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Autore: 1918    18/05/2010    6 recensioni
Edward & Bella umani... Quasi non si conosco, non si sono mai visti... Un amore nato nell'ombra... E se qualcosa li facesse avvicinare? è la mia seconda storia spero che piaccia ^^ è una flash fic composta da 4 capitoli, che dovrei postare ogni martedì... =*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Edward


Erano le 23 e 30, ormai ero troppo in ritardo per l'appuntamento con gli altri. L'appuntamento era fissato per le 20, al Moonlight Bar. Mi stavo dirigendo verso gli armadietti quando mi avevano richiamato per una emergenza.C'era appena stato un incidente e la ragazza coinvolta era stata subito portata in ospedale. Mi ero subito accorto di quanto la ragazza fosse bella anche se sporca di sangue. Lunghi capelli marroni le incorniciavano un viso a cuore pallido, ma non malaticcio. Le labbra erano carnose e rosse, risaltano sulla sua carnagione pallida,gli occhi chiusi per qualche strana ragione li immaginavo di un marrone scuro.
Mi riscossi da quei pensieri e iniziai immediatamente a operare.
Dopo l'operazione la ragazza, che scoprii essere Isabella Swan, era entrata in coma. Chiesi all'infermiere più vicino di informare la famiglia di Isabella. Per qualche strano motivo, dopo essermi cambiato, non me la sentii di tornarmene a casa. Nella mia mente il viso di Isabella coperto di sangue continuava a intervarlarsi con i miei pensieri. Sapevo benissimo che poteva non superare la notte, non era ne la prima ne l'ultima ad essere entrata in coma, eppure non sapere come stava mi metteva in ansia. Ma perchè proprio lei? forse perchè aveva la mia età, o perchè stava andando in un bar come me. Solo che la sua vita era attacca a delle macchine, la mia no. Glielo dovevo, infondo potevo benissimo stare un po' con lei anzichè tornare subito a casa, lei non sarebbe potuta tornare a casa. Mi sentii in colpa in quel momento, io l'avevo operata, e adesso era in coma. Ero seduto su una sedia scomodissima, ormai erano le 4 di mattina e io ero ancora al suo capezzale. Dovevo ancora chiudere occhio, nonostante il mo turno fosse finito da parecchie ore.
Quando si fecero le 6 l'ospedale ripresa vita. Mi decisi a tornare a casa, pensando che tra meno di dieci ore sarei stato di nuovo in ospedale e che prima di iniziare il mio turno sarei passato a vedere come stava.
Quando aprii la porta dell'appartamento che dividevo con mia sorella, un tornado formato mignon, mi si catapultò nelle braccia." Edward! dove sei stato?" mi chiese con le lacrime agli occhi" Sono rimasto in ospedale, c'è stata un'emergenza poco prima che finissi il turno e poi sono rimasto un po' lì". Quando dissi emergenza Alice scoppiò a piangere" ehi Aly, cosa c'è? è successo qualcosa?" continuava a piangere così la presi in braccio e mi diressi verso il divano. Iniziò a singhiozzare dicendo "Bella, Bella". Dopo mezz'ora si calmò e iniziò a spiegarmi " L'emergenza di cui mi hai parlato, centra una ragazza vero?" come fa a sapere di Isabella? solo pensando al suo nome nella mia mente torna la preoccupazione. Annuisco alla domanda di mia sorella e lei riprende a parlare" Ieri sera noi dovevamo incontrarci al Moonlight no? Ti ricordi quella mia amica di cui ti avevo parlato?quella che ti avevo detta che era perfetta per te? ecco, avevo chiesto a lei di venire per fartela conoscere, solo che... sigh... mentre veniva al bar...sigh... è stata conivolta in un incidente. Mi ha chiamato un paio di ore fa suo papà" Rimasi lì con Alice tra le braccia per molto tempo. La mia mente vagava, l'immagine di Bella ricoperta di sangue si ricorreva tra i miei pensieri. Alice mi aveva parlato spesso della sua amica così diversa da lei. Bella era timida e riservata, amava leggere i classici, adorava la poesia e la musica. Era anche lei medico. Avevamo in comune un sacco di cose, secondo il folletto, eravamo anime gemelle. Lei e i suoi pensieri romantici. Questo mi spiegava perchè quando l'avevo vista in pronto soccorso, avevo immaginato i suoi occhi marroni. Alice aveva nella sua camera un'immagine di lei e Bella abbracciate. Che stupido che ero stato a non pensarci prima! Isabella, Bella!!
Alice intanto si era addormentata tra le mie braccia, mi alzai dal divano e la portai nella sua stanza, adagiandola sull'immenso letto rotondo e rosa. La coprii con il piumone rosa e le acarezzai i capelli. Mi accorsi di quanto in mezzo a quella nuvola rosa sembrasse ancora una bambina da coccolare. Sentii suonare il campanello e mi diressi verso la porta. Guardai nello spioncino e aprii la porta a Jasper." Allora sei a casa, Alice era molto preoccupata. Le avev detto che se per le sette non eri ancora tornato sarei passato. Dov'è Alice?" " è in camera sua che dorme" gli risposi facendomi da parte per permettergli di passare. " Ok vado da lei" disse incamminandosi.
Rimasto da solo nell'ingresso decisi che avevo bisogno di una doccia.
Dopo venti minuti uscii dal mio bagno personale con adosso solo un asciugamano legato in vita mentre con un altro asgiugamano mi frizionavo i capelli. " Mi devi aiutare" una voce dolce, proveniente dalle mie spalle e che non avevo mai sentito. Mi girai lentamente e mi trovai davanti Bella " scusa se sono venuta qui, ma tu sei l'unico che mi può aiutare" mi si avvicinò di un passo. La mia mente non connetteva. Bella intanto continuava a parlare" sei l'unico in grado di vedermi, e sei anche il fratello di Alice, ti prego aiutami" ormai era a due passi da me, i nostri sguardi erano incatenati e l'unica cosa che io fui in grado di fare fu annuire. Era tutto così assurdo, Bella era in coma in un letto d'ospedale e le sue condizioni non erano delle migliori. "Lo so,non dovrei essere qui, infatti non capisco più niente neanche io ma... Il fatto è che avevo dato disposizione, in caso fossi andata in coma, che mi si fosse tolto il sostentamento. Solo che adesso non voglio più morire perché.." le sue guancie si erano colorate di rosa, rendendola una visione dolcissima. Probabilmente indetta dal poco sonno. Si era così sicuramente, stavo per battere le 24 ore sveglio e il fantasma di Bella mi appariva in camera. Però qualcosa tornava, avevo letto tra le carte di Bella che era d'accordo per lo stacco di macchine che la potessero tenere in vita. Era vera o no? questa era la domanda che più mi pressava nella mente. Bella mi si avvicinò ancora e mi sfiorò una mano con la sua. Tutto ciò che sentii fu aria fredda. In qualche modo era consistente, come acqua, ma fredda e leggera. Non riusciva a prendere la mia mano, mi passava attraverso. Ok forse non era una visione dovuta alla mancanza di sonno, forse ero scivolato in doccia. Eppure una vocina nella mia mente mi diceva di crederle. Certo sentire una vocina nella propria testa non dimostrava che fossi vivo, anzi, sicuramente malato.
Bella aveva abbassato lo sguardo, mi sembrava tanto triste e per pochi attimi pensai se i ruoli fossero invertiti. Mi diedi dello stupido, non le avevo mai parlato, era la prima volta che ci incontravamo e lei non era nemmeno umana. Eppure nel mio cuore era scattato qualcosa da quando mia sorella mi aveva parlato di lei. Non credevo che fosse amore, piuttosto curiosità. Non l'avevo mai vista, ne parlato con lei, eppure in un certo senso mi sentivo legato a lei. Lei che adesso mi stava davanti e chiedeva il mio aiuto. Lei che in teoria era in coma, io avevo dichiarato lo stato di coma e adesso era davanti a me. La creatura più bella che avessi mai visto, le foto non le rendevano giustizia." Va bene, ti aiuto" dissi in fine "grazie" sussurrò guardandomi negli occhi. " Ecco, dovresti cercare di rinviare al più tardi possibile la mia morte. Io intanto cerco di svegliarmi, anche se non ho molte idee su come fare". In quel momento mi resi conto che volevo aiutarla sul serio, e non solo perchè era un'amica di Alice. "Ehm, ti dispiacerebbe girarti ? sai vorrei vestirmi e mettermi sotto le coperte'" spirito o no non mi sembrava il caso di cambiarmi davanti a lei. " ehm si scusa" si girò in tutta fretta ma vidi comunque le sue guancie andare a fuoco. Sghignazzai, era così dolce e innocente. Mi misi un paio di boxer larghi blu con dei teschi e una maglietta bianca normale. Mi infilai sotto il piumone e dissi a Bella che era ancora girata di spalle" beh buona notte, io provo a dormire, tra un po' sono le 24 ore da sveglio" l'ultima parola la dissi con uno sbadiglio degno del leone della Metro Goldwyn Meyer." ti dispiace se mi metto vicino a te sotto le coperte? sai fa un po' freddo e vorrei provare a essere normale" mi disse con lo sguardo fisso sui piedi e una facciette degna di una bambina di 5 anni che chiede ai genitori se può dormire nel lettone."certo, vieni pure" le risposi con un sorriso dovuto alla sua espressione.Alzai le coperte e lei si rannicchiò vicino al mio corpo.Tornò la sensazione di freddo, ma non mi diede fastidio. Finchè lo sentivo, Bella era vicino a me. E con questi pensieri mi addormentai.


Salve a tutti ^^
Sono tornata... spero di esservi mancata ^.-
Questa sarà una flash fic di 4 capitoli... penso che ne posterò uno a settimana studio permettendo.. uffa odio gli esami -.-''
Spero che la storia vi piaccia un bacio =*
   
 
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