23/05/2010
3 recensioniFandom: Naruto. Personaggi/Pair: Chibi!Rock Lee.
Disclaimer: Tutto è © Kishimoto (anche Lee, sì, ma sto combattendo per questa causa), nulla è di mia proprietà a eccezione della fiction stessa. Avvertimenti: Flashfic, One-shot.
Generi: Missing Moments, Slice of Life. Note: 1. Scritta per il One Hundred Prompt Project con il prompt “sogno”.
Ulteriori Note: In fondo. <3
«Sai quel luogo tra il sogno e la veglia, dove ti ricordi ancora che stavi sognando?»
[Peter Pan.]
Mercato – sogno.
Non è la prima volta che il piccolo Rock Lee deve passare per quelle vie, e lo fa cautamente, quasi per paura che gli spintoni e le borse ed i gomiti di tutte quelle persone possano toccarlo ancora di più fino a romperlo. Il bambino tiene le manine attaccate al petto, e continua a passare, scansando uno ed evitando l’altro.
Si fa largo in mezzo alla folla, e di tanto in tanto si ritrova ad osservare. “Come sarebbe avere una mamma?” Si chiede piano, fra sé e sé.
E s’immagina grandi kimono sottili ed una coperta calda ed una mano morbida che gli accarezza lentamente la testa, un focolare sempre acceso di fronte ad un letto dove Lei lo accoglie sempre. Poi la signora che era davanti a lui si allontana. Toglie la mano dalla fronte della figlia – che ora la precede, correndo chissà dove – e s’incammina per raggiungerla. Rock Lee fa per seguirla – ma è un attimo.
Poi si ricorda della folla, della confusione e dei gomiti dei passanti e decide di distogliere lo sguardo – puntandolo di nuovo a terra, perché le scarpe dei signori non sono facili da eludere e ci si può davvero fare male –, di andare avanti. Il piccolo Lee riprende a camminare, evitando le borse dei passanti e stando attento che in tutta quella confusione non si faccia male ai piedini, barcollando e inciampando ma non cadendo una volta.
Si concentra un poco di più sul cammino, l’espressione appena un poco miracolosamente più rilassata. Anche se in mezzo a quella marea provocata dalle persone, lui nei suoi pensieri ha ancora la bella sensazione del tenue calore del fuoco e del lieve tocco di sua madre.
Sono sempre stata profondamente convinta che Rock Lee debba essere orfano. Kishimoto – furbo – non ci ha mai detto nulla sulla sua famiglia. L’unica persona che è davvero vicina a Lee in quel senso è Gai, ed io penso che, per esigenze di copione, Kishimoto abbia dovuto evitare di dire altro su Lee e la sua famiglia perché, orsù, se è stato Gai e solo Gai a fare coraggio a Lee ed ad aiutarlo, dov’erano i genitori di questo? E, soprattutto, che figura ci facevano, se esistenti? E quindi il grande (si fa per dire) Masashi ha eluso la cosa, ed io di conseguenza sono arrivata all’ipotesi più confacente: che Lee, come Naruto, sia orfano. Dopotutto, basta pensare ad Iruka: probabilmente a Konoha i bambini senza famiglia sono più numerosi di quanto si può credere.
BTW, non sono pienamente contenta di questo mio scritto. Avrei voluto renderlo più chiaro, più piacevole da leggere e sono sicura che alcuni pezzi avrei saputo scriverli in maniera migliore, ma così è e, ora come ora, così resta.
Benché io abbia sempre voluto scrivere qualcosa del genere su Lee, l’ispirazione mi è venuta la scorsa notte e davvero non ho potuto fermarla. Perché Lee da bambino è una visione troppo adorabile per i miei umili occhi ç_ç e scrivere su di lui mi serviva. Amo profondamente questo personaggio – il mio preferito – e mi serviva. Così eccomi qua.
Bon; spero che la fiction vi sia piaciuta! *notare le note più lunghe della Flash* Grazie per averla letta! Oh, per chi se lo stesse chiedendo: il titolo è random. *eh* E la fiction senza pretesa. Anche se ha delle note lunghe un secolo, sì.
Alla prossima. <3
