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Autore: the angelus    26/05/2010    8 recensioni
La mia prima fanfic pubblicata in questo sito, questa storia mi sta molto a cuore, i capitoli non sono molto lunghi, ma ne ho già diversi di pronti. ( forse qualcuno di Voi ha iniziato a leggerla in un forum ) Michelle, una ragazza d'origini nobili si trova circondata da false amicizie e legami, ma un incidente in moto le rovescierà le sue convinzioni.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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BUONGIORNO A TUTTI.... Vi aspetto in fondo alla pagina... BUONA LETTURA =)

 

Erano due giorni che non riuscivo a togliermi dalla testa un dubbio, chi disse lontano dagli occhi, lontano dal cuore? Giuro, ci stavo perdendo la testa, un dubbio che ti trapana il cervello e tu fin quando non lo risolvi questo continuerà a tormentarti l’anima e a battere continuamente un martello contro la tua massa grigia..un dolore fisico e morale…maledetto vuoto!! Voltai la testa verso la ragazza che dormiva con me..chissà se lei lo sapeva..

-Abbiamo fatto festa ieri vero cugina?-

-vaffanculo Kat, chiudi quella dannata tenda!!-

Mia cugina era entrata in camera aprendo la tenda e dando così inizio all’ennesima giornata…la luce mi trapanò gli occhi..il mal di testa non cessava anzi sembrava volesse continuare per tutto il giorno, Kat si avvicinò al mio letto e mi diede il bacio del buongiorno..

La ragazza al mio fianco era parecchio spaesata, mi veniva da ridere nel vederla così persa e così fragile, con la frase giusta l’avrei mandata in paranoia per un po’…

-Kat..ti presento…- oddio come si chiamava? – la figlia del rettore-

-figlia del rettore, ti presento mia cugina…-

La “figlia del rettore” abbassò lo sguardo e arrossendo vistosamente..

-piacere…io dovrei andare Michelle..-

-Il piacere è tutto mio..-

La ragazza lasciò la stanza, seguita dal nostro silenzioso sguardo..quando la porta si richiuse dietro al suo fondoschiena, tornai con l’attenzione verso la mia demoniaca cugina

-Ho vinto la scommessa, mi devi 5 dollari…-

-Avrei giurato di vincerla io questa volta… dai la figlia del rettore, la classica verginella da quattro soldi..ma come cavolo hai fatto!!-

Mi passò un biglietto da 5 dollari, anche la faccia di Lincoln sembrava sorridermi, è tutta una questione di classe, semplicemente una questione di classe.. sociale…

-Devo trovar una scommessa più difficile..le hai vinte quasi tutte…-

Qui in America avevo ricominciato a respirare, ero libera da tutte le noie quotidiane..avevo costruito un rapporto malato con mia cugina, ma completamente soddisfacente e perfetto davanti ai miei occhi… mi divertivo a distruggere quel velo di falso perbenismo che aleggiava negli occhi della gente. Tutte quelle persone che predicavano bene, pace e amore…ma poi dietro alle quinte concedevano e spremevano quel desiderio così animale fregandosene altamente della pace e dell’amore. Predicare molto bene, ma all’esame finale…io li fregavo… non credevo alle stupide parole, non credevo alla verginità celata dalle parole plateali, credevo ai fatti… e al potere di un nome e del Dio Denaro.. ecco come era diviso il mondo.. ecco come la gente era succube e schiava del Denaro e del Sesso. Peccatori, tutti peccatori.. ed io sguazzavo in questo mare con sadico piacere, questo era il mio mondo, il mio piedistallo sopra alla facile menzogna. Qui a L.A. contava solo una cosa, diventare qualcuno e usavi tutti i mezzi possibili ed immaginari per farlo, io mi trasformavo da mezzo per la fama altrui finendo poi per diventare il loro boia, pronta a calare il mio ghigno sopra la testa della gente. Divertente, eccitante…tutto ciò era la mia adrenalina quotidiana..la mia perversa routine.. scommettere sull’orgoglio della gente, a quante avrebbero calato le braghe al solo nome dei Jeraque.. stupide persone, stupida plebe!! Non credete ai giornali o a chi vi presenta di fronte un bel piatto di cazzate, il mondo non è diviso tra bene e male, ma tra diavoli e angeli peccatori, il perbenismo nasconde sempre un lato opposto, non credete ai perbenisti…perché sono  proprio quelli gli angeli maledetti e caduti.

-La tua amichetta italiana ti sta chiamando…-

-Ehi…stai parlando della mia ragazza..un po’ di rispetto!!-

Presi il cellulare e guardai quel nome lampeggiare…. Alessandra… l’avevo lasciata in Italia assieme al suo ricordo, non mi interessava più quella ragazza..un giochino, un passatempo ma nulla di più.

-Credo abbia più corna in testa lei che un cesto di lumache allora…-

-Kat…ma cosa stai dicendo..sono una brava ragazza io!!-

Kat si avvicinò a me, suadente e pericolosa…avanzava verso di me come se fosse un serpente, si avvicinò alle mie labbra, ma sapevo che c’era qualcosa sotto… mi baciò di sfuggita lasciandomi un sapore di ruggine, ero un gioco per lei, il suo personale giocattolo…cercai di catturarla di farla mia..infondo era gioco, era seduzione, era eccitazione…

-Prendi le tue pillole…e muoviti…dobbiamo tornar a Milano!!-

Sfuggì alla mia presa e mi passò le mie pillole…ne ingoiai un paio…la giornata ora sarebbe migliorata e il mal di testa per un po’ mi avrebbe abbandonata!!

 

Milano, non mi mancava per nulla…appena scesa dall’aereo quell’aria da vecchio e ritrito colpì in pieno le mie narici, una puzza di vecchio un colore grigio che ricopriva Milano come una coperta impolverata che ricopre una vecchia poltrona comprata in chissà quale schifo di mercatino dell’usato. Mi aspettavo qualche giornalista da quattro soldi sbucasse fuori per immortalare il ritorno delle Contessine Black, la notizia che eravamo andate in America per un film aveva già fatto il giro del mondo e le riprese dovevano ancora iniziare!! Arrivate in Villa notai il gran numero di operai che giravano all’interno, stavano allestendo un palco nella zona “giardino ad uso pubblico” ed anche abbastanza grande,doveva esser prevista qualche manifestazione

-Contessina, devono fare quello spettacolo di cover musicali…gruppi di giovani artisti.. e una di voi due dovrà presentare la serata-

Il mastino ci aveva incastrate un’altra volta, guardai con falsa speranza la cugina…ma non trovai riscontro, dovevo sacrificarmi anche questa volta!!

-va bene ci penso io…-

Risposi mio malgrado portandomi una sigaretta in bocca e cercando l’accendino

-farò sto cavolo di sforzo…- trovato… accesi la sigaretta… -ma tu mi starai vicino…!!-

Sputai fuori assieme al fumo della sigaretta anche quella piccola maledetta sentenza, se dovevo soffrire io per questa inutile cosa, beh doveva soffrire anche lei!!!

Dopo dieci fantastiche ore di volo, un incipit di mal di testa e un impegno pubblico già fissato, mi ritrovai nelle mani del parrucchiere per la serata in discoteca che la mia cara cugina aveva programmato gentilmente!!

Avevo capito una cosa grazie alla mia vacanza a L.A., io ero francese..non me ne fregava nulla di nessuno se non del mio stemma…avevo commesso troppi errori in passato cercando di esser una comune persona, cercando di nascondermi fra i mille volti comuni…che sciocca, io non sono un uno in mezzo a tanti, non sono un nessuno e nemmeno uno dei centomila..io sono la Contessina De Jean Jeraque!!!

Eravamo finite nel privè del The Club di Milano dal basso la gente ci invidiava, come al solito aggiungerei e ciò mi eccitava…guardare quei pezzenti dall’alto…che ti invidiavano perché tu eri lì sopra le loro teste! Kat ed io iniziammo a ballare, il suo corpo era una calamita per me, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso…mi prendeva dentro, la sua cattiveria mista alla sua bellezza mi mandava in estasi. Lei questo lo sapeva e con sadica cattiveria mi lusingava, mi provocava, sapeva benissimo quanto la desideravo e sapeva benissimo quanto questa cosa mi tenesse in suo potere.. il suo corpo si muoveva così sinuosamente ed il mio veniva richiamato dal suo…i nostri occhi si incatenavano…legati solamente dal desiderio, dalla brama!!

 

Mi guardai allo specchio, se il locale era decente, i bagni facevano proprio schifo….da quanto continuavano questi mal di testa?? Non me lo ricordavo nemmeno…era un trapano che perforava la mia mente, mi lasciava senza respiro, non riuscivo a pensare… ormai anche gli antidolorifici più comuni non bastavano più…emicranea..cefalea o come cazzo si chiama, mi distruggeva la testa, un pugnale rovente negli occhi. Qualcuno aprì la porta..e di conseguenza la luce del bagno si accese aumentando quella fantastica sensazione..

-qualcuno non ha preso le sue pillole oggi…-

-stai…zitta…kat…- ovviamente iniziò pure la nausea…

-Prima che tu vomiti anche l’anima…cosa che ti sconsiglio visto che ti rovineresti il trucco…-

-vaffanculo…spegni quella luce…-

-sei diventata intrattabile…comqune la tua amichetta ti stava cercando prima…-

Il dolore stava lentamente tornando a livelli più accettabili, il buio leniva il mio dolore permettendo ai miei occhi di tornare a rilassarsi… i miei occhi.. da quando ero finita in America avevo avuto un peggioramento di salute…le ustioni erano sparite, ma erano iniziati i mal di testa continui e gli occhi bruciavano da impazzire sempre, iniziavo ad odiare la luce. L’oculista mi diceva che la causa era lo stress a cui era sottoposto l’occhio, avendo l’occhio veramente molto chiaro i riflettori lo irritavano e dovevo usare molto spesso occhiali  da sole, a me sembrava una stronzata lontana da una verità che mi terrorizzava…  Ritornai in pista, mi appoggiai al bordo del privè guardando di sotto, la vedevo mi stava cercando con lo sguardo.. 

bella come me la ricordavo…

-Da quanto è che non le rispondi?-

-Un mese…-

-Sarà incazzata come una iena…-

-probabile..-

-scommettiamo che non ci riesci?-

-Kat…questa la perdi di brutto…-

-Mah..le giovani fanciulle credono nell’amore… ma tu l’hai tradita e sei una stronza, non riesci a non tirar fuori il meglio di te… non credo tu abbia molte speranze..-

-mi sta cercando…vuoi che non la vinca?-

-si ma è anche incazzata…-

Le diedi un bacio sulla guancia, la scommessa era aperta…

-ho quasi finito le sigarette i tuoi cinque dollari mi serviranno…-

 

 

Stavo assaporando gli ultimi tiri della sigaretta mentre aspettavo che Alessandra uscisse dal locale, l’avevo vista in fila alla cassa, quanto ci metteva.. questa attesa mi stava irritando.. soffiai l’ultima nuvola di fumo e gettai a terra il mozzicone.. mia cugina stava parlando di non so cosa con non so chi, fu in quel momento che sentii qualcuno chiamarmi. Era lei… ghignai quasi… fissai mia cugina..

-Cinque dollari ricordalo…-

Un tizio tentò di bloccarla, aveva saltato le transenne… sembrava una pazza scatenata, sentivo Kat ridersela sotto i baffi… non avrei mai perso…per nulla al mondo..

Stava caricando uno schiaffo…ci risiamo, la solita storia… bloccai la mano prima che osasse portare a termine il suo mandato.

-Stronza!!-

-Prego?-

-Hai sentito bene…sei sparita per un mese…e dico un mese….e non ti sei più fatta sentire..ma…-

Dio che maleducazione, sembrava una venditrice di frutta al mercato, cosa serviva urlare in questo modo, mi irritò oltre ogni modo questa sua mancanza di eleganza

…il suo profumo..dritto al cervello..

La tirai più vicino a me, sembrava un piccolo cucciolo spaventato, povero piccolo cucciolo, ma una scommessa resta sempre una scommessa..mi dispiace..

-Lasciami…-

Quasi mi dispiaceva giocare con lei, purtroppo la sua debolezza per me le sarebbe costata molto cara.

… i suoi capelli..

-Lasciarti? È tutta la serata che mi cerchi e vorresti andartene? Vuoi che ti lasci?-

Era completamente spaesata, stava cercando qualcosa…stava aspettando che qualcuno urlasse “scherzetto”, ma quella non era la vera Michelle…questo è ciò che sono…diventata.

-Allora, dimmi lo vuoi veramente?-

Le soffiai addosso questa domanda…le sfiorai le labbra…tremava… alzai lo sguardo fissando mia cugina, avevo vinto ormai.. tornai a concentrarmi sulla mia preda, un serpente…che amalia… e lei voleva esser la mia preda, vibrava sotto al mio tocco..

-lo vuoi??-

-no…-

Un gioco fin troppo facile, un ricordo fin troppo intenso… non sapeva giocare con i grandi o semplicemente non poteva resistermi.

Eccola qui, nuovamente nella mia stanza, nuovamente imprigionata nella mia rete…la volevo.. il mio corpo si ricordava perfettamente dei brividi che questa ragazza lasciava in me..

…mi sei mancata Ale…da morire…

Volevo torturarla e farla mia, ma prima che l’emicrania facesse nuovamente capolino portando con se anche degli amichetti alquanto fastidiosi. Questa sciocca invece non faceva altro che ciarlare..voleva parlare..ma di che?? Lasciami vincer la scommessa…stai zitta..

La portai all’apice del piacere, i suoi occhi erano corrosi dal sospiro tanto agognato…il mio compito era finito, avrei dovuto salutarla e sbatterla fuori da Villa Black, ma non ci riuscivo..qualcosa mi bloccava, il suo dannato ricordo aveva toccato qualcosa di molto profondo i me. Questa scommessa aveva risvegliato in me qualcosa…dovevo ridestarmi, dovevo tornare in me..mi alzai prendendo la mia vestaglia e raggiunsi la terrazza, l’ultima sigaretta…

-Vuoi bere qualcosa?-

Cercavo di esser…gentile?? Che cavolo mi stava prendendo.. era colpa sua, era la mia droga…ne volevo di più…

-no…no grazie…possiamo parlare…ti prego!!-

-sinceramente non mi interessa parlare…-

Eccola nuovamente con il suo bisogno di ciarlare, la mia testa non sopportava altre parole, inutili parole..ecco…percepivo l’arrivo di un'altra scossa nella mia testa…

-Che vuoi da me…?-

-Sai perché ti ho portata qui?? Perché non ho mai trovato nessuna che scopa come te!!-

Kat l’aveva detto prima, non avrei resistito molto senza tirar fuori il mio lato più meschino…la ragazza distesa sul mio letto, la sentii alzarsi e rivestirsi… diamine…

-Dove te ne stai andando…?-

-Secondo te? Me ne vado a casa…-

-Rimettiti a letto…la tua auto è a 35 km da qui…l’hai lasciata in disco ricordi?-

Lasciala andare…cosa ti interessa.. mi stavo perdendo o mi ero già persa?

-Beh…la recupero…anche a piedi non mi interessa…non resto qui a fare la tua puttana!!!-

Nessuna aveva mai avuto la faccia tosta di rispondermi a tono, in questo modo per lo più.. ecco cosa aveva questa ragazza, mi prendeva dentro…spensi la sigaretta, voleva il gioco duro…la raggiunsi e le soffiai in faccia del fumo..

-Se non ricordo male…sei la mia ragazza giusto? Fidati…se fossi una puttana a quest’ora saresti già fuori dalla stanza…-

I suoi occhi si riempirono di lacrime, qualcosa dentro di me si fece a pezzi, cosa era stato?

-Perché mi tratti così? Dove è finita la ragazza di cui mi sono innamorata?-

Non ci sarà più quella ragazza Ale, mi dispiace…ma la Michelle che conoscevi non potrà più esserci, non più ormai..

-Mettiti a dormire…-

Uscii dalla stanza per rientrarvi qualche ora più tardi…lei stava dormendo mentre la mia insonnia mi teneva tranquillamente sveglia. La mia immagine riflessa nello specchio…i miei occhi…eccola arrivò l’ennesima fitta alla testa, mi portai una mano alla testa l’altra alla ricerca di qualche antidolorifico, qualsiasi cosa potesse alleviare questo dolore…ne presi un paio, gli ultimi tre della scatola..

 

Avevo preso un appuntamento con un dottore privato qui in Italia all’insaputa di tutti, la faccia del dottore non lasciava trasparire nulla, o semplicemente la serietà del suo viso corrispondeva a qualcosa di non buono?

-Devo fare delle foto all’occhio Contessina…-

Qualcosa mi spaventava…perché non aveva detto semplicemente “sono i riflettori porti più spesso anche in scena occhiali da sole” e come mai voleva fare queste foto?

-Passi a ritirare gli esami tra un paio di giorni…-

Nemmeno il tempo di salutarmi che si lanciò nel suo ufficio, che diamine stava succedendo? Incrociai la segreteria

-Passerà Gustave…mi raccomando…deve rilasciare solo nelle sue mani i risultati!!-

Mi fidavo solo di lui, non volevo che nessun altro sapesse di questa mia visita medica… avrei riferito a Gustave…

 

Volevo solamente tornarmene in Villa, volevo star in silenzio e aspettare di tornar a vedere, le gocce che il dottore mi aveva messo negli occhi mi impediva di vedere bene…raggiunsi la mia stanza..il mio letto. Sentivo ancora il suo profumo penetrare prepotentemente nelle mie narici e ad accender qualcosa in me, sapeva di un dolce ricordo lontano..che cosa era? Mi stava sfuggendo qualcosa. Il mio giaciglio era completamente impregnato di quel suo profumo, di lei..

La porta della mia camera si aprì, mia cugina entrò con il suo solito fare da proprietaria di casa, sentivo il suo richiamo, era una calamita che mi attirava verso di sé, come facesse ad avere tanto potere sulla mia volontà non lo so…come potevo odiarla così tanto prima, il suo profumo così pungente..

-Tieni…Gustave mi ha detto di portarti queste..le avevi finite?-

La sua figura era sfuocata, una macchia di colore di fronte a me…mi mise in mano un bicchierino e mi disse di bere prima lo sciroppo..

-Ma è qualcosa di alcolico questo…Kat sicura?-

Non vedevo cosa avevo tra le mani..

-Sicura..fidati è sciroppo.. non reggi molto la vita da Vip mia cara…ti serve un po’ di aiuto!!-

Poi mi passò le mie pillole ed un po’ d’acqua..

La sentii intrufolarsi sotto le mie coperte e avvicinarsi a me, era una gustosa tentazione ma le forze mi stavano abbandonando… Non vedevo, ero stanca…ma sentivo la sua mano che scivolava sotto la mia maglietta…stronza..lo sapeva.. sapeva che io non ero in grado, ma la sua mente contorta aveva calcolato anche il fatto del mio non reagire. Ero una bambola fra le sue mani, uno stupido giocattolo e questo lo sapevo ma non mi interessava…ero succube del suo potere…

Mi risvegliai poche ore più tardi, non vedevo bene avevo ancora l’effetto dell’atropina, gli occhi bruciavano…ma ciò che mi aveva svegliato fu nuovamente il mal di testa.

 

Avete mai provato la strana sensazione di trovarvi di fronte ad una situazione già vissuta?? Bene, non so perché ma la giornata che si stava aprendo di fronte a me aveva questo sapore, un che di già narrato forse, sta di fatto che questo 25 settembre mi sembrava famigliare. Nel pomeriggio decisi di scender in giardino per veder cosa stavano combinando e soprattutto sentire che dovevo fare, Kat decise di accompagnarmi tanto per non perdersi lo spettacolo di me che saltavo al collo di qualche povero sprovveduto, giuro la risposta fu proprio questa!!

-Salve a tutti sono Michelle…-

Queste persone le conoscevo…erano gli amichetti di Alessandra, infatti eccola lì in tutto il suo splendore, che coincidenza..al suo fianco c’era una ragazza, Irene..la sua ex…ma brava la mia piccola rossa, se la stava facendo con quella passeggiatrice da quattro soldi…

-Bene miei cari ospiti, come ben sapete…questa serata la presento io..-

Mi voltai verso quella demoniaca presenza alle mie spalle ricordandole che lei mi avrebbe fatto da valletta..

-con chi devo parlare per la scaletta?-

Fa che sia la mia rossa così mi diverto, invece no…un ragazzo si avvicinò a me con uno strano sorriso, non mi ricordavo il suo nome che ci posso fare!

 

La serata era iniziata, tutti erano presi da mille cose mentre io cercavo solamente di capire dove stava il mio giocattolo preferito, aprii lo sportello di un furgone..

-Eccoti qua!!!-

-che vuoi Michelle!!-

-nulla, eri scappata così..senza salutarmi…-

Siamo già sulla difensiva, che palle…si era fermata a fissarmi come se fosse in attesa di una mia cattiveria, dovevo accontentarla? No..perchè questa ragazza mi attirava a sé come miele, non era la stessa sensazione di dipendenza che avevo da Kat, con Alessandra era diverso…sentivo il bisogno, un qualcosa di viscerale che mi prendeva dentro e che mi imponeva di avvicinarmi sempre a questa ragazza.

-Se vuoi aiuto chiamo il parrucchiere e il truccatore…come preferisci!-

Non mi interessava litigarci, andarci a letto assieme o parlare e basta…a me interessava semplicemente averla vicino, sentire quel magnete che mi attirava.

-No tranquilla mi arrangio-

Abbassò lo sguardo, percepivo una bufera dentro si sé, così ne approfittai e la baciai di sfuggita, questo bacio mi ricordò la scommessa nuovamente vinta con Kat, mi doveva cinque dollaroni.

-Devo scappare…mi stanno cercando, devo dar inizio alla serata..-

Mia cugina mi stava richiamando, le serviva qualcosa…tornavo da lei, sarei sempre tornata da lei sotto il suo influsso…era così forte il richiamo.

La serata stava per concludersi, toccava al gruppo di Ale e la sua ex le teneva teneramente la mano, una scena veramente da voltastomaco!! Mi accesi una sigaretta…serviva qualcosa che tenesse occupate le mie mani!

Uscii dalle tenebre dove mi ero nascosta per colpa delle luci dei riflettori, nemmeno gli occhiali da sole mi aiutavano…

-Ale…buona fortuna…-

-Grazie…-

Volevo divertirmi un altro po’ con  lei, non mi sembrava giusto lasciarla così…

-Ti aspetto in camera mia finito il concerto…se ti va…-

-Devo andare tocca a me…-

E’ no, non potevi scappare così…tu eri il mio giocattolo preferito..le presi un braccio e la portai molto vicino a me.. vedevo chiaramente la sua agitazione, i suoi respiri accelerati, non sapeva se odiarmi o amarmi…le baciai il collo, fino a risalire vicino all’orecchio dovrei avrei colpito nuovamente e profondamente

-Non sarai la mia puttana, ma la sua si…vero Ale??–

Colpita…sentii perfettamente il suo cuore fermarsi e spezzarsi…Mi spinse lontana da lei, mi venne da ridere…il suo viso era una maschera di irritazione e dolore..

-vaffanculo Michelle…-

Finalmente tirava fuori le unghie, questo era il momento che mi piaceva di più…quando reagiva, mi divertiva..mi piaceva…mi intrigava

Ritornai nella mia adorata oscurità, ascoltando il concerto e aspettando l’uscita di quella ragazza che tanto mi divertiva quanto mi mandava in confusione..

Ecco ricomparire nuovamente la sua ex.. a fine spettacolo le si lanciò al collo con tanto di assurdi schiamazzi e stupidi elogi…toccava a me entrare in scena ora

-Sei stata fantastica…-

Mi fissava con odio, con rabbia…ma sapevo che sotto tutta quella cera si nascondeva l’amore per me, mi amava…ma non voleva darla vinta al suo cuore, il suo cuore masochista avrebbe continuato ancora e ancora questo nostro gioco…e anche il suo corpo sentiva il richiamo del mio..ma la sua mente non riusciva più a star dietro al mio essere…così si abbandonò alle sue labbra e mi sorpassò sussurrandomi un addio.

Addio…no era impossibile…tutti nascondono il loro lato selvaggio e la loro aggressività, e come tutti nemmeno tu puoi resistere al mio richiamo..come io non resisterò mai al tuo!!

Accesi la mia adorata sigaretta, ne assaporai ancora più profondamente il gusto pungente..e presi un paio di pillole sperando di evitare almeno per quella sera il dolore e che il velo di ruggine continuasse ad offuscare i miei ricordi e la mia mente.

-A presto mia cara Alessandra…-

Fu in quel momento che mi ricordai…LONTANO DAGLI OCCHI, LONTANO DAL CUORE…ti sbagliavi mio caro Seneca!!

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Nei corridoi di Villa Black…

-Contessina, dobbiamo smetterla…la stiamo uccidendo!!-

-Uccidendo? È quello che abbiamo tentato di fare più volte…e non ci siamo mai riusciti!!!-

-Se continua così oltre alla dipendenza perderà anche la vista questo lo sa..quel farmaco le sta distruggendo gli occhi!!-

-Caro Gustave…al momento Michelle è sotto il nostro totale controllo…questi farmaci la tengono buona buona…-

-Ma signorina Kathryne…-

-Niente ma…avrà solo problema con la luce,ma in compenso sarà completamente addomesticata a dovere!!!-

 

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Eccoci alla fine...mi piacerebbe veramente sapere cosa ne pensate. Non ho ancora in mente se continuare o meno la storia, non vorrei perdesse quel qualcosa =) Però in compenso si sta sviluppando una nuova idea nella mia testa, una piccola bozza =)

Ora passiamo a tutti voi cari lettori e care lettrici che mi avete sostenuto in questo mio viaggio, spero vi sia piaciuto...perdonate gli errori che ho fatto e il tempo che vi ho fatto aspettare... ma spero di poter migliorare sempre di più grazie al Vostro sostegno. Grazie alle mie due più fidate lettrici che ad ogni capitolo hanno lasciato il segno, la cara hacky87 e la gentile Mizar19. Grazie a tutti coloro che mi hanno lasciato un commento dandomi sempre la forza di migliorarmi e di continuare, grazie a chi ha messo questa storia tra i preferiti ossia: Asterope - Auri - cinketta-crina- criscoty- GiuGiu97- hacky87- ilovedward_90- Lost_Soul - manga_girl- Nessie - piccola peste - Rayne91  - reby94  - sasangel - _darkyneesan_

Ringrazio anche chi le ha messe tra le seguite: Shizu89 - Asterope- davil09 - Devilgirl89 - Fantasy Girl- Hinanaru - Mizar19 – MorriganJo-Nobody_sInTheSky - piccola peste – sasangel -_screps_-__piccola_stella_senza_cielo__

 Hacky87: Ecco svelati tutti i dubbi, spero ti sia piaciuta questa fanfic... grazie del sostegno e dell'affetto, spero di ritrovarti ancora tra i miei prossimi lettori... un abbraccio

Mizar19: Svelami le tue carte adesso =) i giochi sono stati fatti, tutto è stato deciso.... spero ti sia piaciuta la ff...spero non averti delusa, ma a me i finali troppo scontati non piacciono =) un abbraccio alla prossima =)

manga_girl: Perdonata, anche se commentare non è obbligo...ma fa sempre molto piacere =) spero tu ti sia ripresa da quella febbre da cavallo che ti ha colpita!!! Tornando a noi, spero ti sia piaciuta la storia...un abbraccio e spero di riaverti nei miei lettori prossimamente =)

GRAZIE DI CUORE A TUTTI...GRAZIE GRAZIE INFINITAMENTE GRAZIE =) MI MANCHERETE.....ALLA PROSSIMA

 

   
 
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