Ok,
questo è un piccolo delirio che mi è venuto in
mente
ieri pomeriggio, mentre la signorina _Pulse_
era a sguazzare in piscina e io mi annoiavo a morte xD
E’ molto introspettiva come one shot, quindi se non amate il
genere ve la
sconsiglio vivamente. Non so nemmeno io come ho fatto ad essere
così profonda.
Bah, essere sole a casa e non aver voglia di studiare a volte porta i
suoi
frutti.
Vi avverto di una cosa importante. E’ altamente probabile
l’ipotesi che a breve
scriva una specie di sequel/non sequel di questa shot, ovvero:
scriverò
un’altra storiellina in cui sarà lui il
diretto interessato e parlerà di lei
e della loro storia. Insomma, secondo il suo punto di vista. Ergo,
tenete gli
occhi bene aperti! Non so come s’intitolerà,
né niente, ma troverete scritto
nella presentazione [SEQUEL/NON SEQUEL DI “NEVER”],
quindi confido nella vostre
capacità visive XD
Ringrazio anticipatamente chiunque leggera e/o recensirà e/o
inserirà questo
breve racconto tra i preferiti. Vi amo, lo sapete ;)
Ora vi lascio e vi auguro una buona lettura! Hope you like it :]
Utopy
***
Never
E’ una giornata cupa. La
nebbiolina è calata da poco sulla città e
l’aria frizzantina dell’inverno tedesco
mi ha costretta a rientrare in casa.
Mi
sento stranamente malinconica, oggi. E’ come se mi mancassi
più del solito, il
che è tutto dire.
In
questo momento starai sorridendo ad un sacco di persone importanti e
famose, in
uno di quei soliti after show che David vi organizza alla fine dei
concerti.
Non ti sono mai piaciuti, eppure continui ad andarci. Sempre.
Mi
fermo sul pianerottolo e prendo in braccio il gatto che, facendo le
fusa, aveva
cominciato a strusciarsi contro le mie gambe in cerca di coccole.
Lo accarezzo distrattamente, sedendomi sul divano e puntando gli occhi
fuori
dalla finestra con sguardo assente. Pioverà.
Ci
siamo sentiti, prima del concerto, eri nervoso come lo sei sempre prima
di
salire su quel palco che da molto è diventato una sorta di
seconda casa, per
te. E’ strabiliante il sorriso che fai, quando inizi a
scatenarti davanti a
tutte quelle ragazzine che ti adorano. Sembra quasi che tu non capisca
più
niente, che tu non voglia essere da nessun’altra parte al
mondo. Solo lì, per
sempre lì.
Mi hai detto che non vedevi l’ora di iniziare, che mi avresti
chiamata alla
fine del party e che, al più presto, saresti tornato a casa.
Casa.. Questa non
è casa tua, non l’hai mai sentita come tale,
eppure.. eppure siamo stati bene
prima che partiste per il tour, vero?
Era
bello stare qui da soli, senza nessun’altro
all’infuori di noi. Solo io e te in
questa casa che, dopotutto, mi fa sentire ancora legata a te in qualche
modo.
Sono
passate settimane dall’ultima volta che ci siamo visti, e
nonostante qualcuno
si ostini ancora a dirmi che non ne vale la pena, che questo amore
finirà col
farmi soffrire.. io sono qui che ti aspetto. Ti aspetto, amore.. e mi
sembra di
essere nata apposta per questo, perché niente mi rende
più felice della tua presenza,
di un tuo messaggio.. di uno stupido pensiero rivolto a te.
Pensare..
pensare a quell’amore. L’amore vero. Quello che ti
uccide, che ti fa venir voglia di piangere e di rompere il mondo in
mille
pezzi. Quello che ti fa odiare quello stupido palcoscenico che,
inevitabilmente, te lo sta strappando via dalle mani. Ma poi ti accorgi
che
invece.. quel palco tu lo ami. Lo ami perché rende lui
quello che è. Felice, bello, coraggioso, sensibile,
premuroso..
innamorato. Lo rende innamorato.
L’attesa è la vostra forza, la distanza vi rende
invincibili ed accresce quel
sentimento che senti espandersi rapidamente dentro di te. E ti chiedi
com’è
possibile che un corpo così piccolo e fragile sia in grado
di contenere
un’emozione tanto immensa e potente.
Eppure.. quest’amore ti fa male, non è
così? Ti consuma, ti soffoca.
Quante
volte hai provato a mettere fine a tutto questo, con
un taglio netto? E quante altre ancora, sentendo la sua voce, ti sei
detta che
con lui saresti riuscita a superare tutto? Tutto..
Troppe.
Davvero troppe.
L’unica
certezza nella tua vita, l’unica vera
consapevolezza, è quella che mai e poi mai vorresti
lasciarlo. Non lo vuoi ora
e non lo vorrai mai.
E, se per uno strano scherzo del destino, fossi costretta.. Sai
già che in una
maniera o in un’altra poi faresti di tutto per tornare da
lui. Per tornare in
un modo diverso, che ti faccia soffrire meno di quanto hai sofferto
prima e
che, soprattutto, non faccia soffrire lui.
Ti è sempre importato molto più della sua gioia
che della tua, il suo sorriso è
sempre stato, a tuo avviso, tremila volte meglio del tuo. Sarebbe un
vero
peccato se le sue labbra dovessero rimanere sempre imbronciate.
Scuoto
la testa, spettinandomi la frangetta scura che copre parzialmente i
miei occhi
cerulei. Sospiro, guardando il mio gatto steso sulle mie gambe a pancia
in su.
E
lo sai, lo sai che non ha senso. Non ha senso nemmeno
quando è tua madre a rimproverarti, a dirti che non era
questo il futuro che
avrebbe sempre desiderato per te.
Il
suo sogno era quello di vederti vicino ad un uomo
presente, costante.. con un cane, un gatto, dei bambini, una bella casa
e una
vita.. normale.
Sì,
forse anche tu avevi questi piccoli sogni nel cassetto,
da piccola, da adolescente. Ma tutto prima.
Prima che lui entrasse nella tua vita per cambiarla, per sconvolgerla..
per
rimanerci.
Molto
spesso sei riuscita a toccare il cielo, insieme a lui,
è come vedere in lui il riflesso di te. Sentirvi uguali,
indivisibili. Per
sempre uniti.
E’ sconvolgente, quasi, il modo in cui lui riesce a leggerti
dentro e capirti
subito, addirittura prima che tu capisca te stessa. Basta uno sguardo,
un
sorriso, un bacio..
Sì..
è questo
tutto quello che infondo hai sempre desiderato.
Rimarresti
ore a guardarlo dormire, con i capelli sul viso e
la bocca semichiusa. Conteresti i suoi respiri fino
all’infinito. E non c’è
ninnananna al mondo che ti possa tranquillizzare tanto come fa il
battito del
suo cuore.. se lo senti stai bene.
Tanto bene che non credevi si potesse trovare tanto conforto in un
semplice
battito cardiaco.
Ti piace accarezzarlo, ti piace baciargli gli occhi per svegliarlo alla
mattina, ti piace sentirlo lamentarsi perché è
presto e vuole dormire, ti piace
il modo in cui ti abbraccia, in cui ti bacia, in cui ti giura che sei
l’unica.
La verità è che di lui ti piace tutto e questa
cosa un po’ ti spaventa, hai
paura. Paura allo stato puro che questa bolla di vita perfetta esploda
e lo
allontani da te, perché se ci pensi.. lui merita molto,
molto davvero.
Ma ha bisogno di te! Sei convinta di questo, voi.. voi vi appartenete.
E
tu? Di cos’hai bisogno tu?
“Di
un gran bel bagno nella realtà” Te lo ripete
spesso, tuo
padre. Lo dice sempre con quella smorfia di disapprovazione misto
delusione che
ti ferisce, che scombina le tue idee e i tuoi pensieri.
Lui non è mai stato a favore della vostra relazione, lo sai.
Ha sempre visto lui
e la sua cricca come un ostacolo
e
un male per la sua bambina, che merita qualcuno che si prenda cura di
lei come
fosse la cosa più preziosa del mondo.
Ma
papà non sa che per lui
sei come la statua di cristallo più delicata sulla faccia
della terra. Non
farebbe mai nulla per rischiare di romperti. Sei preziosa, lo sei per
lui.
Tu
padre è all’antica, ma alle sue paranoie non hai
mai dato
eccessiva importanza.
Al
cuore.. a quello invece sì.
Sembra
voglia perforare la cassa toracica ogni volta che
senti la sua voce. Quella voce calda che ti accarezza il cuore e ti
culla
quando stai male e ti senti sola. E’ in quei momenti che ti
rendi conto.. che
lui ti capisce, ti capisce ma non può farci niente. Non
può rinunciare al suo
sogno per te, non sarebbe giusto e nemmeno tu lo vorresti. Non
può lasciare
tutti e correre a casa a trovarti, non può disdire o
annullare nulla che
riguardi la band. Sarebbe un comportamento infantile, e voi avete
ventiquattro
anni, non siete più bambini da un pezzo.
Speri
almeno che lui capisca il senso di ogni tua parola,
ogni tuo gesto, sorriso, sguardo.. Speri capisca che sono rivolti a lui,
e non al personaggio famoso. A
quello che rilascia interviste, che suona, che posa per set fotografici.
Ci pensi un po’. Anzi, a dir la verità ci pensi
molto, quasi ogni giorno.. E la
conclusione è che lui è sempre riuscito a capire
tutto di te, perché questo
dovrebbe essere diverso?
Non
lo sai, non lo sai. E vorresti urlargli contro che lo
ami davvero, che non faresti mai a meno di lui anche se siete costretti
a stare
lontani per molto tempo. Vorresti gridare a tutto il mondo che sei
innamorata
come una pazza.
Ma
non puoi.
Nessuno
sa di te, eccetto il gruppo e lo staff. Nessuno sa che
esisti e dovrà essere così per altro tempo
ancora. Non
esisti.. non ci sei..
“E’
un personaggio pubblico, non può permettersi una
relazione in questo momento della sua carriera.” Lo aveva
detto con un cipiglio
quasi stizzito. Non sei mai stata vista di buon occhio da David. Tu,
per lui,
sei l’incarnazione del male. Quella che distrae uno dei suoi ragazzi,
che gli porta via tempo ed energie.
Non
avevi ribattuto, sapevi che alla fine era meglio così.
Non vuoi dare fastidio né, in nessun modo, intralciare le
vite degli altri.
Avevi
annuito, abbassando il capo, ed eri uscita da
quell’ufficio che cominciava a soffocarti.
Allora
avevate cominciato a vivere la vostra vita nelle
piccole cose, nascosti da tutto e da tutti. Vedendovi quando possibile,
sentendovi
in ogni momento disponibile. Un bacio, una carezza, un “ti
amo” e tutto era
tranquillo. L’avevi anche seguito in un tour, nonostante le
proteste del
manager che, però, contro di lui non avevano sentito ragione
di esistere. C’eri
andata e basta, lui ti voleva e tu volevi stargli vicino.
Avevate
imparato, quindi, che la vera felicità era fatta di
piccolezze. La
vera felicità. Quella
che ti fa provare l’ebbrezza di volare in alto, sempre di
più, senza
possibilità di picchiata.
Ma
ad ogni volo, purtroppo, segue un atterraggio. Il tuo non
l’hai ancora incontrato, ma quell’inquietante nodo
allo stomaco non ti fa
presagire niente di buono.
Ti terrorizza il fatto che quella caduta possa essere troppo violenta,
anche se
ti sforzi con tutte le forze che hai in corpo per riuscire a planare, a
toccare
il suolo dolcemente.
E
hai paura.
Hai
paura che lui se ne stia andando, stia toccando vette
più alte e decida di seguirle lasciandoti indietro e
lasciando indietro i tre
anni che siete riusciti a costruire insieme senza sforzi, solo vivendo
giorno
per giorno quel sentimento che continua a crescere smisuratamente,
senza
limiti.
Avrebbe
il coraggio per farlo?
No,
non ce l’avrebbe. Probabilmente si interrogherebbe per
giorni, settimane, mesi.. prima di tirare fuori il discorso e parlarne.
Considererebbe ogni minima cosa, stando bene attento a non usare parole
che
potrebbero ferirti o, in qualche modo, turbarti.
Sorridi se pensi a com’è cambiato, da quando vi
siete incontrati. Prima era
ancora un ragazzino, infantile, dispettoso, pieno di sé. Ora
è cambiato e ti
crogioli nell’idea che, forse un pochino, sia per merito tuo.
Ti fa piacere
pensare di essere in minima parte causa di quel meraviglioso
cambiamento.
Non
vuoi che lui ti lasci. Cerchi di scalciare lontano
quell’ipotesi dalla tua testa, perché ti fa male e
vorresti piangere. E’ da
tanto che non piangi, da quando c’è lui non ne hai
mai sentito il bisogno.. ma
ultimamente le cose non vanno a meraviglia e quel disagio interno
è un’orribile
sensazione.
Non
puoi fare a meno di credere che, però, se lui dovesse
per un qualsiasi motivo lasciarti indietro e proseguire da solo... gli
augureresti comunque tutto il bene del mondo, gli augureresti di stare
bene con
qualsiasi altra donna che farebbe parte della sua vita.
Perché
è questo che si fa, quando si è innamorati..
giusto?
Bisogna
pensare alla persona a cui si vuole bene, prima di
tutto. Poi a se stessi.
Se la sua felicità dovesse essere con un’altra
persona, allora.. allora tu
dovresti essere contenta per lui e sperare che, almeno con lei, le cose
vadano
bene.
Stupida,
stupida, stupida.
Non
potresti mai, nel modo più assoluto essere felice per
lui, se stesse con una persona che non sei tu.
Tu lo ami, lui ti ama. Dovete stare insieme, per sempre. Sempre.
Per quale scherzo dell’immaginazione, dovrebbe essere
diversamente?
Siete
forti, se state uniti. Anche se avete mille persone
contro, anche se siete così fragili e vulnerabili entrambi.
Siete l’uno la
forza dell’altro e il vostro amore è indissolubile.
Niente lo può scalfire.
Niente,
nessuno.
Il
cellulare trilla, sai già chi è il mittente.
Sorridi,
spostandoti un ciuffo di capelli dietro all’orecchio e
alzandoti dal divano,
andando davanti alla finestra e poggiando la punta delle dita sul vetro
gelido,
vedendo comparire un sottile strato di condensa intorno ad esse.
E
se c’è una cosa, di cui sei convinta nella tua
intera
esistenza.. è che tu non lo dimenticherai mai. Né
tra un milione di anni, né se
dovesse farti il torto più grande in assoluto.
Quant’è vero il mondo, tu non
potrai mai dimenticarti di lui.
Non
sai
quanto mi manchi. Bill.
Tu
non
dimenticherai. Mai.
[Lui, avrai lui, che ti ricorderà
tutte le cose belle che avrai avuto.
Non è questo quello che hai sempre sognato? (Da
“L’ Ultimo Bacio”).]