Buon
pomeriggio a tutte!!!
Sono tornata
e non ho fatto passare tanto tempo, contente?? Spero proprio di si.
Ammetto
ragazze di essere un po’ dispiaciuta: lo scorso capitolo lo avete commentato
solo in tre, ma mi rendo comunque conto che è colpa della mia lunga lontananza
e della fine della scuola che si avvicina e assorbe le vostre energie.
Sono davvero
giorni di inferno questi. Oggi ho fatto il compito di greco (tenete le dita
incrociate per me xD) e domani quello di inglese.
A proposito di ciò dedico questo capitolo
al mio angelo, Antonio! Se non ci fosse stato lui, col cavolo che sarei
riuscita a finire la versione!
Detto questo vi lascio leggere. Le risposte alle recensioni
sono in fondo al capitolo!
Chiacchierata
notturna.
Avevo spazzato via tutti i petali e le rose dal pavimento e
dal letto.
Però non avevo avuto la forza di buttare via tutto e con
l’aiuto di Isa, avevo riempito ciotole, vasi e pagine di libri di petali.
Tutto sommato era stato divertente e anche se l’odore mi
dava un po’ fastidio, mi piaceva.
Era un bel po’ che non mi sentivo amata in quel modo.
“Papà
è scemo!”
Guardai Isa, che seduta sul suo sgabello preferito si
abbuffava di biscotti al cioccolato. Aveva tutto il visino sporco ed era
adorabile.
“Perché?”
“Tutte
le rose!!”
Ridacchiai. Aveva ragione.
Era stato un po’ (un po’ troppo) esagerato con quella
messinscena. Ma in fondo dolce.
In qualche modo, in quel gesto, avevo rivisto il mio Rob,
quello con cui andavamo a fare pic nic sui prati del parco, o che si sporcava
di farina senza aver cucinato nulla.
Era buffo e romantico.
Mentre ripensavo a tutti i fantastici momenti trascorsi
insieme, suonarono alla porta.
Controvoglia mi alzai dal divano e andai ad aprire. Era Ash.
“Buongiorno!
Ugh … cos’è quest’odore?”
Disse, tappandosi il naso con pollice e indice.
“Rose”
“Rose?!”
Le sorrisi, mostrandole con un cenno del capo i numerosi
vasi che avevamo riempito.
In effetti, l’odore era troppo forte.
“Robert”
Annuì, entrando.
Ci sedemmo sul divano nella mia camera, lei con Isa sulle
gambe, io con il copione.
Avremmo iniziato a girare Breaking Dawn da lì a una
settimana e volevo imparare un po’ di battute, invece di fare la figura della
scema. Stranamente non ero agitata.
Sentivo che sarebbe andato tutto per il meglio, almeno
quella volta. Poi beh, Robert sarebbe stato lì con noi, e volevo vedere fin
dove volesse arrivare.
“Hai
saputo qualcosa della bimba che farà Nessie?”
Ash, di solito sempre informata, negò con la testa.
“Nulla.
I produttori e Bill la vogliono tenere segreta fino ad inizio riprese”
Ripetemmo le battute delle prime scene per ore, ma verso le
nove Ash dovette andare via e io e Isa rimanemmo ancora una volta sole.
“Sonno”
“Vuoi
che ti porti a letto piccola?”
“Si”
La presi tra le braccia, cullandola un po’. Era così
adorabile il mio piccolo bocciolo.
Non riuscivo mai a contenere tutto l’amore che provavo per
lei. Vederla era per me fonte di gioia e sapere che da quel puntino minuscolo
che era stato nella mia pancia, era arrivata quella stupenda principessa,
sentivo una sorta di dolore/piacere all’altezza dello stomaco.
Era nata da me. Era nata grazie a me e a Robert. Era tutta
nostra.
Una volta messa a letto, mi raggomitolai sotto le lenzuola,
con le cuffie del lettore nelle orecchie. Da quando avevo lasciato Rob quello
era l’unico modo per riuscire a prendere sonno facilmente.
Stavo per addormentarmi quando bussarono alla porta della
camera. Sobbalzai, mettendo la piccola nella sua culletta.
“Kris?
Dormi?”
Era Cameron. Nel buio riuscivo a vedere il suo sorriso.
“No
… vieni, entra pure”
“Isa
dorme?”
“Certo.
Puoi accendere la luce. Non si sveglierà”
Silenziosamente si venne a sedere accanto a me, mettendomi
una mano sulla spalla. Era sempre tremendamente dolce con me. Forse perché fino
a quel momento non avevamo mai passato tanto tempo insieme.
“Ti
sono piaciute le rose, allora?”
“Si
… è stato un pensiero carino … ma …”
“Ma
non hai intenzione di tornare con lui”
Annuii. No, non per il momento.
“Isabella
mi sembra piuttosto tranquilla …”
“Lo
è … e poi sarà solo per una settimana. La porto con me a Portland. Passerà del
tempo anche con Robert lì”
“Sicura
di volerla portare? Io e mamma ce ne potremmo occupare”
“No,
la porto con me. È la mia bambina Cam, non posso lasciarla da sola ogni volta.
E poi senza di lei mi sento vuota ormai …”
Fu il suo turno di annuire. Cam aveva la straordinaria
capacità di riuscire a renderti soddisfatta della sua risposta, semplicemente
annuendo. Era sempre stato un tipetto molto chiuso e quei semplici ammiccamenti
erano come delle frasi vere e proprie per lui.
“Ti
lascio dormire adesso. Domani porto la piccola in giro, ti va bene?”
“Ok.
Notte Cam”
“Notte
Kris”
----------
@Bellissima
Cullen: sono contenta del tuo entusiasmo! Rimanerci secco il mio Robbz?? No no,
tranquilla. Lo farò solo cuocere molto lentamente!
@ledyang:
si si, andranno sempre meglio … piaciuto questo capitolo?
@noe_princi89: se non è romantico lui, non lo è nessun
altro!