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Autore: sasyherm    18/05/2010    3 recensioni
Tracey scopre Theo e Cho in Sala Comune.
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Chang, Millicent Bullstrode, Theodore Nott, Tracey Davis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono come tu mi vuoi


(Dedicata a tutte le ragazze,
che hanno smesso di credere nelle favole
e sono diventate donne senza averlo chiesto)



Le luci della Sala Comune Slytherin erano accecanti.
Ho sempre odiato la luce. Le luci forti, che mi impedivano la vista.
La luce della verità che ancora una volta mi perseguitava.

La baci, lei così mora, prosperosa, facile, senza cervello.
Non vuoi che lo abbia. Non ti serve il suo cervello, quando hai il mio.
Il mio, che si è affaticato per cinque ore, per un tuo semplice capriccio.
Cartelloni verde–argento illuminati, ti rendi conto?
Trovi giusto che sprechi la mia vita per i tuoi futili capricci e ordini, Theo Nott?
Mentre tu ti intrattieni piacevolmente con una ragazza che non sa dirti di no?
Nemmeno io, so dirti di no.
Ma io sono solo Tracey. La tua amica Tracey, l’invisibile sottoposta, che un tempo giurasti di proteggere.
È quello che fai ?
No, Theo, tu mi uccidi lentamente.
Con la tua amicizia possessiva, con il tuo disinteresse.
Con il tuo baciare e toccare fremente le carni di mille altre ragazze.
Nemmeno ora mi vedi.
Guardami, Theo. Io esisto, sono qui.
Vorrei avvicinarmi a te, e scuoterti , disturbarti e urlartelo, una volta per tutte.
Guardami!Guardami!Guardami!
Ma Tracey Davis non è così. Tracey Davis sta zitta e ingoia , in attesa.
Ma cosa aspetto?

Delle braccia forti, mi trascinano su per le scale.
Neanche allora ti volti, il seno di Cho Chang è molto più interessante, scommetto.
Milly, la mia compagnia. La mia amica.
Bambina che ha smesso da tempo di giocare. Bambina che mi ha fatto capire che la vita non è una favola.

Guardo a terra, mentre mi stritola in un abbraccio, accarezzandomi i capelli.
Non riesco a respirare.
La mia solita ansia asmatica, delle lacrime che non vogliono saperne di uscire.
- Su, piangi…-
Per un secondo , dimentico che è la mia migliore amica.
Potrebbe essere una madre, la madre che non ho mai avuto.
Che non mi ha mai voluta.
Finalmente comincio a piangere, forte, singhiozzando.
Dolcemente mi fa sedere sul letto, ma continua ad accarezzarmi.
- Perché non mi vede mai?-
 Mi basterebbe un grazie , Theo.
Un inutile , superfluo ma importantissimo, grazie.
Tanto speciale per me, quanto inutile fiato  per te.
Milly sospira, guardandomi negli occhi arrossati.
- Sono sempre lì…ad un passo da lui.-
Tiro in un con il naso.
Milly non risponde, ancora.
Si alza,  prende un pacchetto di dolci.
Me lo porge, il sorriso triste sulla bocca piena.
- Trac…meglio non essere viste che comparire giusto per essere usate.-
Abbasso gli occhi, con lei. Non occorrono parole ora.
Entrambe sappiamo ciò che l’altra pensa.
Lei non lo sa. Ma ho ancora impresse nella mente le sue urla.
Mille notti sono passate. Mille cose accadute.
Ma le sue urla sono sempre lì, memoria di quanto il mondo in cui vivo sia crudele.
Di come la purezza debba essere sporcata.
Di come per sopravvivere si debba sopportare in silenzio mille angherie.
Può esserci di peggio si.
Ma è troppo desiderare un solo attimo di gioia e di libertà?
Non noto che Milly si è alzata e ha aperto il cassettone dove tiene le colazioni di Pansy e Daphne.
Prende dei deliziosi dolcetti al miele e allo zenzero.
Di quelli che la mattina vorresti addentare con soddisfazione, ma non puoi, perché appartengono alla Confraternita…
I primi anni era estenuante. Poi ci ho fatto l’abitudine.
Si alla fine ci si fa l’abitudine, sapete.
- Devo ricordarti qual è la punizione per chi ruba la colazione dei reali?-
Milly ghigna e ne addenta uno
- Io non ho rubato…li ho solo trafugati. Pansy stamattina non ha specificato per chi fossero…mi ha lasciato libera di interpretare.-
Sorrido…in fondo posso permettermelo. Sono estenuanti i cartelloni.
- Domani dirà esattamente “ Golosa ladra di colazioni…non ci si deve mai fidare delle domestiche ”-
Ridemmo mentre il sapore dello zenzero ci trasportava in mondi orientaleggianti…che potevamo solo sognare.
- Faccio bene…a Draco piacciono più grassocce…lei è una stecca…-
In un secondo la sua mente comprende quello che ha appena detto.
La accarezzo e lei si scosta. Mi guarda con occhi arrabiati e supplichevoli insieme.
- Ti prego…non sopporto la pietà.-
- Non mi fai pena. Ma so che ci stai male, Milly…ci sto male anche io…-
Chiude gli occhi, girandosi dalla sua parte di letto. Quando li riapre, fissa il soffitto.
Gli occhi di Milly sono strani. Quando fantastica su qualcosa, è come se brillassero.
La trovo sempre stupenda in quei momenti.
- Non è quello che faccio, il problema… -
Rimango muta, accogliendo con desiderio la sua spiegazione. Tardiva , dopo tanti anni di silenzio e di attesa.
Non intendo fermarla.
- è dopo, quando è finito. Fantastico su come sarebbe dovuta essere la mia prima volta… per amore. Con un ragazzo che mi voglia bene. Con le risate e i commenti delle amiche.-
Comincia a piangere e non la fermo.
Fanno male anche a me, le sue parole. Ma deve continuare.
- In quei momenti lo odio. Odio Draco…lo ucciderei. Perché lui non mi ama, ed è così terribile fingere che mi piaccia quello che mi fa…-
Si volta verso di me, gli occhi lucidi. Da bambina. Una Wendy trascinata a forza via dall’isola che non c’è.
- Per questo mangio tanto. Voglio diventare talmente enorme e brutta, che gli passa la voglia…così questo incubo finirà…e allora, potrò piangere in pace quello che mi sono persa…-
La abbraccio. E non c’è pietà.
Solo compartecipazione. Siamo noi due, due ragazze normali.
L’invisibile reietta che sarà sempre la Cenerentola prima del ballo, perché il suo principe non la vede.
L’amante bambina trascinata via dalla sua Isola che non c’è, ma che continua a sognarla.
 
Le parole di Milly spezzano il silenzio.
Sembra una triste melodia
- è così che funziona per quelle come noi…ma ti giuro, Capitano…-
Mi prende le mani . Reclino il corpo  , i nostri capelli come onde profumate, sul cuscino bianco si intrecciano come nastri.
- Un giorno ci ribelleremo…e sarai proprio tu a guidarci. Allora anche Theo capirà…-
- Cosa c’è da capire?Sono sono una invisibile reietta…-
Milly ride , ha ripreso il sorriso, finalmente.
- Bhe un invisibile reietta tremendamente geniale…-

Il giorno dopo, è tutto normale.
Per me, per la chiacchierata con Milly. Credo che i miei incubi si diraderanno d’ora in poi.
Ma ora io so , cosa aspetto.
Aspetto la rivoluzione.

I fumi del cocktail e delle erbe tagliate increspano i miei capelli.
Mi danno uno strano colorito , sbuffo.
Inspiro ancora una volta il profumo.
Non va. Manca qualcosa, dannazione. Ma non capisco cosa.
Non sento i familiari passi felpati.
Non riesco a vedere nemmeno la figura di Theo che avanza contento verso di me. Il fumo è troppo denso.
Eh si, lui non ha niente da fare.
- Trac, hai finito?Ricordati che la festa è domani, il cocktail deve essere pronto in tempo…-
Figurati non lo so. Ho bisogno che venga qualcuno a dirmelo.
Sbuffo ancora.
Lo stronzo continua.
- Poi hai trovato i cartelloni? Non ti ho sentito rientrare ieri sera…-
Perfetto. Una lacrima scende nel cocktail.
Ma lui non la vede. Nulla di nuovo, insomma.
- Bhe eri occupato…-
Il suo ghigno mi distrugge.
- Ah si…bravina la Chang…le ragazze da consolare perché ignorate sono le migliori…-
No, non ce la faccio.
- Theo, non so quando finisco. Manca un ingrediente…è inutile che stai qui…vai a fare qualcosa di divertente…-
Lo sto invitando ad ignorarmi. Bene, sono giunta a questo.
Tutto, Theo. Ma ti prego, non questo…non farmi soffrire ancora.
Ma improvvisamente le sue labbra sono vicine.
Troppo, oltre il confine possibile.
Ma mi piace. Ora sei vicino a me, e mi aiuti.
Trattengo il respiro, e non c’entra la pozione.
Inspira lentamente l’effluvio della liquido, sorride e si scosta.
Attimi di puro panico e intensa felicità.
E in un attimo, la soluzione arriva.
- Theo, mi serve il tuo profumo. Di quali fiori è composto?-
- Stella alpina e muschio. Te li porto subito…e comunque, sei geniale, Tracey.-
Ora lo so cosa aspetto. Nonostante mi tratti male, mi ignori, vai con mille altre ragazze più stupide di me.
Io ti aspetto, perché alla fine torni sempre da me. E mi fai vivere attimi di intensa felicità.
Come il profumo alleviante della  stella alpina…dopo una lunga e ripida salita fatta di lacrime.

Sono come tu mi vuoi
E t’amo come non ho amato mai
Sono la sola che possa capire
Tutto quello che c’è da capire in te.
Se baciassi me, forse,
capiresti che sono la sola che tu possa amare.

Non lo vedi che sono a due passi da te?
Non sai quanto bene di un anno
Non sai quanto amore sprecato
Aspettando in silenzio che tu ti accorgessi di me
Per capire quello che già sai
Che io sono come tu mi vuoi…
Come tu mi vuoi…
Come tu mi vuoi…"”


Spazio autrice:
Ve lo avevo detto che non avrei abbandonato Tracey!!!!Eccomi qui, con una nuova one-shot su lei e Theo.
Chi ha letto la mia long-fiction , avrà capito che la storia parla di un episodio già conosciuto.
Tracey che scopre Theo e Cho in sala comune e non riesce a sopportarlo.
Ho voluto presentarvi la mia Milly, un personaggio che mi pareva un po’ in disparte nella mia storia.
 Approfitto per rispondere alle recensioni dell’epilogo e ringraziare ancora una volta chi mi legge, mi segue e mi recensisce.Grazieeee!XOXO

Volandoconte94:

mi fa piacere che ti sia piaciuto!eh si, lì sono fissati, poi Daphne e Blaise mamma mia…ci saranno stati comizi per decidere quale colore si adattava ai loro capelli, alla loro pelle...bhe anche io mi immaginavo una ragazzina seduta sul letto a leggere… beata lei! Una maestra del genere non è da tutti i giorni…grazie ancora!XOXO

Vulneraria:
eh si, l’idea mi è venuta improvvisamente. Mi sono resa conto che Tracey è un personaggio straordinario e volevo che fosse lei a parlare a voi. È lei che doveva chiudere il suo diario e salutarvi…era come se si stesse rivolgendo proprio a voi.
Grazie , è stato divertente e impegnativo scrivere questa storia. Baci e recensisci anche questa!XOXO

Ladymusa96:
Anche a me mancherà un sacco…mi sono affezionata a tutti loro. Come vedi non ho abbandonato il mio capitano! Ho voluto dare spazio anche a Milly perché mi sembrava lasciata un po’ in disparte nella mia long-fiction. Aspetto una tua recensione!XOXO

Lilyblack:
dulcis in fundo , non è mai troppo tardi per una recensione così bella!!!!!
Oddio, era così terribile perdersi il capitolo conclusivo???
Bhe come vedi, io non intendo dire addio a Tracey… a nessuno di loro.
Serpeverde, è la mia casa. Loro, sono i miei compagni.
Non li abbandonerò tanto presto!
Eccoti comunque un'altra storia…recensisci anche questa!Baci baci e grazie!














 

  
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