Black Coffee &
strawberry flavoured pie
Innanzitutto, vorrei ringraziare chiunque abbia letto la mia fanfiction, e vi ringrazio per il vostro supporto. Prima di lasciarvi al secondo capitolo, vorrei scusarmi per la brevità del capitolo che segue, per eventuali orrori ortografici e per il ritardo nel postarlo. Detto questo, vi auguro una buona lettura. Dummy_star.
L’aria
fresca della sera mi pizzica il
viso, specialmente dopo essere stato
al caldo nel caffè. Però si sta
bene, in
fondo.
Ho finito il
turno da quanto? Un quarto
d’ora? Forse anche di meno, giusto il tempo di una sigaretta
e una breve chiacchierata
tra colleghi.
Hmm.. che ore
saranno? Accidenti,
ho dimenticato il cellulare dentro.
Meglio che mi sbrighi.
«ah,
Ryo eccoti. Giusto in tempo. Ha
finito proprio poco fa di squillare»
Mi blocco a
metà strada per voltarmi.
Yutaka mi sta porgendo il cellulare.
«oh,
grazie Yu. Come hai fatto a
trovarlo?» lo prendo. « avevo messo la
vibrazione!»
« beh,
vibravano le
posate. Difficile ignorarlo, sai. Un
giorno mi dirai cosa ci faceva il tuo cellulare nel cassetto delle
posate vero?»
Fa un sorriso
buffo e si volta, per
tornare in cucina, probabilmente. È grandioso quel ragazzo.
Riesce a strapparti
un sorriso anche nelle giornate più nere. In quelle buone,
ti fa semplicemente
stare bene, come ora.
Yutaka
l’ho conosciuto qui. Dato che
fa il pasticciere siamo stati molto a
contatto ed abbiamo fatto
amicizia - è stato
lui il genio ad
insegnarmi a preparare la
torta di
fragole. Normalmente io e la cucina non andiamo d’accordo
(con l’eccezione del
frigo) ma Yu mi ha fatto riprendere la via
della “
riappacificazione”.
Vado a sedermi
sulla mia moto, a pochi
passi dall’uscita. Tolgo il blocco tastiera al cellulare e
questo inizia a
vibrare. Wow che tempismo…
Sul display
spicca un promemoria,
impostato per le nove e un quarto:
“ chiamare
Takanori, ORA! Datti una mossa Ryo!!”
Sorrido leggendo
il messaggio. È proprio
da me. Tolgo il
promemoria e vado a
cercare nella rubrica il suo numero. L’ho salvato prima,
appena possibile, perché
già sapevo che avrei
perso il
fogliettino, come infatti è accaduto.
Premo il
pulsante di chiamata e nel farlo
mi ricordo le sue parole…
“L’ora
non ha importanza basta che mi chiami”
Con uno scatto
mi allontano il cellulare
dall’orecchio, per controllare l’ora. Fa’
che non sia tardi, per l’amor del
cielo… Le dieci meno venti. Per me
è presto, ma
se poi lui sta dormendo già? Se ha da fare? Una voce lontana
mi ridesta,
ricordandomi che sono a telefono con il ragazzo che mi piace, e che sto facendo una figura
pessima. Bell’impresa,
Ryo…
Riavvicino il
cellulare all’orecchio.
«…
pronto?chi
è?» c’è una nota di
fastidio nella sua voce, probabilmente per il mio
stupido silenzio.
« Ta..
kanori?» mio dio.. perché la sua
voce mi fa quest’effetto? È crudele concentrare
una tale perfezione in un
corpicino così piccolo…
«.. si?
Chi sei?»
« sono
… ehm.. R-Ryo»
m’impappino
come un deficiente, ci manca
solo fare una brutta impressione ora.
«Ryo!!»
la sua voce sale di un’ottava «credevo non mi chiamassi più! Iniziavo a
perdere le speranze!»
“Speranze
per cosa?” mi viene da
chiedere, ma in un momento di intelligenza il mio cervello mi fa
schiarire la
voce, evitando l’ennesima gaffe.
« No,
dai non sono così crudele»
« Oh,
non l’ho mai pensato.» Ride. «Mmh..
senti.. è tardi per te?»
«
Scherzi? Per Ryo Suzuki la giornata è
appena iniziata!»
«Ah,
allora buongiorno signor Suzuki! Le andrebbe di uscire
con me?»
Il tempo sembra
fermarsi.. forse non ho
capito, cioè, me lo sono immaginato come sempre o mi sta sul
serio chiedendo di
uscire??
«
… uh… perché.. no?»
« Bene!
Allora.. la conosci la piazzetta dove sta la fontana? Ci incontriamo
lì tra
venti minuti, ok?»
«
hmm… cioè OK!!»
« allora
a tra poco Ryo. Ciao!»
Rimango col
cellulare incollato all’orecchio
con lo sguardo nel vuoto. Ecco che
ricomincia il martellamento. “Respira,
Ryo” m’impongo mentalmente ed
obbedisco. “Questa non è
una
delle tue solite seghe mentali. Perciò
collabora, corri a
prepararti e ARRIVA
IN TEMPO!!”
Detto fatto. La
moto già corre verso
casa. Aspettami Takanori. Anzi, non ci sarà bisogno di
aspettarmi, sono già lì!
Mi fiondo
nell’appartamento come una
scheggia e chiudo la porta con un calcio. Il
mio pappagallino mi saluta con uno dei suoi
versetti ma non ho
il tempo di
rispondergli.
Apro
l’armadio e scavo alla ricerca di
qualcosa di decente da indossare. Opto per una maglietta nera a mezze
maniche e un jeans
semplice, che
abbinerò agli anfibi e alla
cintura
borchiata. Appena finito di vestirmi mi preparo i capelli come al
solito,
sprecando una quantità industriale di lacca e cera. Finisco
piastrandomi
velocemente il ciuffo e passandomi un velo leggerissimo di eye-liner.
Do un ultima
occhiata allo
specchio, per poi correre verso l’ingresso,
infilarmi braccialetti e collane, prendere la giacchetta di pelle e
uscire di
casa.
Chiudo con
quattro mandate e volo giù per
le scale. Non mi va di essere aspettato come una femminuccia,
specialmente da
lui. Indosso a malincuore il casco – mi sono appena preparato
i capelli! - e metto
in moto la mia bambina, che mi accoglie facendo le fusa. Le luci della
città mi
sfrecciano accanto mentre accelero per arrivare prima. E
pensare che fino a ieri non facevi caso neppure alla mia esistenza..
Solo dio sa
quanto sono felice, anzi,
neanche lui.
Parcheggio la
moto nella piazzola accanto
alla fontana, tolgo il casco e
mi impongo
di non fumare
durante l’attesa. Dopo la
fatica che ho fatto per prepararmi non mi va proprio di puzzare di fumo
. Controllo
l’ora dal cellulare, è passato appena un quarto
d’ora dalla chiamata. Ho fatto
decisamente troppo in fretta.. come aspetto ora? Ho l’impulso
di chiamarti, ma
non sarebbe molto carino da
parte mia.
Una voce spezza
i miei pensieri.
«
Anche tu in anticipo?»
«Takanori!»
mi volto.
«Come
va?» dici porgendomi la mano, che
stringo con poca convinzione.
«Tutto
ok. Volevo essere originale, ma a
quanto pare abbiamo avuto la stessa idea nel venire in
anticipo..»
«Ahahah..
dici? Beh, in fondo non è stata
una cattiva idea.»
«Già.»
Ti aggiusti i
capelli in “disordine” con
lo sguardo basso. Sto per parlare ma mi
blocchi precedendomi.
«
Facciamo quattro passi?»
«
aggiudicato!» sorrido.
Mentre parliamo
ti do un occhiata più
attenta: i capelli
scendono ondulati attorno al collo ed anche tu
hai
piastrato il ciuffo, che ti copre leggermente l’occhio
destro, ma senza
appesantire la pettinatura. Indossi una maglia aderente
bianca con stampe astratte in nero,
che risalta il tuo fisico e il ciondolo a spirale che porti al collo.
Sulla
maglietta indossi una giacca nera
piena di catene e
tagli che ti va un po’ larga,
ma che ti sta bene. Porti un jeans nero aderente e un paio di converse semplici nere, con lacci a
quadrettini neri e
bianchi.
«…
ed è così che ho iniziato a cantare»
finisci
di raccontarmi.
«
Dicevo io che avevi una bella voce!»
è
fantastico quando posso fare dei complimenti senza sembrare un tipo che
ci
prova!
« Dai,
non sono poi così eccezionale, e
poi non mi hai mai sentito cantare!» sorridi.
« oh,
rimedieremo.» dico restituendoti l’occhiolino
di oggi pomeriggio.
« tu
invece? Che rapporto hai con la
musica?» cambi argomento, con un leggero velo
d’imbarazzo.
« Io?
Beh, preferisco suonare, non vado
molto d’accordo con i microfoni.»
« Cosa
suoni?»
«Il
basso elettrico.»
«Wow!
Non me l’aspettavo sai? Mi sembri
un tipo energico, perciò ti ho sempre immaginato seduto
dietro una batteria!»
«..
appunto perché sono energico, non
riesco a stare lì seduto ma devo poter andare in giro! E poi
sono anche un
tantino egocentrico…. No.. aspetta, forse non è
una cosa così positiva…» sorrido,
fingendo un espressione delusa,
portandomi una mano in viso.
La tua risata
sincera mi scalda il cuore,
e finisco per seguirti poco dopo. Camminiamo fino ad un locale poco
lontano, al
che ti fermi.
« Ti
va di fermarci qui?» dici
interrompendo un attimo il discorso.
«
Ci lavora un mio amico, è un posto carino»
«ok!»
dico seguendoti.
… Sei molto meglio di quanto mi aspettassi Takanori, non vedo l’ora di conoscerti meglio …
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Ecco il secondo capitolo della mia creazione! come già detto prima vi ringrazio davvero tanto, specialmente chi ha recensito, mi avete reso davvero felice!!
Passiamo all'angolo lettori!
@ Daruku Shivaa : grazie mille dei complimenti e non preoccuparti se non l'avevi letta, potevi anche farne a meno XD. Buona fortuna con la fic, mi raccomando *-*
@ Rukola: trovo il tuo commento molto costruttivo, grazie mille. In effetti Reita mi è uscito un pò stalker/ossessionato nel primo capitolo, spero che ora vada meglio. Preferisco molto di più commenti come il tuo che altri superficiali che mi illudono e basta. Cercherò di renderla migliore, e grazie mille per il fatto che la segui!
@ eileenprincess: grazie mille per averla apprezzata, lo considero come doppio complimento perchè non gradisci molto lo Yaoi, perciò ti ringrazio dal profondo Yoyo. Ci becchiamo in giro ;)
@ baka_the_genius_mind: grazie mille! Averti qui mi rende profondamente felice! Ti conosco perchè recensisci storie bellissime, e quindi aver attirato la tua attenzione è un onore per me! cercherò di non deluderti!
@ _Chibikko_: Grazie mille! le tue parole mi hanno davvero gasata! Spero che continui a piacerti ancora!
@ Testychan: ecco qui il secondo capitolo! Spero che ti sia piaciuto e di non averti fatto aspettare troppo! fammi sapere com'è andata ok?
Grazie ancora ragazze! Vi adoro! Mi avete davvero resa felice e spero che questo piccolo capitolo ( prometto di recuperare!) sia stato degno delle aspettative!
al prossimo capitolo allora! bye bye!