Un attimo
tutto per me
Musica. Alta, più
alta, deve coprire il rumore della televisione
nell’altra stanza, quello del cane dei vicini che abbaia, quello dei
miei
pensieri.
La voce di Ax
graffia, fa male, c’è poca Musica, troppa voce. Va
bene così.
Mia madre urla, la
sua voce supera addirittura la Musica. Ma
quanto urla?
Sbuffa, ordina, si
lamenta. Io mi alzo, obbedisco, la Musica mi
segue.
Abbassa
quel coso, diventerai sorda, dice, poi snocciola
i soliti ordini. Sparecchia, mentre lavo i
piatti raccogli il
bucato, stendi i panni che ho da stirare, annuisci, non la
ascolto più
mentre Grido e Thema dicono che La realtà
è questa, l’hai persa.
Impilo tutti i piatti
accanto al lavello, odia quando faccio così perchè
mi impicciano, poi cadono ma tanto non
succede mai.
Esco prima per
raccogliere i panni, poi per stenderne altri appena
lavati. È caldo, adesso ci pensano i Simple Plain a tenermi lontana dal
mondo.
Il tragitto da casa
fino ai secchi dell’immondizia e ritorno è un
pretesto per camminare al ritmo di Ligabue, sorridendo tirata alle
vecchine del
quartiere che non chiedono di meglio che spiarti dal balcone.
Finalmente torno
nella mia stanza. Fresco. Ombra.
Mio fratello urla che
esce, mia madre anche, hanno capito che il
volume della Musica non sarà abbassato, non da me.
Finalmente sola in
casa. Pace. Silenzio.
Spengo la Musica
nelle mie orecchie per accenderla nella stanza. C’è
qualcosa che non va, ha ragione
Pedro, ma che ci posso fare?
Mi siedo davanti al
pc, magari i vicini non apprezzano i Finley ma
non vedo perchè dovrei chiudere la finestra.
Acceso. Almeno tre
storie aspettano un finale, ma non è il loro
turno oggi. Anche la tesina di geografia aspetta, ma aspetterà almeno
fino a
giovedì. Anch’io aspetto. Aspetto e cambio più volte canzone, perchè
Fabri
Fibra che mi confessa di essere Bugiardo mi
ha stufato, e le Donne di Zucchero
anche.
Alla fine sai che
c’è? Che hanno ragione i Dari, a casa mia ci
si fa di fantasia, quindi
apro il foglio bianco di Word e comincio a scrivere la prima cosa che
mi passa per
la testa, magari un resoconto di quello che ho fatto da dopo pranzo
fino ad
ora, a chi vuoi che importi? A nessuno certo, però lo scrivo lo stesso,
poi
magari la cestino, magari no, intanto la scrivo, mi prendo un attimo
tutto per
me.
Per me e per lo Skater Boy
di Avril Lavigne.
Ringrazio infinitamente Lights per lo stupendo banner.