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Autore: secretdiary    19/05/2010    2 recensioni
Adoro le storie di magia..
Mi sono sempre piaciute, così, dopo aver scritto un fantasy, e mentre cerco di partorire un romanzo storico, mi diletto con questo racconto..
La storia parla di Violet, una wiccan che ha perso il fratello da due anni.
I suoi genitori hanno deciso di trasferirsi a Shadow Light, una cittadina in California, un tempo conosciuta come Evil's Blood, centro di energia mistica.
La madre di Violet le impedirà in tutti i modi di praticare la magia, e di combattere le forze delle tenebre, ma la ragazza conoscerà un gruppo, un Ordine che la coinvolgerà nelle sue avventure..
Non so ancora dove mi porterà questa storia, spero ugualmente che vi possa piacere..
Recensite, please ^^
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola annotazione prima di iniziare:
Cari lettori, innanzitutto vi ringrazio per aver aperto questa storia e per aver scelto di spendere un po' del vostro tempo per leggerla.
Vi rubo solo un paio di righe prima di lasciarvi al racconto: è finalmente uscito il mio primo romanzo.
Ora, finalmente, sono un'autrice pubblicata.
Se amate le storie fantasy, nel campo destinato al mio profilo, trovate tutte le informazioni relative al romanzo.

Grazie per l'attenzione ;)
Buona lettura!!
Bisous *-*

  La luna, la notte e la chitarra

Capitolo 1

Violet guardò fuori dalla familiare di suo padre.
Era sdraiata sui sedili posteriori e ascoltava “ehi Jude” riprodotta dal lettore cd del padre.
I Beatles erano uno dei gruppi preferiti dall'uomo.
Lei sapeva che dopo quel brano sarebbe subentrato “mama” dei Queen.
La compilation gliel'aveva masterizzata lei dal momento che il padre non sapeva nemmeno accendere un pc.
Violet e la sua famiglia stavano traslocando, ancora.
Erano originari dell'Irlanda, in seguito dovettero andare ad abitare a New York, ed ora prendevano dimora in California.
Di male in peggio aveva pensato Violet quando i genitori gliel'avevano comunicato.
Dal meraviglioso verde irlandese, alla caotica metropoli, all'orribile Oceano Pacifico.
Lei però non aveva espresso il suo pensiero negativo.
Da due anni la sua famiglia pareva sull'orlo di un baratro e lei si stava impegnando per cercare di risollevarne le sorti.
Di notte sentiva i genitori litigare.
Sentiva la porta di casa sbattere richiudendosi dietro le spalle del padre.
Sentiva la madre piangere ubriaca.
Di giorno erano una tipica famiglia allegra.
Di notte tutto si sfaldava.
Violet scosse la testa e tornò a guardare fuori dal finestrino.
Stavano per giungere a destinazione.
Spiaggia e sole.
Le due parole che più Violet detestava.
A lei piacevano la notte e la montagna.
Sospirò.
Ormai si disse.
Mancava ancora un anno, poi sarebbe andata al college e fortunatamente la decisione sarebbe spettata solo a lei.
vedrai che la band si farà sentire presto” cercò di consolarla il padre.
Violet si sforzò di sorridere.
La band con cui suonava da quattro anni ci aveva messo poco a trovare una nuova vocalist, l'unica consolazione di Violet era che i White Tigers avevano perso con lei la loro compositrice.
Niente più canzoni senza Violet.
Lei pensava che quando avrebbe detto ai tre ragazzi che doveva trasferirsi, loro si sarebbero mostrati tristi per lei, invece il loro unico pensiero era la band.
troverai musicisti anche qui, a Shadow Light” aggiunse la madre guardandola attraverso lo specchietto retrovisore.
sì, certo” le rispose per assecondare il suo ottimismo.
Sapeva cosa avrebbe trovato: palloni gonfiati che non sapevano cosa volesse dire suonare.
La macchina verde bottiglia imboccò un vialetto e si arrestò davanti alla saracinesca di un garage.
Violet non aveva mai visto la nuova casa; i suoi genitori l'avevano comprata senza consultarsi con lei.
Prese le sue valigie e andò a vedere la sua camera da letto.
Stava per sistemare i vestiti nell'armadio quando sentì suonare il campanello d'ingresso.
vado io!” esclamò scendendo le scale.
Davanti a lei apparve una donna dai capelli biondi, perfettamente laccati che teneva in mano una torta di mele.
benvenuti cari vicini” esclamò sorridente.
I suoi denti smaglianti facevano concorrenza alla collana di perle che risaltava sulla pelle abbronzata.
grazie mille!” rispose Violet sforzandosi di mostrarsi entusiasta.
Mentre invitava la donna ad accomodarsi, i suoi occhi furono attirati da una ragazza bionda che correva a perdifiato per la via.
Sembrava inseguita.
Il suo battito accelerò quando vide cosa la seguiva.
vado a fare quattro passi intanto che il sole sta tramontando, giusto per ambientarmi” disse prendendo la borsa nera.
Non credeva che ne avrebbe trovati anche lì.
I genitori annuirono sollevati prima di continuare a parlare con Susan, la vicina.
Erano contenti che Violet avesse già voglia di esplorare il luogo.
Violet seguì la creatura e i tre giunsero in un cimitero.
La bionda era circondata.
C'erano quattro demoni attorno a lei che la stavano attaccando, chi con sfere di fuoco, chi a mani nude.
Sembrava che la bionda se la stesse cavando egregiamente, ma ad un certo punto apparve un quinto demone che la atterrò.
Le creature erano fratelli: cinque esseri identici.
Erano completamente calvi ed albini.
La loro pelle era grigiastra, mentre gli occhi erano rossi.
Avevano la forma fisica degli umani, ciò significava che era diverso tempo che erano sulla Terra.
La bionda era ancora accasciata al suolo, anche se a fatica stava tentando di rialzarsi.
Violet la raggiunse.
vattene!” esclamò la bionda preoccupata.
so quello che faccio”.
I demoni si prepararono ad attaccarla, ma Violet fu più rapida.
“con il fuoco che arde, creature dell'Inferno,
io ora vi condanno a bruciare in eterno” disse parlando con rapidità.
Le cinque creature vennero avvolte da lingue di fuoco e scomparvero bruciando e diventando cenere.
La bionda si rialzò in piedi e si pulì i pantaloni bianchi.
Non credevo ci fossero altre streghe a Shadow Light” disse.
Violet sgranò gli occhi
ci sono delle streghe qui?” chiese.
La bionda annuì.
certo! -esclamò- sono poche, e non tutte ci vogliono aiutare, ma tu sei stata bravissima e... oh, a proposito, grazie”.
di niente, ma che...” rispose Violet, però venne interrotta da un uomo.
Emma! Per fortuna stai bene... lei chi è?”
Violet protese le mani davanti a sé.
gradireste spiegarmi qualcosa?” domandò fremente.
L'uomo annuì.
ma certo, scusaci...” rispose.
La bionda la prese per mano, trascinandola con sé.
vieni al ritrovo, così conoscerai gli altri e ti spiegheremo tutto”.

   
 
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