Scemo alias Sasuke
e così aveva preventivamente lasciato una parte dei suoi poteri in modo che
l’Uzumaki potesse combattere alla pari con quell’anatra isterica!
Con tutta probabilità aveva predisposto il rilascio
del suo chakra nel corpo di Naruto nel caso si fosse trovato davanti lo sguardo
senza perdono dello Sharingan Ipnotico di Sasuke, ma non aveva certo previsto
che sarebbe stato il Madara del passato a sperimentarne gli effetti e nemmeno
il genio dei geni Uchiha avrebbe potuto prevedere gli effetti sbalorditivi del
suo azzardato gesto.
Quel chakra estraneo che scorreva libero nel corpo di
Naruto non attivò nessun tipo di protezione contro la diabolica arte oculare
degli Uchiha, come aveva calcolato Itachi, ma andò a mutare profondamente la
natura stessa del chakra naturale di Naruto.
Il suo corpo, già alteratosi in passato per adattarsi
alla presenza di Kyuubi al suo interno, era quindi abituato ad adattarsi in situazioni
critiche e quindi reagì alla presenza del chakra di Itachi evolvendosi in
maniera tale da contenere un nuovo potere.
Naruto conosceva quella bene forza terribile perché ci
si era già scontrato in passato uscendone miracolosamente intero … era la
stessa forza che proveniva dal senpai Nagato.
Era il potere oculare del Rinnegan … e ora, grazie ad
Itachi, quella forza scorreva potente nel suo corpo e Naruto comprese che
l’aveva fatto per permettergli di fronteggiare Sasuke, ma adesso era un altro
il suo nemico.
Libero di contrastare lo Sharingan Ipnotico e ora era
libero di far a pezzi Madara nel modo che più gli aggradava!
Perso completamente nel voluttuoso mondo dei sensi,
Madara era intento a leccare la clavicola arrossata di Naruto mentre le sue mani
scendevano sempre più in basso, quando una forza invisibile lo sbalzò
violentemente lontano da quel corpo sexy, inchiodandolo a terra come prima
aveva fatto con Naruto.
Con uno sforzo disumano riuscì a sollevare il capo
dalla polvere e ciò che vide lo sconvolse ed eccitò enormemente.
Uno splendente e selvaggio Naruto, nudo ed
adirato come un dio dei tempi antichi, lo sovrastava con divano furore per
quell’affronto imperdonabile, sbeffeggiando il suo Sharingan con lo sguardo
implacabile del Rinnegan.
Sua madre, prima che morisse, soleva spesso
raccontargli da bambino che il loro Clan discendeva direttamente da colui che
aveva creato le arti ninja, l’Eremita delle Sei Vie, un essere che trascendeva
il divino in quanto nessuno poteva sconfiggerlo e l’unica caratteristica
peculiare che possedeva erano i suoi occhi, di un intenso viola che ricopriva
l’intero bulbo oculare con cerchi concentrici bianchi che si espandevano dal
centro dell’occhio.
Gli occhi di Naruto erano completamente diversi dalla
descrizione di sua madre, ma poteva percepire il loro soverchiante potere
strisciargli sulla pelle, come a volerla dilaniare un pezzo alla volta … si era
dunque attirato le ire di un dio?
Ma a Madara non importava di divenir maledetto dal
cielo, l’unica cosa a cui anelava spasmodicamente era sentire nuovamente il
calore sensuale del loro messaggero divino scaldargli il corpo e il cuore
gelidi da tempo e se fosse dovuto sprofondare all’Inferno per quell’empio
desiderio, ci sarebbe andato col sorriso sulle labbra.
-Non. Farlo. Mai. Più!!! Lasciami in pace o ti
ammazzo,Uchiha!!! Giuralo!!!- lo poteva schiacciare come un insetto, era
infinitamente più forte di lui e in quel preciso momento provava un Odio
sviscerale per Madara.
Con un solo gesto avrebbe potuto sbarazzarsi di lui e
salvare il suo futuro, non c’erano testimoni e a Naruto sarebbe bastato solo
tendere una mano e cancellare l’arroganza da quegli occhi, ma c’era qualcosa
che continuava ad impedirglielo, dannazione!!!
Per quanto Kyuubi e lui stesso lo volessero morto, una
piccola parte del suo istinto continuava a gridargli che Madara doveva rimanere
in vita o se ne sarebbe pentito amaramente e il suo istinto l’aveva sempre
tenuto in vita fino ad ora e quindi, almeno per il momento, lo avrebbe lasciato
vivere … a patto che tenesse le mani a posto, s’intende!!!
Madara era ancora inchiodato al terreno, malconcio,
sconfitto ed eccitato, ma nonostante ciò l’Arroganza Uchiha nei suoi occhi non
si era spenta, anzi! Si era addirittura moltiplicata e impunemente contemplò
deliziato ogni centimetro di quel corpo splendidamente fottibile, non gli
importava nulla del castigo divino, Naruto sarebbe stato solamente suo, anche a
costo di scatenare l’inferno in terra se necessario.
-MAI!!! Sarai tu che dovrai rassegnati, Naruto: TU.
SARAI. MIO!!! Non c’è luogo in cui tu possa nascondermi al mio sguardo, non
importa quanto tempo mi ci vorrà per conquistarti, ma ti prometto che non mi
sfuggirai mai, mia piccola Kitsune … - e Madara sorrise, non come il
classico sorriso Uchiha che ti fanno accapponare la pelle, no signore! Questo
era carico di un desiderio così bollente e intenso che Naruto non poté che
arrossire, nonostante fosse in netto vantaggio sull’avversario.
Il nostro povero Naruto scoprì quel giorno una grande
verità sul Clan dello Sharingan: oltre a detenere il primato mondiale
sull’essere Emo, Scorbutici, Taciturni, Vendicativi e Psicopatici, gli Uchiha
erano anche degli Hentai di prima categoria!!! E visto che erano competitivi fino
alla morte e che se malauguratamente si mettevano in testa un obbiettivo ti
perseguitavano fino alla morte (solitamente la tua); il pensiero di sapere che
Madara Uchiha si era prefissato di mettere le sue manacce tentacolose sul suo
immacolato posteriore gli avrebbe tolto il sonno per parecchio tempo, anche
perché, ora che aveva palesato i suo intenti poco casti, avrebbe tentato
d’insidiarlo anche nel suo letto!!!
-Tu … brutto … Porcospino Hentai!!!- balbettò
imbarazzato Naruto, tanto che non riusciva nemmeno a trovare un insulto decente
per quell’animale in calore … con quello che restava dei suoi vestiti tentò di
coprirsi perché anche se non poteva toccarlo con le mani, il suo sguardo, più
penetrante di una lama, sembrava accarezzarlo dalla testa ai piedi, tanto era
intenso il suo sguardo.
-Te ne vai già, Na-chan? Che peccato, speravo proprio
che tu potessi aiutarmi col mio piccolo problemino … d’altronde è anche colpa
tua se mi sono ridotto in questo stato deprecabile … - disse
innocentemente Madara indicando la sua erezione insoddisfatta ancora racchiusa
nella divisa da combattimento.
Naruto se possibile divenne ancor più rosso della
pelliccia di Kyuubi davanti a simili oscenità, purtroppo l’Uchiha aveva capito
quanto era inesperto e adorava sadicamente metterlo in imbarazzo.
-Fottiti, Uchiha!!!- gli ringhiò contro un
Naruto imbarazzatissimo, doveva allontanarsi da quel dannato riccio in calore
di Madara il più presto possibile.
-Prima i verginelli, Urusai!!!- sghignazzò
divertito Madara e con nonchalance, sotto agli occhi esterrefatti di Naruto,
fece scendere una mano verso la sua erezione bisognosa di cure e fissando negli
occhi il suo bel biondino, cominciò a muoverla lentamente su e giù e man mano
che le sue fantasie erotiche su Naruto diventavano sempre più spinte, la sua
mano si mosse sempre più forte finché con un sospiro spezzato dal piacere
raggiunse l’orgasmo, il tutto a voce molto alta, in modo che la sua piccola ed
imbarazzatissima Urusai Kitsune non si perdesse lo spettacolo.
Naruto scappò via da quello spettacolo osceno prima
che Madara potesse raggiungere l’orgasmo, ma la sua voce roca ed eccitata che
invocava il suo nome, lo perseguitò nei suoi incubi, per molto, molto tempo …
FINE FLASHBACK DI NARUTO E MADARA
Naruto era veramente imbarazzato se ripensava a
quell’episodio e per una volta nella vita Madara ebbe la decenza di non
proferir verbo su quella vicenda … che in fondo avesse un minimo di pudore
anche lui?
Macché, quello non aveva neppure una morale!!! Ma
forse geloso e possessivo come tutti gli Uchiha si sarebbe fatto torturare a
morte pur di non rivelare i dettagli della sua vita amorosa …
Vita Amorosa? Quelle erano molestie sessuali!!!
Tentativi di stupro!!! Ecco cos’erano!!!
Come se non bastasse, in seguito a quel fattaccio gli
aveva dato il tormento con ancor più vigore in tutti quegli anni … e adesso,
proprio ora che era ad un passo dal raggiungere i suoi obbiettivi arrivava
anche Sasuke!!! Non gli bastava dover fronteggiare le mire di quel porcospino
hentai, no! adesso anche il Teme faceva il fidanzato geloso e isterico nei suoi
confronti!!!
Meno male almeno che Izuna e Itachi gli erano d’aiuto,
se no sarebbe impazzito … ehi, a proposito di Itachi!!!
Naruto si voltò verso l’ex-nukenin che ricambiò quello
strano gioco di sguardi con un sorriso: in passato Naruto lo credeva un nemico
di Konoha e la causa del tradimento di Sasuke, ma proprio grazie a quel
frammento del chakra dell’Uchiha nel suo corpo aveva appreso la triste verità
sul suo conto e avendo visto quanto era nobile e coraggioso, Naruto voleva
ringraziarlo del profondo del cuore.
-Itachi … io so tutto del tuo passato e volevo
ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me … - cominciò Naruto,
non sapendo da che parte incominciare quel discorso.
-Tu non mi devi niente Naru-chan … sono io devo
ringraziarti, perché solo tu potevi impedire al mio otooto di fare qualche
cazzata delle sue … - lo interruppe Itachi, ma un’idea birichina fece
capolino nella sua mente diabolica.
-Forse c’è una cosa che puoi fare per me, Naruto-kun …
io ti ho donato una parte dei miei poteri e ora sono notevolmente indebolito …
- cominciò a dire Itachi, facendo leva sul senso di gratitudine che
Naruto provava nei suoi confronti, infatti il biondino si morse un labbro
indeciso sul da farsi, finché, anche se a malincuore, gli disse:
-E se ti restituissi il tuo potere? Però non so come
fare, cioè l’altra volta un corvo è entrato nella mia bocca e francamente
vorrei evitare l’esperienza … - Naruto era piuttosto restio a farlo,
senza il potere di Itachi, avrebbe perso il potere del Rinnegan e oltre a
rallentare i suoi progetti per salvare il futuro, rischiava di soccombere allo
Sharingan Ipnotico di Madara e di conseguenza alle sue infuocate avance … ma
Itachi era appena resuscitato e non era giusto di privarlo di qualcosa che gli
apparteneva di diritto.
-Ma io conosco un metodo infallibile e molto più
piacevole per estrarre il mio chakra dal tuo corpo, Naruto-kun … - e senza
neanche lasciargli il tempo di cambiare idea, Itachi afferrò il bel biondino
per la nuca e gli ficcò la lingua in bocca, coinvolgendolo in un bacio umido e
appassionato.
Il cervello di Naruto era completamente in tilt e per
quanto non fosse un esperto in materia e che sicuramente avrebbe sterminato gli
Uchiha con le proprie mani quando si sarebbe ripreso, Itachi baciava proprio
bene … ma probabilmente la nostra Marmotta non era soddisfatta e con l’altra
mano libera cinse la vita di Naruto e se lo mise in grembo per avere un
contatto più intimo col suo corpo.
Quando per mancanza d’ossigeno Naruto si staccò da
Itachi, la povera Kitsune era inerte fra le sue braccia, ancor più rosso degli
adorati pomodori di Sasuke … e a proposito del suo otooto preferito ...
Mentre tutto gli altri ninja del futuro fissavano
basiti quella scena, chi imbarazzato, che un filino invidioso dell’audacia
dell’Uchiha, il suo adorato fratellino era letteralmente pietrificato dallo
shock, che il povero scoiattolo nel suo cervello fosse caduto dalla ruotina!?
L’unico che sembrava apprezzare quell’insolito
spettacolino porno soft era Izuna che continuava imperterrito a sorseggiava il
suo the divertendosi come un matto, ma a quanto sembrava il suo nii-san non era
del suo stesso parere.
-Per colpa tua non ho potuto dimostrare i miei
profondi e sinceri sentimenti a Naruto, scopandomelo in ogni angolo di palazzo
Uchiha e solo per questo meriteresti la morte!!! Ma visto che ora ti sei
ripreso i tuoi poteri, io e il piccolo Naruto-kun dobbiamo riprendere il
discorso che abbiamo interrotto due anni fa … - concluse Madara, il cui
sorriso lascivo e carico di sottintesi spaventò a morte il povero Naruto
… ora si che era nella merda totale!!!
Madara stava per afferrare Naruto e caricarselo in spalla
quando Itachi lo salvò in extremis esclamando:
-Ripensandoci, forse è meglio che tu tenga i miei
poteri ancora per un po’di tempo, Naruto-kun … - e stendendolo sul tatami
alla velocità della luce riprese a baciarlo focosamente come se non esistesse
un domani, anche perché il suo sconfinato intelletto gli suggeriva di star
lontano dal suo adorato otooto per un po’ di tempo, se non voleva essere
privato della sue parti intime!!!
Anche se con estrema fatica, Naruto riuscì a
levarsi di dosso quella Marmotta in calore di Itachi, scaraventandolo dalla
parte opposta della stanza con un potente calcio allo sterno; l’Uchiha atterrò
con grazia sul tatami con una capriola, leccandosi le labbra come per gustarsi
nostalgicamente il sapore unico di Naruto.
-Uchiha!!! Io vi ammazzo!!!- urlò adirato Naruto
con il Rinnegan che brillava minaccioso nei suoi occhi, ma con tutta
probabilità non sarebbe riuscito a squartare Itachi con le proprie mani.
Per un breve instante il povero Itachi deglutì
preoccupato che la lama della katana del suo piccolo otooto e il ventaglio di
Madara gli tranciassero la gola di netto e dalle loro facce truci non sarebbe
una cosa rapida ed indolore, ma essendo un Uchiha, cominciò a sghignazzare
divertito, fregandosene altamente del loro sguardo omicida, esordendo:
-Suvvia, era solo uno scherzettetto innocente … -
disse con allegria Itachi, mentre faceva l’occhiolino a Naruto, sprezzante del
pericolo che correvano le sue parti basse.
-Tanto più che una volta che cediamo i nostri poteri a
qualcun altro non possiamo più riprenderceli … - convenne Izuna,
stupito dall’ignoranza di suo fratello e Sasuke-kun in materia.
-Vuoi dire che l’hai fatto apposta per
baciarmi?- chiese sconcertato Naruto, preoccupato di fronteggiare un
altro spasimante meno violento, ma molto più subdolo ed astuto dei precedenti.
-Ovviamente si, Naruto-kun! E se vuoi approfondire il
discorso sarò più che felice di soddisfare tutte le tue curiosità … ma proprio
tutte … - sussurrò suadentemente all’orecchio di un imbarazzatissimo
Naruto.
Ma anche se moriva dalla voglia di fargli saltare
tutti i denti, Naruto era una persona riconoscente e in virtù di tutte quelle
volte che era sfuggito agli assalti di Madara, decise di salvare le labbra hot
di quella dannata Marmotta almeno per quella volta dalle ire di Sasuke e
Madara, stordendo i due iracondi Uchiha con due cazzotti ben assestati.
Itachi sghignazzò divertito dall’allegra scenetta e
fece per prendere la tazza di the sul tavolo, ma improvvisamente la vista
cominciò ad affievolirsi nuovamente mentre un dolore lancinante alla testa
gliela spaccava in due … questo era il prezzo per utilizzare lo Sharingan
Ipnotico … Sasuke spaventato, fece per soccorrere il suo nii-san, ma Naruto lo
precedette.
-Stupidi Uchiha col loro stupido Sharingan!!!-
bofonchiò irritato il biondino mentre accostò le mani sul viso pallido di
Itachi e rilasciò il suo chakra curativo.
Sotto agli occhi sbalorditi di Sasuke, Itachi aprì gli
occhi e con suo sommo stupore lui VEDEVA … non forme sfocate ed indistinte …
lui vedeva ogni cosa, i colori, il viso pallido di Sasuke … quanto era
cresciuto il suo petulante otooto! Lui ormai si era rassegnato alla sua
condizione di cecità permanente, ma Naruto aveva fatto il miracolo e gli aveva
ridato la possibilità di vedere nuovamente il mondo intorno a lui.
Pericolosamente vicino al commuoversi per la vista
ritrovata, Itachi fissò intensamente Naruto, stordito della bellezza
sconcertate dei suo occhi azzurri e stringendoselo al petto gli sussurrò:
-Grazie!- nascose il viso nel collo di Naruto,
per nascondere le lacrime di gioia, il nostro biondo ninja era imbarazzatissimo
da quello slancio di sincera gratitudine e quando capì che stava per baciarlo
per la terza volta, sfoderò l’ultima arma rimastagli.
Itachi stava per calare nuovamente sulle labbra
carnose di Naruto, chiuse gli occhi, ma quando sentì qualcosa di umido
toccargli il naso li riaprì di scatto …
Naruto aveva preso in braccio Arashi e piazzandolo
come uno scudo fra il suo corpo molestato e l’arrapato Uchiha, il piccino diede
un bacino sulla punta del naso di uno sbalordito Itachi …
L’animo nobile e puro di Arashi lo spingeva a fare
così ogni volta qualcuno del Clan Uchiha si faceva male e anche se non l’avrebbero
mai ammesso nemmeno in punto di morte, quei rudi e spietati assassini si
mettevano in fila per ricevere la “cura” speciale del loro piccolo angelo.
Se dapprima Itachi rimase con un palmo di naso,
facendo sbellicare dalle risate i ninja presenti e gongolare sadicamente i due
Uchiha Vendicativi feriti nell’orgoglio e alla testa, la nostra astuta Marmotta
sfoderò il suo sorriso più seducente e prendendo in braccio il piccolo Arashi
gli sussurrò dolcemente:
-Ripassa fra una decina di anni e poi riprenderemo il
discorso interrotto, Shi-kun … - gli occhi del piccolo Arashi si
trasformarono in due cuoricini pulsanti mentre si stringeva in stile koala al
petto caldo e solido dell’ex nukenin.
Il fascino Uchiha aveva fatto un’altra vittima!!!
-Tu, razza di Marmotta Depravata!!! Non insidiare il
mio piccolo Shi-chan con le tue proposte oscene!!!- gli urlò contro
Madara, entrato in modalità Mammina Isteriche che difende l’innocenza del suo
piccino dalle Marmotte Maniache, ma venne messo ko dal gancio destro di Naruto,
che riprendendosi il suo adorabile nonnino dalle grinfie pericolose di Itachi,
sibilò al malconcio Capoclan degli Uchiha.
-Tu sei l’ultimo che deve parlare, visto che sei il Re
degli animali in Calore, stupido Porcospino Hentai!!!- e così dicendo
prese il piccino fra le braccia, dedicandosi completamente a lui.
-E’ l’ora del bagnetto, Shi-kun!!!- trillò
Naruto, sapendo di far felice quel tenero diavoletto, infatti l’entusiastica
risposta di Arashi non si fece attendere troppo.
-Yeeehhh!!!- Arashi adorava sguazzare nella
schiuma, ma soprattutto amava schizzare il suo Papy d’acqua, bagnandolo dalla
testa ai piedi e poi era così divertente vedere la sua Mamy che tentava
d’infilarsi nella vasca da bagno assieme a loro di soppiatto, peccato però che
Papy se ne accorgesse sempre e che sbattesse fuori Mamy dal bagno urlandogli
contro qualcosa tipo “Polcospino Hentai” … certo che a volte i suoi genitori
erano proprio strani, ma lui gli voleva comunque tantissimo bene!!!
E mentre Naruto spariva dalla stanza per recarsi nel
grande bagno della magione Uchiha, Madara, ripresosi dal cazzotto micidiale
dell’Urusai, cominciò a sogghignare sinistramente e la faccia da maniaco che
gli deformava gli aristocratici lineamenti del viso, inquietò non poco i coraggiosi
shinobi presenti, in primis Sasuke.
-Io vado, otooto … c’è una missione di livello S che
mi aspetta, in bagno!- Izuna, sorseggiava imperterrito il suo the e
salutandolo con la mano gli augurò buona fortuna e possibilmente di ritornare
tutto intero perché il Clan aveva bisogno di lui, ma Sasuke non era dello
stesso avviso.
-Dove credi di andare, dannato bastardo!- sibilò
pericolosamente il Vendicatore, mentre portava una mano sull’elsa della sua
micidiale katana.
-Sicuramente Naruto-kun avrà bisogno del mio aiuto
cruciale per fare il bagnetto a quel piccolo nukenin di grado S … a quest’ora i
suoi vestiti saranno completamente bagnati fradici, attaccandosi alla sua pelle
brunita e per non congelarsi ulteriormente si immergerà in quel mare di bolle
di sapone con quella piccolo pesta … sarà coperto solo da un impalpabile strato
di schiuma e io non vedo l’ora di aiutare Naruto a togliersela di
dosso!!!- il racconto scandalosamente dettagliato di Madara fece cadere
in uno stato di trance erotica quello Scoiattolino Infoiato che viveva nel
cervello di Sasuke, facendolo imbambolare il Vendicatore degli Uchiha con
visione del Dobe nudo e coperto di schiuma che aveva un disperato bisogno di
qualcuno che gli palpass … cioè che l’aiutasse a lavargli la schiena …
Sfortunatamente Sasuke, ormai fermamente convinto di
essere caduto vittima di una sorta di Tsukuyomi a sfondo erotico, non
poté impedire a Madara di infilarsi di soppiatto nel bagno dove quel deficiente
del Dobe se ne stava nudo ed indifeso.
Fece per correre in suo soccorso, quando Izuna,
facendogli lo sgambetto, lo fece ruzzolare poco elegantemente a terra, col culo
all’aria, totalmente incurante se il Vendicatore della Stirpe si fosse fatto
male o meno.
Prima che Sasuke potesse incominciare a reclamare vendetta
per la millesima volta nella sua breve vita tentando uccidendo i presenti, non
con un Amaterasu, ma dalla noia, Izuna lo rassicurò sul destino incerto di
Naruto-kun.
-Non ti preoccupare Sasuke-kun, Na-chan è
perfettamente in grado di difendersi da solo dalla attenzioni del mio nii-san …
- disse Izuna con un sorriso e come profetizzato, si udì in lontananza un
boato e Naruto che urlava qualcosa tipo “Dannato Porcospino Hentai”
Madara atterrò sgraziatamente a terra, pieno di lividi
e con i capelli scompigliati e pieni di schiuma, ancora leggermente stordito
dai micidiali colpi di Naruto, disse solamente:
-Amore è Dolore!!!- e così dicendo perse
completamente i sensi!
-Povero il mio nii-san! E’ così sbadato e
maldestro!- disse Izuna che preoccupato per la sua salute, prese a
punzecchiare il fianco del fratello con un kunai, per vedere se respirava
ancora, poi rincuorato del fatto che fosse ancora vivo, si voltò verso i ninja
venuto dal futuro con un’espressione tutt’altro che amichevole, chiudendosi la
porta alle spalle per tagliare ogni possibile via di fuga ai loro ospiti.
-Visto che Madara non ci disturberà per un po’ di
tempo e che Naruto è impegnato con Arashi, gradirei fare una bella
chiacchierata con voi, senza interferenza … - dal volto di Izuna non
traspariva nessuna allegria, anzi! Una fredda determinazione trapelava dai suoi
occhi, deciso a carpire loro preziose informazione che lo volessero o meno ...
fu Itachi a fronteggiarlo col suo solito sangue freddo.
-E cosa vorresti sapere di grazia?- gli chiese
l’Ambu, totalmente privo della sua proverbiale gentilezza.
-C’è una cosa che devo assolutamente sapere da voi,
riguarda Naruto-kun e … - Sasuke, sentendolo pronunciare il nome del Dobe
e ancora livido di rabbia per essersi fatto fregare così facilmente da quel
dannato Uchiha schizofrenico, scattò subito come una molla e sguainando la
katana fu pronto a sferrare il colpo mortale, ma Itachi lo afferrò prontamente
per la manica del kimono.
-Prima sapremo cosa vuole sapere da noi, prima tu
potrai farlo a fette, otooto … quindi siediti e ascolta ciò che a da
chiederci- lo rimproverò dolcemente Itachi, ma Sasuke sembrava non
volesse saperne dell’autorità del fratello maggiore.
-Non darmi ordini e per la cronaca, a me non frega un
cazzo di cosa vuole sapere questo stronzo sul Dobe!!!- ovviamente Sasuke
non stava ragionando col cervello e forse lo Scoiattolino Infoiato si era
trasferito verso sud, pensò Itachi sospirando pazientemente e per calmargli i
bollenti spiriti lo fece cadere in uno Tsukuyomi dove una Sakura
particolarmente assatanata lo aveva legato nudo al suo letto e stava per
tingergli i capelli … di rosa!!!
E mentre il nostro fiero vendicatore era intento a
vomitare l’anima in un angolo della stanza per riprendersi da quelle terrificanti
visioni infernale, Izuna riformulò nuovamente la domanda che l’assillava da
molto tempo:
“Voglio sapere la connessione che c’è fra Naruto-kun …
e i nove Demoni Codati …”
ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA:
Ladyash: Allora, come stanno i miei prigionieri … cioè
volevo dire i miei personaggi preferiti?
Madara-Porcospino: PERCHE’ SONO DIVENTATO
IO LA MADRE DI ARASHI?!
Ladyash: Perché è sempre Naruto a fare la parte della
mammina affettuosa quando ci sono bambini di mezzo e ho pensato che fosse più
originale se per una volta Naru-chan fosse il padre e tu la madre, non sei
d’accordo con me?
Madara-Porcospino: No, che non sono d’accordo!!! Io
sono un Uchiha e non esiste che io faccia la mammina!!! E chiaro?! Al massimo
posso essere il virile e dotato marito di Naruto, chiaro?!
Arashi-Pulcino: MAMY, IN BLACCIO!!!
Madara-Porcospino: Il mio tesorino!!! Vieni dalla mamm
… oh cazz … cioè volevo dire, cavoletti fritti!!! E’ tutta colpa tua, dannata
autrice!!!
Sasu-Scoiattolo: Muuuaaahhh!!! Ben ti sta, stupido
antenato!!!
Madara-Porcospino: Taci tu, che in tutte le fic mpreg
i tuoi figli ti odiano!!! Almeno io ad Arashi piaccio!!!
Susu-Scoiattolo: Tsé, stai a vedere,
dilettante!!!
Sasuke afferra Arashi per le ascelle portandoselo
all’altezza del viso, mentre sfodera un sorriso che dovrebbe essere
rassicurante, ma che ricorda vagamente quello da viscida serpe di Orochimaru.
Sasu-Scoiattolo: Allora che è il migliore tra noi due,
moccioso petulante!?
Arashi-Pulcino: UAAAHHH!!! NON TOCCALMI
BLUTTA PAPELA ANTIPATICA!!! LASENGAN!!!
E Sasu-Scoiattolo finì nuovamente a gambe all’aria,
con conseguenze catastrofiche per la sua geometrica e perfetta chioma.
Madara-Porcospino: Muuuaaahhh!!! Non potrai mai
battermi, sciocco pronipote!!! Naruto sarà solo mio!!!
Sasu-Scoiattolo: Povero illuso!!! Ti stai scordando
che sono stato io il primo a baciare il Dobe?!
Madara-Porcospino: Tsé, e tu quello lo chiami bacio?!
Io almeno ho ficcato la lingua in bocca all’Urusai e gli ho anche palpato il
sedere!!!
Itachi-Marmotta: Io l’ho baciato due volte!
Sai-Wolf/Kaka-Bau: Noi gli abbiamo visto il
pisello!!!
Izuna-Gatto: Io tutto il resto!!!
Gaara-Tasso: Io e Naruto abbiamo condiviso il medesimo
destino, quindi ci comprendiamo a vicenda e di conseguenza io sarò il primo con
cui farà del sesso!!!
Kyuubi-Doo: Ma io sono l’unico che gli sia mai
stato dentro!!!
Naru-Volpacchiotto: Ehi, ma nessuno che chieda la mia
opinione sul destino del mio posteriore?!
Tutto lo Zoo di animali in Calore: Sta zitto e
spogliati!!!
Naru-Volpacchiotto si sente tirare per una manica.
Arashi-Pulcino: PAPY!!! VOIO FLATELLINO!!!
Naru-Volpacchiotto sente una presenza
inquietante alle sue spalle.
Madara-Porcospino: Hai sentito cosa vuole il
nostro piccino, Naru-chan? Come genitori seri e responsabili abbiamo il dovere
morale di fare del sesso … tanto, tanto sesso … possibilmente selvaggio e senza
interruzioni, visto che mi devi tre anni di arretrati con gli interessi!!! E
siccome sono una persona democratica, sarai tassativamente tu che porterai a
termine la gravidanza!!!
Izuna-Gatto: Che bello, diventerò zio!!!
Naru-Volpacchiotto: Togli quelle mani di lì!!! E
poi questa non è una MPREG!!! E poi perché devo essere sempre io quello
incinto?!
Madara-Porcospino: Perché non si è mai visto un
Uchiha grasso per tutto il manga!!!
Naru-Volpacchiotto: Ma se provi a sfiorarmi con quei
tentacoli, ti giuro che sarai il primo Uchiha calvo del manga!!! E poi non sei
mica tu che decidi se devo rimanere incinto o no, ma l’autrice della fic!!!
Ladyash: E che problema c’è?! Posso sempre modificare
la trama!!! Kyuubi-doo, pensaci tuu!!!
Kyuubi-Doo: Sono il demone più potente dell’universo e
oltre a conoscere la ricetta segreta della salsa barbecue del Mc Donald’s
sono in grado di far rimanere incinto anche il protagonista dolce, carino
e fottibile di un manga palesemente gay!!!
Saku-Lumaca: Sei un demone malvagio e
bugiardo!!! Non è vero che nel manga sono tutti gay!!! E sono certa che prima o
poi mi sposerò col mio principe azzurro alias Sasuke-kun!!!
Kyuubi-Doo: La verità è che tutti i ninja delle
serie, da Suna a Konoha, pur di non avere dei figli cessi con i capelli rosa,
hanno preferito puntare al culo di Naruto!!! Persino Orochimaru in punto di
morte preferirebbe giocare con Kabuto al moribondo e il ninja medico, piuttosto
che farsi sfiorare da te per salvarsi la vita!!!
Oro-Serpe: E’ la verità!!!
Saku-Lumaca: Voglio Morire!!!
Turro il resto dello Zoo in Calore: Vuoi una
mano?
Naru-Volpacchiotto: Che cavolo fai, Baka!!! Non
spogliarti!!! E poi chi lo dice che devi essere proprio tu, colui a cui cederò
la mia verginità?! E l’autorizzazione dell’autrice c’è l’hai?!
Il diabolico Uchiha dona sottobanco all’autrice un
Itachi-Marmotta legato come un salame con un bel fioccono rosso e nient’altro addosso
…
Madara-Porcospino: Perché Madara è un bravo ragazzo!!!
Uno stinco di Santo, praticamente!!!
Ladyash: Avete la mia benedizione!!! Andate e
moltiplicatevi!!! Ma vi prego: niente bambini coi capelli a culo di papera!!!
Io vado a scartare il mio regalo in separata sede!!!
Naru-Volpacchiotto: Sarà, ma secondo me in questo
momento assomigli molto di più ad uno Stinco di Porco!!!
Arashi-Pulcino: YEEEHHH!!! VOIO
TANTI FLATELLINI!!!
NOTE:
* Lampo Giallo è un riferimento al soprannome che gli altri
ninja avevano dato a Minato, il figlio di Arashi, in quanto ideatore della
Dislocazione Istantanea, cioè una tecnica che mediante appositi kunai con
sigilli collocati in determinati luoghi gli consentiva di arrivare lì
all’istante, con questa tecnica sconfisse più di cinquanta ninja in un colpo
solo, approfitto della nota per parlare del personaggio di Arashi, anche se
l’autore non l’ha mai descritto ne sappiamo il suo vero nome, il nonno di
Naruto è comunque un personaggio presente nella storia di Kishimoto (se no
Minato come veniva fuori?), ho provato a cercare un nome più originale di
Arashi, visto che in diverse fanfic è stato molto usato, ma era l’unico
azzeccato, in quanto significa “Tempesta” riferimento al nome di Naruto e col
fatto che l’elemento del suo chakra è il vento.
** Quando leggete le battute di Arashi ricordatevi che
essendo un bimbo di tre anni parla in modo un po’ sgrammaticato e pronuncia
la L al posto della R
*** La parola genio, oltre a significare persona
dotata di un’intelligenza fuori dalla norma (tipo Itachi) può indica anche il
classico genio che vive nella lampada, ovvero uno spirito (a volte maligno) il
cui sinonimo è anche demone e chi è più diabolico di Kyuubi?
**** La leggenda dell’Eremita delle Sei Vite, narra di
colui che creò le tecniche ninja esistenti nel mondo di Naruto, grazie al
Rinnegan possiede tutte le sei alterazioni del chakra, noto anche come il primo
Junchuuriki della storia, ma questa parte la tratteremo in un secondo tempo …
egli ebbe due figli, il maggiore era colui che credeva che la pace poteva
essere raggiunta con la Forza, mentre il minore credeva nell’Amore, la
preferenza che l’Eremita ebbe col secondo figlio scatenò la guerra fratricida
tra i due fratelli, i discendenti del prima fratello erano gli Uchiha mentre
quelli del secondo i Senju (anche se l’autore non l’ha mai specificato
chiaramente secondo me, a parte gli Uchiha, il resto della Foglia
appartiene al clan Senju) quindi anche se alla lontana Sasuke e Naruto sono
imparentati!!!
***** Se ricordate bene, quando Itachi e Naruto si
incontrano per l’ultima volta, il maggiore degli Uchiha lascia una parte dei
suoi poteri a Naruto e per farlo usa uno dei suoi corvi, che entra appunto
nella bocca di Naruto!!!
****** Solitamente Kyuubi viene catalogata come demone femminile, ma per me la somma Kitsune è una degna compare di Sesshumaru e Kurama, quindi nelle mie fic sarà sempre un demone maschio, capirete più avanti il perché … sappiate solo che sarà estremamente collaborativo con Naruto, non per bontà del suo cuoricino nero, sia mai, ma perché al suo giusto tornaconto nell’aiutare il nostro Na-chan …
RINGRAZIAMENTI:
Agito: Naruto ha si la tutina alla
Rock Lee, ma è nera ed attillata … sbavamento collettivo!!! E devi contare che
al momento nel neo villaggio della Foglia ci sono i guerrieri più potenti della
storia, quindi sai che fatica tenerli a bada tutti? I Senju sono impestati, ma
gli Uchiha sono peggio … hai ragione su Izuna e te ne accorgerai nel prossimo
capitolo, ma in fondo è un bravo ragazzo … molto infondo!!! Spero che la
spiegazione del rinnegan ti abbia convinto, mi raccomando fammi sapere come ti
è sembrato il nuovo capitolo!!!
May Des: Scusa il ritardo, ma come
puoi vedere il capitolo è bello lunghetto!!! Sono perdonata? Mi raccomando,
fammi sapere se è stato di tuo gradimento!!!