Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Bea    24/05/2010    2 recensioni
-Non è vero che tu non sei mai stata niente. Tu sei sempre stata qualcosa-
Genere: Fantasy, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                       PIECES

 

 Prologo:

 

 

La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni.

Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio silente e freddo nel quale girano gli astri.

-Hermann Hesse-

 

 

Suonai al campanello, ed aspettai che i miei familiari mi venissero ad aprire la porta.

Erano anni che non tornavo a casa, da quando era successo tutto il casino che aveva quasi distrutto la mia famiglia.

Qual’era il problema? Io.

Avevo frequentato solo i primi due anni a Hogwarts, poi mi ero trasferita con Dominique in Francia ed avevo frequentato BeauxBatons.

Ora, però mia cugina aveva finito gli studi, e i miei genitori non mi volevano lasciare sola, quindi avrei frequentato la mia vecchia scuola, con i miei cugini e mio fratello Albus.

Grifondoro.

Non mi era mai piaciuta questa distinzione fra case, qui in Inghilterra.

A BeauxBaton eravamo tutti uniti. O meglio, loro erano tutti uniti.

Sentii dei passi avvicinarsi, erano leggeri e potevano solo appartenere a mia mamma.

Sorrisi amaramente.

Avevo passato tre mesi al mare con zia Gabrielle, Dominique, Louis e Chantal, la ragazza di mio cugino.

Sono sempre stata con la zia di Dom durante le vacanze scolastiche, non volevo tornare a casa, ma adesso pare che io sia obbligata.

 

Oggi è la vigilia di natale.

Il preside Vitious aveva acconsentito che iniziassi gli studi nel secondo quadrimestre, perché i miei voti a BeauxBaton erano ottimi.

Appena mia madre aprì la porta mi avvolse fra le sue morbide braccia, e subito mi ritrovai avvolta nel suo profumo.

-Tesoro! Oh merlino, quanto mi sei mancata-

E mi baciò.

Delle lacrime scendevano dai suoi caldi occhi color cioccolato, uguali ai miei.

-Ciao mamma-  e ricambiai.

Sono stata l’unica Potter che non ha frequentato tutti gli anni ad Hogwarts e sinceramente non mi piace per niente dover tornarci: questa scuola porta solo brutti ricordi.

-Entra, ci sono tutti. Ti stavamo aspettando- e mi prese la mano, trascinandomi dentro, mentre i miei bauli ci seguivano.

C’erano davvero tutti, il salotto di casa era pieno di persone.

Ma mancava la mia cugina preferita, ma non James.

Anche Dom frequentava Hogwarts, poi, nel momento in cui si innamorò di mio fratello, gli zii la mandarono in Francia dalla zia materna, sperando che le passasse.

Era stato uno scandalo.

Anche James l’amava, ma lui non lo aveva detto, non voleva che mamma e papà fossero arrabbiati con lui.

Era stato un codardo che non aveva lottato per il suo amore, cosa che Dominique aveva fatto ed era rimasta distrutta.

Appena mi videro fu un tripudio di “Lily”

Il primo che mi abbracciò fu mio padre.

-Principessa come stai?- e mi baciò la fronte.

Era commosso.

Nonostante la mia famiglia fosse una delle più importanti del mondo magico (insieme a quella dei Malfoy), Harry Potter non era affatto cambiato.

La famiglia, per lui che non ne aveva mai avuta una, era una cosa fondamentale.

Lei era la sua unica figlia femmina, ed era sempre stata la sua preferita.

-Bene, papà- risposi.

Tutti si aspettavano di vedere un’altra persona, infatti mi guardavano come un fenomeno da baraccone.

In effetti una ragazzina di 12 anni che tenta il suicidio non l’avevano mai incontrata.

Eh sì, io sono una ragazza depressa, o almeno è quello che loro pensano, e anche i Medimaghi veramente.

Loro, tutti perfetti hanno una parente pazza.

Mi guardò e mi accarezzò una guancia rosea e io gli sorrisi.

Mio fratello maggiore subito mi si fiondò addosso e mi sollevò da terra, facendomi girare.

-AAAAAH la mia sorellina!!!- gridò, facendo ridere tutti e smorzando la tensione.

Risi anch’io –Dai Jim, mettimi giù- protestai, ma lui continuava a spupazzarmi come se fossi una bambolina.

Solo dopo alcuni minuti, i quali mi sembravano anni, mi mise giù per felicità del mio stomaco.

-Ma quanto sei magra, Lils?- mi aveva detto preoccupato.

Sbuffai –Sono sempre stata così-

Non capivano che ero guarita?

Non sarei mai tornata se non lo fossi stata.

Salutai tutti, e insieme mangiammo le cose buonissime che aveva cucinato la nonna.

Mio fratello Albus era stato il solo che mi aveva salutato con meno entusiasmo, ma non ci feci caso, per lui era più una sorella Rose che io.

Finalmente dopo tanto tempo potei stare con Hugo, il più scemo di tutti. Avevo un bel rapporto con lui prima che partissi, ma poi ci siamo persi di vista.

Non sono mai stata una ragazza molto socievole, sono sempre sulle mie e tendo ad isolarmi molto e leggere.

Infatti dopo pranzo mi rifugiai nella mia vecchia camera, per stare un po’ da sola.

Sentivo i miei cugini ridere e giocare a palle di neve fuori in giardino.

Mi sedetti sul bordo della finestra e li guardai.

Rose, mi aveva detto Hugo, stava con Scorpius Malfoy da ormai tre anni, e lo zio Ron ormai si era rassegnato.

Osservandola meglio di poteva notare che il suo sguardo era luminoso, felice, innamorato.

Mi ricordo di Scorpius, perché eravamo abbastanza amici nei primi anni ad Hogwarts.

E’ il migliore amico di Albus e come lui, Serpeverde.

Non avrei mai pensato che si fidanzassero, però sono felice per lei, per lui.

Ancora ricordo, quel brutto giorno di tre anni fa, ebbi una crisi sulla torre di astronomia.

Volevo buttarmi giù, e lo avrei fatto se non fosse arrivato Scorpius.

Da quel giorno non l’ho mai più rivisto, ma lo avrei fatto presto.

I miei genitori entrarono in camera dopo che tutti se n’erano andati. Quanto ero restata affacciata alla finestra? Un’ora, due ore?

Me ne accorsi solo al loro arrivo.

Erano tesi e si lanciavano occhiatine. Che noia.

Dopo anni passati in questa maniera, ormai non ci faccio più caso.

Gli sguardi che tutti si scambiano quando mi volto dall’altra parte, i sussurri, i cenni…

Ignora, Lily, ignora.

-Lily non sei neanche venuta a salutare i tuoi nonni…- mi disse mio padre triste, mentre si sedeva sul mio letto, di fianco alla mamma.

Anche lei aveva uno sguardo preoccupato.

Oh no.

-Non mi sono resa conto del passare del tempo… sono stanca- mentii.

Non sono mai stata brava a mentire, infatti non la bevvero.

-Lily…- iniziò mia mamma, ma la interruppi.

-Mamma, mi sento un’estranea. Sono tre anni che non vengo a casa, e i miei cugini li ho visti solo d’estate negli ultimi anni… neanche Albus mi ritiene più sua sorella…- sbottai tranquilla.

Era quello che pensavo, ma ne avevo passate di peggiori.

-Ma cosa stai dicendo?!- alzò la voce mio padre.

Mi coprii gli occhi con le mani: proprio non capivano.

-Papà, la mia famiglia sono Dominique, Louis e zia Gabrielle. Voi non lo siete.

Vi voglio bene, ma durante questi anni non siete stati voi a starmi vicino, ma loro. Io a stare qui senza Dom mi sento spaesata- confessai.

Mia madre scoppiò a piangere a dirotto, mio padre era shockato e io ero impassibile.

C’era troppo rancore.

-Noi non ti abbiamo abbandonata! Ti abbiamo mandato via da qui perché credevamo che ti facesse bene!-

-E mi ha fatto bene. Io avevo bisogno solo della vostra presenza- ribadì fredda.

Non c’era più traccia della Lily che aveva cenato con loro poche ore fa, questa Lily si sentiva estremamente sola.

Poi continuò -… io non volevo tornare. Io volevo restare in Francia, non mi interessa di stare vicino ad Albus, potevo cavarmela benissimo da sola.

E ora se non vi dispiace, vorrei andare a dormire, il viaggio è stato lungo- e aprii loro la porta.

Facendolo vidi James nel corridoio, con sguardo ferito.

Aveva ascoltato tutta la conversazione e si vedeva benissimo che si sentiva in colpa.

I suoi genitori la ascoltarono e uscirono dalla sua stanza augurandole la buona notte.

Mi misi il pigiama e mi stesi sotto le coperte.

Ero consapevole di essere diventata fredda, e non espansiva come una volta, ma ormai avevo fatto della solitudine la mia migliore amica.

Mi ritrovavo bene nel silenzio, ad ascoltare me stessa.

Intanto sentivo mia madre piangere al piano di sotto e mio padre che la consolava.

Li avevo presi alla sprovvista, ma era stato lo stesso quando tre anni fa erano entrati in salotto e mi avevano detto che mi mandavano con mia cugina in Francia.

Mi faceva male sentirla piangere, ma non aveva sentito me, quando avevo bisogno della mamma.

No, non c’eri.

Tu non c’eri.

Io avevo bisogno di te, ma tu non c’eri.

E’ per questo che adesso con il silenzio sto bene, è immenso ed è come se mi avvolgesse sempre con le sue braccia.

Fredde, non calde come le tue, mamma.

Ma a me va bene così, ho trovato il mio posto ed ora sto bene.

 

 

“Ti brucerai… piccola stella senza cielo”

 

 

 

 

 

 

HEYYYYYYYYYYYYY!

Ecco che torna la Beaaaaaaaa XD

Lo so, ho una long-fiction in corso e non vi preoccupate che il prossimo capitolo è quasi pronto ;D ma mi era venuta questa idea, e mi sembrava carina.

Vi avviso, nonostante tutto è una Lily/Scorpius ma per la maggior parte del tempo sarà una Rose/Scorpius.

Succederanno delle cose…

Ditemi cosa ne pensate, ci tengo molto!

Dominique sarà molto presente, non di persona, ma ci sarà anche lei ;D

E’ una Dom/James! *-* mi dispiace, ma io li adorooooooooooooo! <3<3

Lily è una Grifondoro (lo so che non lo sembra, ma fidatevi xD).

E’ strano, perché è totalmente diversa dall’altra mia Lee ^^

Vabbè se ci sono dubbi basta chiedere, io sono qua!

 

*lo so è abbastanza corto come capitolo, ma è solo il prologo ;D*

 

Baciiii Bea!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Bea