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Autore: Utopy    23/05/2010    3 recensioni
Pensare... pensare a quell’amore. L’amore vero. Quello che ti uccide, che ti fa venir voglia di piangere e di rompere il mondo in mille pezzi. Quello che ti fa odiare quello stupido palcoscenico che, inevitabilmente, te lo sta strappando via dalle mani. Ma poi ti accorgi che invece... quel palco tu lo ami. Lo ami perché rende lui quello che è. Felice, bello, coraggioso, sensibile, premuroso... innamorato. Lo rende innamorato.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, questo è un piccolo delirio che mi è venuto in mente ieri pomeriggio, mentre la signorina _Pulse_ era a sguazzare in piscina e io mi annoiavo a morte xD
E’ molto introspettiva come one shot, quindi se non amate il genere ve la sconsiglio vivamente. Non so nemmeno io come ho fatto ad essere così profonda. Bah, essere sole a casa e non aver voglia di studiare a volte porta i suoi frutti.
Vi avverto di una cosa importante. E’ altamente probabile l’ipotesi che a breve scriva una specie di sequel/non sequel di questa shot, ovvero: scriverò un’altra storiellina in cui sarà lui il diretto interessato e parlerà di lei e della loro storia. Insomma, secondo il suo punto di vista. Ergo, tenete gli occhi bene aperti! Non so come s’intitolerà, né niente, ma troverete scritto nella presentazione [SEQUEL/NON SEQUEL DI “NEVER”], quindi confido nella vostre capacità visive XD
Ringrazio anticipatamente chiunque leggera e/o recensirà e/o inserirà questo breve racconto tra i preferiti. Vi amo, lo sapete ;)
Ora vi lascio e vi auguro una buona lettura!
Hope you like it :]

Utopy

 

***

 

Never

 

E’ una giornata cupa. La nebbiolina è calata da poco sulla città e l’aria frizzantina dell’inverno tedesco mi ha costretta a rientrare in casa.

Mi sento stranamente malinconica, oggi. E’ come se mi mancassi più del solito, il che è tutto dire.

In questo momento starai sorridendo ad un sacco di persone importanti e famose, in uno di quei soliti after show che David vi organizza alla fine dei concerti. Non ti sono mai piaciuti, eppure continui ad andarci. Sempre.

Mi fermo sul pianerottolo e prendo in braccio il gatto che, facendo le fusa, aveva cominciato a strusciarsi contro le mie gambe in cerca di coccole.
Lo accarezzo distrattamente, sedendomi sul divano e puntando gli occhi fuori dalla finestra con sguardo assente. Pioverà.

Ci siamo sentiti, prima del concerto, eri nervoso come lo sei sempre prima di salire su quel palco che da molto è diventato una sorta di seconda casa, per te. E’ strabiliante il sorriso che fai, quando inizi a scatenarti davanti a tutte quelle ragazzine che ti adorano. Sembra quasi che tu non capisca più niente, che tu non voglia essere da nessun’altra parte al mondo. Solo lì, per sempre lì.
Mi hai detto che non vedevi l’ora di iniziare, che mi avresti chiamata alla fine del party e che, al più presto, saresti tornato a casa. Casa.. Questa non è casa tua, non l’hai mai sentita come tale, eppure.. eppure siamo stati bene prima che partiste per il tour, vero?

Era bello stare qui da soli, senza nessun’altro all’infuori di noi. Solo io e te in questa casa che, dopotutto, mi fa sentire ancora legata a te in qualche modo.

Sono passate settimane dall’ultima volta che ci siamo visti, e nonostante qualcuno si ostini ancora a dirmi che non ne vale la pena, che questo amore finirà col farmi soffrire.. io sono qui che ti aspetto. Ti aspetto, amore.. e mi sembra di essere nata apposta per questo, perché niente mi rende più felice della tua presenza, di un tuo messaggio.. di uno stupido pensiero rivolto a te.

Pensare.. pensare a quell’amore. L’amore vero. Quello che ti uccide, che ti fa venir voglia di piangere e di rompere il mondo in mille pezzi. Quello che ti fa odiare quello stupido palcoscenico che, inevitabilmente, te lo sta strappando via dalle mani. Ma poi ti accorgi che invece.. quel palco tu lo ami. Lo ami perché rende lui quello che è. Felice, bello, coraggioso, sensibile, premuroso.. innamorato. Lo rende innamorato.
L’attesa è la vostra forza, la distanza vi rende invincibili ed accresce quel sentimento che senti espandersi rapidamente dentro di te. E ti chiedi com’è possibile che un corpo così piccolo e fragile sia in grado di contenere un’emozione tanto immensa e potente.
Eppure.. quest’amore ti fa male, non è così? Ti consuma, ti soffoca.

Quante volte hai provato a mettere fine a tutto questo, con un taglio netto? E quante altre ancora, sentendo la sua voce, ti sei detta che con lui saresti riuscita a superare tutto? Tutto..

Troppe. Davvero troppe.

L’unica certezza nella tua vita, l’unica vera consapevolezza, è quella che mai e poi mai vorresti lasciarlo. Non lo vuoi ora e non lo vorrai mai.
E, se per uno strano scherzo del destino, fossi costretta.. Sai già che in una maniera o in un’altra poi faresti di tutto per tornare da lui. Per tornare in un modo diverso, che ti faccia soffrire meno di quanto hai sofferto prima e che, soprattutto, non faccia soffrire lui.
Ti è sempre importato molto più della sua gioia che della tua, il suo sorriso è sempre stato, a tuo avviso, tremila volte meglio del tuo. Sarebbe un vero peccato se le sue labbra dovessero rimanere sempre imbronciate.

Scuoto la testa, spettinandomi la frangetta scura che copre parzialmente i miei occhi cerulei. Sospiro, guardando il mio gatto steso sulle mie gambe a pancia in su.

E lo sai, lo sai che non ha senso. Non ha senso nemmeno quando è tua madre a rimproverarti, a dirti che non era questo il futuro che avrebbe sempre desiderato per te.

Il suo sogno era quello di vederti vicino ad un uomo presente, costante.. con un cane, un gatto, dei bambini, una bella casa e una vita.. normale.

Sì, forse anche tu avevi questi piccoli sogni nel cassetto, da piccola, da adolescente. Ma tutto prima. Prima che lui entrasse nella tua vita per cambiarla, per sconvolgerla.. per rimanerci.

Molto spesso sei riuscita a toccare il cielo, insieme a lui, è come vedere in lui il riflesso di te. Sentirvi uguali, indivisibili. Per sempre uniti.
E’ sconvolgente, quasi, il modo in cui lui riesce a leggerti dentro e capirti subito, addirittura prima che tu capisca te stessa. Basta uno sguardo, un sorriso, un bacio..

Sì.. è questo tutto quello che infondo hai sempre desiderato.

Rimarresti ore a guardarlo dormire, con i capelli sul viso e la bocca semichiusa. Conteresti i suoi respiri fino all’infinito. E non c’è ninnananna al mondo che ti possa tranquillizzare tanto come fa il battito del suo cuore.. se lo senti stai bene. Tanto bene che non credevi si potesse trovare tanto conforto in un semplice battito cardiaco.
Ti piace accarezzarlo, ti piace baciargli gli occhi per svegliarlo alla mattina, ti piace sentirlo lamentarsi perché è presto e vuole dormire, ti piace il modo in cui ti abbraccia, in cui ti bacia, in cui ti giura che sei l’unica. La verità è che di lui ti piace tutto e questa cosa un po’ ti spaventa, hai paura. Paura allo stato puro che questa bolla di vita perfetta esploda e lo allontani da te, perché se ci pensi.. lui merita molto, molto davvero.
Ma ha bisogno di te! Sei convinta di questo, voi.. voi vi appartenete.

E tu? Di cos’hai bisogno tu?

“Di un gran bel bagno nella realtà” Te lo ripete spesso, tuo padre. Lo dice sempre con quella smorfia di disapprovazione misto delusione che ti ferisce, che scombina le tue idee e i tuoi pensieri.
Lui non è mai stato a favore della vostra relazione, lo sai. Ha sempre visto lui e la sua cricca come un ostacolo e un male per la sua bambina, che merita qualcuno che si prenda cura di lei come fosse la cosa più preziosa del mondo.

Ma papà non sa che per lui sei come la statua di cristallo più delicata sulla faccia della terra. Non farebbe mai nulla per rischiare di romperti. Sei preziosa, lo sei per lui.

Tu padre è all’antica, ma alle sue paranoie non hai mai dato eccessiva importanza.

Al cuore.. a quello invece sì.

Sembra voglia perforare la cassa toracica ogni volta che senti la sua voce. Quella voce calda che ti accarezza il cuore e ti culla quando stai male e ti senti sola. E’ in quei momenti che ti rendi conto.. che lui ti capisce, ti capisce ma non può farci niente. Non può rinunciare al suo sogno per te, non sarebbe giusto e nemmeno tu lo vorresti. Non può lasciare tutti e correre a casa a trovarti, non può disdire o annullare nulla che riguardi la band. Sarebbe un comportamento infantile, e voi avete ventiquattro anni, non siete più bambini da un pezzo.

Speri almeno che lui capisca il senso di ogni tua parola, ogni tuo gesto, sorriso, sguardo.. Speri capisca che sono rivolti a lui, e non al personaggio famoso. A quello che rilascia interviste, che suona, che posa per set fotografici.
Ci pensi un po’. Anzi, a dir la verità ci pensi molto, quasi ogni giorno.. E la conclusione è che lui è sempre riuscito a capire tutto di te, perché questo dovrebbe essere diverso?

Non lo sai, non lo sai. E vorresti urlargli contro che lo ami davvero, che non faresti mai a meno di lui anche se siete costretti a stare lontani per molto tempo. Vorresti gridare a tutto il mondo che sei innamorata come una pazza.

Ma non puoi.

Nessuno sa di te, eccetto il gruppo e lo staff. Nessuno sa che esisti e dovrà essere così per altro tempo ancora. Non esisti.. non ci sei..

“E’ un personaggio pubblico, non può permettersi una relazione in questo momento della sua carriera.” Lo aveva detto con un cipiglio quasi stizzito. Non sei mai stata vista di buon occhio da David. Tu, per lui, sei l’incarnazione del male. Quella che distrae uno dei suoi ragazzi, che gli porta via tempo ed energie.

Non avevi ribattuto, sapevi che alla fine era meglio così. Non vuoi dare fastidio né, in nessun modo, intralciare le vite degli altri.

Avevi annuito, abbassando il capo, ed eri uscita da quell’ufficio che cominciava a soffocarti.

Allora avevate cominciato a vivere la vostra vita nelle piccole cose, nascosti da tutto e da tutti. Vedendovi quando possibile, sentendovi in ogni momento disponibile. Un bacio, una carezza, un “ti amo” e tutto era tranquillo. L’avevi anche seguito in un tour, nonostante le proteste del manager che, però, contro di lui non avevano sentito ragione di esistere. C’eri andata e basta, lui ti voleva e tu volevi stargli vicino.

Avevate imparato, quindi, che la vera felicità era fatta di piccolezze. La vera felicità. Quella che ti fa provare l’ebbrezza di volare in alto, sempre di più, senza possibilità di picchiata.

Ma ad ogni volo, purtroppo, segue un atterraggio. Il tuo non l’hai ancora incontrato, ma quell’inquietante nodo allo stomaco non ti fa presagire niente di buono.
Ti terrorizza il fatto che quella caduta possa essere troppo violenta, anche se ti sforzi con tutte le forze che hai in corpo per riuscire a planare, a toccare il suolo dolcemente.

E hai paura.

Hai paura che lui se ne stia andando, stia toccando vette più alte e decida di seguirle lasciandoti indietro e lasciando indietro i tre anni che siete riusciti a costruire insieme senza sforzi, solo vivendo giorno per giorno quel sentimento che continua a crescere smisuratamente, senza limiti.

Avrebbe il coraggio per farlo?

No, non ce l’avrebbe. Probabilmente si interrogherebbe per giorni, settimane, mesi.. prima di tirare fuori il discorso e parlarne. Considererebbe ogni minima cosa, stando bene attento a non usare parole che potrebbero ferirti o, in qualche modo, turbarti.
Sorridi se pensi a com’è cambiato, da quando vi siete incontrati. Prima era ancora un ragazzino, infantile, dispettoso, pieno di sé. Ora è cambiato e ti crogioli nell’idea che, forse un pochino, sia per merito tuo. Ti fa piacere pensare di essere in minima parte causa di quel meraviglioso cambiamento.

Non vuoi che lui ti lasci. Cerchi di scalciare lontano quell’ipotesi dalla tua testa, perché ti fa male e vorresti piangere. E’ da tanto che non piangi, da quando c’è lui non ne hai mai sentito il bisogno.. ma ultimamente le cose non vanno a meraviglia e quel disagio interno è un’orribile sensazione.

Non puoi fare a meno di credere che, però, se lui dovesse per un qualsiasi motivo lasciarti indietro e proseguire da solo... gli augureresti comunque tutto il bene del mondo, gli augureresti di stare bene con qualsiasi altra donna che farebbe parte della sua vita.

Perché è questo che si fa, quando si è innamorati.. giusto?

Bisogna pensare alla persona a cui si vuole bene, prima di tutto. Poi a se stessi.
Se la sua felicità dovesse essere con un’altra persona, allora.. allora tu dovresti essere contenta per lui e sperare che, almeno con lei, le cose vadano bene.

Stupida, stupida, stupida.

Non potresti mai, nel modo più assoluto essere felice per lui, se stesse con una persona che non sei tu.
Tu lo ami, lui ti ama. Dovete stare insieme, per sempre. Sempre.
Per quale scherzo dell’immaginazione, dovrebbe essere diversamente?

Siete forti, se state uniti. Anche se avete mille persone contro, anche se siete così fragili e vulnerabili entrambi. Siete l’uno la forza dell’altro e il vostro amore è indissolubile.
Niente lo può scalfire.

Niente, nessuno.

Il cellulare trilla, sai già chi è il mittente. Sorridi, spostandoti un ciuffo di capelli dietro all’orecchio e alzandoti dal divano, andando davanti alla finestra e poggiando la punta delle dita sul vetro gelido, vedendo comparire un sottile strato di condensa intorno ad esse.

E se c’è una cosa, di cui sei convinta nella tua intera esistenza.. è che tu non lo dimenticherai mai. Né tra un milione di anni, né se dovesse farti il torto più grande in assoluto. Quant’è vero il mondo, tu non potrai mai dimenticarti di lui.

Non sai quanto mi manchi. Bill.

Tu non dimenticherai. Mai.

[Lui, avrai lui, che ti ricorderà tutte le cose belle che avrai avuto. Non è questo quello che hai sempre sognato? (Da “L’ Ultimo Bacio”).]

  
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