Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: OhCaptain    24/05/2010    10 recensioni
[Quarta classificata al ''Multicolor Contest'' indetto da _Mary, Nabiki93 e fierobecca93]
Lily Evans aveva sempre amato le rose bianche.
Da piccola ne aveva piantato un cespuglio rigoglioso insieme a sua madre nel giardino di casa. Trascorreva minuti interi ad osservarle in ogni più piccolo dettaglio, dalla curva morbida dei petali fino alla punta aspra delle spine.
Anche ad Hogwarts ne teneva una incantata, affinché non appassisse mai, sul comodino.
A quel fiore candido e delicato erano legati per lei i ricordi più belli della sua giovinezza. James Potter, invece, aveva imparato ad amare le rose bianche quando un giorno aveva sorpreso Lily a piantarne alcuni semi in una delle serre della scuola.
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ghost of a rose

 

 

Disclaimer: I personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono di chi ne detiene i diritti e di chi ha dato loro vita, J.K. Rowling. Il racconto non è stato scritto a scopo di lucro.

 

Credits: Il titolo, così come la frase di apertura e la sua traduzione, più volte citata nel corso della storia sono prese dalla canzone “Ghost of a Rose” dei Blackmore’s night.

 

 

 

Promise me, when you’ll see a white rose you’ll think of me

 

***

 

Lily Evans aveva sempre amato le rose bianche.

Da piccola ne aveva piantato un cespuglio rigoglioso insieme a sua madre nel giardino di casa. Trascorreva minuti interi ad osservarle in ogni più piccolo dettaglio, dalla curva morbida dei petali fino alla punta aspra delle spine.

Anche ad Hogwarts ne teneva una incantata, affinché non appassisse mai, sul comodino.

A quel fiore candido e delicato erano legati per lei i ricordi più belli della sua giovinezza.

James Potter, invece, aveva imparato ad amare le rose bianche quando un giorno aveva sorpreso Lily a piantarne alcuni semi in una delle serre della scuola.

L’aveva seguita dopo averla scorta attraversare il parco, mentre tornava dal campo di Quidditch e gli c’erano voluti secondi infiniti per raccogliere il coraggio di avvicinarsi a lei, ma quando le era giunto alle spalle tutta la sua audacia si era sciolta come neve.

I capelli di Lily catturavano i riflessi del sole morente e le sue mani scivolavano tenere fra la terra fresca di un vaso, smuovendola, accarezzandola.

Era rimasto in silenzio, quasi trattenendo il fiato, in attesa.

Lei taceva e lui tremava.

Lui taceva e lei tremava.

Solo minuscoli boccioli spuntavano dagli steli affusolati della piantina appena nata, sotto il tocco esperto della bacchetta di Lily.

Rimasero cristallizzati in quell’attimo di felicità a lungo.

Sembrava del tutto inutile fare qualcos’altro che non fosse rimanere immobili e sentire il calore della presenza dell’altro bruciare sulla pelle, come la carezza crudele di una lingua di fuoco.

Da quel giorno nessuno dei due parlò più di quanto era successo quella sera, come un tacito ma tangibile accordo fra loro.

Fu solo molti mesi più tardi, forse anni, che Lily, stretta al petto di James in un bozzolo di coperte ancora incandescenti, gli sussurrò: “Promettimi che quando vedrai una rosa bianca penserai a me”.

 

***

 

Quel giorno di fine gennaio era insolitamente ed incredibilmente soleggiato.

Silente aveva parlato lentamente, quasi stesse soppesando con cura ciò che stava dicendo, mentre si accarezzava la lunga barba. Per la prima volta l’anziano professore non emanava la consueta aurea di tranquillità.

Lily ricordava con precisione di aver visto passare al di là del vetro della finestra tre nuvole perfettamente tonde e bianche, poco prima che le parole confuse di una profezia le s’infrangessero contro con la stessa violenza e brutalità di un acquazzone.

Le erano parse bellissime nel loro candore stagliato sull’azzurro del cielo.

 

Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore, nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese. 
L'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto 
e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive. 
Il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese.

 

Ma poi la terra aveva tremato con forza inumana e si era spaccata sotto i suoi piedi in mille ed invisibili, eppur reali, crepe pronte ad aprirsi da un istante all’altro in un’immensa voragine.

Avrebbe potuto giurare che il cielo d’improvviso si fosse tinto di nero, benché il sole brillasse ancora alto.

L’unica cosa che ricordava con chiarezza era la mano calda di James posata sulla sua spalla e i suoi occhi scuri che l’incatenavano a lui.

La stava tenendo stretta con tutte le sue forze, ancorata, pur sfiorandola appena.

Forse temendo di poterla veder svanire all’improvviso, forse avendo anche lui avvertito il terribile scricchiolio tipico del mondo che si frantuma, questo Lily non avrebbe saputo dirlo. Ma lei, riflettendosi in quegli occhi screziati di mille diverse emozioni, come venature sulla superficie liscia di una lastra di marmo, vi si era aggrappata.

Da quel giorno in poi le iridi di James Potter furono per lei l’unico porto sicuro, l’unica certezza e le uniche a rimanere immutate nonostante la bufera attorno a loro.

Insieme ad un vaso argentato nel quale tre rose bianche riposavano; i petali sottili, attraversati da un polveroso raggio di sole.

Promettimi che quando vedrai una rosa bianca penserai a me.

 

***

 

Lily aveva smesso di dormire molto tempo prima e nemmeno ricordava quando fosse stata l’ultima volta che era caduta serena fra le braccia di Morfeo, senza che gli incubi la risvegliassero in un bagno di sudore freddo.

Non appena posava la testa sul cuscino i dubbi e le ansie strisciavano silenziosi lungo le pareti e le si annidavano nel petto.

Durante quelle lunghe notti insonni rimaneva seduta al tavolo della cucina, accanto a mille domande senza risposta, a contemplare la luna che occhieggiava argentea.

Forse avrebbe dovuto smettere di preoccuparsi, dal momento che l’Incanto Fidelius era il più potente di tutti gli incantesimi di protezione conosciuti.

Forse quella maledetta profezia non era nemmeno attendibile, ma solo il vaneggiamento di una vecchia pazza che si professava indovina.

 

Forse.

Forse.

Forse.

 

Si alzò dalla sedia, posando sul tavolo di fronte a lei il bicchiere di latte caldo che si era preparata e si avvicinò al davanzale, spalancando la finestra della cucina.

Una brezza fresca le accarezzò il volto.

Nel vaso accanto a lei le tre rose che aveva piantato quando si erano trasferiti a Godric’s Hollow profumavano l’aria e i loro petali si muovevano piano.

Quando James entrò nella stanza lei nemmeno se ne accorse, così presa dai suoi pensieri, lo sguardo lontano.

Solo quando le fu alle spalle e dolcemente le cinse la vita Lily si voltò verso di lui, forzando un sorriso.

-Cosa ci fai ancora in piedi a quest’ora?- le domandò, una sfumatura preoccupata nella voce.

-Non riuscivo a dormire, scusami. Non pensavo di averti svegliato-

-Non mi hai svegliato, lo ero già-

Le mani di James erano sempre incredibilmente calde, constatò la giovane donna mentre le intrecciava alle sue.

-Lily, non possiamo lasciare che la paura ci impedisca di affrontare tutto questo-

-Non è per me che ho paura-, Lily era sincera.

Non aveva mai temuto per la sua vita.

 Lei conosceva il sapore amaro della morte sulle labbra, l’aveva fissata negli occhi.

Si era sentita sconfitta, schiacciata, era invecchiata di mille anni in un solo minuto.

Eppure non aveva tremato nemmeno per un istante.

Ma ogni volta che i suoi occhi si posavano sul viso paffuto di Harry, sui suoi occhioni verdi ed i suoi capelli spettinati non poteva fare a meno di chiedersi se era proprio così che doveva andare.

Ogni volta che James l’abbracciava, ogni volta che anche solo le sorrideva e vedeva il suo volto illuminarsi d’amore le era inevitabile domandarsi per quanto ancora avrebbe potuto assaporare quelle sensazioni dolcissime.

Lily chiuse gli occhi e strinse più forte a sé il corpo di James.

Voleva affogare in lui, non desiderava ricordare, ma neppure dimenticare.

Voleva semplicemente poter stringere fra le mani il filo del tempo e legarlo in un nodo stretto, fermarlo per l’eternità proprio in quel preciso momento, così sicura nell’abbraccio profumato di suo marito, così invincibile.

-Ricordi cosa mi dicesti la prima volta che facemmo l’amore?-

-Promettimi che quando vedrai una rosa bianca penserai a me-

-Io non ho mai smesso di guardarle- James sfiorò con le dita uno dei fiori candidi, distrattamente.

 

***

 

Il temporale si era abbattuto sulla piccola cittadina di Godric’s Hollow solo a sera tarda, quel giorno di fine ottobre.

L’acqua si rovesciava scrosciando sul tetto di casa Potter ed il piccolo Harry se ne stava seduto sul tappeto davanti al camino sfavillante che riscaldava il salotto.

Stava giocando con alcune pigne, facendole rotolare e poi applaudendo divertito quando James, seduto sul divano alle sue spalle, con un gesto annoiato della bacchetta le faceva lievitare a mezz’aria.

I gridolini eccitati del bambino riempivano il silenzio della stanza.

Chiunque in quel momento fosse passato accanto alla villetta e si fosse messo a sbirciarne l’intero, al di là delle tendine socchiuse alle finestre avrebbe visto nient’altro che una famiglia serena, raccolta davanti al focolare in una fredda giornata autunnale.

Nessuno avrebbe mai indovinato che il muoversi ritmico del polso di James, ancora intento nel sollevare pigne, nascondeva in realtà la tensione quasi spasmodica dei suoi muscoli ed il nervosismo o che il gesto fluido con il quale Lily ravviava di tanto in tanto i lunghi capelli rossi, assorta nella lettura di un libro, era un vano tentativo di evitare che le sue mani tremassero.

L’aria era densa, gelida ed immobile fra loro.

Li schiacciava a terra con la sua staticità, con il suo silenzio tuonante.

Da quando la villetta dei Potter era divenuta una fortezza inespugnabile il cui compito era quello di proteggere la più potente arma contro Voldemort mai esistita, almeno fino a che non fosse stata in grado di reggersi sulle proprie gambe ed impugnare una bacchetta, erano ormai passati quasi due anni.

 

Due anni.

Due decenni.

Due secoli.

Due millenni.

 

Chi avrebbe saputo dirlo?

Il tempo aveva cessato di scorrere quando la profezia era stata rivelata.

Ora a scandire il trascorrere dei mesi e delle stagione per Lily era solo il cadere ciclico dei petali delle rose ancora poggiate sul davanzale della cucina, il loro rifiorire ancora immacolate come un tempo.

E lo spuntare di un dentino aguzzo fra le gengive di Harry, i suoi tentativi ingenui e claudicanti di muovere i primi passi che si risolvevano sempre in colossali cadute sul parquet scuro del pavimento.

E gli occhi di James inesorabilmente più opachi, terribilmente più vecchi, più rassegnati in attesa dell’inevitabile. Un’attesa snervante che pareva permeare ogni loro gesto, ogni loro parola, le loro stesse vite.

Aspettavano una catastrofe, aspettavano un miracolo, semplicemente aspettavano.

Ed ogni notte, nel silenzio delle ombre, Lily con gli occhi spalancati e scintillanti si stringeva a James e, sicura che lui dormisse, sussurrava ininterrottamente, come una litania: -Promettimi che quando vedrai una rosa bianca penserai a me-.

 

***

 

Lo scoppio frantumò l’aria in miriadi di schegge sottili e letali.

Le sentiva ferirle lo sguardo, le mani, infilarsi sotto la pelle con lentezza esasperante, mentre avvertiva il suo corpo reagire secondo l’istinto primordiale che le sussurrava mellifluo di salvare Harry.

Si era cavata il cuore ancora caldo e palpitante dal petto e l’aveva deposto accanto a James, sperando potesse avvertirne i suoi battiti frenetici d’amore.

Si era conficcata le unghie nei palmi delle mani e morsa la lingua fino a sentire il sapore metallico del sangue sul palato e poi in gola, ad impedirle di urlare, ma gli aveva voltato le spalle ed esaudito il suo desiderio.

-Lily, porta Harry lontano. Portalo via di qui!-

Si chiuse la porta della stanza alle spalle e fissò con dolore dilaniante il viso asciutto del bambino, le labbra tese dalle quali non era sfuggito nemmeno un gemito.

 

James non aveva più le gambe, né le mani –così vuote e prive del calore familiare della bacchetta stretta fra le dita- e nemmeno lo stomaco.

Disarmato ed inerme di fronte a due occhi gelidi ed incolori pensava avrebbe sentito il suo corpo cedere, pezzo dopo pezzo e ribellarsi, lottare.

Ma tutto ciò che percepiva era un ronzio sordo nelle orecchie, il rombo di un tuono che squarciava le nuvole, e un profumo dolce ed appiccicoso invadergli le narici, incollargli le palpebre in una letale resa.

Voltò lo sguardo, una frazione di secondo prima che il lampo verde dell’Anatema che uccide lo colpisse dritto all’addome, e vide le rose di Lily ergersi orgogliose nel loro vaso, incuranti della terra bruciata intorno a loro.

Erano belle, belle come solo le cose semplici sanno essere, belle in maniera straziante.

Promettimi che quando vedrai una rosa bianca penserai a me

 

***

 

Ad accogliere Novembre a casa Potter, la mattina seguente, furono solo polvere e sangue mai versato, il vagito solitario di una bambino e tre rose bianche appassite.

 

***

 

Spazio Autrice:

Allora, innanzitutto parto con il dire che questa storia è stata scritta per partecipare al "Multicolor contest", indetto da _Mary, Nabiki93 e fierobecca93 (che ringrazio infinitamente per i giudizi accuratissimi) e si è classificata quarta con mia immensa gioia :)

Il colore scelto era il verde acido e la traccia ad esso abbinata era una James/Lily.

Non avevo mai scritto prima di James e Lily nè come individui nè come coppia e diciamo che è stata una vera e propria sfida, ma estremamente divertente e che devo ammettere ha dato anche le sue soddisfazioni.

Detto ciò riporto i giudizi ricevuti precisando che gli errori di battitura sono stati corretti prima della pubblicazione.

 

Giudizio di fierobecca93 

Grammatica e sintassi: 10. Veramente non ho notato nemmeno un errore, complimenti. Io non ci sarei mai riuscita!!! 
Stile: 9,5. Mi è piaciuto molto. 
Sviluppo della trama: 9. Bello come sviluppo! 
Originalità: 8. E’ stato molto bello leggerla, perché ha veramente quel tocco di originalità che mi ha colpita molto. 
IC dei personaggi: 9. Ho ritrovato a pieno tutti i personaggi. Da Lily a James, persino nel piccolo Harry Potter. Perfetti! 
Gradimento personale: 7. Questa fan fiction mi ha toccata molto: l’angoscia che prova Lily e gli incubi che la tormentano…è stato tutto molto commovente. La parte che in realtà mi è più rimasta impressa è il quadro generale con lei che si spazzola i capelli ed Harry che gioca per terra sotto lo sguardo vigile di James, avevi ragione…sembra un perfetto quadro generale di famiglia ma in realtà si nasconde terrore e notti senza dormire!!!!! 
Quindi per questo e per tutto il resto penso che ti sia meritata il massimo per il mio gradimento personale. 

Quindi il mio punteggio totale è di: 52,5 


Giudizio di Nabiki93 

Grammatica e sintassi: 9.5/10 
Stile: 9/10 
Sviluppo della trama: 9/10 
Originalità: 9/10 
IC dei personaggi: 8/10 
Gradimento personale: 6,5/7 
One shot bella e intensa di avvenimenti. Mi è piaciuta molto. L’unico dubbio è all’inizio: James non è così titubante con Lily, anzi è sempre stato un ragazzo arrogante e sicuro di sé, ed è anche per questo che prima Lily non lo sopportava. Per questa ragione, rispetto agli altri voti, quello dell’IC è basso; comunque la seconda parte l’ho apprezzata di più! 
Non avevo mai letto una fan fiction su una situazione così delicata! 
Molto emozionante, hai descritto in modo ammirevole l’angoscia e l’ansia che devono avere provato!!!!E la frase finale con il riferimento alle rose sicuramente ha aiutato!! 
Davvero brava!Complimenti!! 
Totale: 51 


Giudizio di _Mary 

Grammatica e sintassi: 10/10 
Stile: 10/10 
Sviluppo della trama: 10/10 
Originalità: 9/10 
IC dei personaggi: 9/10 
Gradimento personale: 7/7 

Totale: 55/57 

Ho trovato due soli errori di battitura (‘una bagno di sudore freddo’ e ‘due occhi gelidi e incolore’). Sei arrivata al dieci, i miei complimenti. 
Ho semplicemente adorato il tuo stile. Hai un modo di scrivere che ho trovato eccezionale. Il tema che hai scelto di trattare è drammatico, eppure non mi sono commossa, perché mi è sembrato di muovermi nella nebbia, come in un sogno. E, al risveglio, sono rimasta senza parole. Il tuo stile è dolce, delicato, ti avvolge e ti fa entrare nella storia, e l’ho apprezzato molto per questo. 
La trama è perfettamente sviluppata. Quello che mi è piaciuto è che non ti sei limitata ad un episodio su James e Lily, ma, dal POV di lei, li hai raccontati in più momenti: ce li hai fatti conoscere in rapidi flash dal loro incontro nelle serre fino a quella notte. Ma attenzione, sei riuscita a non creare spezzoni scollegati ed ‘incollati’ a casaccio. Nonostante ci siano vari salti temporali, sei riuscita a creare una storia collegata e fluida, e questa non è cosa da tutti. 
L’idea è molto originale. Come ho già scritto, mi sarei aspettata una James e Lily ambientata ai tempi di Hogwarts, qualcosa di comico e leggero. Invece hai deciso di provare a complicarti la vita e tentare qualcosa di diverso, e ci sei riuscita: la tua fanfiction è diversa. Molto poetica anche l’idea delle rose che accompagna tutto lo svolgimento della tua storia. 
I personaggi sono ben caratterizzati, in particolar modo Lily. James rimane un po’ sullo sfondo (e non mi ha convinta molto la sua titubanza iniziale), ma hai saputo farcelo conoscere attraverso piccoli dettagli – il calore delle sue mani, le sue parole di conforto… Hai fatto un buon lavoro anche perché sei riuscita a ‘centrare’ la coppia. Non hai scritto su James e Lily, ma hai scritto una James/Lily. C’è differenza tra l’analizzare due personaggi singolarmente ed il prenderli in coppia, a mio modo di vedere, e tu sei riuscita a fare quello che ti era richiesto dalla traccia – e questa cosa ha alzato il punteggio anche allo sviluppo della trama, ovviamente. 
La tua storia mi ha colpita ed affondata. È dolce, triste, quasi irreale. Sembra di muoversi nella nebbia durante tutta la lettura. Mi hai conquistata con questo stile tanto delicato e fluido, con la dolcezza della tua Lily, con la completezza della tua fanfiction. 
È una storia semplice ma bella, come le rose bianche di Lily. 



Totale: 158.5/171 

 

P.S. So che magari non interesserà proprio ad un cavolo di nessuno, ma se qualcuno se lo stesse chiedendo non ho abbandonato la mia long fiction, semplicemente è un periodo assolutamente devastante e non riesco a proseguire con la correzione e la pubblicazione. Quindi ho deciso rimarrà sospesa fino alla fine della scuola e l'inizio finalmente della tanto sospirate vacanze. Riprenderò a pubblicare quindi dopo il 9 di giugno.


-Cami


 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: OhCaptain