Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Ran_Kotobuki    22/05/2010    1 recensioni
"I sogni si avverano: se non esistesse questa possibilità la natura non ci spingerebbe a sognare" John Updike
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Dall’autrice: cari lettori….cm va? Tutto ok? Allora che dirvi su questa fik? Intanto vi dico che è ambientata a Hogwarts! Per realizzarla ho preso spunto dal film intitolato proprio “Kiss me”! Che è uscito da qualche anno ma io l’ho visto solo qualche giorno fa! =) Ora non vi voglio anticipare niente, ma solo dirvi che i protagonisti sono Draco e Ginny. Vi avverto che ho dovuto rendere Draco un po’ meno stronzo del solito e  che ho realizzato una sorella maggiore per lui . Per finire non mi resta altro che dirvi…. leggeeeeeeteeeeee!!!! E buona lettura! ;)

                                                                                                                                  La vostra Ran

 

 

 

 

 

 

1° CAP- Una scommessa che cambiò la vita ad una ragazza

 

Mancavano solo otto settimane alla fine dell’ultimo anno scolastico per gli studenti del settimo. Gli esami dei M.A.G.O. erano passati da poco, e subito dopo, c’era stato un week-and di stacco dalla scuola, in cui gli studenti erano stati liberi di ritornare a casa e prendersi una vacanza.

In treno:

“Hey salve!” fece Draco entrando nel suo solito scompartimento, nel quale, i suoi compagni di sempre più altri amici lo stavano aspettando.

“Hey, come ti butta Draco?” fece uno di quest’ultimi.

“Non c’è male! A te Brestolf?” disse il biondino sedendosi nel primo posto libero che adocchiò.

“Tutto ok!” gli rispose di rimando Brestolf mentre si accendeva una sigaretta con la punta della bacchetta.

“Allora com’è andata la vacanza?” domandò un altro ragazzo di colore seduto sul sedile dall’altra parte dello scompartimento.

“Niente di particolare. Ho fatto un po’ di cose con i miei…” rispose Draco rimanendo sul vago, ma lanciandosi un’occhiata d’intesa col ragazzo.

Ad un tratto entrò una ragazza nello scompartimento.

“Salve ragazzi!” disse questa entrando e chiudendosi la porta alle spalle.

“Hey, Jen!” disse Sailers (Il ragazzo di colore NdRan) facendole segno di sedersi sopra di lui.

“Hai per caso visto Pansy, alla stazione?” domandò Draco guardando con leggero disgusto la ragazza minuta e graziosa che si strusciava su Sailers.

“No!” rispose con tono acuto e finto innocente, dopo essersi staccata dalle labbra del suo ragazzo.

“Ma come?! E’ impossibile non averla vista! Quella nanetta con i capelli a caschetto neri che sbraita come una gallina!” si intromise Brestolf piegandosi in due dalle risate.

“No, non l’ho vista. Ma perché?” domandò Jen fulminando con lo sguardo Brestolf per poi rivolgersi a Draco mentre accavallava sensualmente le gambe stando ancora seduta su Sailers.

“Forse non ti ricordi che non la vedo da quando voi ragazze, siete partite per la California!” rispose Draco sarcastico e pungente mentre si accendeva a sua volta una sigaretta. 

Proprio in quel momento, si aprì nuovamente la porta dello scompartimento.

“Anvedi! Parli del diavolo e spuntano le corna!” fece Tiger per poi scoppiare a ridere con una risata che sembrava più una serie di grugniti.

Una ragazza con dei capelli sbarazzini,lisci e bruni a caschetto entrò nello scompartimento senza neanche richiudere la porta.

“Hey, ciao bambolotti!” disse Pansy Parkinson sorridendo maliziosamente ai presenti e prendendo posto accanto a Draco del quale sembrava non avesse minimamente notato la presenza.

“Ciao Pansy!” fece Draco spirando il fumo della sigaretta da un lato per poi avvicinarsi alla ragazza per baciarla.

La serpeverde si scansò con un movimento veloce, lasciando che le labbra del biondo baciassero l’aria, e si sporse verso gli altri studenti dello scompartimento chiedendo con non chalance (Non so se si scrive esattamente così ^^’’ NdRan) “Qualcuno ha una gomma?”.

“Eccola!” rispose Jen lanciandole prontamente il suo pacchetto.

Pansy l’afferrò,stranamente, al volo e ne prese una rilanciandolo poi all’amica.

Draco era rimasto letteralmente a bocca aperta, che diavolo significava quell’atteggiamento da strafottente? Di solito era lui a trattarla come uno straccio per lucidare le scarpe e a lei piaceva perfino!

“Ummh…Senti Draco è da un po’ che ci stavo pensando… “ disse la moretta rivolgendosi finalmente a Draco e masticando la gomma in modo improponibile.

“Questa è una cosa che non funziona più per me. Mi dispiace…” concluse come se stesse parlando del tempo in quei giorni, appallottolando la carta della gomma.

Draco rimase ancora più scioccato ma quando si riprese, non ebbe il tempo di ribattere perché la ragazza era già uscita dallo scompartimento.

A quel punto si levarono applausi e risate da parte degli spettatori che si erano goduti lo spettacolo dalla prima fino all’ultima battuta.

“Ma che cazzo vi ridete?!” fece Draco incavolato nero. A quel punto neanche una sigaretta sarebbe riuscito a stendergli i nervi.

Si alzò e uscì dallo scompartimento sbattendo violentemente la porta e cercando di raggiungere la ragazza nel corridoio.

Una volta avvistata Pansy, Draco la prese per un braccio e la trascinò all’interno di uno scompartimento vuoto con violenza senza dare minimamente ascolto alle sue proteste.

Chiuse a chiave con un tocco di bacchetta lo scompartimento in modo tale che la ragazza non avesse modo di svignarsela e si voltò verso di lei inchiodandola col suo sguardo di ghiaccio.

“Allora, fammi capire. Mi stai mollando?” le domandò incredulo, cercando di mantenere la calma il più possibile.

“Te lo devo scrivere su un cartellone a caratteri cubitali?” fece Pansy sbuffando e con atteggiamento menefreghista.

“Ma che cazzo stai dicendo? Da dove te ne esci?” ribatté il ragazzo pensando dentro di sé che probabilmente Pansy non sapeva neanche che cosa significasse ‘cubitali’.

“Hey hey sta calmo ok?” rispose lei alzando le mani quasi in segno di difesa e continuando a masticare la gomma a bocca aperta.

“Posso sapere almeno il motivo?” fece Draco sedendosi su un sedile, massaggiandosi le tempie con i polpastrelli di una mano.

“Uff, e va bene!” acconsentì la serpeverde alzando gli occhi al cielo e sedendosi accanto al ragazzo.

“Allora…” cominciò “…è successo tutto durante la vacanza in California. Una sera, siamo in un locale. E Jen va a sbattere contro un uomo basso e ciccione che, abbiamo scoperto in seguito, era il parrucchiere delle Sorelle Stravagarie. Così, grazie a qualche ammiccamento e simili ci procura dei pass per la festa in piscina più in di tutta la California, frequentata naturalmente dalla maggior parte dei vip del mondo magico. Una volta arrivate lì io e le altre cominciamo letteralmente a scatenarci e…indovina? Pansy Parkinson viene scelta dalla giuria per andare a ballare sul cubo!!” raccontò Pansy esaltata, lasciandosi prendere dal racconto quasi senza prendere fiato.

Draco la guardava impaziente e anche annoiato.

“E’ tutto molto interessante Pansy, ma ti dispiacerebbe arrivare al punto in cui mi hai mollato?” la incitò il ragazzo cercando di farla arrivare al punto.

“Ma si, aspetta! Adesso ci arriviamo ok?” ribattè la ragazza infastidita dall’interruzione.

“Allora, ero lì su quel cubo che ballavo almeno da cinque minuti, quando all’improvviso sono scivolata rischiando di cadere. Il che sarebbe stato davvero molto imbarazzante ovviamente…”

Draco stava seriamente iniziando a spazientirsi, quando Pansy iniziava a parlare non la smetteva più ed era per questo che con lei preferiva fare ben altro, ma la stette comunque ad ascoltare. “Poi, mi voltai per vedere contro chi avevo sbattuto. E indovina che colpo di fortuna! Sono andata a sbattere contro il famoso Brock Cazzon!” raccontò la ragazza congiungendo le mani con aria sognante.

“Brock Cazzon? Ma che razza di nome eh?” la interruppe Draco.

“Oh, dai non fare lo schizzinoso! Perché, pensi davvero che il nome abbia così importanza? E poi scusa Draco Malfoy che nome eh?” rispose guardandolo quasi disgustata.

Draco sentiva il mal di testa aumentare ad ogni secondo “Continua…” fece però guardandola negli occhi.

“Beh, durante le ore successive puoi ben immaginare cosa sia successo…” fece Pansy con tono malizioso e ridacchiando compiaciuta.

Draco sospirò e arricciò le labbra contrariato. Non rispose a quella affermazione perché tanto la risposta era ovvia…

“Comunque Dracuzzo non hai bisogno di preoccuparti, perché verrò comunque al ballo di fine anno con te! Insomma saremo eletti e mi sembra carino che il re e la reginetta stiano insieme!” aggiunse meccanicamente Pansy, assumendo una faccia da finta innocentina.

“Io…io non so cosa dire…” rispose Draco ancora scombussolato e con sguardo assente.

“E non dire nulla tesoro! Si, insomma è stato bello ma davvero hai creduto che avrei lasciato Hogwarts stando ancora con te?” domandò la brunetta alzandosi.

Il serpeverde non rispose, la guardò semplicemente negli occhi, anche quella risposta era ovvia.

“Oh! L’hai pensato?! Che tenero che sei!!” cinguettò Pansy tenendogli le guance tra le dita.

Il ragazzo si staccò bruscamente, sotto voce la mandò a quel paese e uscì sbattendo la porta.

Percorse il corridoio a passo svelto verso lo scompartimento dove stavano i suoi amici. Non riusciva a credere che LUI il grande Draco Malfoy fosse stato mollato da una ragazza.

E da Pansy Parkinson per di più!!! Che senza di lui non sarebbe mai e poi mai arrivata al suo grado di popolarità attuale!

La rabbia continuava ad invaderlo, fino alla punta del capelli. Entrò nello scompartimento e si buttò di peso sul sedile.

“Allora Draco come è andata? Avete chiarito a modo tuo o suo?” domandò Goyle con una risata ebete.

“Piantala Goyle! Non mi sembra il caso di fare queste battute del cazzo!” lo attaccò Draco brusco.

“Ma allora?” insistette Sailers che nel frattempo si era scollato dalla sua ragazza.

“E allora niente! Mi ha mollato!” tagliò corto il ragazzo accendendosi un’altra sigaretta.

“Oh mi dispiace, mi dispiace Dracuzzo! E adesso come farai per farti eleggere re del ballo? Senza la tua “fedele” reginetta? Povero te! Presto questa storia sarà sulle bocche di tutta Hogwarts!” lo prese in giro Brestolf imitando la voce di Pansy.

“Brestolf vaffanculo!” fece Draco tirando un calcio al sedile e tutti quanti scoppiarono a ridere.

Il resto del viaggio passò tranquillamente, senza che accadesse nulla di particolare. Ma, una volta entrati a Hogwarts…

“Mi dispiace Malfoy! Ho saputo ma vedrai che ne troverai un’altra!” fece un ragazzo di Corvonero che Draco non aveva mai degnato di uno sguardo.

“Povero Draco è stato scaricato! Forse ora ho qualche speranza con Pansy!” aggiunse subito dopo il capitano della squadra di Quiddich di serpeverde.

“Su con la vita Malfoy!” fece un altro serpeverde con il quale Draco aveva parlato si e no una o due volte.

“Beh! A quanto pare la voce si è sparsa più velocemente del previsto!” commentò Brestolf scoppiando a ridere.

“Oh dacci un taglio! Non me ne frega un bel niente di quella stronza! In questa scuola ci saranno almeno un miliardo di ragazze che cadrebbero tutte ai miei piedi!” rispose Draco sulla difensiva mentre insieme ai suoi compari risaliva il viale diretto verso il castello.

“Si certo! Un miliardo di ragazze che non potranno mai essere messe a confronto con Pansy! Si potrebbe anche dire che è te, con le tette!” rispose di rimando Sailers scoppiando anche lui a ridere.

“Ma cosa dici idiota? Insomma, guardate in faccia la realtà! Riuscite a immaginare Pansy Parkinson senza: trucco e bei vestiti? Resterebbero solo i residui di una stupida ragazzina senza cervello! Insomma ciò che voglio dire e che ogni ragazza con il look giusto ed il cavaliere giusto potrebbe diventare una fantastica reginetta del ballo! Persino un insulsa tassorosso” fece Draco sereno e sicuro di sé e affondando i pugni nelle tasche dei pantaloni.

“Uh uuuuuu!!! Sembri sicuro di quello che dici!” notò Brestolf cogliendo al volo il profumo di sfida.

“Certo che lo sono!” rispose il biondo di rimando.

“Ti va di scommettere?”

“Certo! Detta tu le regole!”

“Perfetto, allora sarò io a scegliere la pollastra che nel giro di otto settimane dovrai trasformare in reginetta del ballo! Se perderai dovrai pagare una penitenza che si deciderà nel  caso ti andrà male. Ci stai?” disse il moretto porgendo la mano a Draco.

“Ci sto!” asserì Draco stringendola con decisione.

“Bene! Allora domani ci metteremo a lavoro ora è meglio andare a cena!” e i tre ragazzi si diressero confabulando verso la sala grande.

La mattina successiva, dopo la colazione i ragazzi erano liberi di “cazzeggiare” (Termine che sta per liberi di fare quello che preferivano XD NdRan) tutto il giorno avendo il permesso di non frequentare le lezioni. La maggior parte degli studenti si rilassava sotto le ombre degli alberi in giardino, ma c’erano due ragazzi che aveva di meglio da fare.

“Allora, vediamo un po’ che elementi ci sono in giro…” fece Brestolf guardandosi intorno divertito e rigirandosi le mani tra loro.

“Guarda quella, quella che si sta rimpinzando tutta sola di zuccotti. Vedo già i rotoli di ciccia strabbordare dalla divisa. Oppure quella lì, piatta come una tavola da surf!” disse Brestolf indicando le ragazze man mano che le vedeva e scoppiando a ridere di gusto insieme a Draco.

Ma poi, ad un certo punto “Ah-haa!!!! Ragazzi abbiamo trovato la fortunata! Eccola lì!” esultò Brestolf bloccandosi di colpo e indicando una ragazza che scendeva la scalinata di pietra del castello con un enorme borsa in spalla piena di libri.

“Che cosa? Ginny Weasley?! No,no io mi rifiuto categoricamente!” fece Draco osservando inorridito la ragazza e scuotendo la testa.

“Ah, ah, ah! Così perderai la scommessa anche prima di iniziare!” lo ammoni stuzzicandolo l’altro ragazzo.

“Senti, accetto ragazze con seno piccolo, tassorosso, che si scaccolano ma…..un elemento irrecuperabile come lei! Non ci penso neanche!” spiegò Draco.

“Allora perdi la scommessa e ti rimangi tutto quello che hai detto ieri? Pensaci Malfoy!” gli suggerì Brestolf incrociando le braccia al petto ghignando.

Draco ci pensò su mentre guardava la ragazza sconsolato. Si era messo nei casini da solo e lo sapeva benissimo, ma ormai aveva accettato la scommessa e doveva riscattarsi con quella stronza della Parkinson.

 “E va bene!” fece sbuffando. “Vedrai,vincerò la scommessa!” disse puntandogli il dito contro.

“Ah ah! Bene, ora ti conviene sbrigarti perché secondo i miei calcoli mancano solo otto settimane al ballo e se Ginny Weasley deve essere la reginetta ti aspetta un gran bel lavoro da fare!” riuscì a dire Brestolf nonostante le troppe risate con tanto di lacrime agli occhi.

Draco lo fulminò con lo sguardo, poi guardò nuovamente scoraggiato Ginny e alla fine decise di raggiungerla.

“Hey Ginny!” la chiamò facendole un cenno con la mano e sfoderando uno dei suoi splendidi sorrisi disarmanti.

“Ginny…ti ha chiamata!” fece Luna Lovegood con quella sua solita aria trasognata, dando una gomitata all’amica.

“Luna, abbiamo i compiti che ci aspettano!” tagliò corto la rossa proseguendo a camminare a passo svelto.

“Hey Ginny aspetta!” insistette Draco cercando di fermarla, ma la ragazza era già partita in quarta trascinando l’amica con sè.

Tutti i ragazzi e le ragazze che avevano assistito alla scena scoppiarono a ridere.

“Hey Draco sarà duraaaaa!!! Ahahahahah!“ urlò Brestolf da lontano prendendolo in giro e ridendo a crepapelle.

Il serpeverde sbuffò e decise di rientrare nel castello, non si sarebbe di certo arreso per così poco! Anche se quella Weasley era davvero un osso duro…

Una volta entrato nell’ingresso intravide sua sorella “Hey Erika!” la chiamò camminando verso di lei. (Erika è la sorella maggiore di Draco, quella di cui vi ho accennato nell’introduzione. Lei ha finito gli studi due anni fa, ma voleva rimanere a Hogwarts e insegnare lì. Per ora è riuscita ad ottenere solo una piccola carica come aiutante dei professori grazie al prof  Silente. Al contrario di tutti i componenti della sua famiglia, lei faceva parte dei Grifondoro ed è per questo che i suoi genitori l’hanno ripudiata come figlia e diseredata. Draco però, all’insaputa dei suoi le è rimasto sempre vicino per il fatto che sin da bambini erano sempre stati molto uniti. Erika infatti gli faceva da coscienza ed era l’unica che riuscisse a fargli capire quando aveva commesso un errore NdRan).

“Cosa c’è Draco? Ho un impegno urgente ora! Oh! Ho saputo che Pansy ti ha mollato! Spero tu abbia già trovato una sostituta!” fece Erika tutto d’un fiato smuovendo sensualmente i suoi lunghi capelli biondi.

“E’ proprio di questo che ti volevo parlare! In effetti si, ma….diciamo che più che una sostituta la si può definire un progetto…” rispose Draco vago mantenendo l’andatura della sorella.

“Un progetto?” domandò la ragazza perplessa, studiando perplessa alcune carte che portava tra le braccia, probabilmente documenti che doveva consegnare a qualche professore.

“Già! Solo che a dir la verità questo progetto mi ha mandato a quel paese!” proseguì a malincuore il biondino, visibilmente infastidito a ricordarsi la scena di qualche minuto prima.

“A beh! Allora mi piace!” commentò Erika scoppiando a ridere di gusto.

“Io non so come le sia venuta in mente una cosa del genere!” fece Draco guardandola ridere come una matta e mettendo il muso come un bambino piccolo e capriccioso.

La ragazza riuscì a riprendersi anche se sembrava non voler proprio smettere di sghignazzare.

Guardò il fratello intenerita e sospirò “Senti Draco, capisco che questo sia un concetto un po’ troppo complicato da capire per un accalappia femmine come te ma….hai mai pensato di fare un piccolo sforzo?” gli domandò guardandolo con sguardo eloquente dopo aver bloccato il passo per poter parlare meglio..

“Cosa vuoi dire?” chiese Draco curioso e confuso al tempo stesso.

“E’ molto semplice! Per avvicinarla, devi cercare di scoprire che cosa  le piace, come passa il suo tempo!” gli suggerì con un sorrisetto.

“Signorina Malfoy! Si sbrighi!” tuonò da lontano il professor Piton interrompendo il loro discorso .

“Oh scusami Draco il prof mi chiama, devo andare! Ci vediamo più tardi! E mi raccomando fai come ti ho suggerito!” lo salutò con un bacetto sulla guancia e schizzò via verso il professore.

Il ragazzo sbuffò amareggiato…le cose stavano diventando più difficili e complicate del previsto.

All’improvviso sentì una voce familiare che lo chiamava, si girò e vide Tiger corrergli a passo d’elefante incontro.

“Che vuoi?” domandò brusco al suo “servetto”.

“E’ arrivata una lettera da parte di tuo padre!” rispose l’altro col fiatone dopo averlo raggiunto e porgendogli una busta.

“Mh…” mugugnò Draco senza ringraziare e afferrando la lettera.

 

“Caro Draco,

ti scrivo questa lettera per avvisarti di una cosa molto importante riguardo al discorso che abbiamo fatto lo scorso fine settimana.

Ormai, si può considerare chiuso l’affare e spero che ciò ti basti per capire ciò che intendo. Non posso entrare nei dettagli.

Spero soltanto che tu ti renda conto della grande opportunità che ti viene offerta.

                                                                                                                             Lucius Malfoy”

“Cazzo!” imprecò Draco a bassa voce dopo aver terminato di leggerla.

“E’ successo qualcosa?” domandò Tiger.

“No, non è successo niente!” tagliò corto Draco accartocciando la lettera e mettendosela in tasca.

 

 

 

*************************************

 

 

Quel pomeriggio Ginny stava tornando dagli allenamenti della squadra di quiddich, quando sentì qualcuno alle sue spalle che la chiamava.

“Hey Ginny!” era niente popò di meno che Draco Malfoy che la chiamava, correndole incontro.

Ginny si girò, guardandolo con sguardo furente “Lo sai che l’agguato è illegale in tutti i cinquanta Stati?” lo canzonò la rossa poggiandosi sulla sua scopa.

“Oh andiamo Weasley voglio solo parlare un po’!” rispose Draco sembrando piuttosto convincente.

“Sia ben chiaro io non amo le furbate! Volevi che ti facessi da assistente o roba simile? Oh beh! Lì c’è Ginny Weasley è una secchiona! Potrebbe darmi una mano! Ebbene indovina non lo faccio!” lo attaccò la ragazza senza lasciargli il tempo di rispondere.

“Hey hey calmati! Non volevo nessuna cosa del genere!” la tranquillizzò lui mettendo inconsciamente le mani davanti per difendersi.

“E allora cosa vuoi?” domandò sul punto di perdere la poca pazienza che le era rimasta.

“Te l’ho detto! Solo parlare un po’!” ripetè il biondino più tranquillo.

“E di cosa dovrebbero parlare due persone che non si sono MAI rivolte la parola, se non per insultare a vicenda le rispettive famiglie?”

Draco sembrò per la prima volta da quando si era avvicinato alla ragazza in difficoltà, aveva immediatamente bisogno di un idea.

Studiò la ragazza dalla testa ai piedi e gli venne il lampo di genio vedendo la sua divisa.

“Quiddich!” rispose trionfante e con un magnifico ghignetto alla Malfoy.

“Quiddich?” ripetè Ginny poco convinta inarcando un sopracciglio.

“Si certo! Allora come va la squadra?” attaccò subito il serpeverde.

“Non è che stai cercando una qualche soffiata per batterci alla prossima partita?” domandò lei sospettosa.

“Ma no! Che ti salta in mente!” rispose l’altro fingendosi scandalizzato.

“Mah sarà…” non era per niente convinta.

Era il momento giusto, almeno ora non lo stava più assalendo,  e ne approfittò.

“Senti, ti va di allenarci insieme qualche volta?”

Ginny lo guadò strabuzzando gli occhi, incredula “Stai scherzando?”

“No no! Anzi! Che ne dici di stasera? Potrei chiedere un permesso speciale per il campo!” propose facendosi mentalmente i complimenti per quell’idea geniale.

Ginny non fece in tempo a rispondere perché ci pensò Luna che arrivò da dietro ai due ragazzi, cogliendoli entrambi di sorpresa e dicendo: “Si,si! Lei accetta volentieri non è vero Ginny?” disse Luna entusiasta.

“Ok va…va bene!” acconsentì Ginny non credendo neanche lei a ciò che aveva appena detto.

“Perfetto allora ci vediamo al campo dopo cena!” rispose Draco visibilmente soddisfatto.

Salutò le due ragazze con un cenno della mano e si avviò verso il castello non prima di aver fatto un occhiolino alla rossa ma non appena fu fuori dal campo di vista delle due fece finta di vomitare…che cosa gli toccava fare!

Ginny lo salutò con un cenno della mano con il cervello letteralmente in tilt.

Aveva accettato un invito da parte di Draco Malfoy, DRACO MALFOY!! Se solo lo avessero saputo i suoi amici l’avrebbero spennata viva, per non parlare della sfuriata che le avrebbero fatto!

“Oh! Ginny ti rendi conto di quanto sei fortuna? Draco che prenota un intero campo da quiddich per stare voi due da soli!” fece la bionda corvonero con aria sognante.

“Luna piantala!” la rimproverò Ginny passandosi una mano tra i capelli. Non si fidava minimamente…

 

 

 

                                                                                                                        Continua…

 

                                                                                                                                                                                                           

Dall’autrice: Cari lettori, allora? Cosa ve ne pare? E’ la prima volta che scrivo una fik su una determinata coppia di Hogwarts! Spero comunque che vi piaccia! ^-^

Mi raccomando continuate a leggerla!                                       

                                                            Kiss dalla vostra Ran

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ran_Kotobuki