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Autore: SundayBloodySunday    20/05/2010    0 recensioni
Ho provato ad immaginare il punto di Alex, boh. Gli ho anche affiancato una 19enne schizofrenica paziente dell'ospedale Alchemilla...gli sarà moolto utile.
Genere: Malinconico, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alessa Gillespie, Nuovo Personaggio
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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1.Bad
Sentii una mano che mi toccava la spalla, mi girai di scatto e vidi quello che cercavo da tempo, Joshua. Con gli occhi lucidi mi chinai per abbracciarlo; ma quando mi voltai, Samantha era in piedi, appoggiata al muro con una mano, aveva il volto rigato di lacrime.
Adesso hai avuto quello che cercavi, Alex...sei felice? Era ancora fuori di sè, ma non come prima, con aggressività...il suo tono traspariva malinconia. Non ebbi la forza di rispondere, o più che altro non volli per paura di dirle qualcosa di sbagliato.
Lei reagì con una smorfia malinconica e voltò lo sguardo altrove. Tu non vuoi salvarmi, vero? Non risposi ancora...non capivo il senso di quello che diceva. Poi guardandola meglio notai che un rivolo di sangue le era partito dalla fronte, passando per gli occhi e scendendo fino al collo. Indietreggiai; ne vidi un altro, e un altro, e un altro ancora. Il suo viso poco a poco si ricopriva di sangue, e i suoi singhiozzi salivano di intensità, facendomi venire i brividi. Inoltre, più sangue scendeva, più aveva difficoltà nel reggersi in piedi; e quando tutto il viso fu diventato rosso, strinse i pugni e cadde a terra.
Fui immediatamente invaso dai sensi di colpa, avrei potuto fare qualcosa...ma pensai subito a portare via mio fratello. Avevo regolato i conti con Silent Hill, ma quell'esperienza orribile mi portò una specie di brutta sensazione ogni volta che vedevo una ragazza bionda. Pensavo a Samantha, e alla mia stupidità. Non era colpa sua se aveva dei problemi mentali, non era lucida e avrei dovuto aiutarla. Sono stato vile...
2.Bad+
Sentii una mano che mi toccava la spalla, mi girai di scatto e vidi quello che cercavo da tempo, Joshua. Con gli occhi lucidi mi chinai per abbracciarlo; ma quando mi voltai, Samantha era in piedi con un vistoso coltello tra le mani.
Alex, ti avevo detto di aspettare...ma tu hai così fretta di andartene...
Si avvicinò e mi spinse contro il muro. Pensavo che almeno tu mi capissi, alzò il tono di voce e mi mostrò il coltello, ma tu sei come il resto della gente. La gente che mi ignora. E tu lo sai cosa faccio alla gente che mi ignora? Fece scorrere un dito sulla lama, ferendosi, e poi lo sollevò. Penso che tu lo sappia...e ora subirai lo stesso danno...
E' la fine...
No. Vidi all'improvviso spuntare dal petto di Samantha qualcosa di lungo e appuntito, seguito dalla sua caduta sul pavimento; era stato Joshua. Gli sorrisi.
Vidi arrivare il figlio di Samantha, che le infilò due tentacoli nelle cavità oculari
Andiamocene adesso.

Negli anni successivi a quell'esperienza ho sempre ripensato al modo in cui mi ha guardato quando è stata infilzata da mio fratello. Faceva venire i brividi...

3.Now there's the hell

E' qui, mormorò prima che un bambino arrivasse dalla parte opposta del corridoio e che lei lo afferrasse per un braccio, tenendolo stretto a sè.
Nel pavimento che ci separava comparve una voragine, al termine della quale si intravedeva una luce rossa.
Lei mi fissava con quegli occhi gelidi e taglienti, e piegò la testa di lato sorridendo col solito sorriso malvagio.
Samantha, ti prego, consegnami Josh, dissi con tono apatico.
Lei reagì negativamente allo stimolo, stringendo Joshua per le spalle.
Sospirai; avrei dovuto prenderla con le buone, solo così avrei ottenuto qualcosa di buono. Forse.
Samantha, dimmi cosa vuoi e te la darò, ma non ha senso comportarsi così!
Perse il sorriso, che lasciò spazio ad un'espressione di pura malinconia.
Io voglio solo stare bene...e andarmene via di qui, e stare con persone che non mi ignorino, ma che siano affezionate a me per davvero. Tu puoi darmi tutto questo? No! E allora taci!
Scossi la testa. Chi ti ha detto che non posso darti tutte queste cose? Samantha neanche io vivo nella migliore delle situazioni familiari...mia madre è morta, mio padre anche, non puoi portarmi via anche Josh!
Una lacrima scese sul suo viso. Buon segno, stava abbassando la guardia.
Se tu verrai con me, potrai guarire e vivere una vita normale, come tutte le altre ragazzine della tua età, ma dipende solo da te! Lo vuoi o no?
Abbassò la testa, e la voragine si chiuse lentamente; finalmente lasciò andare Joshua, che corse da me per abbracciarmi. Lei ci guardava, era felice per noi ma aveva comunque un qualcosa di triste nello sguardo. La invitai con un cenno, e lei abbracciò anche me. Scambio di sorrisi.
Samantha, adesso aspettaci qui. Vado a cercare la macchina. Lei annuì debolmente, era ancora tesa; le accarezzai la testa ed uscii con Joshua.
Ma appena varcato il portone, un gruppo di quei cani bastardi ci stava aspettando, io non avevo munizioni a sufficienza e così...fui certo di una cosa, e mi dispiacque molto. Samantha avrebbe aspettato lì per sempre. Non era una che cercava seconde opportunità.

Samantha

Alex...dove sei finito?
Anche io diventerò un'eroina per mio figlio...anche io volevo essere come te...

(Questo finale è direttamente collegato al gdr) [http://silenthillgdr.forumfree.it/?t=44592801]

4.Good

E' qui, mormorò prima che un bambino arrivasse dalla parte opposta del corridoio e che lei lo afferrasse per un braccio, tenendolo stretto a sè.
Nel pavimento che ci separava comparve una voragine, al termine della quale si intravedeva una luce rossa.
Lei mi fissava con quegli occhi gelidi e taglienti, e piegò la testa di lato sorridendo col solito sorriso malvagio.
Samantha, ti prego, consegnami Josh, dissi con tono apatico.
Lei reagì negativamente allo stimolo, stringendo Joshua per le spalle.
Sospirai; avrei dovuto prenderla con le buone, solo così avrei ottenuto qualcosa di buono. Forse.
Samantha, dimmi cosa vuoi e te la darò, ma non ha senso comportarsi così!
Perse il sorriso, che lasciò spazio ad un'espressione di pura malinconia.
Io voglio solo stare bene...e andarmene via di qui, e stare con persone che non mi ignorino, ma che siano affezionate a me per davvero. Tu puoi darmi tutto questo? No! E allora taci!
Scossi la testa. Chi ti ha detto che non posso darti tutte queste cose? Samantha neanche io vivo nella migliore delle situazioni familiari...mia madre è morta, mio padre anche, non puoi portarmi via anche Josh!
Una lacrima scese sul suo viso. Buon segno, stava abbassando la guardia.
Se tu verrai con me, potrai guarire e vivere una vita normale, come tutte le altre ragazzine della tua età, ma dipende solo da te! Lo vuoi o no?
Abbassò la testa, e la voragine si chiuse lentamente; finalmente lasciò andare Joshua, che corse da me per abbracciarmi. Lei ci guardava, era felice per noi ma aveva comunque un qualcosa di triste nello sguardo. La invitai con un cenno, e lei abbracciò anche me. Scambio di sorrisi.
____

A 5 anni da quell'esperienza, ho deciso di prendere Samantha con me. Adesso non ha più niente di strano, nessuno la considera più pazza. Si è cresciuta i capelli, com'è carina. Josh e lei vanno piuttosto d'accordo, a volte litigano come due fratelli...poi quando si parla di Silent Hill lei abbassa la testa e guarda altrove...è sulla via del dimenticare suo figlio, ma a volte ci pensa e sta male.

Samantha

Era Alessa ad influenzarmi? Forse sì...lei sapeva sempre quello che facevo, anche se non le raccontavo nulla. Ma ormai non mi interessa più. Ci è voluto tanto perchè cambiassi...ma alla fine ce l'ho fatta, niente più crisi isteriche, niente autostima portata a livelli eccessivi. Michael è nella mia memoria, ma non sotto forma di quella specie di mostro; Michael è il bambino biondo che ho partorito. Chissà se avrò la forza di avere altri figli, in futuro...l'idea mi spaventa...
  
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