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Autore: Hey There Delilah     20/05/2010    9 recensioni
“Ti sta guardando di nuovo.” Al tavolo di Grifondoro, qualcuno ridacchia scioccamente, tenendo gli occhi puntati contro un altro tavolo. Contro una testa bionda e pallida. Contro un viso pallido e … - altezzoso, da schiaffi, incredibilmente borioso – attraente. Perché le piccolezze non sono mai servite a negare l’evidenza. Mai. Nemmeno se ti chiami Rose e fai di cognome Weasley. Nemmeno se, in quel momento, stringi convulsamente un tomo tra le dita mentre le tue “amiche” decidono di smettere d’arricciarsi i capelli e parlare di te.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaarrr

Sguardi­­__

“Non smettere mai di sorride,
nemmeno quando sei triste, perché non sai
chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.”

 

 “Ti sta guardando di nuovo.”

Al tavolo di Grifondoro, qualcuno ridacchia scioccamente, tenendo gli occhi puntati contro un altro tavolo. Contro una testa bionda e pallida. Contro un viso pallido e … - altezzoso, da schiaffi, incredibilmente borioso – attraente.

Perché le piccolezze non sono mai servite a negare l’evidenza. Mai. Nemmeno se ti chiami Rose e fai di cognome Weasley. Nemmeno se, in quel momento, stringi convulsamente un tomo tra le dita mentre le tue “amiche” decidono di smettere d’arricciarsi i capelli e parlare di te.

Ti piace di più quando sono loro a guardarlo. Sì, quando non costringono anche te a farlo.

Allora ti puoi limitare a versanti un bicchiere di Succo di Zucca.

A sistemarti l’orlo della gonna.

A sorridere a tuo fratello, salutandolo con un cenno distratto mentre si alza e va a lezione.

Allora tutto è normale. Come sempre. Niente stupide insinuazioni – o speranze, Rosie? – a instupidirti proprio prima di un compito di Trasfigurazione.

Ti piace di più essere la Rose di sempre …

La Rose dai capelli rossi, il viso pulito, la Rose che porta una catenina al collo e nient’altro.

La Rose che è Santa. Grifondoro. Giusta.

La Rose che è Studiosa, perché le piace il profumo dei libri e l’immensità che essi hanno attorno a lei.

La Rose che quando è da sola, in fin dei conti, sta bene.

Ma, udendo la risatina ampia a tratti e priva di humour di Sally, devi guardarlo.

E guardarle anche lei.

Sposti lo sguardo in direzione di quest’ultima, osservandola, notando tristemente quanto lo scampanellio argenteo dei suoi pendenti contro il collo sia femminile. Accattivante. I tuoi lobi sono immacolati, Rosie.

Rimani zitta, glissando una domanda per cui – una volta tanto – non sai la risposta.

“Rose sta continuando a farlo, credo, dovresti guardarlo.

Ebbene sì, perche quando anche tu lo fissi non se ne accorge nessuno. Sei brava. Sei invisibile.

Sorridi a Sally, pregando di non avvampare.

E preghi, preghi, preghi ancora …

Preghi quasi quanto Hugo che, da bambino, supplicava Babbo Natale di portargli ciò che voleva.

Il tuo viso si specchia nel bicchiere.

Sei rossa. No, non più solo di capelli. Tu e la tua treccia, oramai, siete un’unica e affascinante sfumatura di colore.

Tenti di riappropriarti di un po’ di dignità, della fierezza di tua madre.

“Non sta guardando me, Sally, starà guardando te.” Stringi le labbra, mentre la tua amica ride ancora.

Pare propria che sia decisa a farvi diventare la coppia dell’anno. Al ballo di Natale, magari. Tu e lui. Ridicolo.

“Vi ho visti, questa mattina, a Divinazione. Vicini. Le tue dita intrecciate fra le sue.”

Distogli lo sguardo anche da lei, concentra doti sulle tue ginocchia, arrivando a pensare che nulla è scomodo quanto guardare le persone. Ti scopre, un po’ da tutto.

“Mi stava leggendo la mano, Sally.”

Cerchi d’abbozzare una risatina, falsamente incredula dinnanzi a tante illusioni.

Bugia, Rosie. Tu non le hai mai dette.

Tuo padre ne sarebbe deluso …

Anzi, ti ucciderebbe – se solo sapesse.

Se sapesse dei tuoi pensieri. Della sua mano tutt’altro che fredda. Delle vostre ginocchia che, fasciate dall’uniforme, si sfiorano.

“Oh, certo,  e gli è dispiaciuto? Ma soprattutto è dispiaciuto a te, Rose?”

No. Non ti è dispiaciuto affatto.

Ti schiarisci la gola, evasiva.

“Non importa … se mi sia dispiaciuto o meno. Non gli piaccio. Magari ho solo un palmo incredibilmente facile da leggere che, beh, gli ha facilitato il compito.”

… Dio, cosa stai farneticando?!

Sally inarca un sopracciglio, allungando il collo verso l’altro lato della tavolata.

“E allora, Rosie, saprai anche spiegarmi … perché Malfoy sta venendo qui?”

Sobbalzi e, ne sei sicura, in quel momento l’andare del tuo petto deve somigliare incredibilmente a quello di una qualsiasi sciocca protagonista di romanzetti Babbani.

  
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