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Autore: LeeJinki    23/05/2010    4 recensioni
La giornata inizia sempre alle 6.00 del pomeriggio per me. Tutto il resto non m’importa, esistono solo queste benedette quattro ore di lavoro. Non avrei mai creduto che un ragazzo ribelle come me, che parla in faccia alla gente, che ama stare in giro dalla mattina alla sera senza fare niente, sarebbe arrivato ad amare in maniera così viscerale, un lavoro monotono e ripetitivo come lavorare in un caffè. Forse non è il lavoro che amo. Forse è un altro il motivo che mi costringe a stare qui per essere felice, forse è la tua persona ad attrarmi così follemente in questo luogo..
Eppure è iniziato da poco – anche se sembra che io sopravviva grazie a te da una vita – questo gioco dal quale non riesco a cavarmi fuori, e non riesco a capire. Perché io?
Qualcuno dovrebbe spiegarmelo..
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Black Coffee & strawberry flavoured pie

Innanzitutto, vorrei ringraziare chiunque abbia letto la mia fanfiction, e vi ringrazio per il vostro supporto. Prima di lasciarvi al secondo capitolo, vorrei scusarmi per la brevità del capitolo che segue, per eventuali orrori ortografici e per il ritardo nel postarlo. Detto questo, vi auguro una buona lettura. Dummy_star.

L’aria fresca della sera mi pizzica  il viso, specialmente dopo essere stato  al caldo nel caffè. Però si sta bene, in fondo.

Ho finito il turno da quanto? Un quarto d’ora? Forse anche di meno, giusto il tempo di una sigaretta e una breve chiacchierata tra colleghi.

Hmm.. che ore saranno?  Accidenti, ho dimenticato il cellulare dentro. Meglio che mi sbrighi.

«ah, Ryo eccoti. Giusto in tempo. Ha finito proprio poco fa di squillare»

Mi blocco a metà strada per voltarmi. Yutaka mi sta porgendo il cellulare.

«oh, grazie Yu. Come hai fatto a trovarlo?» lo prendo. « avevo messo la vibrazione!»

« beh, vibravano  le posate. Difficile ignorarlo, sai. Un giorno mi dirai cosa ci faceva il tuo cellulare nel cassetto delle posate vero?»

Fa un sorriso buffo e si volta, per tornare in cucina, probabilmente. È grandioso quel ragazzo. Riesce a strapparti un sorriso anche nelle giornate più nere. In quelle buone, ti fa semplicemente stare bene, come ora.

Yutaka l’ho conosciuto qui. Dato che fa  il pasticciere  siamo stati molto a contatto ed abbiamo fatto amicizia - è  stato lui il genio ad insegnarmi a preparare  la torta di fragole. Normalmente io e la cucina non andiamo d’accordo (con l’eccezione del frigo)  ma Yu mi ha  fatto riprendere la via della  “ riappacificazione”.

Vado a sedermi sulla mia moto, a pochi passi dall’uscita. Tolgo il blocco tastiera al cellulare e questo inizia a vibrare. Wow che tempismo… 

Sul display spicca un promemoria, impostato per le nove e un quarto:

 

chiamare Takanori, ORA! Datti una mossa Ryo!!

 

Sorrido leggendo il messaggio. È proprio da me.  Tolgo il promemoria e vado a cercare nella rubrica il suo numero. L’ho salvato prima, appena possibile, perché già sapevo che  avrei perso il fogliettino, come infatti è accaduto.

Premo il pulsante di chiamata e nel farlo mi ricordo le sue parole…

                    L’ora non ha importanza basta che mi chiami”

Con uno scatto mi allontano il cellulare dall’orecchio, per controllare l’ora.  Fa’ che non sia tardi, per l’amor del cielo… Le dieci meno venti. Per me è presto, ma se poi lui sta dormendo già? Se ha da fare? Una voce lontana mi ridesta, ricordandomi che sono a telefono con il ragazzo che mi piace, e  che sto facendo una figura pessima. Bell’impresa, Ryo

Riavvicino il cellulare all’orecchio.

«… pronto?chi è?» c’è una nota di fastidio nella sua voce, probabilmente per il mio stupido silenzio.

« Ta.. kanori?» mio dio.. perché la sua voce mi fa quest’effetto? È crudele concentrare una tale perfezione in un corpicino così piccolo…

«.. si? Chi sei?»

« sono … ehm.. R-Ryo»

m’impappino come un deficiente, ci manca solo fare una brutta impressione ora.

«Ryo!!»  la sua voce sale di un’ottava «credevo non mi chiamassi più! Iniziavo a perdere le speranze!»

“Speranze per cosa?” mi viene da chiedere, ma in un momento di intelligenza il mio cervello mi fa schiarire la voce, evitando l’ennesima gaffe.

« No, dai non sono così crudele» 

« Oh, non l’ho mai pensato.»  Ride. «Mmh.. senti.. è tardi per te?»

« Scherzi? Per Ryo Suzuki la giornata è appena iniziata!»

«Ah, allora buongiorno signor Suzuki! Le andrebbe di uscire con me?»

Il tempo sembra fermarsi.. forse non ho capito, cioè, me lo sono immaginato come sempre o mi sta sul serio chiedendo di uscire??

« … uh… perché.. no?»

« Bene! Allora.. la conosci la piazzetta dove sta la fontana? Ci incontriamo lì tra venti minuti, ok?»

« hmm… cioè  OK!!»

« allora a tra poco Ryo. Ciao!»

Rimango col cellulare incollato all’orecchio con lo sguardo nel vuoto. Ecco che ricomincia il martellamento. “Respira, Ryo” m’impongo mentalmente ed obbedisco. “Questa non è una delle tue solite seghe mentali. Perciò collabora,  corri a prepararti e ARRIVA IN TEMPO!!”

Detto fatto. La moto già corre verso casa. Aspettami Takanori. Anzi, non ci sarà bisogno di aspettarmi, sono già lì!

Mi fiondo nell’appartamento come una scheggia e chiudo la porta con un calcio.  Il mio pappagallino mi saluta con uno dei suoi  versetti ma non ho il tempo di rispondergli.

Apro l’armadio e scavo alla ricerca di qualcosa di decente da indossare. Opto per una maglietta nera a mezze maniche  e un jeans semplice, che abbinerò agli anfibi e  alla cintura borchiata. Appena finito di vestirmi mi preparo i capelli come al solito, sprecando una quantità industriale di lacca e cera. Finisco piastrandomi velocemente il ciuffo e passandomi un velo leggerissimo di eye-liner.

Do un ultima occhiata  allo specchio, per poi correre verso l’ingresso, infilarmi braccialetti e collane, prendere la giacchetta di pelle e uscire di casa.

Chiudo con quattro mandate e volo giù per le scale. Non mi va di essere aspettato come una femminuccia, specialmente da lui. Indosso a malincuore il casco – mi sono appena preparato i capelli! - e metto in moto la mia bambina, che mi accoglie facendo le fusa. Le luci della città mi sfrecciano accanto mentre accelero per arrivare prima. E pensare che fino a ieri non facevi caso neppure alla mia esistenza..

Solo dio sa quanto sono felice, anzi, neanche lui. 

Parcheggio la moto nella piazzola accanto alla fontana, tolgo il casco  e mi impongo  di non fumare durante l’attesa. Dopo la fatica che ho fatto per prepararmi non mi va proprio di puzzare di fumo . Controllo l’ora dal cellulare, è passato appena un quarto d’ora dalla chiamata. Ho fatto decisamente troppo in fretta.. come aspetto ora? Ho l’impulso di  chiamarti, ma non sarebbe molto carino da parte mia.

Una voce spezza i miei pensieri.

« Anche tu in anticipo?»

«Takanori!» mi volto.

«Come va?» dici porgendomi la mano, che stringo con poca convinzione.

«Tutto ok. Volevo essere originale, ma a quanto pare abbiamo avuto la stessa idea nel venire in anticipo..»

«Ahahah.. dici? Beh, in fondo non è stata una cattiva idea.»

«Già.»

Ti aggiusti i capelli in “disordine”  con lo sguardo basso. Sto per parlare ma mi blocchi precedendomi.

« Facciamo quattro passi?»

« aggiudicato!» sorrido.

Mentre parliamo ti do un occhiata più attenta:  i capelli scendono ondulati attorno al collo ed anche tu hai piastrato il ciuffo, che ti copre leggermente l’occhio destro, ma senza appesantire la pettinatura. Indossi una maglia  aderente bianca con stampe astratte in nero, che risalta il tuo fisico e il ciondolo a spirale che porti al collo. Sulla maglietta indossi una giacca  nera  piena di catene e tagli che ti va un po’ larga, ma che ti sta bene. Porti un jeans nero aderente e un paio di converse  semplici nere, con lacci a quadrettini neri e bianchi.

«… ed è così che ho iniziato a cantare» finisci di raccontarmi.

« Dicevo io che avevi una bella voce!»  è fantastico quando posso fare dei complimenti senza sembrare un tipo che ci prova!

« Dai, non sono poi così eccezionale, e poi non mi hai mai sentito cantare!» sorridi.

« oh, rimedieremo.» dico restituendoti l’occhiolino di oggi pomeriggio.

« tu invece? Che rapporto hai con la musica?» cambi argomento, con un leggero velo d’imbarazzo.

« Io? Beh, preferisco suonare, non vado molto d’accordo con i microfoni.»

« Cosa suoni?»

«Il basso elettrico.»

«Wow! Non me l’aspettavo sai? Mi sembri un tipo energico, perciò ti ho sempre immaginato seduto dietro una batteria!»

«.. appunto perché sono energico, non riesco a stare lì seduto ma devo poter andare in giro! E poi sono anche un tantino egocentrico…. No.. aspetta, forse non è una cosa così positiva…» sorrido, fingendo un espressione  delusa, portandomi una mano in viso.

La tua risata sincera mi scalda il cuore, e finisco per seguirti poco dopo. Camminiamo fino ad un locale poco lontano, al che ti fermi.  

 

« Ti va di fermarci qui?» dici interrompendo un attimo il discorso.  « Ci lavora un mio amico, è un posto carino»

«ok!» dico seguendoti.

 

Sei molto meglio di quanto mi aspettassi Takanori, non vedo l’ora di conoscerti meglio …

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Ecco il secondo capitolo della mia creazione! come già detto prima vi ringrazio davvero tanto, specialmente chi ha recensito, mi avete reso davvero felice!! 

Passiamo all'angolo lettori! 

@ Daruku Shivaa : grazie mille dei complimenti e non preoccuparti se non l'avevi letta, potevi anche farne a meno XD. Buona fortuna con la fic, mi raccomando *-* 

@ Rukola: trovo il tuo commento molto costruttivo, grazie mille. In effetti Reita mi è uscito un pò stalker/ossessionato nel primo capitolo, spero che ora vada meglio. Preferisco molto di più commenti come il tuo che altri superficiali che mi illudono e basta. Cercherò di renderla migliore, e grazie mille per il fatto che la segui! 

@ eileenprincess: grazie mille per averla apprezzata, lo considero come doppio complimento perchè non gradisci molto lo Yaoi, perciò ti ringrazio dal profondo Yoyo. Ci becchiamo in giro ;) 

@  baka_the_genius_mind: grazie mille! Averti qui mi rende profondamente felice! Ti conosco perchè recensisci storie bellissime, e quindi aver attirato la tua attenzione  è un onore per me! cercherò di non deluderti! 

@  _Chibikko_: Grazie mille! le tue parole mi hanno davvero gasata! Spero che continui a piacerti ancora! 

@  Testychan: ecco qui il secondo capitolo! Spero che ti sia piaciuto e di non averti fatto aspettare troppo! fammi sapere com'è andata ok?

Grazie ancora ragazze! Vi adoro! Mi avete davvero resa felice e spero che questo piccolo capitolo ( prometto di recuperare!)  sia stato degno delle aspettative! 

al prossimo capitolo allora! bye bye!


  
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